Fermo. Questa, a destra, è la copertina di maggio del periodico cattolico "di informazione e cultura della Diocesi di Fermo" fondato nel 1892, che attualmente si presenta anche nella forma digitale, diretto dal teologo Mons.Vinicio Albanesi che ha preso a cuore l'ipotesi del conferimento del Diaconato alle donne, delicato argomento storico/teologico per il quale il Papa ha istituito il 2 Agosto 2016 una speciale commissione di studio nonostante il pronunciamento solenne e definitivo del Magistero della Chiesa espresso anche in epoca contemporanea (v.sotto).
Mons. Albanesi ha anche prodotto un suo libro sull'argomento: "V. Albanesi, Il diaconato alle donne? È possibile!" (Milano, 2017)
Il titolo della copertina de La Voce delle Marche di questo mese di maggio dice: " Non solo suore. Papa Francesco apre al diaconato femminile. La carica delle diaconesse." "
Il titolo della copertina de La Voce delle Marche di questo mese di maggio dice: " Non solo suore. Papa Francesco apre al diaconato femminile. La carica delle diaconesse." "
Per rafforzare nei lettori l'idea "dell'apertura" del Papa al diaconato delle donne la Redazione del periodico ha scelto però la foto sbagliata.
L'immagine/copertina non si riferisce però alla "carica" delle sedicenti diaconesse protestanti (le uniche comunità non cattoliche ad ammettere le donne al "presbiterato" o al "diaconato" , ministeri che la riforma aveva privato di ogni concretezza sacramentale) ma semmai alle cosiddette donne-prete in allegra posa dopo la loro "investitura" in seno alla comunione
Anglicana a cui appartengono.
E' sufficiente infatti osservare (non occorre neppure ingrandire la foto 1) che le signore fotografate indossano una stola "sacerdotale": l'ufficio ministeriale che pensavano di aver ricevuto.
Conviene ricordare alla Redazione de La Voce delle Marche che il Diacono indossa la stola diaconale come nell'immagine qui sotto:
La carica della confusione sta oltre che nella foto delle signore protestanti ritratte anche nel titolo scritto in rosso " Non solo suore. Papa Francesco apre al diaconato femminile".
Un altro "dato di fatto" della chiesa-fai-da-te?
Purtroppo non sarebbe la prima volta.
Recentemente uno dei capi indiscussi della rivoluzione progressista cattolica il signor Leonardo Boff in un’intervista al giornale tedesco Kölner Stadt-Anzeiger aveva baldanzosamente affermato che il Papa avrebbe autorizzato il cosiddetto diaconato femminile.
I soliti esponenti della chiesa-fai-da-te tentano i cancellare persino i fondamenti teologici-dottrinali del Ministero Sacerdotale Cattolico per il quale Papa San Giovanni Paolo II "ex cathedra" ebbe a definire solennemente " in virtù del mio ministero di confermare i fratelli , dichiaro che la Chiesa non ha in alcun modo la facoltà di conferire alle donne l'ordinazione sacerdotale e che questa sentenza deve essere tenuta in modo definitivo da tutti i fedeli della Chiesa " . ( Lettera Apostolica Ordinatio Sacerdotalis 1994 QUI )
AC
Fonte: La Voce delle Marche
Vogliono correre dietro al mondo e alle sue voglie. Sono guidati da una logica meramente mondana e hanno rinnegato totalmente la forza interiore del Vangelo. Inutile ricordare a questa gente che il Principe di questo mondo è Satana (Gv 12,31 Gv 14,30). Ormai sono completamente accecati!
RispondiEliminaQuesto atteggiamento di usare la modernità (anziché la Tradizione Apostolica) come criterio di discernimento è chiaramente sostenuta da uomini di chiesa, di soldi e di potere... Siamo di fronte a gente alla Sorsos, che auspicano una sorta di “primavera araba” all'interno della Chiesa per ribaltare i contenuti della dottrina e della morale... Non manca, ovviamente, il supporto di molti pastori, i quali probabilmente si sono formati in seminari e facoltà teologiche dove la superficialità e l’eterodossia erano la norma. Sono comunque fuori dalla Chiesa Cattolica. Questa infatti non è la fede degli Apostoli!
Uno dei segni più drammatici della profonda crisi di identità e di fede che attraversa la Chiesa Cattolica è quello, dal CVII in poi, di inventare, alla cieca, pseudosoluzioni senza basi dottrinali, dettate piuttosto da presupposti ideologici di cambiamento, fine a se stesso e non certo al bene della missione evangelizzatrice.
RispondiEliminaIl femminismo avanza e le quote rosa pure.
RispondiEliminaNel ringraziarvi per il vostro lavoro ed apostolato, ho solo un commento da fare circa il logo scelto per questo "periodico cattolico": ha poco di cattolico.
RispondiEliminaIl volere modificare la tradizione e le norme canoniche sul sacerdozio e il diaconato è secondo me un' azione prettamente diabolica. Queste strane riforme non sono state applicate fino ad oggi per duemila anni e ora teologi vogliosi del nuovo le portano in discussione. Cari teologi, cari questi teologi andate a fare pasticci a casa vostra che noi i teologi massoni non li vogliamo.
RispondiEliminaRoba da pazzi... ognuno fa da se... tutti sono papi
RispondiEliminaDi don Vinicio Albanesi mi ha colpito, negativamente, il modo come ha gestito la vicenda del tragico evento in cui ha visto la morte un ospite della sua comunità di Capodarco. E successivamente lo spregiudicato modo di proporsi in occasione dell'udienza dello scorso 25 febbraio. Più che un prete dà l'impressione di un rampante, potente e arrogante imprenditore. www.youtube.com/watch?v=s8h0Js9Xkmw
RispondiEliminaE' un ultramodernista, da sempre
EliminaDistruzione totale ormai....
RispondiEliminaLe "diaconesse" avevano nell'antichità solo il ruolo di accompagnare le donne a battezzarsi (spogliarsi, ecc. per l'immersione nell'acqua) dai sacerdoti e basta....questi ignorantoni continuano ancora con la storia del "sacerdozio femminile"?
RispondiEliminaOrmai ci siamo ragazzi! Arrivano le pretesse preparatevi!!!! :-D
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