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sabato 22 febbraio 2025

A Saint-Germain-en-Laye… una Chiesa chiusa piuttosto che una Chiesa aperta alla Tradizione…

Vi proponiamo – in nostra traduzione – la lettera 1165 pubblicata da Paix Liturgique il 21 febbraio, in cui si prosegue il racconto della lunga e complessa vicenda dei fedeli del coetus di Saint-Germain-en-Laye, che per tre anni hanno reso la loro testimonianza partecipando alla Santa Messa tradizionale celebrata all’aperto davanti ad una chiesa (per loro) tenuta chiusa per volontà del Vescovo di Versailles e del Parroco (ne abbiamo scritto molte volte su MiL, da ultimo QUI, QUI, QUI, QUI, QUI, QUI, QUI, QUI, QUI, QUI, QUI, QUI, QUI, QUI, QUI, QUI e QUI).

L.V.


A Saint-Germain-en-Laye, sotto gli occhi di tutti, si rinnova all’interno della Chiesa di Francia e con la benedizione di mons. Celestino Migliore, Nunzio Apostolico in Francia, uno scandalo ben noto: quello di preferire vedere una chiesa chiusa, recintata o murata piuttosto che lasciare una chiesa aperta alle preghiere dei fedeli e ovviamente una chiesa aperta alla celebrazione della liturgia tradizionale. Abbiamo chiesto a Germain de Paris, uno degli animatori dei fedeli che da più di trent’anni implorano per la celebrazione leale, regolare e permanente di una Santa Messa tradizionale nella loro Parrocchia, di tornare sulla situazione che aveva iniziato a presentarci nella nostra Lettre 1156 del 31 gennaio 2025 [QUI; QUI su MiL: N.d.T.].

Germain de Paris - Il punto essenziale su cui vorrei attirare la vostra attenzione è lo scandalo dei nostri pastori che preferiscono chiudere le loro chiese piuttosto che permetterci di pregare al loro interno.

Paix Liturgique - Una chiesa chiusa piuttosto che aperta a voi: è assurdo e incredibile!

Germain de Paris - Ma è vero! Il poster che riproduco nell’illustrazione mostra che non sto esagerando…


Paix Liturgique - Ma forse è per motivi di sicurezza…

Germain de Paris - Di sicurezza… solo la domenica?

Paix Liturgique - Ma da quando?

Germain de Paris - Da quando abbiamo iniziato a celebrare una Santa Messa domenicale a Saint-Germain-en-Laye nel 2020…

Paix Liturgique - Perché prima la chiesa era aperta tutti i giorni?

Germain de Paris - Certo che era aperta tutti i giorni dalle ore 9:00 alle ore 18:00 per la gioia dei fedeli che potevano pregare e offrire candele alla Madonna, ma anche per i senzatetto che vi trovavano un po’ di calore.

Paix Liturgique - Ma perché questa chiusura?

Germain de Paris - Semplicemente perché la chiesa era aperta ma anche inutilizzata la domenica, abbiamo iniziato a venire a celebrare la Santa Messa tradizionale la domenica 21 giugno 2020.

Paix Liturgique - Perché non c’era una celebrazione tradizionale a Saint-Germain-en-Laye?

Germain de Paris - In effetti, come le ho spiegato durante il nostro precedente colloquio [QUI; QUI su MiL: N.d.T.], sebbene i fedeli lo chiedessero dall’inizio degli anni Novanta, la Parrocchia di Saint-Germain e la Diocesi di Versailles si opponevano ostinatamente.

Paix Liturgique - Quindi avete iniziato a celebrare la liturgia tradizionale nella Chapelle Saint-Louis dell’ospedale?

Germain de Paris - Sì, e subito i fedeli si sono riuniti in un centinaio.

Paix Liturgique - E cosa ha fatto la Parrocchia di Saint-Germain?

Germain de Paris - All’epoca la Chapelle Saint-Louis dipendeva indirettamente dalla Parrocchia di Saint-Germain. In accordo con l’ex Cappellania dell’ospedale, hanno semplicemente chiesto ai volontari che ogni giorno venivano ad aprire e chiudere la chiesa di non aprirla più la domenica mattina.

Paix Liturgique - Incredibile! Lasciare chiusa la chiesa solo e proprio la domenica mattina?

Germain de Paris - Era davvero patetico vedere queste persone venire ad aprire la chiesa verso le ore 13:00, una volta terminata la Santa Messa celebrata all’aperto. So che all’epoca questo scandalo turbò molti membri del consiglio parrocchiale, come la stessa cappellana dell’ospedale, ma non abbastanza da farli desistere dal loro comportamento. Ma per essere onesti, mons. Éric Marie Pierre Henri Aumonier, allora Vescovo di Versailles, si era opposto personalmente a questa possibile apertura… senza dubbio a causa delle sue origini tradizionaliste, dalle quali voleva discolparsi nei confronti del suo clero e dei suoi confratelli!

Paix Liturgique - Anche d’inverno la chiesa era chiusa?

Germain de Paris - E anche in caso di pioggia o tempesta.

Paix Liturgique - Ma ora non è più così?

Germain de Paris - Niente affatto! Continua così, perché domenica 23 febbraio 2025 celebreremo la nostra 222ª Santa Messa davanti alla Chapelle Saint-Louis dell’ex ospedale! Ma ora hanno cercato di recintarne l’accesso per rendere questa celebrazione ancora più difficile.


Paix Liturgique - Con successo?

Germain de Paris - No. Questo bell’esempio di carità fraterna, in mancanza di un tentativo di stabilire un vero dialogo, non è stato conclusivo… per loro.


Paix Liturgique - Come spiega tali atteggiamenti?

Germain de Paris - Per l’orribile motivo che i nostri pastori preferiscono le chiese chiuse a quelle in cui si celebra la liturgia tradizionale.

Paix Liturgique - Inimmaginabile!

Germain de Paris - Ma è piuttosto drammaticamente classico.

Paix Liturgique - Incredibile.

Germain de Paris - È esattamente quello che è successo trentasette anni fa a Le Port-Marly, dove il Vescovado è arrivato a murare la Église Saint-Louis piuttosto che permetterne l’accesso ai parrocchiani tradizionali… con il successo che conosciamo.


Paix Liturgique - Assurdo!

Germain de Paris - Ma non è raro. Ad Argenteuil nel 1989 sono arrivati addirittura a far radere al suolo una cappella quando hanno saputo che i fedeli della Parrocchia avrebbero celebrato lì la liturgia tradizionale. Ma il più delle volte sono più perversi.

Paix Liturgique - In che modo?

Germain de Paris - Dandola a un’altra comunità, come nella Cappella delle Francescane di Saint-Germain-en-Laye, dove sono riusciti due volte in questo ignobile gioco di prestigio.

Paix Liturgique - Mi racconti?

Germain de Paris - La prima volta è stato a metà degli anni Novanta durante le conversazioni con don Philippe Potier, allora Vicario generale della Diocesi di Versailles. Si trattava di riflettere su un’eventuale condivisione della Église Saint-Louis di Le Port-Marly.

Paix Liturgique - E allora?

Germain de Paris - La Cappella delle Francescane di Saint-Germain-en-Laye, che entra per la prima volta in questa storia, fu prestata in un batter d’occhio alla comunità portoghese per non accogliere fedeli tradizionali… questa era allora un’ipotesi che era stata presa in considerazione in vista di una possibile «condivisione» della Église Saint-Louis di Le Port-Marly.

Paix Liturgique - E c’è stato un secondo momento?

Germain de Paris - Esatto, e molto più recentemente, nel 2020, quando la comunità di Le Port-Marly è tornata nella sua chiesa dopo lunghi lavori. *

Paix Liturgique - Cosa è successo?

Germain de Paris - Quando i fedeli di Saint-Germain-en-Laye, che avevano dimostrato nel breve intermezzo che molti di loro provenivano da Saint-Germain-en-Laye, hanno rinnovato la loro richiesta di celebrazione nella loro Parrocchia, per magia è stato loro dichiarato impossibile… «perché la chiesa era stata appena assegnata a una comunità ucraina», una comunità che prima della guerra in Ucraina non esisteva.

Paix Liturgique - Perché esiste oggi?

Germain de Paris - Non potete immaginare quanti giovani ucraini vengono a messa a Saint-Germain-en-Laye da due anni… Ma permettetemi di tornare al nocciolo del problema: quello che i nostri pastori preferiscono fare è chiudere o murare le chiese, oppure venderle, distruggerle o darle ad altri… piuttosto che vederle diventare cappelle dove si celebra l’usus antiquior.

Paix Liturgique - Ma di cosa hanno paura?

Germain de Paris - Che la realtà li smentisca.

Paix Liturgique - In che senso?

Germain de Paris - Sapete bene che per loro non esistiamo.

Paix Liturgique - Ma certo che è falso.

Germain de Paris - Ovviamente è falso e i più illuminati lo sanno da più di cinquant’anni, cioè dalla famosa indagine condotta nel 1976 dal quotidiano Le Progrès di Lione (vedi le nostre Lettre 697, 698, 699 e 701). Ma questa apparente «certezza» della nostra inesistenza permette loro di giustificare, almeno nella loro testa, l’ingiustificabile.

Paix Liturgique - Ma insisto, di cosa hanno paura?

Germain de Paris - Il contagio, il brusco ritorno alla realtà, il fatto che in Francia più di un terzo dei fedeli desidera vivere il proprio credo cattolico al ritmo del catechismo e della liturgia tradizionale.

Paix Liturgique - E lei come vede le cose?

Germain de Paris - In modo orribile ma anche tranquillamente… In ogni caso stanno scomparendo e la pratica religiosa molle non avrà molto tempo per morire. Quindi, poiché la natura – e ancor più la grazia – detesta il vuoto, a poco a poco le chiese torneranno alla loro vocazione originaria.

Paix Liturgique - Ma i preti in tutto questo?

Germain de Paris - I preti di domani non saranno come i becchini di ieri o i pastori disorientati di oggi e credo sinceramente che le false piste di ieri scompariranno senza lasciare molto rimpianto. E poi, è ovvio, presto arriverà un nuovo pontefice che incoraggerà la pace… e naturalmente la pace seguirà per la felicità di tutti i fedeli cattolici nel rispetto delle loro legittime differenze.

* Nel gennaio 2017, la Église Saint-Louis di Le Port-Marly doveva essere chiusa per un lungo periodo a causa di importanti lavori di ristrutturazione, la comunità tradizionale servita dai sacerdoti dell’Istituto di Cristo Re Sommo Sacerdote fu accolta nella Cappella delle Francescane, a Saint Germain-en-Laye, fino alla fine dei lavori, che furono completati alla fine del 2019.

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