Bergoglio salva la messa in latino, ma continua la faida tra "falchi" e "colombe", N. Spuntoni, Il Giornale 21/7/2024
La nuova stretta sul rito antico, prevista per il 16 luglio, non è uscita. Ma non finiscono le pressioni di "falchi" e "colombe" sul Papa
I PUNTI CHIAVE
Pericolo scampato, almeno per il momento. I cosiddetti tradizionalisti hanno tirato un sospiro di sollievo alla mezzanotte e un minuto di mercoledì scorso, quando hanno avuto la certezza che la Santa Sede non avrebbe pubblicato il documento con cui vietare drasticamente le celebrazioni in rito antico. Il 16 luglio, infatti, veniva considerato il giorno X per l'uscita delle nuove restrizioni alla cosiddetta messa in latino. Non un giorno a caso: esattamente tre anni prima Francesco aveva firmato Traditionis custodes, il motu proprio che ha abrogato la liberalizzazione concessa nel 2007 da Benedetto XVI con Summorum Pontificum.
I nemici della messa in latino
Dall'uscita di Traditionis custodes si è aperta una stagione di ulteriore divisione nella Chiesa che dovrebbe vedere, secondo molti rumors, un nuovo capitolo con l'entrata in vigore di una stretta ancora più drastica. A guidare l'offensiva è il dicastero per il culto divino e la disciplina