Vi proponiamo – in nostra traduzione – la lettera numero 909 pubblicata da Paix Liturgique il 25 dicembre 2022, in cui si racconta quello che fino a qualche ora prima poteva essere definito «il miracolo di Natale» a Saint-Germain-en-Laye (Diocesi di Versailles), in cui – lo ricordiamo ancora una volta – centinaia di fedeli da due anni rendono la loro testimonianza partecipando alla Santa Messa tradizionale celebrata all’aperto davanti ad una chiesa (per loro) tenuta chiusa (per volontà del Vescovo e del Parroco) (ne abbiamo scritto molte volte, da ultimo QUI, QUI, QUI, QUI, QUI e QUI).
Ebbene – come vi abbiamo raccontato nel precedente articolo di sabato pomeriggio – con poche ore di anticipo era giunta ai fedeli la notizia che il Parroco di Saint-Germain aveva messo a disposizione (per il solo giorno di Natale) la Cappella dei Francescani, e alla Santa Messa di mezzanotte hanno partecipato «serenamente e con gioia» almeno 237 (duecentotrentasette!) fedeli, ai quali si aggiungono i 95 che hanno partecipato all Santa Messa del giorno, quest’ultima celebrata dal Vicario generale della diocesi.
Ed ora, cosa succederà domenica prossima, per la Santa Messa dell’ottava di Natale? «Pregheremo e aspetteremo – rispondono i fedeli – e se il silenzio calerà di nuovo, ce ne andremo davanti alla cappella del nostro ospedale [all’aperto] per tutto il tempo necessario affinché la pace prenda piede».
L.V.
Paix Liturgique: Quali novità?
Germain de Paris: Deo Gratias, solo buone notizie! Una splendida Messa di mezzanotte, quasi calda ma almeno al coperto. Grazie a mons. Lucien Jacques Marie Joseph Crepy C.I.M.! e a padre Bruno L’Hirondel, il parroco, e anche a Padre Solez che ha fatto tutto il possibile per rendere questa serata bellissima e di pace.
Paix Liturgique: I fedeli hanno risposto con il cuore?
Germain de Paris: Assolutamente sì e anche con le gambe perché erano almeno 237.
Paix Liturgique: Stai scherzando, stai contando i bambini.
Germain de Paris: Non sto scherzando e naturalmente ho contato tutti i bambini, anche quelli molto piccoli, ma non i nascituri perché ce n’erano parecchi!
Paix Liturgique: Ma alcuni penseranno che lei ha riempito o riempie.
Germain de Paris: Se invitare gli amici ad andare alla mia Messa di Natale equivale a imbottire…
Paix Liturgique: Lei capisce la mia reazione, forse non tutti i presenti erano membri fedeli della sua comunità con una simile assemblea…
Germain de Paris: Sa, negli ultimi due anni abbiamo raccolto una media di cento fedeli per domenica, sapendo che molti ruotavano a seconda delle circostanze e soprattutto delle condizioni meteorologiche. Di conseguenza, il nostro gruppo è composto da più di duecento persone.
Paix Liturgique: Ma potevano esserci dei fedeli che venivano a sostenervi.
Germain de Paris: Non era vietato e ne ho visti alcuni in questo caso, ma è anche ovvio che una Messa in buone condizioni a Saint-Germain-en-Laye attira anche i Cattolici di Saint-Germain che non sarebbero mai venuti a partecipare alla nostra Messa fuori dalle mura, anche se desiderano partecipare alla Messa tradizionale.
Paix Liturgique: In un certo senso, avete fatto il massimo.
Germain de Paris: No, perché quasi la metà dei fedeli abituali di Saint-Germain-Hors-les-murs sono attualmente in vacanza e quindi non erano con noi la notte di Natale, almeno non fisicamente, anche se certamente erano con noi con il cuore nella preghiera e nell’amicizia.
Paix Liturgique: Ma avete anche beneficiato della Messa del giorno.
Germain de Paris: Assolutamente alle ore 11:00 con una messa solenne celebrata da padre Marc Boulle, Vicario generale della diocesi, davanti a poco più di novantacinque fedeli.
Paix Liturgique: E tutto questo in pace?
Germain de Paris: Serenamente e con gioia, perché conosciamo padre Marc Boulle da molto tempo e tutti abbiamo pensato che fosse felice di essere con noi oggi, così come noi eravamo felici che fosse tra noi.
Paix Liturgique: Ma cosa succederà domenica prossima?
Germain de Paris: Non so se posso dirvi che la palla è nelle mani del nostro Vescovo, ma dovete convenire che sarebbe comico e scandaloso se domenica prossima, 1º gennaio, ci trovassimo per la 98º volta fuori davanti alla porta chiusa della cappella dell’ospedale!
Paix Liturgique: Pensa che sia possibile?
Germain de Paris: Francamente non lo so… lei sa che sono piuttosto sospettoso, quindi la possibilità di una chiusura dei cuori è possibile, ma sarebbe un atteggiamento paterno e caritatevole?
Paix Liturgique: Quindi alla fine lei è piuttosto ottimista?
Germain de Paris: Ogni Cattolico pieno di speranza deve essere ottimista, anche se deve rimanere realista. Quindi pregheremo e aspetteremo e se il silenzio calerà di nuovo, ce ne andremo davanti alla cappella del nostro ospedale per tutto il tempo necessario affinché la pace prenda piede.
Paix Liturgique: Per concludere, caro Germain, quali sono i tuoi sentimenti più profondi in questo giorno di Natale?
Germain de Paris: Prima di tutto, un grande sentimento di gratitudine per i sacerdoti che, a rischio della loro carriera sacerdotale, non hanno esitato ad aiutarci: non li dimenticheremo mai.
Poi una sensazione di immenso spreco… quando penso che questo dramma dura da trent’anni, mi dico: perché c’è tanto autismo tra noi?
Paix Liturgique: Accettate di condividere la responsabilità di questi trent’anni di autismo?
Germain de Paris: Certamente ne facciamo parte, ma se guardiamo alle due Messe di Natale di quest’anno, dobbiamo vergognarci di non essere riusciti a farlo un po’ prima.
Paix Liturgique: Ma forse lei stesso ha utilizzato metodi poco ortodossi?
Germain de Paris: Niente affatto, non abbiamo fatto alcun disordine o danno alla parrocchia di Saint-Germain e anzi abbiamo seguito il consiglio del Papa, ricordate, quando incitava i giovani e i laici a uscire dalle istituzioni e a rovesciare le abitudini mortificanti. Ma come ho detto di recente, la Scrittura ci dice che c’è un tempo per seminare e un tempo per raccogliere: non siamo arrivati a questo punto a Saint-Germain-en-Laye? Che cosa impedirebbe a ciò che è successo oggi di ripetersi nelle prossime domeniche e festività, nella cappella francescana o, se la cappella non è più disponibile alle ore 11, nella cappella dell’ospedale? In questo caso il nostro Vescovo vedrebbe che non siamo in procinto di essere protestantizzati.
sarebbe interessante sapere quanti fedeli sono andati alla messa nuova nella medesima parrocchia, per poter fare un utile raffronto ed avere qualche percentuale
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