Proprio alla fine di questa intensa giornata, dopo aver partecipato ai Vespri, ed essersi presi qualche istante di riposo - giudicate Voi se meritato o no... - i Vostri inviati Luigi ed Enrico tornano a darVi qualche notizia circa la conclusione del Convengo dell'Angelicum.
Dopo la pausa pranzo...
...P. Nuara ha salutato la piccola delegazione di Hong Kong e le Monache Eremite della Lapponia Svedese. Il Motu Proprio esalta la cattolicità della Chiesa!
Si è poi tenuta l'attesissima relazione del card. Sarah, che ha esordito citando Ratzinger: la dimenticanza di Dio è il pericolo più incombente del nostro tempo, ma la liturgia deve fungere da baluardo offrendo la presenza di Dio. Ma che succede se nella liturgia noi pensiamo solo a noi stessi?
Ed ecco altri spunti dal suo intervento:
dobbiamo essere infaticabili nell'annunciare che il peccato e la morte sono stati vinti da N.S. Gesù Cristo mediante il sacrificio della Croce.
Se la Chiesa di oggi è meno zelante nel portare le persone a Cristo, ciò può dipendere dalla mancata partecipazione efficace alla liturgia, che può derivare anche da una cattiva formazione liturgica.
Vi sono celebrazioni inaccettabili: da soprannaturali diventano "solo" naturali. Tutto ciò contro i dettami della Sacrosanctum Concilium e della Mediator Dei.
La liturgia appartiene a Dio e non all'uomo.
Per la liturgia occorrono: belle chiese; stupendi e preziosi paramenti e vasi liturgici; "prove" per rendere migliori le funzioni liturgiche; il primato di Dio; musica che innalzi i cuori e le menti a Dio; altari ad orientem, ad Deum, anche nel Novus Ordo Missae.
Sacro significa "separato".
La Messa tridentina sta diventando una messa sempre più per giovani, sacerdoti e laici.
Occorre inginocchiarsi e stare in silenzio. La vita liturgica inizia con il silenzio.
La messa tridentina non è mai stata abolita!
Occorre una riconciliazione liturgica.
Ai miei confratelli Vescovi: faccio mio il consiglio di Gamaliel: "Non vi accada di trovarvi addirittura a combattere contro Dio".
Sempre ai Vescovi: andate a visitare queste comunità tradizionali di giovani. Occorre curare queste comunità di fedeli
L'usus antiquior deve essere considerato una pratica normale nella Chiesa di oggi.
Occorre ritornare al canone romano e all'offertorio tridentino.
Possiamo riconciliare le due forme del rito romano? Vedremo. Non ho nessuna intenzione di voler imporre una modifica all'usus antiquior. Nessun cambiamento à la carte, nessuno vi ruberà l'usus antiquo.
Non siete "tradizionalisti", non siete un libro in uno scaffale, ma cattolici romani, non di seconda classe.
Ha poi svolto la sua relazione Mons. Markus Graulich (Sotto-Segretario del Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi).
dobbiamo essere infaticabili nell'annunciare che il peccato e la morte sono stati vinti da N.S. Gesù Cristo mediante il sacrificio della Croce.
Se la Chiesa di oggi è meno zelante nel portare le persone a Cristo, ciò può dipendere dalla mancata partecipazione efficace alla liturgia, che può derivare anche da una cattiva formazione liturgica.
Vi sono celebrazioni inaccettabili: da soprannaturali diventano "solo" naturali. Tutto ciò contro i dettami della Sacrosanctum Concilium e della Mediator Dei.
La liturgia appartiene a Dio e non all'uomo.
Per la liturgia occorrono: belle chiese; stupendi e preziosi paramenti e vasi liturgici; "prove" per rendere migliori le funzioni liturgiche; il primato di Dio; musica che innalzi i cuori e le menti a Dio; altari ad orientem, ad Deum, anche nel Novus Ordo Missae.
Sacro significa "separato".
La Messa tridentina sta diventando una messa sempre più per giovani, sacerdoti e laici.
Occorre inginocchiarsi e stare in silenzio. La vita liturgica inizia con il silenzio.
La messa tridentina non è mai stata abolita!
Occorre una riconciliazione liturgica.
Ai miei confratelli Vescovi: faccio mio il consiglio di Gamaliel: "Non vi accada di trovarvi addirittura a combattere contro Dio".
Sempre ai Vescovi: andate a visitare queste comunità tradizionali di giovani. Occorre curare queste comunità di fedeli
L'usus antiquior deve essere considerato una pratica normale nella Chiesa di oggi.
Occorre ritornare al canone romano e all'offertorio tridentino.
Possiamo riconciliare le due forme del rito romano? Vedremo. Non ho nessuna intenzione di voler imporre una modifica all'usus antiquior. Nessun cambiamento à la carte, nessuno vi ruberà l'usus antiquo.
Non siete "tradizionalisti", non siete un libro in uno scaffale, ma cattolici romani, non di seconda classe.
Ha poi svolto la sua relazione Mons. Markus Graulich (Sotto-Segretario del Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi).
Eccone alcuni spunti:
il Motu Proprio è la nuova legge che ha avuto le maggiori indicazioni interpretative da parte del legislatore all'atto della promulgazione.
Il Motu Proprio è una legge universale per tutta la Chiesa e deve essere applicata ovunque. Non necessitava, di per sé, di un ulteriore regolamento, ma è stata comunque pubblicata l'istruzione Universae Ecclesiae per facilitare l'applicazione del Motu Proprio.
La novità maggiore del Summorum Pontificum è chiara sin dall'art. 1. Stabilendo che il messale di Paolo VI è la forma ordinaria della lex orandi e quello di S. Pio V nuovamente edito da S. Giovanni XXIII la forma straordinaria, si precisa che le due forme del rito romano possono essere entrambe liberamente celebrate da ogni sacerdote.
Secondo il Motu Proprio, il Messale del 1962 non è mai stato abrogato. Per Messale del 1962 se ne intende l'editio typica del 1962, non il Messale del 1962 con gli adattamenti del 1965 e del 1967.
Che significa che il messale del 1962 non è mai stato abrogato? Che un messale non è abrogabile, la categoria dell'abrogazione non gli è riferibile. Può solo succedere che una certa legislazione ne limiti l'uso; questa può successivamente essere abrogata.
Alcuni problemi canonistici relativi alla liturgia tradizionale sono stati risolti.
Occorre che il coetus stabilis abbia una consistenza minima? In mancanza di altre indicazioni ci si rifà alla massima antica tres faciunt collegium.
Il coetus può costituirsi in ogni forma, non deve avere natura di associazione e non sono previsti particolari requisiti formali.
Un parroco che volesse introdurre la forma straordinaria nella sua parrocchia - senza pregiudizio per la forma ordinaria - ma non trovasse in parrocchia un coetus che glielo chiedesse, potrebbe comunque farlo? Si, perché la legge non lo vieta.
Infine, l'anch'esso atteso intervento di Ettore Gotti Tedeschi.
Eccone la traccia:
quali sono gli effetti di una liturgia che son arricchisce spiritualmente l'uomo?
La miseria morale provoca ed è causa della miseria materiale, e non viceversa come negli ultimi tempi si va dicendo.
La miseria economica, i problemi ambientali ecc., sono conseguenze della miseria morale, e sulla miseria morale influisce la liturgia. Ogni crisi - economica, ambientale, ecc. - ha cause morali.
Che cos'è l'economia? Uno strumento neutro in mano all'uomo; strumento di per sé né buono né cattivo. Essa funziona quando soddisfa i veri bisogni dell'uomo. L'uomo ha bisogni materiali, intellettuali e spirituali: se l'economia non si concilia con questi tre livelli di bisogno, fallisce, perché prende autonomia morale. Ma uno strumento - come l'economia - non può avere autonomia morale.
Come si dà senso all'economia? Dando senso alla propria vita. A tal fine occorre nutrire l'uomo spiritualmente. Come lo si nutre? Con i sacramenti, massimamente con la S. Messa.
La liturgia non è forma, ma sostanza. Lo scopo della Messa non è solo esser celebrata, ma cambiare l'uomo. Dunque la Messa deve essere adeguata a rivivere il sacrificio della Croce.
Come si corrompe la liturgia? chi vuole corromperla? Chi ha deciso di omogeneizzare le culture nel mondo globale; la globalizzazione delle culture comporta l'omogeneizzazione delle morali; l'omogeneizzazione delle morali passa per la trasformazione della Messa in una forma manipolabile.
Con che conseguenze?
La liturgia "corrotta" non giunge a cambiare l'uomo, non argina la miseria morale e così nemmeno la miseria materiale. La corruzione della liturgia le impedisce di creare la ricchezza integrale dell'uomo e produce la povertà integrale.
Il Motu Proprio "Summorum Pontificum" non è stato emanato per soddisfare "4 tradizionalisti", ma per salvare e lasciare a disposizione un mezzo certo di valore per produrre ricchezza integrale per l'uomo, incluse le grazie per intendere ciò che è bene e male.
Al termine, tutti i partecipanti si sono trasferiti nella Basilica di S. Marco al Campidoglio per i Vespri Solenni presieduti da S. E. Rev.ma Mons. Georg Gänswein, Prefetto della Casa Pontificia.
Va ricordato che la Via Crucis di venerdì 15 settembre, h. 16,00,
si terrà presso la Chiesa di S. Maria in Campitelli.
Dopo la Santa Messa Solenne che sarà celebrata venerdì 15 settembre alle h. 19,00 dal
Rev. Mons. Gilles Wach, Superiore Generale dell’Istituto di Cristo Re Sommo Sacerdote,
si terrà presso la Chiesa di S. Maria in Campitelli.
Dopo la Santa Messa Solenne che sarà celebrata venerdì 15 settembre alle h. 19,00 dal
Rev. Mons. Gilles Wach, Superiore Generale dell’Istituto di Cristo Re Sommo Sacerdote,
S. E. Rev.ma il Card. Raymond Leo Burke terrà une breve
orazione funebre
in memoria del Card. Carlo Caffarra.
in memoria del Card. Carlo Caffarra.
All'intervento di Gotti Tedeschi (che a me e' pure piaciuto seppure con qualche riserva) meta sala si e'vuotata.
RispondiEliminaL' intervento di Sarah poi e' stato disastroso. Concetti ripetuti piu e piu volte, incapacita' a leggere decentemente e comprensibilmente, continuo cerchiobottismo politichese e continui riferimenti tirati per i capelli di Francesco.
La parte poi finale e' stata persino patetica: l'invito all'uscita dal ghetto fatta ai tradizionalisti che pero non sono tradizionalisti ma cattolici e' stata veramente offensiva e dimosteativa di un preconcetto veramente avvilente nutrito proprio dal medesimo
cardinale, per non parlare della smentita confermativa di voler giungere a snaturare la Santa Messa con un "reciproco arricchimento" dei due riti ovvero un bel pastrocchio indecente.
Cosa avrebbe da prendere il novus ordo dal vetus lo capiscono tutti, ma che cosa dovrebbe ricevere di positivo
il vetus ordo dallo squallido rito di Bugnini il cardinale non lo ha spiegato anche perche non lo sa.
Alla fine poi del suo discorso a dir poco pesante molta gente ha iniziato a rumoreggiare, uno ha anche fatto un inizio
di applausa alla prima pausa per fargli capire, ma niente ha continuato a menare il can per l'aia.
Il suo disastroso e lunghissimo intervento e' veramente da cestinare e questo modo di raccontare le cose non vi fa onore.
Quando Zenone stampera gli atti dovra cone al solito correggere ma stavolta assai pesantemente gli svarioni
del porporato di colore che tutto e'meno che un sincero sostenitore della Messa di Sempre.
So che non mi pubblicherete, o che mi censurerete ma so che a leggere siete capaci e so pure che a moltissimi dei presenti
me compreso l'intervento di Sarah ha fatto schifo, certo abbiamo applaudito, ma un conto e' il rispetto della carica
un conto l'apprezzamento dei contenuti.
Salute
Tornare subito al Vetus Ordo
RispondiElimina