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Elenchi dei Vescovi (e non solo) pro e contro Fiducia Supplicans #fiduciasupplicans #fernández

Pubblichiamo due importanti elenchi. QUI  un elenco coi vescovi contrari, quelli favorevoli e quelli con riserve. QUI  un elenco su  WIKIPED...

giovedì 28 febbraio 2019

28 febbraio 2013

2013-2019

Santità, ci mancate. Tanto!



Venezia: s. Messa antica nella Basilica di San Marco il 25 marzo.

Lunedì 25 marzo 2019, ore 16:00festa dell'Annunciazione della B. V. Maria, compatrona principale delle Venezie. 
BASILICA DI SAN MARCO - altare della Madonna Nikopeja
S. Messa Cantata. 

Quanti sacerdoti nel mondo celebrano la Messa tradizionale?

La questione è stata compiutamente esposta da Christian Marquant, presidente di Paix Liturgique (si veda anche QUI), lo scorso 26 ottobre 2018 al consueto convegno organizzato in occasione dell'annuale pellegrinaggio Summorum Pontificum a Roma.

MiL ne ha accennato in un precedente post QUI.

Nei giorni scorsi anche Rorate Caeli (QUI) ha ripreso il tema.

Ebbene, Paix Liturgique stima che siano circa 4.500-5.000 i sacerdoti che, nel mondo intero, attualmente celebrano la Santa Messa in rito antico.

In particolare si possono menzionare i seguenti sottogruppi:

Mitra e Pastorale: aboliti a Bologna?

Mah...
Luigi

Marco Tosatti, 7-2-19
Cari amici di Stilum Curiae, da Bologna abbiamo ricevuto una lettera accorata dell’avvocato Giorgio Spallone. Che ci sembra interessante e giusto condividere con voi. Mi è venuto in mente quello che mi raccontava un collega che aveva vissuto in uno studentato dell’Opus Dei, e che aveva sentito quello che diceva San Escrivà de Balaguer a proposito dei preti, e della talare. Riporto a memoria: i preti per strada devono essere come i tassì, facilmente riconoscibili, per chiunque abbia bisogno di loro. Buona lettura.

Il Canone Romano come norma dottrinale e morale

Riceviamo dal Prof. Peter A. Kwasniewski - che ringraziamo di cuore - il testo della conferenza che Egli ha tenuto lo scorso 26 ottobre 2018 ad Oxford, e siamo lieti di proporlo ai nostri lettori.


Pilastro e Fondamento del Rito Romano:
il Canone Romano come Norma Dottrinale e Morale


Peter A. Kwasniewski


Di tutte le preghiere con cui la Chiesa Cattolica offre il sacrificio di lode a Dio Onnipotente, quella che si contraddistingue di più come punto di riferimento per la fede divina, fondamento di roccia inamovibile, tesoro secolare, è il Canone Romano — l’unica anafora, ovvero preghiera eucaristica, recitata dalla Chiesa Cattolica in tutti i riti ed usi occidentali, dai secoli nebulosi prima dell’epoca di Papa San Gregorio Magno (m. 604), che abbiamo appena onorato con una Messa votiva nel rito gregoriano, fino alla fatidica fine degli anni ‘60. Il Canone Romano era e fu sempre percepito come un’eredità apostolica da ricevere amorevolmente, preservare gelosamente, e trasmettere diligentemente. Lo si può concepire come una sorta di santo «testimone» passato da una generazione alla successiva, per assicurare la continuità della corsa che corriamo sulle orme degli Apostoli Pietro e Paolo, nella speranza di ottenere il premio celeste.


Era un testimone con cui gli eretici protestanti non volevano aver niente a che fare. Per loro, il Canone Romano era l’incarnazione di tutto ciò che fosse superstizioso, corrotto, orientato alle opere, regressivamente pagano, papistico e medievale. Ben consapevole di quest’attitudine sdegnosa (e, si potrebbe aggiungere, storicamente e teologicamente insostenibile), il Concilio di Trento si preoccupò di lodare il Canone Romano:
Siccome è giusto che cose sante siano amministrate in maniera santa, e di tutte le cose questo sacrificio è il più santo, la Chiesa Cattolica, affinchè sia degnamente e riverentemente offerto e ricevuto, istituì molti secoli fa il santo Canone, il quale è così privo di ogni errore che non contiene niente che non sia al massimo grado in odore di una certa santità e pietà e innalzi verso Dio le menti di coloro che offrono. Perché esso consiste in parte delle parole stesse del Signore, in parte delle tradizioni degli Apostoli, e infine dei pii regolamenti dei santi pontefici.
In breve, il Canone Romano è un monumento ed un repositorio di tutto quello che c’è di più vero, più santo, più antico e più efficace nella Chiesa fondata da Cristo.

mercoledì 27 febbraio 2019

Verona: presentazione del libro di Mons. Pozzo e S. Messa pontificale

Sabato 2 marzo 2019 
VERONA (VR)

Presso il Seminario Maggiore, Via Seminario 8

alle 10.30: presentazione del libro di Mons. Guido Pozzo, Non voi avete scelto me (edizioni Fede&Cultura)

interverranno S.E. Mons. Giuseppe Zenti, Vescovo di Verona e Mons. Marco Agostini, cerimoniere pontificio


Presso la Chiesa di San Fermo Minore, vulgo dei Filippini

ore 16.30: Santa Messa pontificale VO celebrata da S.E. Mons. Guido Pozzo.

Prima della Messa saranno amministrate due cresime.

Triduo Sacro in rito antico: un commento liturgico

Siamo nella settimana di Sassagesima: ci prepariamo alla Pasqua non solo attraverso l'imminente tempo quaresimale ma anche studiando un po' la liturgia antica e quanto le rubriche generali del messale del 1962 dicono sul Sacro Triduo (con un confronto anche con quelle del Messale di Paolo VI).  
A tal scopo Vi proponiamo un dotto e preciso commento liturgico di don M. G., proprio sui Tre Giorni Santi. 

Il Triduo Sacro secondo il rito antico e quello nuovo. 

Quale è più coerente alla fede cattolica? 

Un commento liturgico di don M. G. 


Senza dubbio il triduum sacrum rappresenta il culmine
incontestato di tutto l’anno liturgico. Sono innanzitutto ragioni dommatiche che ci portano a questa conclusione: le particolarità liturgiche di questi giorni sono “solo” la loro conseguenza. L’importanza sta nell'opera redentrice del Figlio, che poi si esprime necessariamente anche nella Sacra Liturgia. La risurrezione dà testimonianza della vittoria di Cristo che ci ha acquistato sulla croce, però la redenzione dell’uomo non consiste in essa. È piuttosto una conseguenza che segue alla redenzione, ma non è la redenzione stessa. 

Questa vittoria redentrice sulla Croce è stata anticipata già durante l’Ultima Cena, nel corso della quale il Signore ha instaurato il sacramento dell’Eucaristia, che non è altro che il

L'arcivescovo di Ferrara paragona le foibe ai "cimiteri nel Mediterraneo". Le associazioni: "Non c'entra né come cause né come contesto storico"


Si vede che il senso del pudore, della vergogna, della carità cristiana e della verità storica è sparito anche nei vescovi.
Dopo le persecuzione a Familia Christi, ora si dedica agli infoibati dai comunisti
Luigi

Sorprendente! Un sondaggio negli Stati Uniti svela la differenza di fede tra i fedeli della Messa in latino e quelli del Novus Ordo

Stati Uniti. E' stato effettuato un sondaggio tra i fedeli che frequentano regolarmente la Messa in latino (TLM) che stranamente non vengono mai intervistati dalle agenzie specializzate nei sondaggi (v.sotto).
L'obiettivo di questo studio- pilota era di confrontare le risposte alle stesse domande rivolte ai cattolici del TLM e a quelli del NOM.
Il numero in rapida crescita delle parrocchie che seguono la Liturgia tradizionale ha consentito l'attuazione del sondaggio.
Analizzando i risultati ( v. tabella sotto) gli esperti  hanno sottolineato le sorprendenti differenze per quanto riguarda per le tematiche morali, la frequenza alla Messa , la generosità monetaria a favore della Chiesa e i tassi di fertilità delle famiglie TLM.
Sono stati intervistati "de visu" i fedeli che frequentano la liturgia tradizionale degli Stati: Arizona, California, Colorado, New Hampshire, Texas.

martedì 26 febbraio 2019

Le suore descamisade approvano il Summit

Conferenza stampa a Roma dell'Unione internazionale delle Superiori generali. Ce ne fosse una vestita da suora (QUI ).
Ovviamente applaudono all'evento che non ha toccato il tema omosessualità.
Mi chiedo perchè....
Luigi

Chiese ridotte a refettorio, una malsana ideologia


Se i cattivi esempi vengono, purtroppo, dall'alto, non lamentiamoci per quello che succede.
Sommessamente rileviamo che certamente la Chiesa in Italia ha sale più che capienti per cene e picnic, senza trasformare le chiese in osterie (vedi inter alia a Napoli e a Bologna).
Grazie ancora agli amici della Bussola per queste segnalazioni; speriamo che sortiscano qualche effetto.
Luigi

La Nuova Bussola Quotidiana, 15-1-19
Un sacerdote ci scrive sull'uso di utilizzare le chiese come sala mensa ed esprime tutto il suo dolore: «Caro direttore, lei non può immaginare quanto soffro per questa deriva della Chiesa dove sembra che la sana “teologia” si stia trasformando in una malsana “ideologia”».

New York: la Santa Messa tradizionale in una nuova parrocchia!

Don Giuseppe Scolaro è il nuovo Parroco della Parrocchia di Notre Dame di New York. 
In occasione della recente festa patronale don Giuseppe ha offerto a lode di Dio e per l'edificazione spirituale dei fedeli la celebrazione della  Santa Messa "in terzo"  nel rito tradizionale.
I fedeli presenti ( v. sotto articolo) hanno anche apprezzato l'omelia del giovane parroco: fiammeggiante di carità, di fede e di speranza. 
Erano presenti ben undici suoi Confratelli e tantissimi fedeli che hanno affollato la chiesa a testimonianza dell'apprezzamento che hanno nei confronti del "sacro programma" manifestato dal Parroco. 
Ci uniamo anche noi con la preghiera per il grande lavoro che don Giuseppe Scolaro si accinge a compiere, aiutato dai suoi collaboratori parrocchiali e dai fedeli, "ad laudem Dei"  anche per restaurare la chiesa che era stata "adeguata liturgicamente" alcuni decenni fa.
AC  


La Messa tradizionale in latino è ritornata in una parrocchia di New York 
di Gregorio DiPippo 

Lunedì 11 febbraio 2019, la festa di Nostra Signora di Lourdes, nella parrocchia di Notre Dame a New Hyde Park, New York, dall'epoca post-conciliare è stata celebrata la prima

Card. Pell condannato per pedofilia. Rischia 50 anni di carcere.

Notizia ANSA


(ANSA) - MELBOURNE (AUSTRALIA), 26 FEB 2019 - Il cardinale George Pell, principale consigliere finanziario di papa Francesco e ministro dell'Economia vaticano, è stato giudicato colpevole da un tribunale in Australia di abusi sessuali su due ragazzini di 13 anni e rischia fino a 50 anni di carcere. L'udienza di condanna inizierà domani. Pell continua a dichiararsi innocente e il suo avvocato prevede di ricorrere in appello.
Il verdetto unanime dei 12 membri della giuria della County Court dello stato di Victoria è stato emesso l'11 dicembre dopo oltre due giorni di deliberazione, ma reso pubblico solo oggi.
Il cardinale, 77 anni, avrebbe molestato i due giovani componenti del coro dopo aver servito messa nella cattedrale di San Patrizio a Melbourne nel 1996, quando all'epoca aveva 55 anni. La giuria ha anche dichiarato che Pell si è reso colpevole di aver aggredito in modo indecente uno dei ragazzi in un corridoio più di un mese dopo.

lunedì 25 febbraio 2019

Aldo Maria Valli: "Non è clericalismo, è lussuria"

Aggiungiamo al nostro post di stamattina e a quelli precedenti (QUI e QUI) una seria riflessione di Valli.
Luigi


Provate a immaginare un summit di agronomi. Convocati dal capo degli agronomi, arrivano da tutto il mondo e dicono di essere assai preoccupati. Alcune piante molto preziose, indispensabili per la vita sulla terra, si ammalano gravemente e in alcuni caso muoiono. La questione è dunque come curare le piante e soprattutto come mettersi al riparo dal pericolo, perché le piante non siano più colpite. Che si fa? Per prima cosa si cercano le cause, ma proprio qui nasce un problema. Gli agronomi sanno che almeno nell’ottanta per cento dei casi la colpa dell’attacco alle piante è di un certo agente patogeno (lo sanno perché lo dicono le indagini condotte in varie coltivazioni, ma anche in base alla loro esperienza

Nuovo libro del card. Sarah sulla crisi spirituale, morale e politica


Leggendo certi discorsi al Summit sugli abusi in Vaticano dei giorni scorsi e le farneticazioni sentite, si capisce la necessità del card. Sarah di scrivere certe cose.

Aspettiamo una nuova prefazione di Benedetto XVI...
Luigi

Il Timone, 17-2-19
Con un post su Facebook il cardinale Robert Sarah, prefetto al Culto divino, annuncia l’uscita del suo prossimo libro Le soir approche et déjà le jour baisse (Si avvicina la sera e il giorno è ormai al termine).
Si tratta, annuncia il porporato, «dell’ultimo volume del trittico che volevo scrivere». Anche questo libro, che uscirà in Francia il prossimo 20 marzo, è stato scritto da Sarah con il giornalista francese Nicolas Diat, come i precedenti Dio o niente (2015) e La forza del silenzio (2016).
«Questo libro», spiega il cardinale, «sarà il più importante. Perché considero che la decadenza del nostro tempo abbia tutte le caratteristiche di un pericolo mortale».
Se il primo, Dio o niente (Ed. Cantagalli 2015) era una conversazione sulla fede, e il secondo un lungo colloquio sull’importanza del silenzio come

Un pontefice della Chiesa Cattolica sottoscrive documenti del genere?



di Enrico Salvi

Ad Abu Dhabi (Emirati arabi) il 4 febbraio 2019, Sua Santità Papa Francesco e il Grande Imam di Al-Azhar (Università islamica) Ahamad Al-Tyyeb, hanno sottoscrittoto il Documento sulla Fratellanza Umana per la pace mondiale e la convivenza comune.
Ora, agli occhi di un vero Cattolico, già il titolo del documento non può non risultare piuttosto anonimo, fumoso, privo di un autentico afflato spirituale, di un sincero slancio verso il Divino. 
“Fratellanza umana” dice tutto e niente ma soprattutto mette in risalto l’umanità la quale, di per sé, versa in condizioni pietose proprio perché umana e quindi composta di peccatori, parola, quest’ultima, che ormai è considerata, a partire dagli addetti ai lavori, più un insulto che una realtà inconfutabile; di conseguenza non si vede cosa di buono potrebbe venir fuori da una … fratellanza di peccatori. 
“Pace mondiale” sono due termini anti storici ed utopistici, la cui realizzazione, se mai fosse

Summit sugli abusi: si parla del nulla? E' solo una questione di procedure o invece una crisi della fede?


"Quindi veramente si può dire che questi giorni abbiano vendicato l’ex Nunzio [Viganò] delle sofferenze patite. Anche se alcune contraddizioni sfiorano il paradosso. Gli abusi nella Chiesa hanno come vittime almeno nell’80 per cento dei casi giovani maschi dai quattordici ai diciotto anni, quindi post-puberi, molestati da altri maschi. Ma la parola “omosessualità” non è mai stata pronunciata. Ci vuole del genio – o dell’improntitudine straordinaria - per convocare un Congresso mondiale sul Caffè senza mai nominare la Caffeina… Giù il cappello davanti a tanti Maestri"

Dai discorsi che vedrete a seguire è sembrato un mix tra un convegno giuridico, delle belle statistiche sugli abusi degli insegnanti di ginnastica e dei genitori, e non un drammatico incontro sugli abusi a minorenni e maggiorenni deboli da parte di preti, vescovi e cardinali. E dove i due temi principali del gravissimo problema, omosessualità e perdita di fede, non sono stati praticamente  trattati.
Per chiarire ai nostri lettori lo status questionis (QUI altri post di MiL sul Summit) alleghiamo:
  1. un importante editoriale di Riccardo Cascioli (anche QUI). 
  2. Una riflessione di Magister (anche QUI).
  3. Un'interessante articolo della Bussola sul fatto che Viganò, sempre di più, è il vero protagonista su tutto quello che sta saltando fuori (anche QUI).
  4. Un altro articolo della Bussola di analisi generale del Summit (anche QUI).
  5. Il discorso finale del Papa sul tema (anche QUI). Giudicherà il lettore se gli articoli sopra hanno analizzato adeguatamente Discorso e atteggiamenti del S. Padre e del Summit stesso.
Luigi


1. Vertice abusi, perché non può avere soddisfatto le vittime

25-02-2019
Ascoltare le vittime, ha tante volte ripetuto papa Francesco, non solo in questi giorni. E il Vertice vaticano sulla protezione dei minori, chiuso ieri, è iniziato proprio con la testimonianza di alcune vittime di abusi sessuali da parte di sacerdoti. Ascoltare le vittime: giusto, perché quando si parla di abusi sessuali – soprattutto su minori, ma anche su adulti - troppo spesso se ne parla in modo astratto, come di un problema sì, ma che in fondo non c

Nuovo libro di Tosatti: "Viganò e il Papa


Una nuova uscita su caso Viganò.
Luigi

Marco Tosatti (2019), Viganò e il Papa. Un testimone racconta. Hong Kong: Chorabooks.

domenica 24 febbraio 2019

La rivoluzione è incompatibile col cristianesimo (2)

Dagli amici dell'Osservatorio Cardinale Van Thuan un secondo articolo (il primo QUI) sull'incompatibilità tra Rivoluzione e Chiesa.
Luigi

Newsletter n.955 | 2019-01-14
Vorrei chiedermi se il concetto di rivoluzione trovi ospitalità nella Dottrina sociale della Chiesa, tenendo conto che per molto tempo i pontefici, nelle loro encicliche sociali, hanno condannato l’uso dell’espressione.

Una giornalista e relatrice al Summit: se non agirete saremo i vostri peggiori nemici!. E altro

Oggi ai nostri lettori offriamo qualche altra notizia sul Summit.
Principalmente un intenso  e franco intervento di una giornalista messicana,  Valentina Alazaraki, che riportiamo più sotto (anche QUI).
Segnaliamo anche:

  1. un articolo del giornalista del Corriere Massimo Franco sul Summit e sulla scandalosa nomina a Camerlengo di Farrell QUI.
  2. Due articoli "quadro" della Bussola (QUI e QUI), il primo di Tosatti intitolato significativamente: "Chi muove i fili del summit che non tocca l'omosessualità". 
  3. L'intervento del cardinale Cupich QUI.
  4. L'intervento del cardinale Gracias QUI.
  5. L'intervento del S. Padre QUI.
  6. Un intervento di un lettore  sul blog di Tosatti (QUI).
  7. Due interessanti articoli del blog "ex-normalista" Croce Via QUI e QUI.

Come leggerete, continuano le omissioni sul vero problema sul tema: l'omosessualità (vedere QUI il tweet di Pentin dove riporta la testimonianza di un vescovo partecipante al Summit).


Luigi

ADDENDA: ho appena seguito l'Angelus del S. Padre. Meritevole per le sue parole, ma - come al solito - sembra che tutto il problema sia nell'abuso di potere e nel clericalismo. Non è così e tutti i dati statistici ce lo dimostrano.

ALAZRAKI AI PRELATI DEL VERTICE: SE NON AGITE SAREMO I VOSTRI PEGGIORI NEMICI

Francescani dell'Immacolata: verso una separazione consensuale tra i due gruppi di frati con sensibilità liturgiche diverse?

Ci auguriamo con il tutto il cuore che presto, con l'aiuto di Dio e per l'intercessione della Madonna Santisssima Mediatrice di tutte le grazie, la penosissima questione dei Frati Francescani dell'Immacolata (v.tutti i post di MiL QUI) possa essere finalmente risolta rispettando anche la dignità umana di quei religiosi che dal commissariamento dell'ordine (luglio 2013) soffrono in composto silenzio. 
Nell'udienza privata concessa ai Frati Francescani dell'Immacolata il 10 giugno 2014 il Santo Padre fra l'altro disse (alla fine del video sopra linkato) "Il vostro carisma è un carisma singolare : c’è lo Spirito di san Massimiliano Kolbe, un martire, e c’è lo spirito di san Francesco, l’amore alla povertà, a Gesù spogliato… Ma c’è un’altra cosa che a me fa capire perché il demonio è tanto arrabbiato con tutti voi: la Madonna. C’è qualcosa che il demonio non tollera… non tollera la Madonna, non tollera e non tollera di più quella parola del vostro nome: “Immacolata”, perché è stata l’unica persona solamente umana nella quale lui ha sempre trovato la porta chiusa, dal primo momento; lui non (la) tollera. Ma pensate anche il momento che voi vivete adesso come una persecuzione diabolica, pensatela così...” 
Preghiamo perchè la persecuzione e il lento  martirio  dei poveri frati possa terminare a gloria di Dio Onnipotente.
AC

Francescani dell’Immacolata verso una soluzione “cecoslovacca”?

Il caso dei Francescani dell'Immacolata continua a suscitare molto interesse sul web. 
Ogni tanto ne parlo anche io sul blog. Ho conosciuto personalmente i frati molti anni fa, ma poi non ho più frequentato le loro chiese. L'ultima volta che sono andato a una Messa celebrata da un Francescano dell'Immacolata risale ai tempi di Papa Wojtyla. Non ho mai fatto parte né del loro Terz'Ordine né della Milizia dell'Immacolata Mediatrice. Non sono in contatto con nessuno dei frati. 
Ho premesso ciò per far comprendere che non ho nessun interesse personale in questa vicenda...  

È evidente che su alcune questioni come la liturgia ci siano opinioni diverse tra i frati
Ma come risolvere questa vicenda? 

sabato 23 febbraio 2019

PELLEGRINAGGIO A LOURDES CON L'ICRSS



per informazioni: www.icrss.it

In difesa del Seminario di Fermo "capolavoro" di Papa Sisto V

Due giorni fa tutte le agenzie di stampa hanno riportato la notizia che "don Vinicio Albanesi, presidente della Comunità di Capodarco (classe 1943 N.d.R.) che, a oltre 50 anni dagli abusi subiti da altri sacerdoti in seminario, li ha rivelati alla tv dei Vescovi, mentre a Roma è in corso il Summit convocato in Vaticano sulla protezione dei minori nella Chiesa" ( ANSA QUI ). 
Mons. Albanesi ordinato Sacerdote nel 1967 a 24 anni  ha dunque dichiarato di aver subito degli abusi in seminario "oltre 50 anni fa" più o meno negli anni della contestazione sessantottina nella quale si trovò impantanata anche l'istituzione vocazionale fermana .
Vale la pensa di ricordare  che il   Seminario di Fermo venne istituito nel 1564 dal Vescovo Mons. Lorenzo Lenti  in obbedienza ai decreti conciliari emanati a Trento ma venne reso operativo e potenziato da Mons. Felice Peretti futuro Papa Sisto V nel 1574.  
La fama della preparazione teologica, liturgica e culturale del Seminario di Fermo nel corso della sua storia ha varcato  i confini della vasta arcidiocesi marchigiana. 
Migliaia di ragazzi  in tempi difficilissimi  hanno ricevuto in Seminario una formazione degna delle migliori istituzioni scolastiche: per questo la società laica , imprenditoriale e pubblica, è  grata e sempre lo sarà  all'Arcidiocesi fermana. 
Nel 1965 dopo il  Concilio Vaticano II  Papa Paolo VI promulgò il Decreto Optatam totius ( QUI ) istituendo un nuovo "Regolamento di formazione sacerdotale da farsi in ogni nazione".
Mons. Albanesi, potentissimo esponente dell'ala progressista (vedi articoli di MiL  QUI) è riuscito con le sue dichiarazioni a catalizzare gli interessi mediatici. Le parole  di don Vinicio hanno leso la memoria dei Sacerdoti responsabili del Seminario destando stupore e amarezza anche perchè all'epoca dei presunti fatti l'Arcidiocesi era retta da Mons. Norberto Perini: un santo  Vescovo amato e venerato da tutti.
Abbiamo avuto l'impressione che la performance accusatoria di Mons. Albanesi è stata  studiata per provocare un vero e proprio trauma proprio durante il summit in corso in Vaticano. 
Mons.Albanesi non fa infatti mistero delle proprie aspirazioni ultra progressiste evidenziate  nel recente libro : " Il diaconato alle donne? È possibile!"  (v. QUI )
Nelle molte interviste che Don Vinicio ha rilasciato dopo la rivelazione-shock il teologo ha tenuto a precisare che «tutto questo mi è rimasto dentro per cinquant’anni, ma non ho avuto sensi di colpa e questo mi ha aiutato invece a guardare al sacerdozio con lo spirito aperto, solare, bello».( Cfr. Vatican Insider QUI )
Siccome gli attacchi al Sacerdozio Cattolico " hanno oscurato la luce del Vangelo a un punto tale cui non erano giunti neppure secoli di persecuzione” ( Cifr.Benedetto XVI ) quando sono scagliati contro un Seminario colpiscono direttamente il cuore del Vescovo che ne è il padre. 
Pubblichiamo per la nostra edificazione il Testamento Spirituale del grande Arcivescovo Mons. Norberto Perini per trentacinque anni Arcivescovo di Fermo. 
Il Signore ha donato al  devoto ed obbediente lavoratore nella Vigna del Signore la grande gioia di ordinare tantissimi Sacerdoti e di  erigere un nuovo e grande Seminario  nella cui cappella ha voluto essere sepolto.   
Non esitiamo a  stampare  ed a diffondere  il Testamento Spirituale di quel santo vescovo!
AC 

TESTAMENTO SPIRITUALE 
DI MONS. NORBERTO PERINI, 
ARCIVESCOVO METROPOLITA E PRINCIPE DI FERMO 
(1888-1977)

Alla SS. Trinità Padre, Figliuolo e Spirito Santo rendo l'anima mia
E come è, Signore; Voi avvolgetela nella Vostra Misericordia e portatela in Paradiso, esaudendo anche la preghiera che Vi fa la Madonna Madre Vostra e Madre mia, a cui migliaia e migliaia di volte ho supplicato: «Prega per me, peccatore, nell'ora della mia morte: così sia». 
Anche voi, figli miei dilettissimi, aiutatemi con le vostre preghiere ad andare in Paradiso, perché lassù possa compiere a favore vostro la mia missione meglio di quanto non abbia fatto in terra. 
Ho avuto da educare giovani per 23 anni del mio Sacerdozio; per 6 anni ho avuto da reggere la Parrocchia di S. Giovanni di Busto: poi sono diventato Padre e Pastore di questa

Se il vescovo pro sodomiti critica chi protesta contro l’aborto


Dagli amici della Bussola un'altra indicazione sul tradimento dei chierici.
L

10-01-2019, La Nuova Bussola Quotidiana, Giuliano Guzzo
Parlando a una radio irlandese, Diarmuid Martin ha preso le distanze da coloro che manifestano fuori dagli ospedali per difendere la vita nascente. Una frecciata al mondo pro life, in linea con altre occasioni in cui l’arcivescovo di Dublino ha espresso posizioni contrarie all’insegnamento della Chiesa.

A.A.A cercasi Canonista per fondare una Congregazione "tradizionalista" a Roma

22 febbraio, A.D. 2019,
Cattedra di Pietro. 

Cari amici di MiL,

riceviamo e pubblichiamo l'appello che un nostro lettore ha ricevuto dal priore di un ordine monastico filotradizionalista, che per timore delle solite persecuzioni da parte dei soliti vescovi, chiede di rimanere anonimo.

Il loro grande desiderio è quello di fondare una Congregazione monastica a Roma, e a tale scopo cercano disperatamente un Canonista disposto ad aiutarli senza compenso, a causa della loro condizione e voto di povertà, essendo di stretta osservanza.

Ci rendiamo perfettamente conto che si tratta di un impresa a dir poco folle, se non impossibile, vista l'aria di "miserikordia" che tira... loro ne sono perfettamente coscienti, ma sostengono a buona ragione che per Dio nulla è impossibile; del resto altre realtà religiose, come ad esempio l'Ordine dei Salesiani, quando era solo un'idea nella testa di San Giovanni Bosco appariva come vaneggiamenti di un folle.

Spargete la voce e proviamo ad aiutare questi bravi monaci, che altro non desiderano che "...il permesso canonico di vivere e morire come fedeli monaci figli e figlie della Santa Madre Chiesa di Roma, vicino alla Cattedra e all'ombra di Pietro" (cit.).

Non è previsto un compenso, certamente, ma le preghiere di questi monaci saranno una grande ricompensa perchè attireranno le Grazie Divine sulle persone che vorranno aiutarli.

Potete scriverci alla mail redazione@messainlatino.it e vi metteremo in contatto. 

Roberto

venerdì 22 febbraio 2019

Magister: Secondo giorno del summit. Con nuove accuse a Bergoglio dalla sua Argentina

Continuiamo i mala tempora currunt.
Luigi

Settimo Cielo, 22-2-19
Ecco qui di seguito cinque appunti dal taccuino del 22 febbraio, seconda giornata del summit tra papa Francesco e i capofila della gerarchia di tutto il mondo in materia di abusi sessuali sui minori.

*

1. Sulla questione dell’omosessualità che sostanzia la gran parte degli abusi commessi da sacerdoti, quasi tutti con maschi giovani e giovanissimi sopra la soglia della pubertà, continua ad essere innalzato un muro invalicabile di silenzio.

S. Messa antica a Cleulis di Paluzza (Ud) e al Divino Amore (Roma)

domenica 24 febbraio 2019, ore 16:00
CLEULIS - di  PALUZZA (UD), chiesa di Sant'Osvaldo re e martire
Santa Messa letta alle ore 17.00  preceduta dalla catechesi alle ore 16.00.
a cura del nostro Coetus della Carnia (Coetus fidelium Carnorum Regionis "Sanctus Hilarius martyr")


domenica 24 febbraio 2109, ore 18:00
ROMA - Santuario della Madonna del Divino Amore, cappella dello Spirito Santo 
S. Messa (preceduta dal S. Rosario alle 17:30, e possibilità di confessarsi secondo la disponibilità del sacerdote don Leonardo Sacco)

Il Card. Ravasi e il suo Twitter sul Festival di SanRemo 2019

Così parla un principe della Chiesa?  
di Enrico Salvi

Il Cardinal Ravasi, proprio in quanto Cardinale (parola impossibile da interpretare ambiguamente) è un Principe della Chiesa, o, almeno, dovrebbe esserlo. Sennonché, da un’intervista riportata sul quotidiano LEGGO (e su Il Gazzettino) del 7 febbraio, il Cardinale, che sta seguendo con interesse il festival di Sanremo ed ha anch’egli “twuittato” al riguardo (chi è oggi che non “twitta”), se ne è uscito con questa amenità: 

«Il mio tweet per il festival di Sanremo? Sapete che amo la musica, penso sia una delle arti che aiutano gli esseri umani a interpretare meglio il mondo che cambia. Ho scritto il tweet per sottolineare il problema più grande che ha la Chiesa, quello di non saper parlare il linguaggio moderno, quello che usano i giovani sui social. Invece dovremmo dare contenuti e valori di umanità alle nuove generazioni. Perché no, anche di fede». 

L’ultima frase è qualcosa che fa a cazzotti con la funzione di Principe della Chiesa, precisiamo: della Chiesa Cattolica. A parte quel “non saper parlare il linguaggio moderno” che la dice assai lunga su quello che passa per la testa del Principe della Chiesa e dei suoi pari, e che non lascia presagire ancora una volta nulla di buono per il futuro, il Ravasi, spudoratamente occorre dirlo, mette in subordinazione la fede, anzi la Fede con la maiuscola, ai “contenuti e valori di umanità” (che, lo diciamo di passaggio, stanno conducendo l’umanità alla dissacrazione del vivere e quindi allo scatafascio). 

Ora, un Principe della Chiesa che si dimostra completamente fagocitato dal politicamente e teologicamente corretto; un Principe della Chiesa che ritiene le canzonette siano opere d’arte; un Principe della Chiesa che, come fa il suo Diretto Superiore, stigmatizza (nella medesima intervista) la pedofilia ma tace infingardamente sull’omosessualità dilagante dentro e fuori la Chiesa, che … Principe è? 

Può bastare. Per ora.

Incontro su “La Protezione dei Minori nella Chiesa”: Punti di riflessione, una domanda e altro



Alleghiamo di seguito ai nostri lettori:
  1. il discorso del S. Padre.
  2. i 21 punti consegnati per la riflessione ai partecipanti.
  3. Le relazioni Scicluna e Tagle.
  4. Una lettera di mons. Viganò al S. Padre sul tema.
  5. Due articoli della Bussola molto significativi

Una sola riflessione: dopo la lettura - ad oggi - dei testi e dei discorsi,  facendo anche solo un controllo ortografico, le parole "OMOSESSUALITA'\OMOSESSUALI" non vengo usate neppure una volta. O almeno noi non le abbiamo trovate (i lettori ci aiutino a verificare)
Veramente bizzarro ed estremamente preoccupante.
Come se ad un convegno sull'alcolismo non si parlasse di alcol.
Vi teniamo aggiornati.
Luigi

Introduzione del Santo Padre

Anniversario della Veterum Sapientia sulla lingua latina

Anniversario di una Costituzione dimenticata.
Luigi

COSTITUZIONE APOSTOLICA 
VETERUM SAPIENTIA

del Papa Giovanni XXIII

(SULLO STUDIO E L’USO DEL LATINO)

L’antica sapienza, racchiusa nelle opere letterarie romane e greche, e parimenti i piú illustri insegnamenti dei popoli antichi devono essere ritenuti quasi aurora annunziatrice del Vangelo, che il Figlio di Dio, «arbitro e maestro della grazia e della scienza, luce e guida del genere umano» (1)ha annunciato su questa terra. 
Infatti i Padri e Dottori della Chiesa riconobbero in questi antichissimi e importantissimi monumenti letterari una certa preparazione degli animi a ricevere la celeste ricchezza, che Gesú Cristo «nel verificarsi della pienezza dei tempi» (2), comunicò ai mortali; da ciò appare chiaramente che, con l’avvento del Cristianesimo, non è andato perduto quanto di vero, di giusto, di nobile e anche di bello i secoli trascorsi avevano prodotto.
Per la qual cosa la Santa Chiesa ebbe sempre in grande onore i documenti di quella sapienza e prima di tutto le lingue Latina e Greca, quasi veste aurea della stessa sapienza; accettò anche l’uso di altre venerabili lingue, che fiorirono nelle regioni orientali, che non poco contribuirono al progresso del genere umano e alla civiltà; le stesse, usate nelle cerimonie religiose o nell’interpretazione delle Sacre Scritture, hanno vigore anche oggi in alcune regioni, quasi non mai interrotte voci di un uso antico ancora vigoroso.
Nella varietà di queste lingue certamente si distingue quella che, nata nel Lazio, in seguito giovò

Loreto. Le foto del tavolino che è ritornato all'interno della Santa Casa: è colpa solo della TV?

Loreto, Pontificia Basilica-Santuario della Santa Casa: per "esigenze televisive" dopo circa cinque mesi è ritornato il tavolino per celebrare "versus populum" all'interno della Santa Casa.   
"Cosa non si fa pur di NON celebrare verso la Croce e "ad orientem"! così scrivemmo il 12 settembre 2018 dopo che dei fedeli lauretani affranti ci avevano segnalato che all'interno del Sacro Sacello era comparso un tavolino per le celebrazioni riprese dall'emittente televisiva Tv2000 della CEI ( QUI ).
Dobbiamo putroppo riscrivere quella dolorosa pagina oggi 22 febbraio 2019
I fedeli che seguono devotamente in TV le celebrazioni liturgiche non debbono nel modo più assoluto sapere che la celebrazione "versus Crucem" o "ad orientem" non solo è legittima ma  rappresenta genuinamente l'orientamento posturale del culto cristiano.
Possibile che a nessun regista televisivo di turno venga in mente di riprendere la Santa Messa celebrata sull'Altare della Santa Casa, verso la Croce e sotto lo sguardo di Maria? 
Chiediamo ai responsabili del Santuario Mariano di comunicarci il nome dell'emittente che sta effettuando le riprese della Santa Messa all'interno della Santa Casa: potremmo suggerire alla troupe televisiva , con il garbo che ci contraddistingue,   alcune angolature per

giovedì 21 febbraio 2019

Al Summit vaticano l’omosessualità è tabù (e San Pier Damiani ci ricorda alcune cosette....)

Alcuni stralci di notizie dal Summit sugli abusi che è iniziato oggi.
Dio talvolta ha il senso dell'umorismo (e "dell'avvertimento" ai cattivi): il Summit è iniziato il giorno della memoria di S. Pier Damiani, fustigatore della sodomia (come il Sinodo della sulla famiglia iniziò nel giorno della lettura del messale in cui Gesù condanna i divorziati risposati...).
Luigi

Settimo Cielo 21-2-19

Nella giornata d’esordio, il 21 febbraio, del summit tra papa Francesco e i capofila della Chiesa mondiale sul tema degli abusi sui minori, la grande assente è stata la parola “omosessualità”. E questo nonostante la grandissima parte degli abusi fin qui censiti avvenga con maschi giovani o giovanissimi, oltre la soglia della pubertà.

Sesso con 13 parrocchiane? Prete padovano torna a dire messa


Va bene che siamo la Chiesa della misericordia, ma a tutto c'è un limite... (anche QUI , QUI e QUI)
Forse un bel pò di tempo a meditare in un monastero in alta montagna non gli avrebbe fatto male.
Luigi

giovedì 17 gennaio, Guido Liberati, Il Secolo d'Italia
È tornato a dire messa il prete padovano Roberto Cavazzana, ex parroco di Carbonara di Rovolon. Il sacerdote era noto alle cronache mondane per essere stato il confessore di Belen e alle cronache giudiziarie per essere stato coinvolto in orge organizzate in canonica da un altro sacerdote con numerose donne.

(5 e ultimo) In silenzio per abbattere il muro del silenzio! Manifestazione a Roma: ulteriori testi della conferenza stampa

Concludiamo con gli ultimi testi in italiano, fornitoci dagli organizzatori, degli interventi dei partecipanti alla manifestazione, durante la conferenza stampa che si è tenuta nel pomeriggio dell'altro ieri davanti ad un folto pubblico di giornalisti.
Vedere QUI, QUI , QUI e QUI per i precedenti post.
Luigi

Sala Stampa Estera Conferenza stampa del 19 febbraio 2019

Conferenza stampa del 19 febbraio 2019

Intervento di Jean-Pierre Maugendre

La "malattia dell'erba del vicino": le smorfie per la "messa in latino" e l'ammirazione per la liturgia ortodossa

Un Sacerdote Ortodosso, grande ammiratore della liturgia tradizionale cattolica, caratteristica che accomuna  i suoi confratelli, ha riproposto con efficace arguzia su un social il tema della "malattia dell'erba del vicino"  che in differenti occasioni sembra riaffiorare nella mente di quei fedeli cattolici  che  giustissimamente ammirano la bellezza e la ieraticità della liturgia ortodossa mentre sberleffano le millenarie espressioni cultuali cattoliche.
Ha scritto Padre Serafim: "Ci sono persone che entrano in Chiesa e mi dicono: "Sa io sono cattolico/a ma mi piace tanto l'Ortodossia, i vostri bellissimi canti, le Liturgie solenni, l'incenso, le candele, la spiritualità..." a questi rispondo: "Beh anche voi latini avete la Messa tradizionale, il gregoriano, il latino...." e allora mi guardano