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Messainlatino ha vinto la causa contro Google!

Il piccolo Davide-MiL ha fiondato Googlia, si parva licet componere magnis . (Per inciso: è significativo che l'aggettivo 'filisteo...

domenica 31 marzo 2024

Le Sante Messe del tempo pasquale in dom Prosper Guéranger #3 il santo giorno della Pasqua

Continuiamo le meditazioni liturgiche tratte dall’Année Liturgique di dom Propser Guéranger (Le Mans 1841-1866) per il tempo pasquale: il santo giorno della Pasqua.

L.V.

IL SANTO GIORNO DELLA PASQUA

MESSA

L’ora di terza ha riunito nella Basilica tutti gli abitanti della città. Il sole, levatosi radioso, sembra riversi una luce più viva; l’impiantito della Chiesa è tutto cosparso di fiori.
Al di sotto dei mosaici dell’abside, il cui smalto scintilla di nuovo splendore, i muri sono tappezzati di drappi preziosi; ghirlande di foglie, come archi trionfali, si snodano in festoni tra le colonne della navata centrale, prolungandosi, poi, fino a quelle laterali; numerose lampade, alimentate dall’olio più puro, ardono intorno all’altare, sospese al ciborio

sabato 30 marzo 2024

Lo spirito di penitenza. La Confessione per la S. Pasqua

Una bella riflessione che ci aiuterà nella S. Pasqua.
"Il mondo moderno aborre lo spirito di penitenza, perché è immerso nell’edonismo, eppure è proprio la penitenza che a Fatima la Madonna è venuta a chiedere al mondo. Il triplice appello dell’Angelo del Terzo Segreto è un vibrante richiamo a riconoscere la gravità dei peccati pubblici dell’umanità, a pentirsene e a convertirsi".
Confessiamoci frequentemente!
Luigi C.


La penitenza è innanzitutto un sacramento: il sacramento nel quale il sacerdote in nome di Dio rimette i peccati commessi dopo il battesimo.
Il sacramento della penitenza, come ogni sacramento, ha una materia e una forma, cioè è un rito composto di cose e parole. La materia è costituita dai tre atti del peccatore: il pentimento o contrizione, la confessione vera e propria, e la soddisfazione, cioè l’accettazione della penitenza imposta dal sacerdote. La forma del sacramento è la sentenza del sacerdote, ovvero l’assoluzione del penitente, che deriva dal potere giudiziale che ha la Chiesa. La Chiesa ha infatti la capacità di assolvere o condannare, secondo le parole di Gesù Cristo, quando nel giorno della Risurrezione, soffiando sugli apostoli disse “riceverete lo Spirito Santo, i peccati che voi rimetterete saranno rimessi, quelli che riterrete saranno ritenuti” (Gv, 20, 22- 23).

Le Sante Messe del tempo pasquale in dom Prosper Guéranger #2 Messa solenne della veglia pasquale

Continuiamo le meditazioni liturgiche tratte dall’Année Liturgique di dom Propser Guéranger (Le Mans 1841-1866) per il tempo pasquale: la Messa solenne della veglia pasquale.

L.V.

MESSA SOLENNE DELLA VEGLIA PASQUALE

Le litanie volgono al termine; e già il coro dei cantori è arrivato al grido d’invocazione: Kyrie eleison! Il pontefice procede dalla sacrestia verso l’altare in tutta la maestà dei più grandi giorni

Le Sante Messe del tempo pasquale in dom Prosper Guéranger #1 la veglia pasquale

Da oggi e per i prossimi giorni, proponiamo ai nostri lettori alcune meditazioni liturgiche tratte dall’Année Liturgique di dom Propser Guéranger, monumentale opera apparsa per la prima volta in Francia nel 1841-66 e in Italia verso la metà degli anni Cinquanta.

L.V.

LA VEGLIA PASQUALE

La Stazione

A Roma, la Stazione è nella chiesa madre e matrice di San Giovanni in Laterano; il sacramento della rigenerazione è amministrato nel battistero costantiniano

giovedì 28 marzo 2024

Passione e morte di Gesù nel Catechismo del vescovo Schneider

Grazie ad Aldo Maria Valli per questa utilissima traduzione, utile in questo inizio del Triduo.
Luigi C.

27-3-24, di Michael J. Matt

Con il nuovo catechismo del vescovo Athanasius Schneider, Credo. Compendium of the Catholic Faith, Credo. Compendio della fede cattolica [Duc in altum lo ha annunciato qui], è la prima volta in oltre cinquant’anni che un prelato cattolico pubblica una sua presentazione completa della fede, accessibile ai lettori di qualsiasi provenienza e attenta alle esigenze del nostro tempo.
Data la spaventosa ignoranza che purtroppo affligge il mondo cattolico a soli sessant’anni dal Concilio Vaticano II, questo catechismo è certamente tra i libri più importanti pubblicati nell’era post-conciliare.

De-banking: la nuova arma per punire il dissenso #300denari

Il de-banking, pratica sempre più diffusa in tutto il mondo, si sta rivelando una minaccia per la libertà di espressione e di pensiero. La chiusura improvvisa e senza spiegazioni dei conti correnti da parte delle banche, colpendo attivisti, politici e cittadini che esprimono opinioni divergenti sta facendo notizia in più parti del mondo.
  • Nel Regno Unito, il de-banking è stato portato alla ribalta dal caso di Nigel Farage, ex presentatore televisivo e presidente del partito Brexit Reform UK. Farage ha denunciato la chiusura del suo conto bancario da parte di un istituto controllato dalla Royal Bank of Scotland, un gesto motivato dalle sue posizioni politiche, come riportato da una schedatura nei suoi confronti.
  • In Canada, durante lo stato d’emergenza dichiarato nel febbraio 2022 per fronteggiare le proteste dei camionisti contro le misure anti-Covid, il primo ministro Justin Trudeau ha autorizzato il blocco dei conti correnti di coloro che partecipavano alle proteste.
  • Mentre negli Stati Uniti, la questione dei conti correnti sequestrati dalle banche è diventata centrale nella campagna per le presidenziali, con esempi come la chiusura del conto del dottor Joseph Mercola, accusato di diffondere disinformazione sul coronavirus.
  • La Francia di Emmanuel Macron ha colpito recentemente l’Academia Christiana, i cui membri si sono visti bloccare i conti bancari. L'associazione potrebbe venire sciolta dal governo perché colpevole di promuovere valori legati alla Chiesa e alle sue tradizioni. François Bousquet, caporedattore di Éléments – testata tutt’altro che cattolica – ha parlato di una repressione senza precedenti contro i movimenti.

5 suggerimenti per la Settimana Santa, di Mother Angelica

Grazie a Il Timone per queste belle riflessioni sulla Settimana Santa, in questo Giovedì Santo, della fondatrice della TV USA EWTN.
QUI un'interessante curiosità, descritta da Franca Giansoldati sulla Messa Crismale di stamattina: "Si chiama «L'Illibato» l'olio della Messa del Crisma del Papa, prodotto da sette generazioni di donne di una nobile famiglia".
Luigi C.

26-3-24
Madre Angelica, fondatrice dell’Eternal Word Television Network (Ewtn), del Register e della società madre della Cna, in un programma trasmesso nel marzo 1994 prima di Pasqua, offrì cinque modi per essere ben preparati quando inizia il Triduo pasquale. Nonostante siano passati circa trent’anni, le sue raccomandazioni per la Settimana Santa sono valide ancora oggi:

1. Pentiti e cambia la tua vita.

Padre Serafino Lanzetta. "Contro la banalità del male". VIDEO

Riceviamo e pubblichiamo.
Una conferenza per questa inizio del Triduo di Pasqua.
"La Passione di Gesù che celebriamo con l’ingresso nella Settimana Santa è il manifesto cristiano dell’amore di Dio che si abbassa, che si offre in cambio dell’altro e che redime pagando un prezzo altissimo: Sé stesso. Il male redento non è banale, neppure il peccato che ne è la causa. Se lo fosse, non avrebbe causato un sì grande dolore innocente. Contro la strumentalizzazione del peccato si erge nel silenzio il mistero della Passione, Gesù Paziente. Dalla Passione di Gesù impariamo ad essere suoi discepoli, rifiutando la banalità del sacrificio".
QUI e sotto il video integrale.
Luigi C.

Il crollo della liturgia e la crisi della Chiesa: il punto di vista della sociologia

Sandro Magister ha pubblicato nei giorni scorsi sul blog Diakonos.be la recensione dell'ultimo volume del prof. Luca Diotallevi: “La messa è sbiadita. La partecipazione ai riti religiosi in Italia dal 1993 al 2019”, edito da Rubbettino, che mostra in termini impietosi il grado drammatico raggiunto dalla crisi della Chiesa, rilevando il crollo della partecipazione liturgica e pronosticandone l'ulteriore, tragica riduzione.

Da parte sua, Magister fa notare che, secondo alcune interessanti indicazioni del libro - che richiedono di essere approfondite e sviluppate - il fenomeno è connesso anche a «una mutazione dei riti offerti ai fedeli», che Diotallevi chiama «performance-centered rituals», scrivendo altresì che «per le liturgie cattoliche una spinta in questo senso potrebbe essere venuta dalla progressiva spettacolarizzazione delle liturgie vaticane verificatasi nel corso degli ultimi tre pontificati, dalla sostanziale deregolamentazione di sempre più vasti settori dell’offerta liturgica, come anche da molte delle soluzioni adottate dal clero nel corso dei ‘lockdown’ intervenuti per contrastare la sindemia da Covid». Non vorremmo aver frainteso, ma ci pare proprio che, quantomeno stando alla sintesi proposta da Magister, l'illustre studioso, esaminando la situazione in termini sociologici, punti inesorabilmente il dito sullo stato della liturgia riformata, se non sulla stessa riforma liturgica, e ne predichi il sostanziale fallimento - per di più proprio sul piano pastorale, che avrebbe dovuto esserne il punto di forza. Quanto alla risposta della Chiesa italiana all'emergenza Covid, su questo blog si sfonda una porta aperta!

Il Giovedì Santo e la Traslazione del Cristo della Buona Morte a Malaga

A Malaga ogni anno, il Giovedì Santo, lo squadrone dei Legionari Guastatori del Terzo, corpo d’élite dell’esercito spagnolo, celebra il cosiddetto Traslado del Cristo de la Buena Muerte (Traslazione del Cristo della Buona Morte), tradizionale e commovente cerimonia che risale al 1883, in cui troviamo i valori della Cavalleria di Cristo, vale a dire Fede incrollabile, Obbedienza cieca, Disciplina.
In processione dalla Chiesa di San Domenico, i Legionari, con la camicia aperta sul petto come segno di sacrificio alla Morte in difesa della propria Patria,

mercoledì 27 marzo 2024

FOTO, PHOTOS, FOTOS, 写真, 照片, ΦΩΤΟ,

 

Per coinvolgere i lettori, vi invitiamo a inviarci a questo indirizzo mail redazione@messainlatino.it le foto della Messa Vetus Ordo della Settimana Santa con indicazione del luogo e della chiesa.

Grazie

Claudio


To engage readers, please send us at this email address redazione@messainlatino.it photos of the Vetus Ordo Mass of Holy Week with location and church.

Thank you

Claudio


Afin d'impliquer les lecteurs, nous vous invitons à nous envoyer des photos de la messe Vetus Ordo de la Semaine Sainte avec le lieu et l'église à cette adresse email redazione@messainlatino.it.

Nous vous remercions.

Claude


Con el fin de implicar a los lectores, les invitamos a que nos envíen fotos de la Misa Vetus Ordo de Semana Santa con ubicación e iglesia a esta dirección de correo electrónico

Papa Francesco, cresce il dissenso nella Chiesa dopo il documento «Fiducia Supplicans». Cosa sta succedendo #fernández #fiduciasupplicans #francesco

Grazie a Franca Giansoldati per questa attenta analisi: "Il Secam, l'organismo che riunisce le conferenze africane, ha fatto sapere a Francesco che «non considerano appropriato benedire le unioni omosessuali o le coppie dello stesso stesso». Il documento «non può essere attuato senza esporsi a scandali»". 
The Catholic Thing – Richard Spinello: "Il Papa e l’abbandono dell’ascetismo cristiano: “Uno dei temi comuni del pontificato di Papa Francesco è la minimizzazione delle irregolarità sessuali o dei "peccati sotto la cintura".  In almeno tre occasioni ha dichiarato che questi peccati sono molto meno gravi di altri come l'odio o l'invidia. …Molto di rado, se non mai, sentiamo questo Papa parlare di castità e purezza, né queste virtù trovano spazio in documenti come Amoris Laetitia.  Papa Francesco elogia ampiamente il New Ways Ministry, un gruppo che afferma apertamente lo stile di vita omosessuale, ma non ha nulla da dire su Courage, che invita alla castità in accordo con l'insegnamento della Chiesa".
First Things –Charles J. Chaput ofm cap. (arcivescovo emerito di Philadelphia) : "Il cardinale Fernández inganna: “…Sarebbe un errore liquidare il pensiero di Fernández come superficiale. Ha al suo attivo un'opera significativa. Il suo pensiero non è superficiale. È semplicemente sbagliato in alcuni aspetti cruciali, con grandi implicazioni”.
Monday Vatican – Andrea Gagliarducci: "Francesco e il significato del pontificato: “Gli estratti dell'autobiografia di Papa Francesco, pubblicati la scorsa settimana sul Corriere della

Le incognite del prossimo Conclave. VIDEO

Riceviamo e pubblichiamo.
QUI e in fondo al post il video integrale.
Luigi C.

La Messa tradizionale nell'arte #139 - La Domenica delle Palme "pre 1955" #domenicadellepalme

Domenica, celebrando la Domenica delle Palme, siamo entrati nella Settimana Santa. 
Proponiamo questa bella immagine tratta dalla pagina Instagram dei cari amici di Una Voce Siviglia
Si vede il sacerdote che, giunto all'altare dopo la processione "cum ramis", passa la berretta al diacono alla sua destra, mentre il suddiacono, a sinistra, regge le croce astile (anch'essa velata). 

Notiamo due particolarità precedenti alla riforma liturgica del 1955-1960: 

1) le famose pianete plicate (qui un nostro post), prescritte nei tempi forti di penitenza Avvento e Quaresima (eccezion fatta per le domeniche Gaudete e Laetare) per diacono e suddiacono,  Oggi, giusta Summorum Pontificum e Universae Ecclesiae, non si usano più, come già disposto da Giovanni XXIII nel 1960 (si veda qui). 

2) il colore viola per i paramenti della processione (oggi, col Messale 1962, prescritti di colore rosso). 

Riflessioni durante la Settimana Santa

Una bella riflessione sulla Settimana Santa, in questo Mercoledì Santo.
Luigi C.

di Plinio Corrêa de Oliveira, “Legionário”, organo ufficioso dell’Arcidiocesi di San Paolo (Brasile), 30 marzo 1947 (*)

La vera pietà deve impregnare l’intera anima umana e deve quindi risvegliare e stimolare l’emotività.
Ma la pietà non è solo emozione, nemmeno è principalmente emozione. La pietà sgorga dall’intelligenza seriamente formata da un accurato studio catechetico, da una esatta conoscenza della nostra Fede e, quindi, delle verità che devono reggere la nostra vita spirituale. La pietà risiede anche nella volontà. Dobbiamo volere seriamente quel bene che conosciamo. Ad esempio, non ci basta sapere che Dio è perfetto. Dobbiamo amare la perfezione di Dio e quindi dobbiamo desiderare per noi qualcosa di questa perfezione: questo è il desiderio della santità. “Desiderare” non significa solo provare vaghe e sterili velleità. Vogliamo seriamente qualcosa solo quando siamo disposti a fare tutti i sacrifici per ottenere quello che vogliamo. Così, vogliamo seriamente la nostra santificazione solo quando siamo disposti a fare tutti i sacrifici per raggiungere questa meta suprema. Senza questa disposizione, ogni “volere” non è che illusione e menzogna. Possiamo provare la massima tenerezza nel contemplare qualche verità o mistero della Religione; ma se non ne traiamo serie ed efficaci risoluzioni, questa nostra pietà non ci servirà a nulla. Questo vale specialmente per il periodo della Settimana Santa. Non serve a nulla il solo accompagnare con tenerezza i vari episodi della Passione; questo è eccellente, ma non sufficiente. In questi giorni, dobbiamo dare a Nostro Signore sincere prove della nostra devozione e del nostro amore. Queste prove, diamole facendo il proposito di emendare la nostra vita e di lottare con tutte le nostre forze per la Santa Chiesa Cattolica.

Sacerdoti, celebrate la Messa Antica! È vostro diritto, per sempre. Don Joachim Heimerl

Grazie a Marco Tosatti per la pubblicazione di queste riflessioni sulla Messa Tradizionale.
Luigi C.


22 Marzo 2024 

[...]

La Messa tradizionale è il tesoro della Chiesa.
Ogni sacerdote può celebrarla in qualsiasi momento.

di Joachim Heimerl

Il prossimo Giovedì Santo commemoreremo l’istituzione dell’Eucaristia e del sacerdozio. Tuttavia, dopo il motu proprio “Traditiones custodes” (2021), nella Chiesa è scoppiata una “guerra civile” sulla celebrazione della Santa Messa. Da allora, i sostenitori della “vecchia” Messa sono con le spalle al muro. Il Papa li tratta come lebbrosi e non esita a insultarli pubblicamente. Nel frattempo la gente si è abituata a questo comportamento, ma è comunque scandaloso e – scusate – indegno di un Papa.
Tra l’altro, questo include anche il fatto che Francesco ha rigorosamente vietato la celebrazione del Giovedì Santo e del Triduo Santo secondo la vecchia liturgia. Non è questo il modo di trattare le persone di fede. Dal Papa in particolare dovremmo aspettarci più amore e molta più comprensione. Invece, i cattolici che sono legati alla vecchia Messa sono costretti a fare qualcosa che non vogliono fare.

– In effetti, l’abuso di potere della Chiesa ha molte facce, ed è doloroso quando viene alla ribalta nei giorni più sacri dell’anno. Ma come sempre, la maggior parte delle persone nella Chiesa si nasconde, tace e spera nel proprio vantaggio. Gli abusi di potere vengono denunciati solo quando sono in linea con il programma politico della Chiesa. I sostenitori della vecchia messa, invece, dovrebbero preferibilmente sparire dalla chiesa. Un vescovo dopo l’altro fa sentire loro il suo disappunto, la bandisce dalla sua diocesi e spera segretamente di ricevere in cambio il cappello cardinalizio: è una vergogna e molto di più.

Proteste dopo il nuovo no alla celebrazione della Messa Tradizionale nella chiesa di S. Ferdinando a Napoli

Polemiche e proteste dopo il nuovo no alla celebrazione della Messa Tradizionale nella chiesa di piazza Trieste e Trento a Napoli. Dopo quelle di Natale saltano anche le celebrazioni di Pasqua: dal parroco fermo rifiuto al "rito antico" e dalla Curia ancora nessuna risposta.
Di nuovo nelle catacombe. Ma Dio ne chiederà conto.
Preghiamo anche per i persecutori in questa Settimana Santa.
Protestiamo, rispettosamente, con Mons. Michele Antuoro, che ha in mano la vicenda, affinchè possano riprendere le celebrazioni, come aveva, tra l'altro, permesso l'Arcivescovo Mons. Battaglia: m.autuoro@chiesacattolica.it e segreteriavescovi@chiesadinapoli.it .
Luigi

NapoliToday, 26-3-24

Celebrata nella Chiesa di San Ferdinando di Palazzo per quasi 3 lustri, fino al lockdown, la messa in rito antico o Tridentina (nella quale il sacerdote celebra rivolto verso l'altare e non verso il pubblico e utilizza il latino per le orazioni) dalla ripresa è stata sempre e pervicacemente negata dal responsabile don Lino Silvestri.
Tanti i fedeli legati alla celebrazione tridentina per la sua suggestiva solennità: si tratta di professionisti, insegnanti, esponenti delle più antiche famiglie napoletane e anche molti studenti, riuniti in un apposito gruppo. "Avevamo sperato nella Pasqua - racconta amareggiata a NapoliToday la portavoce del gruppo, prof. Nicla Cesaro - anche stavolta, però, niente da fare. Don Lino Silvestri, che amministra la chiesa, di proprietà di una antica Confraternita, ha non solo rifiutato di riprendere le celebrazioni senza fornire alcuna spiegazione ma, quello che è peggio, impedisce anche che possano celebrarla altri sacerdoti. Ha anche rifiutato di incontrarci".
Da diverse settimane i fedeli stanno provando a contattare la Curia e in particolare il vescovo ausiliare mons. Michele Autuoro, cui sono state inoltrate diverse note e richieste di incontro rimaste inascoltate: "Stiamo pensando di andare tutti assieme a Largo Donnaregina, per protestare contro un atteggiamento che non ci sembra per niente giusto", dice la prof. Cesaro.

La storia dei fedeli della messa in latino

Card. Mario Grech, Chiesa cattolica, quale futuro? «Non è più il tempo delle élite»

Vi proponiamo l’intervista di Dario Campione al card. Mario Grech, segretario generale del Sinodo dei Vescovi, pubblicata sul quotidiano Corriere del Ticino il 21 marzo.
Nell’intervista in Cardinale, dalle posizioni notoriamente gay-friendlydelinea una nuova visione per la Chiesa ed affronta diverse questioni controverse, tra cui l’ordinazione delle donne, le benedizioni dello coppie stesso sesso e la divisione sempre più marcata tra i Vescovi nel mondo.
Poiché il card. Grech è il principale organizzatore della seconda sessione della XVI assemblea generale ordinaria del Sinodo dei Vescovi (il cosiddetto «Sinodo sulla sinodalità»), i suoi commenti forniscono attendibili – ma soprattutto preoccupanti – indicazioni su come si svolgeranno le fasi finali del processo sinodale, che costituirà la base per una futura agenda di riforme durante il prossimo Conclave.
Dall’intervista emerge l’esplicito obiettivo di papa Francesco di rimodellare la Chiesa attraverso lo strumento del processo sinodale che possa sopravvivere al suo pontificato e di creare uno spazio per il discernimento reciproco dello Spirito Santo tra la gerarchia e altre voci più marginali, in una Chiesa che immagina «come un arcobaleno», non definita da «uniformità di pensiero» sugli insegnamenti fondamentali.
Inoltre non chiude le porte al diaconato femminile, che definisce «un naturale approfondimento della volontà del Signore», ed esorta ad «essere in grado di accogliere i semi pieni di speranza provenienti dalla Chiesa ma non soltanto, anche dal dialogo con le altre religioni» in un contesto di pressoché permanente sinodalità, senza più le élite rappresentate, nel passato, da teologi e Vescovi.
Se questa è la strada tracciata dal segretario generale del Sinodo dei Vescovi, ci attende un periodo assai buio.

L.V.


Il maltese card. Mario Grech, segretario generale del Sinodo dei Vescovi [per una Chiesa più sinodale], è stato nei primi giorni della settimana in Svizzera – su invito della Conferenza dei Vescovi svizzeri – per una serie di incontri. Il Corriere del Ticino lo ha intervistato.

Eminenza, in un mondo squassato da guerre e conflitti la Chiesa si interroga sul proprio futuro parlando di sinodalità. Che cosa significa, in concreto?

Le guerre ed i conflitti confermano quanto abbiamo bisogno di

martedì 26 marzo 2024

Il polacco Don Michaeł Rapacz, ucciso dai comunisti, sarà beatificato il 15 giugno

Un altro sacerdote santo ucciso dai comunisti sarà beatificato il 15 giugno prossimo.
Come il seminarista Rolando Rivi (QUI MiL)
Luigi C.

Europa Cristiana, Arduinus Rex, 25-2-24

Michaeł Rapacz nacque il 14 settembre 1904 a Tenczyn, nei pressi di Cracovia, in Polonia. Entrato nel 1926 in Seminario a Cracovia, il 1° febbraio 1931 venne ordinato sacerdote. Fu inviato dapprima a Płoki, come viceparroco della Parrocchia della Natività della Beata Vergine Maria, e due anni dopo a Rajcza. Nel 1937, ritornò a Płoki come Amministratore della Parrocchia. Dal 1939 l’occupazione tedesca obbligò il sacerdote a ridurre la sua attività pastorale, poiché furono vietati l’insegnamento della Religione Cattolica, i matrimoni tra polacchi e tedeschi, tutte le celebrazioni e le attività pomeridiane delle parrocchie e delle istituzioni cattoliche.
Con la fine della Guerra, la Polonia si trovò sotto il dominio dell’Unione Sovietica di Stalin che istaurò nel Paese un regime comunista, il quale dichiarò apertamente guerra alla religione ed alla Chiesa Cattolica. In quel frangente, l’11 maggio 1946, poco prima di mezzanotte, un gruppo di venti uomini armati assaltò la Canonica di Płoki, sequestrando don Michaeł ed uccidendolo in un bosco poco distante.

G. K. Chesterton. "Le avventure di un Uomo Vivo". VIDEO

Riceviamo e pubblichiamo.
"Attraverso una serie di domande e citazioni tratte da una delle opere più famose di G. K. Chesterton, scopriremo i temi, i personaggi e le idee che rendono questa opera unica. Analizzeremo l’avvento impetuoso di Innocenzo Smith, riflessioni filosofiche sul pessimismo e sulla vita, e molto altro. Un viaggio affascinante nel mondo letterario di Chesterton vi aspetta!"
QUI e sotto il video integrale.

Summorum Pontificum nel mondo #188: Domenica delle Palme, chiesa di San Giorgio Sopramura, ICRSS, Piacenza

 

Benedizione delle palme e Santa Messa, Chiesa di San Giorgio Supramura, Piacenza, celebra Don Gregoire  de Guillebon, ICRSS.

Foto e video da nostri lettori.

Claudio

Maria aiuta i peccatori pentiti, ma non quelli ostinati

Ricordiamolo dalle parti di S. Marta su Fiducia Supplicans, in questo Martedì Santo
Luigi C.


Scrive sant’Alfonso Maria de’ Liguori ne Le glorie di Maria:

Maria dichiarò a santa Brigida di essere madre non solo dei giusti e degli innocenti, ma anche dei peccatori, purché si vogliano emendare. Quando un peccatore che vuole emendarsi si getta ai piedi di questa buona madre di misericordia, la trova pronta ad abbracciarlo e ad aiutarlo più di quanto farebbe ogni altra madre. Così appunto scrisse san Gregorio alla principessa Matilde: « Metti fine alla volontà di peccare e, te lo prometto senza esitare, troverai Maria più disposta ad amarti di una madre corporea ». Ma chi aspira ad essere figlio di questa grande Madre, deve prima rinunciare al peccato e poi sperare di essere accettato come figlio. Riccardo di san Lorenzo riflette sulle parole « Sorsero i suoi figli » (Pro 31,28) e nota che è detto prima « sorsero » e poi « figli », perché « non è degno di essere chiamato figlio di una tale madre chi è in stato di peccato mortale » e non cerca prima di rialzarsi. San Pier Crisologo osserva: « Chi fa opere contrarie a quelle di sua madre nega con i fatti di voler essere suo figlio». Maria è umile e lui vuole essere superbo?

Il movimento pro-vita messo alla prova; quattro cose da ricordare mentre ci avviciniamo alla Marcia per la Vita

Utili riflessioni sulle problematiche dei movimenti pro vita, riprendendo un denso articolo del gennatio scorso
Luigi C.

Mentre ci avviciniamo alla Marcia per la Vita del 2024, il movimento pro-life viene messo alla prova. Il clima di euforia post-Dobbs si è attenuato. La Società americana per la difesa della Tradizione, Famiglia e Proprietà (TFP) si unisce a tutti coloro che si oppongono al massacro di esseri umani innocenti e si prepara alla battaglia che ci attende.
Con il rovesciamento della sentenza Roe v. Wade, alcuni avrebbero potuto pensare che la questione della vita sarebbe stata sufficiente a risolvere il problema. Una volta tolta la camicia di forza della Roe, si pensava che la condizione del piccolo bimbo nascituro avrebbe sciolto i cuori di tutti. Gli Stati sarebbero stati liberi di abrogare le loro leggi sull'aborto o di introdurre nuove restrizioni.

Mons. Galantino “trombato” in toto

Sic transit gloria mundi..., scusandoci in anticipo per l'apparente volgarità del titolo, ma ci stava bene.
L’ex potentissimo segretario Cei Nunzio Galantino, pupillo di Francesco, che ricorderemo per le vergognose parole sui “visi inespressivi” degli attivisti pro-life che recitano “il rosario fuori dalle cliniche” (QUI MiL), pare caduto pesantemente in disgrazia in Vaticano. 
Sono lontani i tempi in cui faceva il bello e il cattivo tempo in Cei mettendo in ombra l’allora presidente, Sua Eminenza il Cardinale Angelo Bagnasco, facendosi interprete del verbo bergogliano. 
Il 2 ottobre 2023 il Santo Padre l’ha mandato in pensione a 75 anni (li ha compiuti il 16 agosto un mese e mezzo prima), come fa solo coi suoi “nemici” (vedi mons. André-Joseph Léonard, mons. Hector Aguer, Sua Eminenza il Cardinale Robert Sarah, e tanti altri) togliendogli la presidenza dell’Apsa. Francesco lo aveva nominato presidente della cassaforte della Santa Sede nel 2018 (QUI) e a tutti era sembrato il premio per aver fatto l’alter ego bergogliano tra i riottosi vescovi italiani. Infatti la presidenza Apsa è un

lunedì 25 marzo 2024

25 marzo. San Disma, il buon Ladrone

Ricordiamo in questo Martedì Santo, S. Disma, il Buon Ladrone.
Sotto il post il canto di Théodore Dubois - "Hodie mecum eris in paradiso".
Luigi C.


La liturgia latina della Chiesa ricorda il 25 marzo san Disma, il buon Ladrone, a cui Gesù disse sul Calvario: “Oggi sarai con me in Paradiso”. La scelta del 25 marzo non è casuale. Questa data non è solo quella dell’Annunciazione e dell’Incarnazione del Verbo ma secondo un’antica tradizione è anche il giorno in cui il Salvatore dell’Umanità consumò il suo supremo sacrificio. Il Vangelo ci dice che sul Calvario crocifissero Gesù con due Ladroni, mettendone uno alla sua destra e uno alla sua sinistra (Lc, 23, 39-42). Ne conosciamo il nome dai Vangeli apocrifi: Disma il buon Ladrone e Gisma, o Gesta il cattivo Ladrone.
La parola Ladrone non deve trarre in inganno. Il termine Latrones indicava i briganti da strada, non solo ladri, ma assassini e rapinatori, puniti di morte presso tutti i popoli dell’antichità.

Le Guardie del Papa: le Guardie Svizzere

Riceviamo e pubblichiamo.
Luigi C.


Le Guardie del Papa
di Arnaud Delalande, Yvon Bertorello, Laurent Bidot, Clémence Bidot
Un affascinante racconto a fumetti legato alla “Guardia Svizzera Pontificia”

La grande storia si trasforma in un fumetto, con una nota introduttiva di Christoph Graf, nella traduzione di Fabrizio Iodice per le Edizioni EDB (Centro editoriale dehoniano) nella collana “P9 Lampi”.

Il libro è dedicato dagli autori quale omaggio alle Guardie Svizzere che da secoli si dedicano alla difesa del Papa. Per questo, alcune di loro hanno versato il proprio sangue: “Acriter et fideliter!”
La narrazione è avvincente in quanto restituisce al lettore, attraverso la suggestione delle immagini quell’antico mondo legato alle “Schweizergarde” che in lingua tedesca si traduce in Guardie Svizzere: appellativo coniato per quei mercenari elvetici che hanno prestato servizio in qualità di guardie del corpo, guardie cerimoniali e guardie del palazzo presso le Corti d’Europa sin dal tardo XV secolo.
Erano tenute in grande stima sia per il valore militare sia per la disciplina e la fedeltà nei confronti del Signore cui giuravano obbedienza. Al giorno d’oggi, per “Guardie svizzere” s’intendono i membri della

Orrori architettonici… e dove trovarli #182 a Évry (Francia)

Cattedrale della Resurrezione dell’arch. Mario Botta (anno 1997).
Costo complessivo: circa 14 milioni di euro (QUI).

Lorenzo

Descrizione del progetto: Si tratta di una struttura semplice e unitaria, formata da un

Tolkien: il 25 marzo, Annunciazione, è il Nuovo Anno nel Signore degli Anelli

Il 25 marzo, ricorrenza dell'Annunciazione, Tolkien decide che è l'inizio del nuovo anno. 
A tutti quelli che ricordano il devoto cattolicesimo del creatore de Il Signore degli Anelli.
Anche se oggi, per la Settimana Santa, l'Annunciazione è spostata il lunedì dopo l'Ottava di Pasqua.

“Madonna col Bambino e Angeli” (Cimabue)

Continua la visione della Bellezza dell'arte cristiana.
Luigi C.


Rubrica a cura di Corrado Gnerre

[...]

Madonna col Bambino e Angeli di Cimabue (Chiesa dei Servi – Bologna)

Uno dei motivi della straordinaria grandezza della Madonna sta nel fatto che è veramente Madre di Dio. Dunque, tutto ciò che Ella chiede al Figlio, e che è conforme alla volontà del Figlio, Questi non glielo può negare.
Nell’opera di Cimabue è ben evidenziato quanto Gesù dipenda dalla Mamma e ami straordinariamente la Mamma.

Sacra Sindone: rigetto e orrore del peccato commesso

Una bella lettura per il Lunedì Santo.
Luigi C.


26 gennaio 1980

Guardando la Sacra Sindone, mi colpisce il rigetto e il rifiuto di ciò che Gli è vicino.
Nostro Signore contempla Se stesso, guarda il Padre Eterno, e sa che ai suoi piedi si trova Maria Santissima – cor unum et anima una.

domenica 24 marzo 2024

Ecco perché continuerò a dire “e non ci indurre in tentazione”, di Aldo Maria Valli

Un lettore ci ha segnalato questo articolo di Aldo Maria Valli di quattro anni fa sulla modifica al Pater.
Un piccolo gioiello.
Luigi C.

Radio Roma Libera, 23-11-2020
Vorrei spiegare in due parole perché continuerò a recitare il Padre nostro dicendo “e non ci indurre in tentazione” e quindi non adotterò la nuova traduzione secondo la quale dovrei dire “e non abbandonarci alla tentazione”.
Dio può indurci in tentazione? Certo che può. Lo fa per il nostro bene. Indurci in tentazione significa metterci alla prova, e ogni buon educatore mette alla prova il discepolo, per vedere a che punto è nel cammino di formazione.

"Pio IX e la Rivoluzione italiana" di Roberto de Mattei

Riceviamo e pubblichiamo.
Luigi C.

Pio IX e la Rivoluzione italiana
di Roberto de Mattei

Gli eventi religiosi e politici degli ultimi decenni ripropongono il magistero e la teologia della storia di Giovanni Maria Mastai Ferretti (1792-1878), eletto Vicario di Cristo nel 1846 col nome di Pio IX e beatificato da Giovanni Paolo II il 3 settembre 2000. Protagonista del pontificato più lungo della storia, Pio IX visse le vicende decisive per la formazione dello Stato unitario italiano, al termine delle quali si ritrovò spodestato dai suoi territori e relegato in Vaticano. L'autore ricostruisce sul piano storico lo scontro tra Pio IX e la Rivoluzione italiana soffermandosi soprattutto su tre atti supremi del suo Magistero: la definizione dell'Immacolata (1854), il Sillabo (1864) e il Concilio Vaticano I (1869-70).

Ricordiamo S. Tommaso d'Aquino per i 700 anni della sua salita al Cielo. VIDEO

Riceviamo e pubblichiamo.
Quest'anno ricorrono i 700 anni dalla morte di San Tommaso d'Aquino il cui pensiero filosofico-teologico è fondamentale per la Dottrina sociale della Chiesa.
QUI e in fondo al post il video integrale.

Perché l’uomo medievale non poteva fare a meno della Bellezza?

La bellezza salverà il mondo.
Luigi C.


da "Dove lo sguardo trova quiete", di Corrado Gnerre

I medievali non solo amavano la bellezza, ma la ritenevano in un certo qual modo necessaria. Pensiamo alle cattedrali gotiche. Le guglie venivano fatte benissimo fino alla cima, adornate di disegni e di decorazioni che nessun uomo avrebbe mai potuto ammirare, ma solo viste da Dio e … dai piccioni.
Un particolare, questo, che solitamente non viene messo in risalto, ma che è di grande importanza per capire come i medievali intendessero la bellezza. Per loro, infatti, la bellezza non era qualcosa che necessitava di esser vista, ma qualcosa che necessitava e basta. Ci spieghiamo meglio. I medievali non pensavano che a dover decidere se la bellezza fosse tale o meno dovesse essere il giudizio dell’uomo, ma che la bellezza fosse tale in quanto bellezza, indipendentemente dall’osservazione e dal giudizio dell’uomo.
Questa mentalità si coglie anche in un altro elemento: i medievali non avrebbero mai concepito l’idea del “museo”, che invece, non a caso, nacque con il razionalismo del XVIII secolo. La bellezza -pensava l’uomo medievale- è talmente necessaria che deve essere nella realtà, nella vita, non può essere separata dalla quotidianità, bensì in un certo qual modo deve “informare” (nel senso letterale di “dare forma”) l’esistere di ognuno.

Maria Santissima. Mater mea, fiducia mea

Alla Vigilia dell'Annunciazione (I Classe, Bianco), anche se quest'anno viene rimandata dalla Settimana Santa all '8 aprile,  una bella riflessione sulla Beata Vergine Maria.
Luigi C.


A Roma nella cappella del Pontificio Seminario Maggiore, a San Giovanni in Laterano, si venera da oltre due secoli un’immagine della Beata Vergine Maria conosciuta con il titolo di Madonna della Fiducia. Questo piccolo quadro, in cui la Madonna tiene amorevolmente in braccio il Bambino Gesù, ha un grande significato teologico e spirituale. Che cos’è infatti la fiducia?

Suor Nazarena, la Reclusa dell’Aventino, e la Chiesa di oggi

La grande monaca "reclusa" di Roma. 
Chi scrive visitò, con i figli, qualche anno fa, la sua cella monastica: una grande emozione.
Grazie a Marco Tosatti per questo stupendo ricordo.
Luigi C.

18 Marzo 2024 
Cari amici e nemici di Stilum Curiae, Antonello Cannarozzo, che ringraziamo di cuore, offre alla vostra attenzione questo ricordo di una religiosa camaldolese, reclusa per amore di Dio. Buona lettura e diffusione.
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Suor Nazarena, reclusa al mondo per amore di Dio
Pietra d’inciampo per la Chiesa di oggi

In una Chiesa sempre più in uscita senza sapere dove andare, aperta al mondo con i suoi errori insieme all’ “ascolto dell’altro” più che alla sua stessa tradizione, priva ormai di una sua identità, ecco che l’esempio di una religiosa camaldolese morta circa trentaquattro anni fa, ma viva in chi ha conosciuto la sua storia, parliamo di suor Nazarena di Gesù, con la sua chiusura totale al mondo, ma aperta solamente a Dio, può diventare una pietra d’inciampo nel cammino di questa Chiesa moderna.
Nella vita si possono fare tante rinunce: per amore dei figli, del proprio partener, per la propria carriera, per un ideale politico, ma per qualcosa che non vediamo, non sentiamo se non nel nostro cuore e se lasciare tutto il nostro mondo per questo sentimento è veramente difficile, ma addirittura vivere da reclusa per questo è una vera follia per la nostra società che non comprende che questa suora era in realtà più libera che mai perché nel suo cuore poteva incontrare Dio in un amore assoluto ed unico.

Léon Gromier. La Settimana Santa restaurata

Vi proponiamo questo corposo contributo di altissimo livello scientifico di monsignor Léon Gromier (1879-1965), canonico dell’Arcibasilica Patriarcale di San Pietro in Vaticano e consultore della Sacra Congregazione dei Riti, sulla prima “riforma” dei riti della Settimana Santa (1955) ad opera di mons. Annibale Bugnini, una riforma che – con i moltissimi problemi che l’autore evidenzia – ha poi fatto da preludio ai successivi interventi, fino al nuovo Messale Romano  di San Paolo VI.
Il testo è tratto dalla conferenza che il noto liturgista tenne a Parigi nel luglio 1960 e pubblicato col titolo Semaine Sainte Restaurée in «Opus Dei», 1962, 2, pp. 76-90; la traduzione italiana, con introduzione e note, è stata curata da Francesco G. Tolloi e pubblicata nel 2014 in Collegium Divi Marci (non più in rete, ora sul sito Rerum Liturgicarum).

L.V.


Praelegendum.

Alla fine della Quaresima del 2014, mi trovavo a ultimare una traduzione della celebre conferenza di monsignor Léon Gromier sulla riforma, avvenuta in epoca pacelliana, dei riti della settimana santa. Il mio lavoro non si limitò a

sabato 23 marzo 2024

Mons. Cordileone: «La Chiesa è il bersaglio delle ideologie marxiste anche oggi

Grazie a Il Timone su queste utili riflessioni dell'Arcivescovo di San Francisco, Salvatore Cordileone.
Luigi C.

Il Timone, 14 Marzo 2024 

In un’intervista concessa a The Pillar, l’arcivescovo di San Francisco Salvatore Cordileone ha spiegato perché vede la necessità di celebrare la testimonianza dei martiri del comunismo in tutto il mondo e cosa pensa possano insegnare alla Chiesa sulla persecuzione. Tutto il XX secolo è segnato dalla persecuzione di cardinali, vescovi, sacerdoti, religiosi e laici per mano dei regimi totalitari marxisti. E oggi in Paesi come la Cina e il Nicaragua la storia è tutt’altro che conclusa, essendo la libertà religiosa fortemente minacciata.
Queste osservazioni sono sopraggiunte perché l’Istituto Benedetto XVI dell’Arcidiocesi di San Francisco ha lanciato un nuovo progetto con l’obiettivo di commemorare i martiri del comunismo e non solo: «Queste ideologie totalitarie marxiste, prendono manifestazioni diverse, ma sono tutte sullo stato che controlla e opprime le persone che esprimerebbero obiezioni.

SANTA GIOVANNA D'ARCO scritta dal Generale Sebastiano Visconti Prasca. Nuovo e-book gratuito

Riceviamo e pubblichiamo.
Luigi C.

SANTA GIOVANNA D'ARCO
scritta dal Generale Sebastiano Visconti Prasca

Il nuovo e-book gratuito è scaricabile dal sito dei libri: http://totustuus.cloud/
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Demagogo è colui che vuole il consenso delle masse lusingando le loro aspirazioni (Treccani).
I demagoghi contemporanei, ad esempio, sono soliti far credere nella possibilità della:
- scomparsa della povertà
- bontà innata di tutti gli uomini, per cui si può accogliere chiunque
- possibilità della pace mondiale.

L'e-book che presentiamo oggi è una specie di antidoto ai tanti demagoghi odierni, ecclesiastici e non.

“Laetitia gestantes”, dagli atti di papa Fedele II #5 - Esortazione ai missionari ad evangelizzare e a sradicare i culti pagani

Cari lettori, 
continua il rinvenimento di alcuni documenti del... futuro: gli atti di Fedele II, successore di Fedele I che ha retto per breve tempo il Pontificato, dopo Francesco.
Leggiamo la esortazione papale che, citando la Redemptoris missio e la Dominus Iesus, invita e sprona i missionari in procinto di partire, ad evangelizzare e battezzare tutti i popoli fino ai confini del mondo in ossequio all’ordine divino. E a condannare e eliminare ogni culto idolatrico, di anco quello alla c.d. “madre terra” . 
Qui habet aures… 
Qui l’introduzione e gli altri Atti.



Ex Actis P.P. Fidelis II

Allocutio ad Missionarios

Dilectissimi Filii,

Laetitia gestantes suscepimus vos petituros gentes toto orbe terrarum dissitas ad Evangelium nuntiandum quo plures baptizentur in Ecclesia Catholica homines iuxta mandatum Domini Nostri Iesu Christi et, cum eius proselyti facti sint, salutem animarum adipiscantur. 
Maxima cum laetitia Nobis est compertum vos, missionarios intrepidos sui omnino oblitos dummodo Christus annuntietur, antequam proficiscamini, tempus aptum consecravisse ad vestiganda praecepta prudentissima quae leguntur cum in Litteris Encyclicis c.i. “Redemptoris missio” tum in Declaratione provulgata a Sacra Congregatione pro fide tuenda c.i. “Dominus

Un martirio della purezza, datato 2004: la piccola Jeanne-Marie Kegelin e l’opera sacerdotale dei suoi fratelli

Un'altra santa in Cielo, martire della purezza.
Luigi C.

Europa Cristiana, 10-3-24, Arduinus Rex

La recente pubblicazione del volume Martiri della purezza (Edizioni Fiducia), curato da Virginia Coda Nunziante, ha riportato alla ribalta le vicende di alcune fanciulle, adolescenti, giovani che hanno preferito la morte al peccato, per parafrasare il celebre proposito di San Domenico Savio, il giovanissimo allievo di Don Bosco. È una folta schiera quella delle donne che hanno scelto la morte piuttosto che vedere intaccata la loro integrità fisica. Il Venerabile Pio XII, sommo pontefice che canonizzò Maria Goretti, ebbe a dedicare alla virtù della castità la lettera enciclica Sacra virginitas: era il 25 marzo 1954. Il principale pregio del volume citato consiste nel non essere per niente esaustivo. Sono molte di più le “Marie Goretti”, anche in tempi a noi ravvicinati.
Sarebbe infatti un errore madornale considerare questo fenomeno un qualcosa del passato, quasi come se la santità non fosse una possibilità reale anche nell’oggi: alcuni casi si sono verificati anche all’alba del terzo millennio cristiano, tra essi quello della bimba francese Jeanne-Marie Kegelin, nata a Strasburgo il 18 luglio 1994 ed uccisa a Rhinau il 18 giugno 2004. La fanciulla non aveva ancora compiuto 9 anni.

La vera devozione agli Angeli

Preghiamo gli Angeli, sempre, ricordando San Gabriele Arcangelo alla viglia della sua festa secondo il calendario tradizionale (24 marzo, III Classe, Bianco).
Vedremo miracoli, anche nella nostra vita di tutti i giorni.
Luigi C.


Il mese di ottobre, oltre ad essere il mese del rosario è tradizionalmente dedicato agli Angeli. Oggi si sente molto parlare di angeli, ma in una prospettiva che non è quella della Chiesa.

Il cattolico disorientato e il cammino dell’anima

Grazie ad Aldo Maria Valli e a don Marco Begato per queste belle riflessioni.
A fianco l'assurda lettera ai parroci della Diocesi di Bergamo sul Ramadan (QUI MiL), citata nell'articolo.
Luigi

di don Marco Begato, 16-3-24

A Carpi una chiesa ospita una mostra d’arte contemporanea, che scandalizza i fedeli per la sua blasfemia. A Bologna si programma la conferenza di un sacerdote che difende la non peccaminosità delle unioni irregolari. A Bergamo i fedeli sono ufficialmente invitati a unirsi in preghiera per il ramadan. A Milano si promuove un convegno di dialogo e incontro con la massoneria.
Leggendo queste notizie, nel cuore della quaresima, si avverte quanto la Chiesa italiana stia camminando alla periferia di se stessa, preda di una superficialità mondana e vittima di un modernismo culturale che lasciano interdetti, cioè senza parole.
La reazione che istintivamente sale, e che purtroppo vedo in molti fedeli, in sé giustificata eppur spiritualmente nociva, è quella di una rabbia impotente, nutrita dal senso di uno scherno e di un tradimento subito.

"Le parole sacre: come si affermò il latino"

Grazie all'amico don Alfredo Morselli per la pubblicazione di questa splendida analisi sul latino liturgico e i suoi benefici, la lingua della Chiesa.
Luigi C.

Dogma TV, 14-3-24

Di João Barista Reus S.J., Curso de liturgia, Petropolis 1944/2, pp. 46-48; traduzione redazionale.

79. 1. All’inizio della Chiesa, nessuna lingua era vietata per la liturgia, né da Nostro Signore né dagli apostoli. Gesù Cristo celebrò la Messa nel Cenacolo probabilmente in aramaico, che era la lingua popolare. Gli apostoli avrebbero seguito il suo esempio.

§ 23. ORIGINE DELLE LINGUE LITURGICHE

venerdì 22 marzo 2024

L’abito non fa il monaco (ma anche sì)

Grazie al Maestro Aurelio Porfiri per questa riflessione sull'abito sacerdotale e religioso.
"Non capisco bene come, parlando di preti, che essi sarebbero sembrati più accettabili vestiti come noi laici quando una delle funzioni peculiari del prete è di essere di richiamo per una dimensione del tutto “altra”. Questo vestirsi in modo laico non aggiunge nulla al prete ma di certo gli toglie molto. Quindi, in questo senso, dobbiamo proprio dire che l’abito fa il monaco".
Luigi C.

13-3-24, Aurelio Porfiri, Traditio

La saggezza popolare può insegnarci molto.

Ci sono detti che veramente ci sono utili per comprendere alcune cose nella vita e quindi è bene considerare questo patrimonio che ci viene tramandato dai nostri avi. Però dobbiamo cercare di capire bene quello di cui stiamo parlando. Ad esempio prendiamo il detto celeberrimo “l’abito non fa il monaco”. C’è molta verità in questo ma bisogna anche intendersi su quello che si vuole dire.
Perché alcuni interpretano questo detto come se volesse dire che non è importante come uno si veste in certe professioni o certe occupazioni. Ma in realtà questo non è esattamente quello che il detto dice. Il detto dice giustamente che non è che tu ti vesti da prete e allora sei un prete. Questo è sacrosanto. Ma non significa che un prete non debba vestirsi da prete o un medico da medico e via dicendo.
Il pensatore cattolico brasiliano Plinio Corrêa de Oliveira, dice quanto segue: “Dio affida a talune persone la missione di essere simboli.