Post in evidenza

Un anno di “Fiducia supplicans”: il Papa, l’apostasia Sinodale e l’eresia gay. Joachim Heimerl.

Grazie a Marco Tosatti per la pubblicazione di questa analisi sul disastro attuale ecclesiale. Luigi C. 5 Dicembre 2024  Cari amici e nemi...

lunedì 28 novembre 2016

#sumpont2017 - VI PELLEGRINAGGIO Populus Summorum Pontificum nel X anniversario del Motu Proprio Summorum Pontificum

 VI PELLEGRINAGGIO INTERNAZIONALE TRADIZIONALE
"PSP - Populus Summorum Pontificum"
 #sumpont2017

ROMA 14-17 Settembre  2017
nel 
X ANNIVERSARIO DEL MOTU PROPRIO "Summorum Pontificum"

  Il pellegrinaggio si è aperto il 14 settembre con il "V Convegno sul Motu proprio Summorum Pontificum" organizzato dall'associazione Giovani e Tradizione e da Amicizia Sacerdotale Summorum Pontificum.
  E' proseguito nei giorni seguenti e ha avuto apice con la processione solenne che sabato 16 ha guidato i pellegrini per le vie di Roma fino alla Basilica di San Pietro dove è stata celebrata dall'Arcivescovo Mons. Guido Pozzo (che ha sostiuito gentilmente il compianto Card. Caffarra) la Santa Messa Pontificale all'altare della Cattedra.

 Per l'occasione è stata eseguito la "Missa Summorum Pontificum" (proprio e ordinario!) del giovane e valente M° Aurelio Porfiri. Dopo 60 anni è stata quindi composta una messa per il rito antico: la prima "contemporanea".  
E' terminato con la S. Messa Solenne in rito domenicano antico celebrata dalla Fraternità di S. Vincenzo Ferrer nella Parrocchia di Trinità dei Pellegrini FSSP


 FOTO: 

- domenica 17.09
S. Messa solenne in rito domenicano antico nella Parrocchia di Trinità dei Pellegrini FSSP, celebrata dalla Franternità S. Vincenzo Ferrer:
I parte

II parte
III parte
IV parte
V parte
in sacrestia "prosit"
 
- sabato 16.09
adorazione alla chiesa nuova;
processione dei pellegrini verso la basilica di San Pietro;
pontificale di S.E.Rma l'Arcivescovo Mons. G. Pozzo all'altare della Cattedra in San Pietro:
I parte,
II parte,
III parte;
"
prosit" e alcune foto dalla sacrestia vaticana;
Pranzo e saluti al Card. Burke a Palazzo Cesi.

- venerdì 15.09  
S. Messa solenne di Mons. Wach (ICRSS) con assistenza del Card. Burke a S. Maria sopra Minerva 
Via Crucis a S. Maria in Campitelli a cura dell'Istituto del Buon Pastore


- giovedì 14.09:
 Vespri di S.E.R. Mons. G. Ganswein a S. Marco al Campidoglio

Convegno all'Angelicum qui e qui

***


- ECCO IL PROGRAMMA



- contatti: 

ASSP - Amicizia Sacerdotale Summorum Pontificum / Giovani e Tradizione
www.giovanietradizione.org
Tel. +39 330702501

CISP - COETUS INTERNATIONALIS SUMMORUM PONTIFICUM
Facebook: Populus Summorum Pontificumsito per l'evento: summorumpontificum2017 .org
www.unacumpapanostro.com
mail: cisp@mail.com
cell:
+39 366 70 46 023
#sumpont2017

- COMUNICATO stampa firmato congiuntamente dal Coetus Internationalis Summorum Pontificum, da Giovani e Tradizione e dall'Amicizia Sacerdotale Summorum Pontificum.

(Click here to read the English press release.)

18 commenti:

  1. Perché continuare a chiamarla "Messa Antica"? Il rito "Tridentino" E' LA MESSA! Tutto il resto son surrogati introdotti dal modernismo annidatosi nella Chiesa Cattolica.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Inoltre usano la nuova ecclesiologia. Quindi non dovrebbero chiamarlo il rito tridentino di massa.
      L'ecclesiologia del rito messa tridentina era basato sul dogma extra ecclesiam nulla salus.Non ha menzionato alcuna eccezione note o sconosciute.
      Oggi il 'rito tridentino di massa' è offerto dal sacerdote che assume ci sono eccezioni al dogma.

      Also they use the new ecclesiology. So they should not call it the Tridentine Rite Mass.
      The ecclesiology of the Tridentine Rite Mass was based on the dogma extra ecclesiam nulla salus.It did not mention any known or unknown exceptions.
      Today the 'Tridentine Rite Mass' is offered by the priest who assumes there are exceptions to the dogma.

      Elimina
    2. Non e la Messa Antica perchè la ecclesiologia e nuova.

      Elimina
  2. Continuare a chiamarla "Antica" pone e porrà sempre i fedeli che vi partecipano in una riserva indiana. Bisogna cominciare a pretenderla in ogni parrocchia come rito ordinario altrimenti saremo sempre messi all'angolo.

    RispondiElimina
  3. I vescovi (modernisti)la combattono in ogni diocesi e la vietano....quelli della FSSP, ICRSS e altri in comunione con la Chiesa sono "relegati" a piccole realtà senza nessun diritto di esistere....mi chiedere a cosa serve tutto ciò?
    Per avere una presunta giurisdizione e privilegi vaticani avete rinnegato tutto quello in cui avete creduto?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Proprio quello che non voleva Benedetto XVI e cioé che si creassero delle riserve indiane autoreferenziali e staccate completamente dalla realtà ecclesiale. I due riti DEVONO coesistere ed essere celebrati nelle parrocchie, in tutte le parrocchie! Alla messa della domenica mattina, per Natale per Pasqua! Così la Vera Messa serve a poco, soltanto a ghettizzare chi la segue.

      Elimina
    2. Vedo difficile mettere sullo stesso piano una cena protestante e il santo sacrificio della Messa! La storiella dell'ermeneutica nin ha fondamenti!

      Elimina
    3. Godetevela voi! Io celebro nel novus ordo

      Elimina
    4. Fa bene!!! Immagino il sabato sera "l'ostia party" a base di pane e vino da distribuire ai fedeli ballando una salsa e una bachata sull'altare!! Che divertimento!!

      Elimina
  4. Si pensa solo alla Messa "antica" e alla opere estetiche tradizionalistiche (pizzi e merletti) e non si pensa alla distruzione che sta attuando un presunto pontefice, si girano dall'altra parte giurando "fedeltà"....mamma mia!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. mah ! che povero scemo !!!

      Elimina
    2. Anonimo idiota bergogliano! Hai qualche argomento valido oltre ragliare?

      Elimina
  5. C'è chi pensa solo ad avere la Messa e andare alle processioni e chi si preoccupa dell'avvenire di una Chiesa che si sta protestantizzando in nome di un Concilio...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. La messa tradizionale è le più efficace diga contro il protestantesimo. Per questo è stata dai riformati di tutte le sette temuta e odiata quale sacrilegio!

      Elimina
    2. Certo concordo, però bisogna anche combattere e non solo piegare la testa e accettare le eresie propagate dal clero modernista pena il commissariamento o l'abolizione delle messe nelle diocesi! "Dite Si si, no no, tutto il resto viene dal demonio!"

      Elimina
  6. Speriamo solo che questa grande opportunità non diventi l'ennesima occasione perduta a causa delle pretese monopolistiche dei soliti quattro gatti (laici) da sagrestie e salette del trono varie, con qualche sempre più rado appiglio in curia, che si accreditano come i 'tradizionalisti affidabili doc' facendo le scarpe a tutti gli altri, che sono invece quelli che ogni giorno si fanno il mazzo per tenere viva la Messa di sempre, e pretendendo di coordinare un popolo che nè li riconosce nè li conosce, e quando li conosce li evita.
    Se non si sarà sicuri di essere una marea, meglio non andare a Roma, dove tanto non si è apprezzati, e organizzare eventi in tutte le diocesi, in tutte le città, in tutte le parrocchie, sostenendo quei poveri pochi preti diocesani che si espongono e gli istituti ecclesia Dei, sempre pronti ad accorrere con zelo che lascia a bocca aperta dovunque vegono chiamati, non ghettizzando la FSSPX (avere il coraggio di frequentarli apertamente, invece di andare di nascosto a Econe durante le vacanze o al giovedì del Corpus Domini per poi accusare di lefebvrismo davanti a vescovi e parroci i volontari liturgici delle MEsse EF della propria diocesi... chi ha orecchi intenda...).
    Farne cioè un evento di tutti, non di quell'1 per cento che, volendo comandare, allontana il rimanente 99 del mondo della tradizione. A Roma tanto fra FSSP, IBP, ICRSS, Francescane dell'Immacolata cè già chi è perfettamente in grado di celebrare come si deve e di attrarre le folle.
    O tutti a Roma sullo stesso piano, cominciando sin da ora a non cercare di coordinare o boicottare chi non ci sta a farsi coordinare, o ognuno nella sua Parrocchia a chiedere al proprio Parroco, per il 2017, una Messa antica con Te Deum per celebrare il decennale.



    RispondiElimina
    Risposte
    1. Bravissimo la penso perfettamente come te!

      Elimina
    2. Visto che "El Papa" vuole fare la "revolution", incominciassero i "tradizionalisti" a farla, facendo sentire la propria voce e non inchinandosi a 90 gradi ai massoni modernisti del clero, diamoli la messa cosi se ne stanno buoni e zitti!
      Inoltre la FSSPX ha pieno diritto visto che El Papa ha dato libertà di confessioni, ma dal clero tradizionalista con la puzza sotto al naso vengono ancora considerata scismatici figli del demonio!

      Elimina