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giovedì 31 luglio 2025

Magister. "Non solo Gaza. Chi e perché vuole cacciare i cristiani dalla Terra Santa"

Grazie a Sandro Magister per questa analisi sulla situazione dei cristiani in Terra Santa.
Luigi C.

24-7-25

Ciò che è accaduto ultimamente a Gaza è stato messo in luce con parole chiare, sicuramente concordate con il papa, dal segretario di Stato vaticano Pietro Parolin, nell’intervista al Tg2Post del 18 luglio, quando ha detto che “è necessario” che Israele “dica effettivamente che cosa è successo: se è stato veramente un errore, cosa di cui si può legittimamente dubitare, o se c’è stata una volontà di colpire direttamente una chiesa cristiana, sapendo quanto i cristiani sono un elemento di moderazione proprio all’interno del quadro del Medio Oriente e anche nei rapporti tra palestinesi ed ebrei”.
In realtà, la bomba caduta il giorno precedente sulla chiesa cattolica della Sacra Famiglia a Gaza (vedi foto), che ha abbattuto parte del tetto e ha fatto tre morti e dieci feriti tra i 550 fedeli che vi trovavano quotidianamente rifugio, è solo l’ultimo segnale di una crescente ondata di ripudio della presenza cristiana in Terra Santa da parte di un settore consistente dell’ebraismo, con i suoi partiti e ministri fanatici, con i suoi coloni che infieriscono nei territori occupati, con i suoi soldati insofferenti agli ordini. È quell’estremismo messianico che il governo di Benjamin Netanyahu asseconda nei fatti e che rende irrealistica qualsiasi soluzione politica della guerra, né quella dei due Stati, l’israeliano e il palestinese, né quella dell’unico Stato con due popoli di pari diritti.
All’Angelus della domenica successiva, 20 luglio, papa Leone ha chiamato per nome i tre cristiani uccisi: Saad Issa Kostandi Salameh, Foumia Issa Latif Ayyad, Najwa Ibrahim Latif Abu Daoud, quest’ultimo giovane corrispondente de “L’Osservatore Romano” da Gaza. E “ai nostri amati cristiani mediorientali” ha detto “grazie per la vostra testimonianza di fede”, ossia, in altre parole, per il loro martirio.

Sinodalità come parola in Codice. Annunciate il Vangelo, piuttosto. Mons. Marian Eleganti

Grazie a Marco Tosatti per questa denuncia di Mons. Eleganti sulle derive sinodali.
The Lamp – Edward Feser: Malato di eresia: “…La Lampada – Edward Feser: Malati di eresia: “…Durante i dodici anni del suo pontificato, Papa Francesco ha fatto dichiarazioni non meno problematiche dal punto di vista dottrinale di quelle di Onorio, e l’ha fatto in molte più occasioni e su una varietà di argomenti molto più ampia. Ad esempio, in diverse occasioni ha suggerito che la pluralità delle religioni è voluta da Dio. In diversi documenti, lui o i funzionari del Dicastero per la Dottrina della Fede da lui guidato hanno condannato la pena di morte in un modo che dà l'impressione che essa sia sempre e intrinsecamente sbagliata, una tesi contraria all'insegnamento chiaro e coerente delle Scritture, della tradizione e di tutti i papi precedenti. Fiducia supplicans ha autorizzato le benedizioni per le coppie omosessuali e adultere, contraddicendo direttamente sia la dottrina passata che il buon senso di chiunque prenda sul serio l'insegnamento della Chiesa sulla moralità sessuale. C'è poi l'esortazione Amoris laetitia, notoriamente ambigua in quanto può essere interpretata nel senso di consentire, in alcuni casi, l'assoluzione e la Santa Comunione a coloro che vivono matrimoni invalidi e adulteri, sono sessualmente attivi e non hanno un fermo proposito di emendamento. Tale concessione contraddirebbe l'insegnamento di Cristo sul divorzio, l'insegnamento di San Paolo sulla dignità di ricevere la Comunione e l'interpretazione che la Chiesa ha dato di questi insegnamenti per due millenni…”.
Luigi C.

11 Luglio 2025 

Carissimi StilumCuriali, mons. Marian Eleganti offre alla vostra attenzione queste riflessioni su una moda ecclesiastica pessima, swecondo me. Buona lettura e diffusione.

Sinodalità come parola in codice

Per amore di Cristo, smettetela finalmente con l’eccesso di documenti sinodali, di tappe intermedie, di indicazioni per il prosieguo del processo, di annunci di risultati, di documenti finali che non sono tali, di estensioni in altri cicli, di moltiplicazione di commissioni, alla fine di un’assemblea in una terra di nessuno canonica. Il vasto popolo di Dio ignora i vostri documenti. Nella mia esperienza quasi nessun credente li conosce o li legge. Smettete di girare sul vostro asse in un processo che non ha risvegliato l’amore per Gesù Cristo in una sola anima, ma che finora ha occupato soprattutto i “cattolici riformisti” (di lingua tedesca) (nel ministero a tempo pieno). Smettetela di moltiplicare e moltiplicarvi in gruppi di lavoro e commissioni! Il popolo di Dio non è interessato. Il risultato è una nebbia, benedizioni che è meglio tralasciare, modelli di leadership che contraddicono il diritto canonico vigente, nuovi comitati o consigli, come se non ne avessimo già abbastanza da 60 anni. Si vive in una bolla e si impiegano le persone sbagliate. Il più delle volte i vescovi sono già seduti ai tavoli, ma non solo loro. Il richiamo allo Spirito Santo passa troppo in fretta sulle vostre labbra.
Annunciate il Vangelo per amore di Cristo! Annunciate Cristo a un’Europa che gli ha voltato le spalle! Annunciate Cristo a un mondo che ha tendenze apocalittiche e che scatena sempre nuove guerre! Parlate di Gesù Cristo invece che di sinodalità! Come voi capite quest’ultima, altri l’hanno già espressa (ad esempio gli anglicani) con il risultato di nuove divisioni.

Smettete di tenere la Chiesa in una frenesia sinodale senza fine,

Conferimento del Titolo di Dottore della Chiesa a San John Henry Newman

Una bellissima notizia: oggi il Dicastero delle cause dei santi ha comunicato che il Santo Padre Leone XIV ha espresso parere favorevole affinché sia conferito il titolo di «Dottore della Chiesa» a San John Henry Newman (1801-1890), cardinale, teologo e filosofo inglese.
Nato in una famiglia anglicana e già presbitero anglicano, si convertì al Cattolicesimo e fu ordinato presbitero il 30 maggio 1847.
Entrato a far parte del Movimento di Oxford, ne divenne uno degli animatori, fondò inoltre l’Oratorio di San Filippo Neri in Inghilterra.
Il suo pensiero – molto attuale – è connotato da una risoluta critica verso gli eccessi della papolatria.

L.V.


Il 31 luglio 2025, il Santo Padre Leone XIV ha ricevuto in udienza Sua Eminenza Reverendissima il Signor Cardinale Marcello Semeraro, Prefetto del Dicastero delle Cause dei Santi.

Nel corso della stessa udienza il

L’identità è potere: la lezione che l’Europa rifiuta. Dialoghi con Gaëtan Cantale e sull’Occidente che sa cosa fare, ma non lo fa #300denari

L’Occidente non sta morendo: sta dimenticando sé stesso. Mentre l’Europa si divide su accordi commerciali, guerre regionali e riconoscimenti diplomatici, emerge una questione più profonda, quasi ignorata dai radar dell’informazione mainstream: abbiamo ancora consapevolezza di ciò che siamo?
Su 300 denari oggi proponiamo un ribaltamento della prospettiva usuale: non è la geopolitica a spiegare la cultura, ma è la cultura a rendere possibile una visione strategica. L’analisi si sviluppa a partire dalla conoscenza con Gaëtan Cantale-Miège per indagare un assunto di fondo: la famiglia non è solo un’istituzione privata, ma un soggetto politico e rigenerativo. E la cultura occidentale, lungi dall’essere un retaggio del passato, rappresenta ancora oggi una risorsa geopolitica di prim’ordine.
Di seguito, attraverso cinque concetti chiave – crisi sistemica, funzione generativa della famiglia, akrasia strategica, sussidiarietà tradita e cultura come risorsa – intendiamo mostrare come una vera rigenerazione politica dell’Occidente non possa avvenire senza il recupero consapevole della sua identità profonda: non un’operazione nostalgica, ma l’unica strategia realista rimasta.

Mons. Touvet, Vescovo di Fréjus-Tolone, una caricatura di militare!

Vi proponiamo – in nostra traduzione – la lettera 1240 pubblicata da Paix Liturgique il 23 luglio, in cui si prosegue l’esame della pessima gestione della Diocesi di Fréjus-Tolone da parte di mons. François Touvet (ne abbiamo scritto da ultimo QUI, QUI, QUI, QUI, QUI, QUI, QUI, QUI, QUI, QUI, QUI, QUI, QUI, QUI, QUI, QUI, QUI, QUI e QUI su MiL).

L.V.


«Non c’è più, non ci sarà mai più la Cristianità. – Perché? – Perché non ci sono più soldati. Niente soldati, niente Cristianità. […] Non sono i soldati che mancano! – Soldati? Chiamateli militari» (Georges Bernanos, Journal d’un curé de campagne, 1936) [Diario di un curato di campagna: N.d.T.].

L’isteria militare che sta colpendo la vecchia Europa, dove paesi piegati dai debiti stanno reimparando la guerra di trincea, sacrificano la loro industria all’avanguardia per produrre proiettili a catena e si ritirano dalla convenzione sulle mine antiuomo per disseminarsene lungo i confini, il tutto senza avere un soldo per le spese sociali, le scuole, le infrastrutture o una crescita economica elementare, sembra aver raggiunto anche la

I Santi Maccabei, predecessori della cattolicità

Festeggiamo i SS. Maccabei, martiri (le reliquie sono nella chiesa di S. Pietro in Vincoli a Roma), alla Vigilia della loro festa (Commemorazione, Rosso)
"In questa puntata di “Fatima... non finisce qui!”, il Prof. Braccesi ricorda le parole del piccolo Francesco quando, condannato dal prefetto "a morire nell'olio bollente", affrontò il sacrificio affermando: "Se ci uccidono, in poco tempo siamo in Cielo! Che bello!".  Quindi, invita a un esercizio di teologia della Storia risalendo a un analogo esempio di eroismo ed olocausto dinanzi alla morte: quello dei Sette Santi Maccabei, nell'Antico Testamento, poco prima della venuta del divino Redentore"
QUI e sotto il video integrale
Luigi C.

Leone XIV e l’ideologia Green

Grazie a Roberto de Mattei per qusta analisi sul pensiero di Leone XIV e l'ideologia green.
Crisis Magazine – John Grondelski: Riflessioni sulla Messa per la Custodia del Creato: “Papa Leone XIV può costruire ponti tra le encicliche di Papa Francesco, considerate da molti come un portavoce liberale, e qualcosa di decisamente cattolico? ... Mi pronuncio: penso che sia equilibrato, in medio stat virtus. È equilibrato perché evita due estremi: lo Scilla dell'ambientalismo secolare e il Cariddi del disprezzo per il bene intrinseco del mondo temporale. Esaminiamo entrambi….”.
Luigi C.

14-7-25

C’è un luogo comune piuttosto diffuso secondo cui il surriscaldamento globale minaccerebbe l’umanità e l’uomo sarebbe il principale responsabile di questa situazione. Il cambiamento climatico, causato dalle attività umane (in particolare l’uso di combustibili fossili, la deforestazione e l’agricoltura intensiva), avrebbe raggiunto un punto critico tale da costituire una minaccia urgente per l’ambiente, la salute, la stabilità economica e la pace nel mondo. Per affrontare questa emergenza, sarebbero necessarie misure incisive in diversi settori — energia, trasporti, industria e agricoltura — che l’Unione Europea ha riassunto nella formula della “transizione green” o “Green Deal”.
Cominciamo col dire che la tesi del surriscaldamento globale è ampiamente sovrastimata. In un articolo pubblicato su Libero il 6 luglio, Antonio Socci ha riportato una serie di dati scientifici che dimostrano come, ai nostri giorni, si muoia più per il freddo che per il caldo. Secondo le statistiche, infatti, i decessi per freddo superano di 9 a 1 quelli per caldo, e le temperature più elevate starebbero attualmente riducendo il numero totale di morti. Luigi Mariani, docente di agrometeorologia, sulla base di studi scientifici recenti, afferma che a livello globale, tra il 2000 e il 2019, il 91% dei decessi dovuti a temperature estreme è stato provocato dal freddo e solo il 9% dal caldo. Questa conclusione non è nuova: già dieci anni fa, una ricerca internazionale pubblicata sulla prestigiosa rivista The Lancet giungeva alle stesse considerazioni, basandosi sull’analisi di 74 milioni di decessi in 12 diversi Paesi. Quando i media enfatizzano solo le morti per caldo, offrono una visione distorta della realtà.
Ma anche ammesso che i cambiamenti climatici siano in corso, ci si deve chiedere: sono causati dall’uomo o dalla natura? E, in tal caso, in che misura?

È ufficiale secondo il card. Grech: ci sarà l'Assemblea sinodale mondiale del 2028

Grazie a Luis Badilla per questa approfondita analisi sul Sinodo "continuo", che finirà nel 2028.
La Chiesa, nella situazione odierna, si può permettere di restare paralizzata nei dibattitti sulla “sinodalità”?
Speriamo bene...
The Catholic Thing – Don Gerald Murray (canonista della diocesi di NY): Il processo sinodale pieno di gergo: “Quando mai la Chiesa ha insegnato che le dottrine cattoliche sono «polarità» che rivelano «tensioni» da superare raggiungendo un «equilibrio»? Questo è puro hegelismo. Primo passo: la tesi incontra l'antitesi, dando luogo a una sintesi; secondo passo: ripetere il primo passo, ad infinitum. In questo schema, la Chiesa non insegna la verità dogmatica, ma piuttosto riflette su diversi approcci che devono essere bilanciati l'uno con l'altro.(…) Entrambe le parti in una “situazione di polarità” devono essere soddisfatte di una sorta di “diversità riconciliata”. La permanenza della verità è scomparsa, è subentrato il ‘dinamismo’ che ridefinisce le “categorie ecclesiologiche”. (...) La Chiesa non ha bisogno di essere riconfigurata in un perpetuo gruppo di discussione sinodale guidato da funzionari vaticani, che coinvolge vescovi e non vescovi selezionati, in cui le tensioni (che sorgono naturalmente quando idee eretiche vengono presentate come versioni nuove e migliorate della fede cattolica) devono essere appianate perché la sinodalità esige la falsa nozione di “diversità riconciliata”. (…)Se si cercano precedenti storici, lo studio dell'anglicanesimo fornirà spunti interessanti sulle paludi e gli scogli verso cui si sta dirigendo l'attuale traiettoria”.
Luigi C.

È ufficiale secondo il card. Grech: ci sarà l'Assemblea sinodale mondiale del 2028 sulla sinodalità. Dunque non c’è spazio per un Sinodo ordinario (sarebbe stato il primo di Papa Leone).

Per ora però il Pontefice non ha affrontato apertamente la questione sulla chiusura definitiva del XVI Sinodo dei Vescovi dedicato alla sinodalità dal 2021.

Prima Parte

Il Sinodo discuso e infinito

 

Il fitto e curioso calendario dei prossimi semestri fino a ottobre 2028. Intanto saranno pubblicati altri documenti sulla sinodalità cominciando da quello di pochi giorni fa: “Tracce per la valutazione”.  Il cardinale maltese Mario Grech, in nome di Papa Leone XIV, annuncia e conferma che il Sinodo sulla sinodalità iniziato nel 2021 continua in marcia fino al mese di ottobre 2028 quando si farà l'Assemblea Ecclesiale mondiale; assemblea che ancora non si sa bene cosa sarà dal punto di vista del diritto nella Chiesa.

Questo annuncio è una sorpresa piuttosto inattesa anche perché nel 2028 si sarebbe dovuta convocare, come generalmente si fa ogni tre anni, un’Assemblea ordinaria a seguito della chiusura del XVI Sinodo dei Vescovi svoltosi in due Sessioni (2024-2025).

Domande scontate.

Martirologio Romano: 31 Luglio 2025

Testo tratto dal Martirologio Romano pubblicato per ordine del Sommo Pontefice Gregorio XIII, riveduto per autorità di Urbano VIII e Clemente X, aumentato e corretto nel MDCCXLIX da Benedetto XIV (quarta edizione italiana, Libreria Editrice Vaticana, MDCCCLV).

Oggi la Chiesa cattolica celebra, secondo il calendario romano tradizionale, sant’Ignazio.

L.V.

31 Luglio 2025, Luna quinta

A Roma il natale di sant

mercoledì 30 luglio 2025

La lezione di Sarah:«Non possiamo dire che tutte le religioni conducano a Dio. Ciò contraddice Cristo»

Grazie ad Aldo Maria Valli per la pubblicazione di queste riflessionedel card. Robert Sarah.
Luigi C.

TRENTO. INCONTRO CON IL CARDINALE ROBERT SARAH

7-7-25
«Non possiamo dire che tutte le religioni conducano a Dio. Ciò contraddice Cristo»

Intervenuto, su iniziativa del Movimento per la vita, alla presentazione del suo nuovo libro «Dio esiste?», il cardinale Robert Sarah ha affrontato in modo incisivo diverse questioni dottrinali, liturgiche e culturali di cui parla nella sua opera, scritta in forma di dialogo con David Cantagalli.

Sarah ha iniziato osservando che il suo metodo si è basato sul «prendere sul serio ogni domanda». Ha voluto «scrutare il tesoro della Chiesa e dei suoi santi alla ricerca delle parole appropriate per rispondere», cercando di «limitare il più possibile le proprie parole» per «lasciare spazio alla parola perenne di Dio». A suo avviso, gli esseri umani di oggi «non hanno bisogno di nuove dottrine, nuovi paradigmi o nuovi percorsi», ma delle parole di sempre «per illuminare le situazioni in cui viviamo oggi».
Uno dei temi centrali della presentazione è stata la centralità del culto nella vita cristiana. «La Chiesa è arida perché manca di adoratori. Il mondo sta morendo perché manca di adoratori». «Pregare non significa dire molte cose a Dio. Significa rimanere in silenzio per ascoltare lo Spirito Santo che prega in noi. Significa guardare Dio e lasciarci guardare da Lui».

Strickland. "Seguito alla mia dichiarazione sul vescovo eletto Hennen"

Sulla nomina di un vescovo americano, sembra, pro gay.
InfoVaticana-David Andel: "California - Diocesi di San Bernardino celebra Messa dell’Orgoglio Omosessuale Familiare".
Luigi C.


Molti fedeli cattolici hanno espresso preoccupazione per i miei recenti commenti sulla nomina di Padre Thomas Hennen a Vescovo eletto di Baker da parte di Papa Leone XIV. Scrivo ora non per tornare sui miei passi, ma per chiarire e approfondire ciò che va detto, per il bene del gregge e per l'integrità della Chiesa.
Un vescovo è un pastore, sì, ma anche una sentinella. E se la sentinella suona l'allarme solo quando i lupi sono già tra le pecore, molte anime saranno divorate. Il richiamo del pastore deve risuonare quando i lupi sono ancora in giro, anche quando indossano volti amichevoli o collari familiari.
Alla luce delle recenti nomine episcopali di Papa Leone XIV, inclusa quella di Padre Hennen, i lupi sono davvero in giro. E non è una calunnia dirlo: è un serio avvertimento basato su ciò che è chiaramente evidente.
Per quanto riguarda Padre Hennen, Padre Hennen è stato notato per aver contribuito in modo determinante alle Linee guida 2023 della diocesi di Davenport per l'accompagnamento pastorale delle minoranze sessuali e di genere, un documento che sembra parlare più di "inclusione" e "ascolto" che di conversione, pentimento o verità.

La Messa tradizionale nell'arte #207 - S. Francesco e l'indulgenza della Porziuncola" - C. Prestinari (1618), S. Monte d'Orta (NO) - #mtlnellarte #Sanfrancesco #porziuncola #sacromonte #ortasangiulio

Tra qualche giorno i fedeli potranno lucare l'indulgenza plenaria della Porziuncola (1° e 2 agosto): preziosissimo  dono per le anime che S. Francesco ottenne nel 1216 da Papa Onorio III. 

Per la nostra rubrica sulla MTL nell'arte, proponiamo un'opera, questa volta, in "3D": la vita e i miracoli di S. Francesco (in particolare "S. Francesco ascolta la S. Messa alla Porziuncola", foto a lato e "S. Francesco ottiene l'indulgenza della Porziuncola", foto sotto).
Si tratta di una monumentale sacra rappresentazione "teatrale" composta da 20 cappelle popolate da statue di terracotta dipinta, a grandezza naturale (in toto 376) completata da numerosi affreschi agiografici che completano la scena dandole profondità. (Sull'arco di ingresso si trova una

Pressione per l’ordinazione delle donne

Vi proponiamo – in nostra traduzione – la lettera 1239 pubblicata da Paix Liturgique il 21 luglio, in cui si commenta, in particolare, la posizione di alcuni Vescovi tedeschi e svizzeri a sostegno del sacerdozio femminile.

L.V.


Le sentinelle continuano per la 200ª settimana le loro preghiere in difesa della Santa Messa tradizionale davanti all’Arcivescovado di Parigi (in rue du Cloître-Notre-Dame, 10), dal lunedì al venerdì, dalle ore 13:00 alle ore 13:30

Cari amici, la settimana scorsa ho evocato le estreme preoccupazioni suscitate dal costante calo delle ordinazioni sacerdotali, almeno in Occidente.

E per quelle comunità parrocchiali che soffrono sempre più della mancanza di sacerdoti vengono

31 luglio. Sant’Ignazio di Loyola. Lottare virilmente, e lottare sino alla fine –

Preghiamo il grande S. Ignazio di Loyola alla Vigilia della sua Festa (III Classe, Bianco).
QUI Il Cammino dei Tre Sentieri: "Sant’Ignazio di Loyola. In sintesi le sue preziosissime regole per il discernimento degli spiriti".
QUI un video sul Nostro.
Luigi C.

di Plinio Corrêa de Oliveira, Catolicismo, luglio 1956 (*)

Sant’Ignazio di Loyola (Azpeitia, 24 dicembre 1491 – Roma, 31 luglio 1556), il Fondatore della Compagnia di Gesù (Gesuiti): nel 1622 è stato proclamato santo da Papa Gregorio XV
La ricorrenza, il 31 di questo mese, del quarto centenario della morte di Santo Ignazio di Loyola ci da l’occasione di scrivere qualcosa su questo grande Santo. Lo facciamo con una certa esitazione, poiché ci sarebbe tanto da dire sulla sua vita, la sua spiritualità, la sua opera, che non basterebbero le dimensioni, per quanto allungate, di un articolo di giornale. Ci riconforta il fatto che una parte di quel che avremmo da dire a lode di Santo Ignazio, lo abbiamo già pubblicato nel libro “In difesa dell’Azione Cattolica”, in un momento in cui erano tanto insistenti certi attacchi alla sua spiritualità. Da quel libro raccogliemmo frutti tipicamente ignaziani: dispiaceri, inimicizie, una prefazione orientativa del grande Nunzio, oggi Cardinale Masella, e una lettera di encomio inviata a nome dell’augusto Pontefice Pio XII. Quindi, tribolazioni da un lato, elogi del Santo Padre dall’altro. Riteniamo che Santo Ignazio non abbia mai desiderato per sé qualcosa di diverso… Ma “In difesa dell’Azione Cattolica” è stato pubblicato da tempo, quasi quindici anni fa. Che dire, oggi, su questo argomento? Le circostanze sono cambiate. Sarà cambiata pure l’applicazione che si può fare dei principi della spiritualità ignaziana?

Omelia del cardinale Sarah, inviato del Papa: "Le nostre chiese non sono sale da spettacolo"

Grande omelia del Card. Robert Sarah.
Luigi C.


“𝗧𝗿𝗼𝗽𝗽𝗼 𝘀𝗽𝗲𝘀𝘀𝗼 𝗶𝗻 𝗢𝗰𝗰𝗶𝗱𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗹𝗮 𝗿𝗲𝗹𝗶𝗴𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗲̀ 𝗽𝗿𝗲𝘀𝗲𝗻𝘁𝗮𝘁𝗮 𝗰𝗼𝗺𝗲 𝘂𝗻’𝗮𝘁𝘁𝗶𝘃𝗶𝘁𝗮̀ 𝗮𝗹 𝘀𝗲𝗿𝘃𝗶𝘇𝗶𝗼 𝗱𝗲𝗹 𝗯𝗲𝗻𝗲𝘀𝘀𝗲𝗿𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝘂𝗼𝗺𝗼. 𝗟𝗮 𝗿𝗲𝗹𝗶𝗴𝗶𝗼𝗻𝗲 𝘃𝗶𝗲𝗻𝗲 𝗮𝘀𝘀𝗶𝗺𝗶𝗹𝗮𝘁𝗮 𝗮𝗱 𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 𝘂𝗺𝗮𝗻𝗶𝘁𝗮𝗿𝗶𝗲, 𝗮𝗱 𝗮𝘁𝘁𝗶 𝗱𝗶 𝗯𝗲𝗻𝗲𝗳𝗶𝗰𝗲𝗻𝘇𝗮, 𝗮𝗹𝗹’𝗮𝗰𝗰𝗼𝗴𝗹𝗶𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗱𝗲𝗶 𝗺𝗶𝗴𝗿𝗮𝗻𝘁𝗶 𝗲 𝗱𝗲𝗶 𝘀𝗲𝗻𝘇𝗮𝘁𝗲𝘁𝘁𝗼, 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗽𝗿𝗼𝗺𝗼𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗳𝗿𝗮𝘁𝗲𝗿𝗻𝗶𝘁𝗮̀ 𝘂𝗻𝗶𝘃𝗲𝗿𝘀𝗮𝗹𝗲 𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗽𝗮𝗰𝗲 𝗻𝗲𝗹 𝗺𝗼𝗻𝗱𝗼. 𝗟𝗮 𝘀𝗽𝗶𝗿𝗶𝘁𝘂𝗮𝗹𝗶𝘁𝗮̀ 𝘀𝗮𝗿𝗲𝗯𝗯𝗲 𝘂𝗻𝗮 𝗳𝗼𝗿𝗺𝗮 𝗱𝗶 𝘀𝘃𝗶𝗹𝘂𝗽𝗽𝗼 𝗽𝗲𝗿𝘀𝗼𝗻𝗮𝗹𝗲, 𝘂𝘁𝗶𝗹𝗲 𝗮 𝗽𝗼𝗿𝘁𝗮𝗿𝗲 𝘂𝗻 𝗽𝗼’ 𝗱𝗶 𝘀𝗼𝗹𝗹𝗶𝗲𝘃𝗼 𝗮𝗹𝗹’𝘂𝗼𝗺𝗼 𝗺𝗼𝗱𝗲𝗿𝗻𝗼, 𝗽𝗿𝗲𝘀𝗼 𝗱𝗮𝗹𝗹𝗲 𝘀𝘂𝗲 𝗮𝗯𝗶𝘁𝘂𝗮𝗹𝗶 𝗮𝘁𝘁𝗶𝘃𝗶𝘁𝗮̀ 𝗽𝗼𝗹𝗶𝘁𝗶𝗰𝗵𝗲 𝗲𝗱 𝗲𝗰𝗼𝗻𝗼𝗺𝗶𝗰𝗵𝗲. 𝗔𝗻𝗰𝗵𝗲 𝘀𝗲 𝗾𝘂𝗲𝘀𝘁𝗶 𝘁𝗲𝗺𝗶 𝘀𝗼𝗻𝗼 𝗶𝗺𝗽𝗼𝗿𝘁𝗮𝗻𝘁𝗶, 𝗾𝘂𝗲𝘀𝘁𝗮 𝘃𝗶𝘀𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗿𝗲𝗹𝗶𝗴𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗲̀ 𝗳𝗮𝗹𝘀𝗮.

Le nostre chiese non sono sale da spettacolo, né sale da concerto o spazi per attività culturali o ricreative. La chiesa è la casa di Dio. Gli è riservata esclusivamente. Vi entriamo con rispetto e venerazione, vestiti decorosamente perché tremiamo davanti alla grandezza di Dio. Non tremiamo per paura ma per rispetto, stupore e ammirazione.” (cardinale Sarah)

Traduzione della splendida, forte e profonda omelia pronunciata dal Cardinal Robert Sarah, inviato speciale da Papa Leone XIV, al santuario di Sant’Anna d’Auray in Bretagna (Francia), di fronte a 30.000 fedeli, 26 luglio 2025. MEDITIAMOLA ATTENTAMENTE….

C'è ancora qualcosa di cattolico. Messico e nuvole, il volto triste della Chiesa. Ma per fortuna c'è l'Arcivescovo.

 

Dal titolo della famosa canzone di Jannacci si sono inventati una bella festa il 26 luglio (Sant'Anna). 
Piove e dove si va a fare baldoria? Ovviamente in chiesa. E come dice il cantautore milanese "che voglia di piangere ho".

Per fortuna è intervenuto S.E. l'Arcivescovo di Camerino-San Severino Marche, Francesco Massara  ch
e (Sa l'ha vist cus'e'?) "ha pianto, ha fatto un gran, baccano ha morso anche la mano...del sacrestano". Immaginiamo cosa possa aver fatto al parroco.
Bravo!

Natalino 

Martirologio Romano: 30 Luglio 2025

Testo tratto dal Martirologio Romano pubblicato per ordine del Sommo Pontefice Gregorio XIII, riveduto per autorità di Urbano VIII e Clemente X, aumentato e corretto nel MDCCXLIX da Benedetto XIV (quarta edizione italiana, Libreria Editrice Vaticana, MDCCCLV).

Oggi la Chiesa cattolica celebra, secondo il calendario romano tradizionale, il mercoledì della settima settimana dopo l’ottava di Pentecoste.

L.V.

30 Luglio 2025, Luna quarta

A Roma i santi

martedì 29 luglio 2025

Spuntoni. "Cattolici e ortodossi russi. Leone rilancia il dialogo"

Leone XIV e il rapporto con gli ortodossi.
"Un terreno comune tra le due Chiese passato in secondo piano negli anni di Francesco e che potrebbe invece riavvicinare Kirill a Leone. Non a caso proprio il dialogo cattolico-ortodosso è stato uno dei temi al centro dell'udienza di ieri al Palazzo Apostolico. L'attuale patriarca russo è per formazione personale filo-romano e vede da sempre nella Chiesa cattolica la principale alleata tra le confessioni religiose contro quella che nei suoi scritti chiamava «l'ideologia neoliberale»".
Luigi C.

Nico Spuntoni, Il Tempo, 27.5-25

L'abbraccio di L'Avana tra Francesco e Kirill risale a nove anni fa, ma ne sembrano passati molti di più. La guerra in Ucraina ha complicato le delicate relazioni tra Chiesa cattolica e Chiesa ortodossa russa. L'incontro di ieri tra Leone XIV e il «ministro degli esteri» del patriarcato moscovita è il primo tentativo di questo pontificato per ridurre il divario che si è creato dal 24 febbraio 2022 ad oggi. Il metropolita Antonij di Volokolamsk è arrivato al Palazzo Apostolico per portare le congratulazioni di Kirill al nuovo Pontefice. Il presidente del dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne del patriarcato di Mosca è una figura centrale nel dialogo con il Vaticano perchè può contare su un'esperienza personale a Roma e sulla fiducia totale di Kirill di cui è stato segretario. Sul faccia a faccia tra i due pesavano inevitabilmente i precedenti con Francesco all'insegna della spericolata franchezza di un Papa che persino in pubblico non faticava a prendere posizione contro i provvedimenti restrittivi del governo di Kiev nei confronti della Chiesa ortodossa legata al patriarcato moscovita. Più che il conflitto in Ucraina su cui la distanza con la Santa Sede è nota, all'inviato di Kirill premeva assicurarsi la comprensione del nuovo Papa sulla situazione della Chiesa ortodossa ucraina. Infatti dal patriarcato si è fatto sapere che Antonij «ha parlato a Leone XIV della persecuzione a cui è oggi sottoposta la Chiesa ortodossa ucraina».

Scoppia la Balla! Episodio 20: DJ Fabo voleva davvero morire?

Riceviamo e pubblichiamo.
QUI e sotto il breve filmato.

Pellegrinaggio di Covadonga - il viaggio e l'arrivo del Coetus italiano #Covadonga #nsc2025

Riceviamo ora dagli amici del Coetus italiano al Pellegrinaggio Oviedo-Covadonga (vedi QUI Mil).

“Il pellegrinaggio verso Covadonga di quest’anno conferma ancora una volta che i giovani sono assetati di fede. Più di 1500 persone con una età media di 25-30 anni, ragazzi e ragazze e famiglie intere disposte a percorrere decine di chilometri per glorificare Nostro Signore dimostrano ancora una volta quanto questa liturgia sia ancora viva e sentita e che non si tratta di un semplice amore per la forma, ma di un modo di intendere la fede che accomuna noi, uomini di oggi, ai grandi eroi cattolici del passato”. Nicolò Toppi, capo del capitolo italiano Salus Populi Romani

"Nelle città che attraversavamo, alcuni si fermavano a fissarci o ci salutavano dai balconi e dalle finestre delle loro case. All'arrivo al Santuario di Covadonga, gli altri pellegrini e i turisti ci hanno accolto chi con curiosità, chi con stupore e chi con l'esultanza di chi pensa: "Era tempo che si organizzasse un'adunata degna di una regina".

Luigi C.

Summorum Pontificum nel mondo #252: Benedettini dell'Immacolata Taggia (IM), nuova vestizione di un monaco.

 

Monastero dei Benedettini dell'Immacolata, Taggia (IM), vestizione di un nuovo monaco (QUI).

Claudio

Il silenzio nella liturgia? Parliamone!

Vi proponiamo – in nostra traduzione – la lettera 1238 pubblicata da Paix Liturgique il 18 luglio, in cui replica all’affermazione di don Pascal Desthieux secondo la quale il silenzio nella liturgia cattolica sarebbe stato introdotto dal Concilio Vaticano II (QUI).

L.V.


Riflessioni sulle parole di don Pascal Desthieux pronunciate durante il congresso dell’associazione Societas Liturgica

Il quotidiano La Croix è forse come la scatola di cioccolatini di Forrest Gump: quando la si apre, non sai mai quello che ti capita? Nelle pagine Religion & Spiritualité [Religione & Spiritualità: N.d.T.] dell’edizione di venerdì scorso, è stata una gioia leggere un articolo dal titolo sobrio Le silence dans la liturgie [Il silenzio nella liturgia: N.d.T.], ma è stata una sorpresa scoprire che il Concilio Vaticano II aveva introdotto una novità nella liturgia romana della Messa, e non una qualsiasi, figuriamoci: il

29 luglio 1954: pubblicazione de “Il Signore degli Anelli”. Perché può essere definito un capolavoro “cattolico”

Nell'anniversario della pubblicazione del capolavoro Il Signore degli Anelli, ricordiamo il suo grande autore J.R.R. Tolkien (QUI su MiL i moltissimi post sul Nostro).
Luigi C.


Per l’anniversario della pubblicazione de Il Signore degli Anelli vi offriamo un ottimo articolo selezionato da settimanaleppio.it, a firma di padre Angelomaria Lozzer

John Ronald Reuel Tolkien fu un cattolico tutto di un pezzo: Messa quotidiana, Confessione settimanale, attaccamento alla Chiesa Romana, all’Eucaristia, alla Madonna.
Alcuni legano questa sua cattolicità all’educazione ricevuta presso il collegio dei Padri Oratoriani fondati dal beato Newman, e in modo particolare alla guida forte e decisa del Padre Morgan che fu per Tolkien come un vero padre (dopo la morte della madre fu il suo tutore); altri all’esempio luminoso della propria madre, definita da Tolkien “martire”, perché pagò la propria conversione al Cattolicesimo con l’abbandono da parte di tutti i famigliari, e con esso del sostegno e dell’aiuto economico sufficiente per potersi curare dalla malattia che la porterà prematuramente alla morte.
Tutto questo certamente contribuì alla nascita e allo sviluppo della fede in Tolkien, ma sarebbe un errore sottovalutare la sua corrispondenza personale, il suo approfondimento costante, la sua convinzione sempre più salda e profonda maturata negli anni, che solo nella Fede cattolica si trova ogni bene: la verità, la bellezza, la santità.

Masciullo e Messainlatino. "Oscurato da Google un blog cattolico autorevole: cosa non funziona nelle policy Big Tech"

Ancora sulla rimozione e ri-accesso  di MiL da parte di Google segnaliamo che è stato pubblicato su The European Conservative (uno dei più importanti osservatori di Bruxelles dal punto di vista conservatore) un'analisi sulla ormai nota censura di Google. 
"Non è da escludere, quindi, che entrambi questi elementi — le critiche a papa Francesco e la difesa della morale sessuale cattolica — abbiano concorso a rimuovere il sito. Ciò, tuttavia, renderebbe ancor più grave il caso: si tratterebbe di una strumentalizzazione ideologica del sistema digitale, in cui alcuni gruppi interni alla Chiesa utilizzano le regole delle piattaforme per colpire voci sgradite, delegando il “lavoro sporco” a meccanismi ciechi e impersonali".
Luigi C.


Questa è la traduzione italiana dell’articolo comparso su The European Conservative, 27 luglio 2025.

L’11 luglio 2025, un’importante testata online cattolica italiana è stata rimossa senza preavviso da Blogspot, piattaforma di proprietà di Google. Il blog Messainlatino.it, punto di riferimento per il cattolicesimo tradizionalista in Italia e all’estero, è stato oscurato improvvisamente. I quattro curatori del sito sono intenzionati a fare causa alla nota Big Tech per violazione della libertà di parola e di religione. Tuttavia, al di là del singolo episodio, emerge un problema ben più profondo: le policy adottate da queste grandi aziende, basate su algoritmi automatici, mostrano gravi carenze etiche.
“Spiacenti, il blog è stato rimosso. L’indirizzo non è disponibile per nuovi blog” – Questa è la dicitura laconica che compariva, in lingua italiana, quando si cercava il blog nel motore di ricerca. Nell’email privata del proprietario era giunta una stringata comunicazione: il blog è stato chiuso per hate speech. Non è chiaro, tuttavia, a quali discorsi Google facesse riferimento. La dottrina cattolica è divenuta foriera di odio e discriminazione?
A dire il vero, negli ultimi mesi non erano mancati segnali preoccupanti. Google aveva già rimosso — senza fornire motivazioni — diversi articoli piuttosto delicati: un’intervista a Joseph E. Strickland, tra i vescovi più critici di papa Francesco durante il suo pontificato, in cui spiegava le ragioni per cui la Chiesa non dovrebbe ammettere le donne al diaconato; un saggio sulla storia delle condanne cattoliche alla massoneria; un approfondimento sulla dottrina ufficiale in materia di relazioni omosessuali; e infine, un post di oltre dieci anni fa con un video di Kiko Arguello, fondatore del Cammino Neocatecumenale, in cui esprimeva l’auspicio che papa Benedetto XVI morisse quanto prima.

29 luglio. Il Papa Urbano II predica la Prima Crociata

Ricordiamo il Beato Urbano II, chi ci ha difeso dalle orde islamiche e iniziato la riconquista di  Gerusalemme.
Luigi C.


Cenno storico

Il Beato Urbano II (1042-1099), Papa dal 1088 al 1099, difese la libertà della Chiesa continuando l’opera di San Gregorio VII (1025-1085). Indisse la Prima Crociata al Concilio di Clermont del 1095, che si riunì appositamente per discutere di questa Crociata. Il popolo era ansioso di sentire annunciare la spedizione e alla fine il Papa soddisfece le sue impazienti richieste. Era seduto su un trono che era stato preparato specialmente per quell’occasione. Al suo fianco stava Pietro l’Eremita (1050-1115). Sotto di lui un’immensa folla: cardinali, abati, sacerdoti, monaci, cavalieri e semplice popolo. Dopo le parole di Pietro l’Eremita, che descrisse che cosa aveva visto a Gerusalemme, il Papa prese la parola e disse:

Monsignore Thibault Verny, nuovo del Presidente della Pontificia Commissione per la Tutela dei Minori

Riportiamo, in ritardo per la rimozione del blog, la notizia di Luis Badilla sulla nuova nomina alla Commissione dei Minore.
Speriamo che si cambi qualcosa dopo il pessimo periodo sotto Francesco.
Luigi C.

Monsignore Thibault Verny, nuovo del Presidente della Pontificia Commissione per la Tutela dei Minori e delle persone vulnerabili. Il “dovere grave e sacro della Commissione”.

         Come anticipato da alcuni organi di stampa sabato 5 luglio Papa Leone XIV ha nominato Presidente della Pontificia Commissione per la Tutela dei Minori Monsignore Thibault Verny (nato a Parigi il 7 novembre 1965), Arcivescovo di Chambéry e Vescovo di Saint-Jean-de Maurienne e di Tarentaise. Mons. Verny è membro della stessa Pontificia Commissione. Il 25 giugno 2016 papa Francesco lo nominò vescovo ausiliare di Parigi, assegnandogli la sede titolare di Lamzella. Ricevette la consacrazione episcopale il 9 settembre 20216 successivo dal cardinale André Vingt-Trois, arcivescovo metropolita di Parigi. Nella Conferenza episcopale francese era responsabile della Commissione per gli abusi sessuali. Nel 2021 annuncia la creazione di un centro di ascolto per gli ecclesiastici che hanno commesso violenze sessuali. L'11 maggio 2023 Papa Francesco lo nominò arcivescovo di Chambéry e vescovo di San Giovanni di Moriana e Tarantasia.

Una dichiarazione del neo Presidente molto importante.

Martirologio Romano: 29 Luglio 2025

Testo tratto dal Martirologio Romano pubblicato per ordine del Sommo Pontefice Gregorio XIII, riveduto per autorità di Urbano VIII e Clemente X, aumentato e corretto nel MDCCXLIX da Benedetto XIV (quarta edizione italiana, Libreria Editrice Vaticana, MDCCCLV).

Oggi la Chiesa cattolica celebra, secondo il calendario romano tradizionale, santa Marta.

L.V.

29 Luglio 2025, Luna terza

A Tarascóna, nella Gallia Narbonése, santa

lunedì 28 luglio 2025

Una nuova fuga di notizie sfida (ancora una volta) la narrazione vaticana sul grande imbroglio di Francesco

Grazie a Chiesa e post Concilio per questa analisi sul Watergate vaticano fatto uscire da Diane Montagna e dal libro di Bux\Gaeta (QUI e QUI MiL).
Il Grande imbroglio di Francesco e dei suoi sodali contro la Messa di sempre.
Luigi C.

25-7-25

Nella nostra traduzione da OnePeterFive. Si fanno delle ipotesi sulla sorte della Messa antica. Qui l'indice degli articoli sulla Traditionis custodes e restrizioni siccessive.Una nuova fuga di notizie sfida (ancora una volta) la narrazione vaticana
In tutti gli anni di Papa Francesco, devo credere che ci siano stati molti uomini buoni a Roma che hanno cercato di fare il possibile. Per esempio, la nota anonima del Cardinale Pell al Cardinalato [qui] in cui denunciava il pontificato di Francesco [qui denunciava incubo tossico]. Come ho già detto, un vescovo mi ha detto al Congresso Eucaristico di Indianapolis, negli Stati Uniti, che il movimento Tradizionalista gode in realtà di un ampio sostegno tra i vescovi. Ma questi uomini buoni sono o codardi, o astuti come serpenti, e giocano le loro carte al momento giusto nel pantano della politica vaticana.
Forse ora questi bravi uomini stanno agendo, facendo trapelare documenti cruciali a una delle più grandi vaticaniste inglesi, Diane Montagna [qui]. E oggi ha una nuova fuga di notizie [qui]:

"De Beata Maria Virgine" a cura di Roberto de Mattei

Riceviamo e pubblichiamo.
Luigi C.

De Beata Maria Virgine
a cura di Roberto de Mattei

Lo schema di costituzione dogmatica “De Beata Maria Virgine Matre Dei et Matre hominum”, conobbe otto travagliate redazioni, prima di essere approvato, il 20 giugno 1962, dalla commissione centrale preparatoria del Concilio Vaticano II. Dopo aver sottolineato lo stretto legame tra Cristo e Maria, lo schema illustra il posto che la Madre di Dio e degli uomini occupa nella Chiesa, grazie al suo consenso al compimento della Redenzione. Su questa cooperazione con Cristo all’opera della Redenzione si basano i titoli con cui si è soliti esprimere l’unione della Beata Vergine Maria con Cristo, a cominciare da quello di Mediatrice di tutte le Grazie. Il testo ricorda poi i singolari privilegi della Madre di Dio: l’Immacolata Concezione e l’Assunzione in Cielo in anima e corpo e la sua gloria verginale nel parto. Da questi privilegi deriva la singolarità della dignità della Madre di Dio e del culto mariano a Lei dovuto.

Il 10 novembre 1962 Papa Giovanni XXIII stabilì che lo schema mariano fosse stampato

Altare o aula protestante? Don Luciano Locatelli e la liquidazione del dogma della transustanziazione. E il Vescovo di Bergamo? Tutt’appost’?

Vi proponiamo l’articolo pubblicato da Investigatore biblico il 27 luglio, in cui riporta e commenta il video pubblicato sul canale YouTube di don Luciano Locatelli, Padre Sacramentino incardinato nella Diocesi di Bergamo, dal 2015 collaboratore della Caritas diocesana.
Commentando il Vangelo della festa del Corpus Domini (Lc 9,11b-17), il sacerdote giunge a negare il dogma della transustanziazione, riducendola ad «una teoria», in quanto «pane e vino, dopo le parole di Gesù restano tali».
Si tratta – in tutta evidenza – di una posizione di matrice luterana, contraria ed incompatibile con la dottrina cattolica: «mons. Francesco Beschi, Vescovo di Bergamo, non ha nulla da dire?».

Per chi volesse rispettosamente manifestare il proprio disappunto e disagio verso questa posizione, può filialmente rivolgersi a mons. Francesco Beschi, Vescovo di Bergamo (segrvesc@curia.bergamo.it).

L.V.


Ringrazio sentitamente un lettore (sei un GRANDE!) che mi ha inviato il video con la relativa trascrizione della parte importante, dove un sacerdote, don Luciano Locatelli della Diocesi di Bergamo, afferma (e soprattutto – cosa più grave – insegna) che la transustanziazione sarebbe una «teoria» e che, parole sue, «Gesù è vero che offre ai suoi il suo Corpo e Sangue (il suo offrirsi come dono), ma in quella cena non è che hanno mangiato il Corpo di Gesù o bevuto il suo Sangue: pane e vino, dopo le parole di Gesù restano tali».

Il mio amico lettore ha fatto anche la trascrizione della parte che ci interessa, che vi ripropongo. Se volete ascoltarlo con le vostre orecchie, il video è questo (QUI) e dovete andare dal minuto 11:25 in poi. A seguire poi

Traditionis custodes: quattro anni di menzogne e manipolazioni contro la pace e l’unità nella Chiesa: e ora?

Vi proponiamo – in nostra traduzione – la lettera 1237 pubblicata da Paix Liturgique il 16 luglio, in cui, in forma di intervista, Christian Marquant, presidente dell’associazione Oremus-Paix Liturgiquecommenta la pubblicazione, da parte della vaticanista Diane Montagna, dei documenti, mai divulgati in precedenza, i quali scoprono le menzogne che sono state alla base delle motivazioni dichiarate Traditionis custodes di papa Francesco del 2021 che limita la Santa Messa tradizionale ed il libro scritto da mons. Nicola Bux e dal dott. Saverio Gaeta, che, oltre a confermare quanto pubblicato da Diane Montagna, contiene anche importanti ulteriori risultati dell’indagine della Congregazione per la dottrina della fede sui Vescovi (QUI; QUI, QUI, QUI, QUI, QUI, QUI, QUI, QUI, QUI, QUI, QUI, QUI, QUI, QUI, QUI , QUI, QUI, QUI e QUI su MiL).

(QUI)

L.V.


Paix Liturgique – Caro Christian, cosa intende dire con il titolo che ha scelto per questa intervista?

Christian Marquant – Che la lettera apostolica in forma di motu proprio Traditionis custodes sull’uso dei libri liturgici anteriori al Concilio Vaticano II, pubblicata esattamente quattro anni fa, il 16 luglio 2021, è stata una straordinaria manipolazione con l’obiettivo di risolvere una

Pellegrinaggio di Covadonga - foto del Coetus italiano

Riceviamo e pubblichiamo commento e foto dagli amici del Coetus italiano presenti al Pellegrinaggio di Oviedo-Covadonga.

"Dopo aver passeggiato per le vie della nobile città di Oviedo nel giorno di San Giacomo il Maggiore, abbiamo cominciato il pellegrinaggio in direzione di Covadonga alle prime luci del 26 luglio. Appena ci si lascia alle spalle la periferia, si rimane immersi nella campagna asturiana, mentre in sottofondo si ascoltando e si cantano preghiere e inni in latino o nelle lingue madri dei pellegrini fino al tardo pomeriggio; la fede vince la fatica."

Luigi C.

FSSPX. "Google ha ripristinato il blog Messa in latino"

Ancora sulla rimozione e il successivo ripristino da parte di Google  del nostro blog di MiL.
Luigi C.

25 luglio 2025, Fonte: FSSPX Actualités

Dopo diverse settimane di proteste e la minaccia di un processo da parte del responsabile, Google ha misteriosamente ripristinato il blog Messa in latino, con la stessa misteriosità con cui lo aveva cancellato, senza fornire alcuna spiegazione sui motivi che hanno portato alla censura o al ripristino di questo influente blog
Come riportato lo scorso 14 luglio su questo sito, il blog molto frequentato Messa in latino, che nel mese di giugno 2025 aveva registrato oltre un milione di visitatori, era stato semplicemente cancellato da Google, senza alcuna spiegazione, se non dei link alle politiche di “buona condotta” del motore di ricerca.

Google ripristina Messainlatino dopo settimane di censura senza spiegazioni

Ancora sulla rimozione e sul ripristino del nostro blog di MiL da parte di Google.
"Il blog italiano sulla liturgia tradizionale denuncia un abuso di potere, mettendo in discussione la trasparenza di Google e difendendo la propria linea editoriale cattolica".
Luigi C



(CATOLIN). – Il blog italiano sulla liturgia tradizionale denuncia un abuso di potere, mettendo in discussione la trasparenza di Google e difendendo la propria linea editoriale cattolica.

Dopo diverse settimane di blocco, Google ha ripristinato l'accesso completo a Messainlatino, un influente blog italiano dedicato alla difesa della liturgia tradizionale. La piattaforma non ha fornito spiegazioni chiare né al momento della rimozione né ora, dopo il ripristino del sito, avvenuto a seguito di un ricorso legale.

Il caso è simile a quello del blog Wanderer, anch'esso censurato e poi ripristinato. Secondo quanto riferito da Luigi Casalini, direttore di Messainlatino, la rimozione è stata un «abuso di potere» e un «atto di ingiustizia». Dopo una richiesta formale presentata dal suo avvocato e un ricorso urgente dinanzi a un tribunale italiano, Google ha ripristinato il blog con una breve e-mail senza specificarne i motivi.

Luis Badilla. Monsignore pedofilo reintegrato in Segreteria di Stato e rimesso nell'Annuario Pontificio

Grazie a Luis Badilla per la notizia di questa indecente vicenda di possesso e traffico di materiale pedopornografico di un alto funzionario della Segreteria di Stato reintegrato come se niente fosse (e già lavorava, durante la pena, all'Elemosineria presso unaltro pupillo di Francesco, il card. Konrad Krajewski.
Addirittura  rimesso nell'Annuario Pontificio 2025
Contiamo che Leone metta fine a tutto ciò.
Luigi C.

P. Carlo Alberto Capella dopo aver scontato la pena (cinque anni agli arresti in Vaticano) torna a lavorare presso la Segreteria di Stato. Domande e dubbi su una vicenda singolare.

Padre Carlo Alberto Capella, in queste settimane, ha finito di scontare i cinque anni di galera in Vaticano perché colpevole di possesso e traffico di materiale pedopornografico. Senza più il titolo di monsignore, è tornato a lavorare presso la Seconda Sessione della Segreteria di Stato dove anni fa aveva cominciato la sua carriera ecclesiastica nell'ambito dell'apparato internazionale della Sede Apostolica. In realtà, Capella quando era agli arresti in una stanza della caserma della Gendarmeria vaticana lavorava già presso gli Uffici dell'Elemosiniere del Santo Padre.

          Ora, pagato il debito con la giustizia, il presbitero nato a Carpi nel 1967, ordinato a Milano nel 1993 da dove per consiglio del card. Carlo Maria Martini sbarcò nella Segreteria di Stato, è stato reintegrato tra i dipendenti della Sede Apostolica con l'obbligo di rispettare severamente alcune restrizioni legate alla natura dei suoi delitti.

La condanna

Capella, accusato “di pedopornografia nelle particolari fattispecie previste e punite dagli articoli 10 e 11 della legge n. VIII del 2013 (detenzione e scambio di materiale pedopornografico con l’aggravante dell’ingente quantità)", fu rinviato a giudizio il 9 giugno 2018. La prima udienza si tenne presso il Tribunale Vaticano il 22 giugno. Il giorno dopo, Capella venne condannato a 5 anni di carcere più 5mila euro di multa. (Comunicato vaticano)