Vi proponiamo – in nostra traduzione – la lettera 1235 pubblicata da Paix Liturgique l’11 luglio, in cui si torna sulla situazione della Diocesi di Fréjus-Tolone e del Vescovo mons. Touvet (ne abbiamo scritto da ultimo QUI, QUI, QUI, QUI, QUI, QUI, QUI, QUI, QUI, QUI, QUI, QUI, QUI, QUI, QUI, QUI, QUI e QUI su MiL).
In particolare si pongono in evidenza i rapporti conflittuali tra il Vescovo ed il resto della Diocesi – sacerdoti e laici, tutti snobbati da mons. Touvet – e il mondo della Tradizione.
L.V.
Lo scorso 4 luglio, mons. François Touvet, Vescovo di Fréjus-Tolone, in viaggio a Roma, è stato ricevuto in udienza privata da Papa Leone XIV. Il comunicato ufficiale del Vaticano non fornisce ulteriori dettagli, se non le consuete lodi. Quest’ultimo conosceva il card. Robert Francis Prevost O.S.A., quando era Vescovo coadiutore di Fréjus-Tolone. Le sue lamentele con lui riguardo alla situazione di convivenza a cui era costretto avrebbero indotto il futuro Papa a chiedere a mons. Dominique Jean Marie Rey Comm. l’Emm., allora Vescovo di Fréjus-Tolone, prima per iscritto e poi oralmente, di lasciare le sue funzioni. «E mons. Rey non avrebbe mai dovuto andarsene. Obiettivamente, mons. Touvet è un disastro», analizza un laico impegnato nella Diocesi.
«Era già abbastanza evidente quando era Vescovo coadiutore, scalpitava dall’impazienza di essere l’unico padrone a bordo, ma da quando mons. Rey è a Parigi, mons. Touvet fa francamente qualsiasi cosa».
«Mons. Touvet non ascolta nessuno»
Un altro laico riassume: «È semplice, mons. Touvet non ascolta nessuno. È abbastanza evidente con il Pèlerinage Nosto Fe, dove ha cercato di imporre la nuova Messa per la Messa di chiusura a Saint-Maximin-la-Sainte-Baume – che è un pellegrinaggio di tradizione – non ci è riuscito e, oltre a negare loro l’accesso alla Basilique Sainte-Marie-Madeleine, ora vuole vietare ai sacerdoti diocesani di andarci. Alcuni sacerdoti hanno cercato di fargli capire che così avrebbe perso ogni controllo, ma è stato inutile. Mons. François Touvet ha deciso, e se il buon senso è contrario, allora il buon senso non può che obbedire. Il problema è che la situazione sta cominciando a diventare davvero critica».
Del resto, se il buon senso è colpevole per il nuovo Vescovo di Fréjus-Tolone, egli passa anche il suo tempo a lamentarsi del suo predecessore. Anche durante le omelie del 28 giugno scorso, cosa che non è stata molto apprezzata: alcuni assistenti alla cerimonia se ne sono andati subito dopo l’omelia [QUI: N.d.T.]. «Siamo comunque arrivati al punto in cui vorremmo che qualcuno facesse capire a mons. Touvet, gridando forte se necessario, che sta esagerando, che dice e fa qualsiasi cosa, che insulta la memoria del suo predecessore, che disgusta le vocazioni e i sacerdoti in carica, che non ascolta nulla e che siamo in una situazione di stallo totale, dato che lui non ascolta noi, i suoi sacerdoti».
«Mons. Touvet è un uomo cattivo»
Mentre il Pèlerinage Nosto Fe preferisce agire con discrezione e lasciare che gli altri parlino, ha iniziato a inviare lettere di invito ai sacerdoti della Diocesi, e nella sua Diocesi si sta aprendo il dibattito. «Mons. Touvet è un uomo cattivo. È qualcuno che odia assolutamente tutto ciò che è tradizionale, è molto autoritario, cerca con tutti i mezzi di proibire la Santa Messa tradizionale ai nuovi ordinati, anche con mezzi che il diritto della Chiesa disapprova», sottolinea un altro sacerdote della Diocesi. «E siccome passa il tempo a fare gesti autoritari senza averne l’autorità, non ottiene nulla e quindi passa il tempo a lamentarsi dei suoi sacerdoti, della sua Diocesi, del suo predecessore – tutti sono colpevoli della sua situazione, tranne lui».
Ne parla anche un lettore del Forum Catholique [QUI: N.d.T.]:
non capisce che la Diocesi di Fréjus-Tolone non si trasformerà in una Diocesi di Châlons seguendo le sue direttive. Ritiene quindi di avere troppi sacerdoti e di dover ridimensionare la Diocesi. Questa incomprensione reciproca tra il Vescovo e i suoi sacerdoti si è inasprita coinvolgendo i fedeli. Molti di coloro che erano fedeli al potere episcopale sono indignati per il modo in cui ha deciso, per le sue strane lamentele durante le ordinazioni e per il licenziamento di sacerdoti stranieri che erano stati accolti con gioia dai parrocchiani (ad esempio i sacerdoti argentini di Ollioules, che praticavano il doppio rito e avevano raddoppiato la partecipazione alla Messa domenicale, ai quali è stato intimato di seguire la via della remigrazione). […]Ma gli animi sono molto accesi con i sacerdoti e i fedeli ordinari. Con il suo stile brusco e autoritario, mons. Touvet è riuscito nell’impresa di farsi respingere da gran parte del suo gregge in tempo record.
Dopo aver dato l’ordine verbale (!) ai nuovi ordinandi di non celebrare mai la Santa Messa tradizionale, né a casa sua né altrove – al di fuori di qualsiasi contesto canonico – mons. François Touvet ha cercato di far loro firmare una dichiarazione di impegno. Ma la manovra è stata scoperta, essi hanno rifiutato di firmare e lui ha dovuto ritirarla – ancora una volta, questo tipo di iniziativa calpesta completamente il diritto della Chiesa.
Per quanto riguarda il seminario, «è stato fatto di tutto per affossarlo. Sono rimasti 23 seminaristi, l’anno scorso mons. Touvet ha rifiutato diverse iscrizioni perché non erano del Var, quest’anno lo stesso – uno è riuscito a passare e sta frequentando il propedeutico ad Aix-en-Provence, perché i suoi genitori erano militari e si trovavano nel Var quando è nato. È completamente grottesco».
Eppure ieri mons. Touvet, ieri, un difensore del sacerdozio
Quando era a Châlons-en-Champagne, in otto anni, mons. François Touvet ha ordinato un solo sacerdote, don David Bonnetain, vocazione tardiva, a 41 anni, l’8 gennaio 2022. All’epoca mons. Touvet non si lamentava del Grand séminaire de l’Immaculée Conception di La Castille, della sua formazione o di mons. Dominique Jean Marie Rey, poiché don David Bonnetain vi era stato formato e ordinato diacono, prima di entrare in conflitto con il rettore dell’epoca, oppositore di mons. Rey, che ne bloccò l’ordinazione.
Nella sua omelia durante l’ordinazione di don David Bonnetain, mons. François Touvet se la prese con
lo spauracchio del clericalismo è facile da agitare in questo momento, al punto da rendere ogni chierico un uomo di cui diffidare. No, no e no! Basta! Cari fratelli sacerdoti, avete qui tutto il mio sostegno e vi rinnovo il mio incoraggiamento. Il nostro ministero è bello e grande, e noi gli saremo fedeli fino alla fine!
prima di leggere alcuni brani del decreto sul ministero e la vita dei presbiteri Presbyterorum Ordinis.
E di continuare:
Ecco la chiave del sacramento dell’Ordine: agire in nome di Cristo. Tutto questo, sì. E niente di meno, niente di più. […] l’ordinazione non lo rende un superuomo, né un piccolo capo autoritario che fa tutto e subito, né un funzionario del culto che assicura il minimo e aspetta che gli si venga a chiedere, ma un servitore appassionato la cui vita è radicata nella preghiera, un pastore che guida e insegna con carità e delicatezza, un missionario del Vangelo, un profeta di speranza, un sacerdote che si dona in sacrificio e perdona, un uomo di comunione e misericordia […].
Questo sermone è stato pronunciato tre anni e mezzo fa. Non si potrebbe dire meglio. Perché non farlo?

Non ascolta nessuno.Mi vien da pensare a uno che era prepotente,arrogante,pasticcione,....
RispondiEliminaAnche a me è venuto subito in mente... stesse caratteristiche!
Eliminabeh, l'hanno messo lì apposta.. deve distruggere tutto, come ha fatto "coso" a Ferrara con l'eredità di Rabitti e Negri..
EliminaIl ne ho incontrati tanti così quando ero dai tradizionalisti.
EliminaChe belle parole quelle delle 9.50!
EliminaDare del “coso” ad un vescovo permette l’approvazione del commento?
Dovrò iniziare a fare anch’io così con figuri tipo Strickland allora.
Mi domando se il commento delle 9.50 sia pertinente ed accettato tra chi si professa cattolico.
EliminaQuesto modo di apostrofare un vescovo vi va bene? Come mai, se io uso lo stesso linguaggio verso di voi o verso qualche chierico a voi affine bloccate il commento?
Le tissus d'âneries que vous êtes capables d'écrire. Succéder à Mgr Rey est héroïque. Succéder a un évêque qui n'a utilisé le "filon" tradi que pour faire le buzz ... qui a ordonné à tour de bras, y compris des hommes qui n'avaient pas fait un jour de séminaire .... la moitié des prêtres ordonnés par lui sont hors diocèse, certains partis sans laisser d'adresse ... plus de 50 prêtres "de Mgr Rey" sont sous le coup d'une procédure canonique, le diocèse est endetté à hauteur de plusieurs millions d'euros ... et ne parlons pas des prêtres auxquels il avait promis monts et merveilles, et qu'il a ensuite laissé tomber comme de vieilles chaussettes ...
RispondiEliminaLei dice che monsignor Rey è stato un pessimo vescovo per numerosi motivi che elenca in modo molto disordinato. La verità è che mosignor Rey fu commissariato prima ed allontanato poi perchè la diocesi di Frejus-Toulon andava troppo bene ed aveva un sacco di vocazioni.Più o meno lo stesso iter adottato con i Francescani dell'Immacolata. Mi astengo da ogni ulteriore commento.
EliminaGonflé d'accuser PaixLiturgique"d'âneries" et puis écrire un commentaire qui est un feu d'artifices de stupidités à commencer par: "succéder à Mgr Rey est héroïque". Ah bon? Succéder à Mgr Albert Rouet à Poitiers ou à Mgr Claude Dagens à Angoulême est héroïque, si vous êtes catholique et vous voulez redresser le cirque moderniste qu'ils ont laissé dans un vaste désert.. Mgr Touvet n'a rien d’héroïque, il a juste accepté de se prêter à des magouilles pour éliminer de façon ignoble Mgr Rey et "normaliser" le Diocèse, là où la norme est le Diocèse français lambda tel que Chalon, Pamier, Rodez, Le Man.. bravo, franchement..voir de l’héroïsme où il y a le déshonneur d'un gris commissaire politique, il faut le faire.
Elimina"utiliser le filon tradi pour faire le buzz" stupidité qui se commente toute seule, qui ne fait que montrer votre approche malveillante par aveuglement idéologique..
Le reste du message, va de soi: il a ordonné des prêtres pour différentes communautés, il est normal qu'il y en a qui soient ailleurs, vos infos sur les prêtres sous mesures canoniques ne correspondent pas à la vérité puisque pour une partie il s'agissait de prêtres qui avaient été ordonnés ailleurs et que Mgr Rey avait accueilli ici pendant un temps, certains même pas incardinés à Toulon..
S'il a ordonné UN prêtre sans qu'il ait fait du séminaire, c'est qu'il a fait des études et de vie en communauté religieuse/sacerdotale... ce qui est tout à fait possible (dites moi, DANS quel séminaire a été Giovan Battista Montini?)
Le reste, sur les promesses faites à certains prêtres laissés tomber comme des chaussettes, le grotesque s'ajoute au ridicule: c'est peut être le seul élément de continuité de Mgr Touvet avec Mgr Rey: Touvet il traite déjà comme chaussettes pas mal de prêtres qui ne sont pas ses valets.. comme tout commissaire politique, il s'entoure et s'enferme dans son cercle magique et il méprise le reste de "ses" prêtres, ce que Mgr Rey ne faisait pas.. Mais la ferme aux animaux de Orwell explique bien la dynamique des "révolutions" par lesquelles les porcs chassent le fermier ...
Onestamente un personaggio simile sarebbe da ridurre allo stato laicale e da mettere in galera.
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