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sabato 8 luglio 2023

Uno sguardo estivo ai fedeli di Saint-Germain-en-Laye legati alla liturgia tradizionale

Vi proponiamo – in nostra traduzione – la lettera numero 945 bis pubblicata da Paix Liturgique il 6 luglio 2023, in cui si aggiorna sulla situazione «estiva» dei fedeli del coetus di Saint-Germain-en-Laye, che da più di due anni rendono la loro testimonianza partecipando alla Santa Messa tradizionale celebrata all’aperto davanti ad una chiesa (per loro) tenuta chiusa (per volontà del Vescovo di Versailles e del Parroco), sotto il sole e sotto l’acqua, con il caldo torrido e con il gelo (ne abbiamo scritto molte volte, da ultimo QUI, QUI, QUI, QUI, QUI, QUI, QUI, QUI, QUI, QUI, QUI, QUI, QUI, QUI e QUI).
In particolare, si conclude invitando a partecipare alle Sante Messe «tutti quelli che lo desiderano… Sono amici che amiamo e saremo felici di incontrarli di nuovo, che sia per il servizio all’altare, per il coro o semplicemente per amicizia», perché le celebrazioni continuano senza interruzione anche durante la stagione estiva: «semplicemente perché i fedeli cattolici, compresi quelli di Saint-Germain-en-Laye, hanno il dovere di partecipare alla Santa Messa ogni domenica e non capirebbero se la celebrazione dell’usus antiquior fosse interrotta per quasi due mesi».

L.V.


Perché continuare la celebrazione davanti alla cappella dell’ospedale durante l’estate? Intervista con Germain de Paris

La Santa Messa tradizionale «fuori le mura», davanti alla cappella dell’ex Ospedale Saint-Louis di Saint-Germain-en-Laye, sarà celebrata quest’estate tutte le domeniche alle ore 11 in rue Armagis n. 19 a Saint-Germain-en-Laye. Abbiamo chiesto al nostro amico Germain di raccontarci la situazione e le ragioni di questa perseveranza.

Caro Germain, se ho capito bene, domenica prossima 9 luglio continuerete a celebrare la Santa Messa tradizionale davanti alla cappella dell’ospedale di Saint-Germain-en-Laye?

Germain de Paris: Assolutamente sì, e non solo domenica 9 luglio alle ore 11, ma tutte le domeniche di luglio e agosto, e naturalmente martedì 15 agosto, festa dell’Assunzione della Beata Vergine Maria.

Perché questa decisione?

Germain de Paris: Semplicemente perché i fedeli cattolici, compresi quelli di Saint-Germain-en-Laye, hanno il dovere di partecipare alla Santa Messa ogni domenica e non capirebbero se la celebrazione dell’usus antiquior fosse interrotta per quasi due mesi.

Ma molti fedeli vanno in vacanza…

Germain de Paris: Certo… ma ci sono anche alcuni che non partono… e altri che non partono per due mesi. Tutto questo spiega la nostra richiesta di celebrare la liturgia tradizionale a Saint-Germain-en-Laye ogni domenica e festa dell’anno, senza eccezioni.

Ma forse la Diocesi di Versailles non può sempre fornire questo servizio…

Germain de Paris: È possibile, ed è per questo che abbiamo sempre proposto che quando la Diocesi di Versailles non può assicurare la celebrazione di una o più Sante Messe domenicali, dovrebbe essere normale per noi permettere comunque che questa celebrazione venga effettuata da sacerdoti che sono ben disposti a farlo, e in questo caso l’obiezione diocesana non sarebbe più pertinente. E posso confermare che questi sacerdoti esistono.

Perché allora questo rifiuto?

Germain de Paris: È piuttosto difficile da spiegare. Certo, possiamo immaginare che parte della ragione di questo rifiuto sia che la Diocesi di Versailles è molto rigida: «Abbiamo detto no, questo è no». I nostri pastori non hanno figli! Non sanno adattarsi in modo flessibile e intelligente alle circostanze.

Cosa intende dire?

Germain de Paris: Solo per ricordare che per quasi trent’anni la linea diocesana è stata quella di negare che i fedeli di Saint-Germain-en-Laye avessero qualcosa a che fare con essa. Posso capire che deve essere stata una doccia fredda scoprire che la chiesa era piena di Francescani non appena è stata concessa la prima celebrazione, ma anche rendersi conto che un gruppo molto numeroso continuava a riunirsi davanti all’ospedale ogni domenica. Non dimentichiamo nemmeno che molti Sangermanesi praticano altrove, o nella Chiesa di Saint-Louis a Le Port-Marly o a Villepreux o a Versailles, in mancanza di una soluzione completa e chiara.

Ma ci sono altre ragioni per questa durezza pastorale?

Germain de Paris: Il segreto – e stupido – desiderio di costringerci a frequentare la nuova liturgia come se non la conoscessimo: un’assurdità, naturalmente, perché è proprio perché conosciamo così bene la nuova liturgia che vogliamo vivere la nostra fede cattolica al ritmo della vecchia liturgia, che per noi è più vivificante, pia, bella e arricchente per le nostre anime.

Un’ultima parola, caro Germain?

Germain de Paris: Tutti quelli che lo desiderano vengano a partecipare alle nostre celebrazioni. Sono amici che amiamo e saremo felici di incontrarli di nuovo, che sia per il servizio all’altare, per il coro o semplicemente per amicizia.

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