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AGGIORNAMENTO del programma del 13º Pellegrinaggio Populus Summorum Pontificum #sumpont2024

Cari amici, a pochi giorni dall ’inizio de l  13º Pellegrinaggio  Populus Summorum Pontificum   a Roma da venerdì 25 a domenica 27 ottobre  ...

venerdì 1 novembre 2024

Lanzetta e Loredo. "Il Sinodo infinito. Quali conclusioni trarre? #sinodo #sinodalità

Riceviamo e pubblichiamo.
"Papa Francesco ha comunicato che non ci sarà un'esortazione post-sinodale perché il documento interlocutorio conclude i lavori del Sinodo. Ma quello che da alcuni è considerato un passo indietro rispetto alle aperture progressiste attese, è in realtà il segnale che quel che si vuole è il processo sinodale che, senza fretta, crei una nuova Chiesa".
"Life Site News – Michael Haynes: "Resistenze nel Sinodo a delegare autorità dottrinale alle conferenze episcopali nazionali: “Sebbene non vi sia alcun riconoscimento ufficiale di una controversia, i rapporti indicano che vi è una diffusa resistenza alle proposte che richiedono la frammentazione del governo della Chiesa.”… Secondo fonti diffuse all'interno del Sinodo, questa proposta è stata accolta con notevoli resistenze. Altrettanto degno di nota è il modo in cui questo acceso dibattito viene sottaciuto dall'ufficio di comunicazione ufficiale….L'organo di informazione KNA dei vescovi cattolici tedeschi ha riportato l 'esistenza di tale dibattito, scrivendo che un membro del sinodo ha avvertito che “una fede frammentata significa anche una Chiesa frammentata!”. La KNA ha suggerito che la questione sarà probabilmente tra i punti “più controversi” dell'imminente documento finale.(…) Tre fonti hanno anche confermato a Jonathan Liedl del National Catholic Register che c'è stata una “significativa resistenza” contro la proposta e che questa resistenza era diffusa attraverso le divisioni linguistiche e nazionali. “La maggioranza è chiaramente contraria. In modo schiacciante”, ha detto a Liedl una fonte sinodale.(…) L'Instrumentum Laboris recita al paragrafo 97:Da tutto ciò che è stato raccolto finora, durante questo processo sinodale, emergono le seguenti proposte: (a) riconoscimento delle Conferenze episcopali come soggetti ecclesiali dotati di autorità dottrinale, assumendo la diversità socio-culturale nel quadro di una Chiesa multiforme, e favorendo la valorizzazione delle espressioni liturgiche, disciplinari, teologiche e spirituali appropriate ai diversi contesti socio-culturali; (…) Se le conferenze episcopali dovessero iniziare a decidere autonomamente cosa è in accordo con la dottrina della Chiesa cattolica o meno…i risultati - come già si è visto storicamente con la disgregazione e la proliferazione delle Chiese protestanti - annuncerebbero la morte della Chiesa cattolica come “Una, Santa, Cattolica, Apostolica”. Probabilmente in questa prospettiva, il cardinale Gerhard Müller ha pubblicato martedì una dichiarazione in cui avverte che “non daremo un futuro alla Chiesa attraverso una riforma organizzativa della sua struttura”. Müller, che partecipa al Sinodo su invito di Francesco, ha affermato che “la costituzione sacramentale della Chiesa si basa sulla sua unità con Cristo e non deve in alcun modo essere confusa o mescolata con le costituzioni delle comunità politiche”.(…)Nonostante diverse fonti attestino l'esistenza del dibattito, le informazioni rilasciate dalla segreteria del Sinodo hanno dato l'impressione che non ci siano state discussioni di questo tipo".
QUI e sotto il video integrale.
Luigi C.

Nuovo e-book gratuito: " La comunione dei Santi"

Un nuovo libro, tutto da leggere, nella festa di Ognissanti.
Luigi C.

Il nuovo e-book gratuito:

LA COMUNIONE DEI SANTI

è scaricabile gratuitamente da: http://www.totustuus.cloud

Ognissanti !
La Chiesa militante (cioè noi) venera la memoria di coloro che sono già in Cielo (Chiesa Trionfante).
Il mondo, al contrario, venera i propri ideali, rappresentati da zucche vuote.

S. Carlo Borromeo e la sbrisolona - #sancarlo

 Tra qualche giorno si celebra la memoria di S. Carlo Borromeo. 
Lo ricordiamo con questo post su un dolce che l'Arcivescovo milanese amava molto. 
Roberto

Difesa della Messa Tradizionale: 162ª settimana. Nuove manifestazioni di preghiera davanti agli uffici dell'Arcidiocesi di Parigi #traditioniscustodes #sumpont2024

Riceviamo e pubblichiamo.
Luigi C.

162ª SETTIMANA: LE SENTINELLE CONTINUANO LA LORO PREGHIERA PER LA DIFESA DELLA MESSA TRADIZIONALE DAVANTI ALL'ARCIDIOCESI DI PARIGI

Alcuni di noi che verranno questa settimana a pregare il rosario davanti alla sede dell’arcidiocesi, 10 rue du Cloître-Notre-Dame (dal lunedì al venerdì, dalle 13 alle 13,30), a Saint-Georges de La Villette, 114 AV. Simón Bolívar, 19 (mercoledì alle 17), davanti a Notre-Dame du Travail, 59 rue Vercingétorix, 14 (domenica prossima alle 18,15), lo faremo, come nel mio caso, al nostro ritorno da Roma, dove abbiamo partecipato al 13° pellegrinaggio Summorum Pontificum, al quale erano presenti delegazioni di fedeli cattolici provenienti dai 105 Paesi dove oggi si celebra la liturgia tradizionale.
Alcuni di loro si sono incontrati anche per il IX incontro di Pax Liturgica venerdì scorso, 25 ottobre, presso l'Istituto Patristico Augustinianum, accanto a Piazza San Pietro. Un incontro davvero internazionale nella Città Eterna, con gli interventi di Rubén Peretó Rivas, Direttore del Centro Internazionale di Studi Liturgici, Padre Claude Barthe, Cappellano del Coetus Internationalis Summorum Pontificum, Suor Trinitat Cabrero O. V., dal Santuario di Nostra Signora di Refet in Spagna, Jean-Pierre Maugendre, presidente di Renaissance Catholique, S.E.R. Cardinale Müller, John Rao, della Saint John's University di New York, la signora Yen Ping Chan di Londra e, per concludere, un servitore, come presidente di Paix Liturgique. Così, ho potuto sviluppare il tema: “anche se noi non abbiamo ancora vinto, loro hanno perso”.

Il pellegrinaggio è poi iniziato con i vespri pontificali nella Basilica di Santa Maria dei Martiri (Pantheon),

Si può recitare il Rosario facendo altro? - #rosario

Recitiamo sempre il S. Rosario.
Luigi C.



Il Rosario si può recitare facendo qualsiasi cosa. Scrive san Luigi Grignon de Montfort: “(…) bisogna recitare il santo Rosario con modestia, cioè, sempre che si possa, in ginocchio, le mani giunte, il Rosario in mano. Se non di meno si è malati si può dirlo stando a letto, se si è in viaggio si può dirlo camminando; se per una qualche infermità non si può stare in ginocchio si può dirlo in piedi o seduti. Si può anche recitarlo lavorando, quando non si può lasciare il proprio lavoro per soddisfare i doveri della propria professione, giacché il lavoro manuale non è sempre contrario alla preghiera vocale.” (Il segreto ammirabale del Santo Rosario, n.129).

Scrive padre Stefano Maria Manelli nel suo Il Rosario e i Santi: Non dovrebbe mai passare un giorno senza Rosario.

Germania: assistenza queer nelle chiese a Monaco

Chiese vuote o chiuse, seminari vuoti, drastica diminuzione dei battesimi, abbandoni dei fedeli, crollo delle offerte, e la Chiesa in Germania si occupa della pastorale pro omosessuali praticanti e queer
Il mondo al contrario, curatori fallimentari di una Chiesa al disastro. 
Ma non praevalebunt!
Michael Haynes su X: "GERMANIA: Facendo parte dell'attività LGBT ventennale ospitata dalla diocesi del cardinale Marx, i "pastori queer" saranno presenti a un "servizio queer" in chiesa a novembre, poiché "la cura pastorale queer è una pietra miliare importante nel processo di orientamento della Chiesa cattolica verso le persone queer"".
Sotto il video e i volantini ufficiali dell'iniziativa.
Luigi C.

Passi verso una pastorale arcobaleno: l’arcidiocesi di Monaco e Frisinga vuole essere una Chiesa inclusiva


Da diversi anni l’arcidiocesi di Monaco e Frisinga si sta adoperando per una pastorale favorevole all’arcobaleno.

giovedì 31 ottobre 2024

Video del decimo incontro sull’anno liturgico a Bergamo: «Il tempo di Quaresima - 2»

Riceviamo dagli amici del Comitato Summorum Pontificum di Bergamo e condividiamo, con l’invito ad iscriversi al loro canale youtube.com/SummorumPontificumBergamo.

L.V.

Martedì 29

Vento di bora: Lgbt nella Chiesa! Firma per dire NO!

Riceviamo e pubblichiamo.
QUI per firmare la petizione.
Luigi C.

24-10-24
Ma che cosa sta accadendo nella Chiesa?

Non si può sperare di restare cattolici, di permanere nella grazia, senza mantenere la retta Dottrina. Per questo, rivelandosi, Dio ha parlato alla ragione degli uomini.
Ebbene, mi chiedo, cos’è rimasto di tutto questo?
Ho dinanzi ai miei occhi allibiti una locandina dell’Ufficio diocesano per la Pastorale della Famiglia di Rimini.
Ha organizzato tre incontri, dal’11 ottobre al 17 gennaio, presso la parrocchia «Regina Pacis» per «l’inclusione», oltre «stereotipi e pregiudizi» ed «al di là della sigla LGBTQ+».

ANNIVERSARIO #300denari : un traguardo di libertà all’insegna della Dottrina sociale della Chiesa

A un anno dal lancio di 300 Denari, tracciamo un bilancio che illumina il percorso di questa rubrica ospitata all’interno di MiL e concepita per essere un punto di riferimento nel panorama dell’economia, della finanza e della politica. Questo progetto, nato come uno spazio di riflessione culturale, è stato pensato per affrontare quelle domande che spesso rimangono scomode, soprattutto nell’ambito cattolico: come tradurre laicamente nella realtà ordinaria – in famiglia, tra amici e colleghi – la propria fede? Cosa significa per un credente lavorare [Dio creò l’uomo ut operaretur (Gen. 2,15)] e quali valori sono in gioco quando si fa economia, finanza e impresa? Ecco allora che attraverso questa rubrica, miriamo a riscoprire e rendere applicabile la Dottrina sociale della Chiesa, cercando di portare i suoi principi al cuore della vita personale e professionale di ciascuno.

300 Denari prende spunto da un passo del Vangelo secondo Giovanni, in cui Giuda contesta l’uso di un prezioso unguento per ungere i piedi di Cristo, piuttosto che venderlo per ricavare trecento denari – in verità per intascarseli (Gv 12,3-6). Questo simbolo vuole minare le discussioni ipocrite di economia per concentrarsi su discussioni più trasparenti e volte al servizio di Dio e, di conseguenza dell’uomo. Ma il nostro intento, però, è andare oltre la narrazione biblica per esplorare una visione più ampia, pragmatica e concreta, che

Si può dire che la devozione mariana è la sintesi di tutto il Cristianesimo? - #beavamariavergine

Preghiamo sempre Maria Santissima chiudendo il Mese del Rosario.
Luigi C.


Ci sono almeno otto motivi che permettono di definire la devozione mariana “sintesi di tutto il Cristianesimo”. Vediamoli uno ad uno.

Il primo motivo riguarda l’importanza della contemplazione. Il Cristianesimo afferma che la contemplazione è la più alta forma di preghiera. San Pio da Pietrelcina dice chiaramente che nella devozione mariana “c’è più di tutta la teologia e la filosofia“. Il motivo è chiaro ed è perché la contemplazione ottiene più dello studio. La Madonna ha contemplato convivendo con il Mistero, perché lo ha generato e lo ha portato nella sua carne. Dunque, venerando Maria, anche noi contempliamo e conviviamo con il Mistero.

Il secondo motivo riguarda l’amore a Dio. Il Cristianesimo afferma che ognuno di noi sarà principalmente giudicato sull’amore a Dio e, attraverso Dio, al prossimo. Ora, chi più di Maria ha amato e ama Gesù? Dunque, per amare veramente il Signore, bisogna venerarne la Madre.

Festa di Ognissanti: una breve spiegazione del Paradiso

Ricordiamo oggi, nella sua vigilia, la festa di Ognissanti.
Luigi C.


Rubrica a cura di Corrado Gnerre

Paradiso (in ebraico “gan”, in persiano “pairidaeza”, che vuol dire “giardino”; in greco “paradeisos”, che vuol dire ugualmente “giardino”) fu detto il giardino di delizie dove furono posti i nostri progenitori. Ora questo termine indica il Cielo, dove i beati godranno la felicità eterna.

L’Antico Testamento

L’Antico Testamento tratta del fine ultimo dell’uomo e della sua salvezza.

Si ricorda lo “sceol” (2 Maccabei 7) dove andavano gli antichi giusti in attesa di seguire il Redentore al Cielo.

Bibbia Cei 2008 e Nuova Vulgata: il verbo “distruggere, eliminare” non piace ai traduttori della CEI 2008, che annacquano il versetto

Le nuove traduzioni politically correct.
Grazie ad Investigatore Biblico per l'analisi.
Luigi C.

“Bibbia Cei 2008 e Nuova Vulgata: il verbo “distruggere, eliminare” non piace ai traduttori della CEI 2008 e della Nuova Vulgata, che annacquano il versetto con un ‘ridurre al silenzio’ ed un “cessare faciam”. Il caso del Salmo 101,8” di 

Caso di annacquamento dei testi biblici. La CEI 2008 e la Nuova Vulgata non perdono il vizio e ci ricascano nel Salmo 101,8. Nel quaderno degli appunti dedicato all’errore del Salmo in questione ho proprio segnato “annacquamento”.

Andiamo a vederlo.

CEI 74: “Sterminerò ogni mattino tutti gli empi del paese..” (Sal 101,8)

Vulgata: “In matutino interficiebam omnes peccatores terræ” (Sal 101,8)

Martini: “Al mattino io toglieva dalla terra i peccatori” (Sal 101,8)

Ricciotti: “Ogni mattina sterminerò tutti gli empi del paese” (Sal 101,8)

Cei 2008: “Ridurrò al silenzio ogni mattino tutti i malvagi del paese” (Sal 101,8)

Don Alfredo Morselli. "È possibile avere dubbi sul fatto che Francesco è Papa?"

Riceviamo da don Alfredo Morselli e pubblichiamo un utile articolo del 16 settembre scorso.
Luigi C.

È possibile avere dubbi sul fatto che Francesco è Papa?

 1.          Lo status quaestionis.

 

Il Pontificato di Papa Francesco è divenuto oggetto di tante perplessità e rimostranze: alcune di queste obiezioni vengono espresse in modo lecito, mantenendo la fede cattolica e il dovuto ossequio al Pontefice.

È il caso, ad esempio, dei dubia presentati da alcuni Cardinali circa Amoris laetitia[1] e delle reazioni dell’Episcopato africano a Fiducia supplicans[2].

Altri generi di opposizione, invece non sono compatibili con la fede: ad esempio, le varie forme di sedevacantismo, secondo le quali Francesco non sarebbe Papa oppure sarebbe Papa solo materialmente[3].

Recentemente sono apparse tesi che, pur non negando che Francesco sia Papa, tuttavia mettono in dubbio che lo sia effettivamente: è il caso del prof. Massimo Viglione, il quale, nel suo libro Habemus Papam[4], sostiene che “«la possibilità che Francesco non sia Francesco ma solo Jorge Mario Bergoglio è concreta e tutt’altro che trascurabile» (p. 247) per molte ragioni, ma soprattutto «per il vizio di consenso dello stesso Bergoglio, che riteniamo sicuro anche in base ai fatti incontrovertibili di questi quasi undici anni di pontificato» e «perché anche qualora Bergoglio fosse veramente Francesco, le sue continue eresie pubbliche e pervicaci creano il serio problema del papa eretico. E questo è per noi l’elemento più determinante» (p. 248). «Per tutte queste ragioni riteniamo, come detto, fortemente probabile che la Sede papale sia oggi vacante. Ma la certezza assolutamente stringente, teologicamente e canonicamente, prove indiscutibili in mano, non possiamo dire di averla» (p. 248).  Noi, ribadisce Viglione, «siamo moralmente convinti dell’alta probabilità della vacanza della Sede, ma non ci sentiamo di presentarla come oggettiva certezza assoluta vincolante per altri (e neanche per noi stessi)» (p. 250)”[5].

In base a quanto sopra, di fronte alla questione se Francesco sia Papa o meno, ci troviamo di fronte a tre posizioni:

 

1.       Francesco è Papa

2.       Francesco non è Papa

3.       Non è certo che Franceso sia Papa

 

L’oggetto di questo studio riguarda la terza affermazione, e intende rispondere alla seguente domanda: è lecito dubitare del fatto che Francesco è Papa? E, se non è lecito, in quale peccato incorre colui che coltiva questo dubbio?

mercoledì 30 ottobre 2024

La devozione al Santo Rosario

Preghiamo il S. Rosario, sempre.
Luigi C.

TRADIZIONE FAMIGLIA PROPRIETÀ, Roma, Anno 30, n. 103 Giugno 2024, pag. 20, di Plinio Corrêa de Oliveira

Questa devozione ha il grande merito di essere stata rivelata dalla Madonna a san Domenico, e nasce quindi da una di quelle rivelazioni particolari che tanto aborriscono i nemici della Chiesa. Poi si è diffusa in tutta la Chiesa. San Luigi Grignion de Montfort la riteneva la devozione caratteristica dei predestinati e, nello specifico, di quelli che lottano contro la Rivoluzione. È la devozione di ogni vero cattolico. Il Rosario non è solo uno strumento per dire l’Ave Maria, ma una sorta di catena benedetta che ci collega alla Madonna. Ha poi un grande potere esorcistico.
Il Rosario è fatto di meditazioni sui misteri della vita della Madonna e di Nostro Signore. Mentre recitiamo le preghiere, dobbiamo meditare sul mistero in questione.

Genova - celebrazioni per Ognissanti e per i Defunti, in rito tradizionale

venerdì 1° e sabato 2 novembre 2024
GENOVA, oratorio di S. Antonio Abate alla Marina 
Orari celebrazioni per la Solennità di Tutti i Santi e per la Commemorazione dei fedeli defunti, in rito tradizionale. 

La Messa tradizionale nell'arte #170 - Messa da campo per i militari durante la Grande Guerra - H. Gervex (1915) - #mtlnellarte #grandeguerra #inutilestrage #benedettoxv

Tra pochi giorni (il 4 novembre) in Italia si celebra la giornata della Vittoria della Grande Guerra e della Forze Armate.
Proponiamo allora questa immagine a tema militare. Essa ritrae una Messa da campo per militari (francesi) nella foresta delle Argonne (piccola regione di colline boscose, sita tra la Champagne e la Lorena, che è divenuta celebre per le grandi battaglie vi sono state  combattute durante, appunto, la Prima Guerra Mondiale 1914-18). 
L'autore è il 
pittore Henri Gervex che la intitolò "La Messa nella foresta delle Argonne", la cui riproduzione fu pubblicata sul settimanale francese "L'Ilustration" nel dicembre 1915.
L'immagine è commovente: i militarei, in ginocchio, col berretto in mano, pregano durante l'elevazione, affidandosi a Dio prima della prossima battaglia, ricordando gli affetti lasciati a casa, i compagni caduti in quella che nel 1917 Benedetto XV definità "inutile strage". 

Per altre immagini cliccare sull'etichetta "MTL nell'arte"
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Leone XIII. il S. Rosario, arma da guerra validissima per sconfiggere i nemici della fede - #rosario #leonexiii

Preghiamo il SS. Rosario.
Luigi C.

Lettera Enciclica Octobri Mense del Sommo Pontefice Leone XIII (22-9-1891):

È da credere, tra l’altro, che la stessa Regina celeste valorizzi in special modo, col suo appoggio, l’efficacia della preghiera del Rosario, proprio perché, per sua iniziativa e suggerimento, fu istituita e divulgata dal famoso Patriarca (San) Domenico, in un periodo tristissimo per il Cattolicesimo, non molto diverso dall’attuale, quasi come un’arma da guerra validissima per sconfiggere i nemici della fede.
La setta degli eretici Albigesi, infatti, aveva invaso molte regioni, sia in forma clandestina, sia manifesta; orribile emanazione dei Manichei, ne rinnovava gli spaventosi errori e ne ripeteva le violenze, le ipocrisie e il più accanito odio verso la Chiesa. Contro questa arrogante e pericolosissima moltitudine ben poco si poteva sperare dalle forze degli uomini, quando giunse l’aiuto direttamente da Dio per merito del Rosario. E così, col favore della Vergine, gloriosa vincitrice di tutte le eresie, furono annullate e distrutte le forze degli empi e salvata la fede di tanti. Molti altri fatti simili a questo, accaduti presso diverse popolazioni, come pericoli allontanati o benefici ottenuti, sono sufficientemente noti e la storia li ricorda, sia in passato, sia in tempi recenti, con splendide testimonianze.

La devozione mariana rischia di togliere qualcosa all’importanza di Gesù? - #beavamariavergine

De Maria nunquam satis.
Luigi C.

Il Cammino dei Tre Sentieri, 24 Settembre 2024

No. la devozione mariana non sminuisce la centralità di Cristo. Anzi. Prima di tutto bisogna tener presente la differenza tra adorazione e venerazione. L’adorazione si rivolge a colui che è il fine della propria vita, quindi solo a Dio. La venerazione si rivolge a tutti coloro che costituiscono mezzi importanti per poter meglio raggiungere Dio. I Santi e la Madonna si venerano. Meglio: la Vergine si ipervenera, perché è al di sopra dei santi.
Ci sono almeno tre motivi che ci fanno capire quanto la devozione mariana nulla tolga a Gesù.

"Perché non seguiamo Padre Farè". Zenone e Casalini. VIDEO

Riceviamo e pubblichiamo da Fede & Cultura: "Molti ci hanno chiesto di esprimerci sulla questione Farè. Insieme a Luigi Casalini, ne parliamo. Con tanto buonsenso".
QUI e sotto il video integrale.
Roberto

Luis Badilla. Rupnik e Pràncipi, coperture degli abusi sessuali #rupnik

Ancora grazie a Luis Badilla per questa precisa e dotta analisi sulle coperture di abusi sessuali da parte vaticana.
Aspettiamo finalmente il processo a Rupnik e l'ammissione di CHI ha tolto la sua scomunica per "assoluzione del complice".
QUI i post di Mil sull'ex gesuita Rupnik.
Luigi C.

Le scandalose vicende di due preti abusatori seriali: uno, l'ex gesuita sloveno Marko Rupnik e l'altro, il diocesano argentino, Ariel Alberto Pràncipi.

- Cosa e come il Vaticano avrebbe affrontato queste vicende dove il ruolo del Papa è impreciso e ambiguo.

- Un’illustrazione legislativa astratta, ma la più autorevole e attendibile, quella del Prefetto Arcivescovo Filippo Iannone, Prefetto del Dicastero per i Testi Legislativi.

- Insomma, oltre al caso Rupnik chi, come e quando ordinò di reintegrare il sacerdote dimesso dallo stato clericale con una sentenza definitiva perché colpevole di pedofilia?

Questo articolo, a beneficio della massima trasparenza e verità, e non volendo sottovalutare la gravità dei fatti per sincero rispetto alle decine di vittime di questi dolorosi eventi, è stato allestito in tre parti:

Prima Parte. Una sintesi giornalistica delle vicende di p. Marko Ivan Rupnik (sloveno) e dell'ex sacerdote Ariel Alberto Pràncipi (argentino). Sono storie molto diverse anche nel caso del loro contesto temporale ma che hanno in comune comportamenti assai discutibili e insopportabili da parte delle più alte autorità vaticane.

Seconda Parte. Testo integrale dell'intervista di Vatican News all’arcivescovo Filippo Iannone, Prefetto del Dicastero per i Testi Legislativi, il quale, senza menzionare i nomi delle persone sopracitate, affronta le questioni delle pene e procedure che riguardano sia Rupnik sia Pràncipi. (Fonte)

Terza Parte. Una nostra analisi e un nostro commento su quanto si legge nella conversazione di mons. Iannone e A. Tornielli di Vatican News.

 

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PRIMA PARTE