Vi ricordate le abonimevoli scempiaggini architettoniche che avevano "assassinato" la Cattedrale di Reggio Emilia? (qui, qui, qui, qui anche qualche foto, qui). E che la croce orrenda, senza crocefisso, dell'artista nipponico (lo schintoista giapponese Hidetoschi Nagasawa) era stata fortunatamente subito rimossa grazie alle proteste dei fedeli, riportate anche sul web e sui quotidiani? (qui qualche foto)
Ecco ora forse anche la cattedra di "arte povera" seguirà lo stesso destino. Leggiamo l'articolo di Zambrano che già si era occupato -un anno fa- dell'argomento per "La Bussola Quotidiana" e per il Giornale di Reggio.
Roberto
Serve più spazio in Duomo: via la cattedra dell'archistarParte così la “rivoluzione di velluto” di Camisasca - La cattedra di “arte povera" dell'artista Kounellis verrà rimossa per motivi di spazio.
di Andrea Zambrano, da La Prima Pagina del 15.11.2012
REGGIO - L'ingresso solenne di mons. Massimo Camisasca avverrà il 16 dicembre prossimo, il nuovo pastore della Diocesi reggiano guastallese presiederà l'assemblea non sulla cattedra di “arte povera" dell'artista Kounellis, ma in presbiterio. La conferma arriva da fonti autorevoli della curia reggiana dopo un incessante susseguirsi di rumors su possibili stravolgimenti del cosiddetto adeguamento della Cattedrale che nei mesi scorsi ha polarizzato il dibattito sulle opere e sui poli liturgici.
Ufficialmente, veniamo a sapere che per consentire l'ingresso di un numero maggiore di fedeli gli uffici preposti alla celebrazione che segnerà la presa di possesso del superiore della Fraternità San Carlo nella prelatura reggiana, stanno studiando soluzioni «migliorative atte a questo scopo». Così a farne le spese sarà la cattedra in ferro e legno dell'artista Jannis Kounellis. L'intervento è dettato dalla necessità di ottimizzare gli spazi, ma anche dal fatto che essendo presenti molti vescovi concelebranti alla messa del 16 dicembre, non sembrava corretto che il vescovo titolare stesse in altro luogo rispetto agli altri confratelli che invece troveranno posto sul presbiterio.
La cattedra però non verrà portata in presbiterio ufficialmente perchè il peso dell'opera, di ferro e legno, non permetterebbe la sostenibilità di un presbiterio già gravato dal pesante altare di Parmiggiani (costituito da due blocchi di marmo sovrapposti e che già sono stati svuotati al loro interno per essere sicuri che il pavimento sotto al quale si trova la cripta li potesse reggere). In realtà, e qui veniamo ai rumors, tutto nascerebbe da precise volontà del nuovo vescovo che darebbero una decisa sterzata rispetto alle scelte prese fino ad ora.
La cattedra dunque uscirà dalla Cattedrale. Vi farà ritorno? Anche su questo ci sono versioni discordanti. In molti sostengono che sarà poi il nuovo vescovo a decidere se reintrodurla o no. La cattedra di arte povera diventerà la seconda opera rimossa dalla Cattedrale, dopo la croce dell'artista Nagasawa che venne installata per un solo giorno e poi tolta dal vescovo Caprioli dopo le polemiche furiose sui giornali.
E' questo uno dei segni di sterzata dato da Camisasca come nuovo corso? Presto per dirlo, di sicuro, secondo la migliore tradizione millenaria della Chiesa, il cambiamento non sarà drastico, ma accompagnato. Una sorta di rivoluzione di velluto in salsa episcopale. Con buona pace di tutti.
Ufficialmente, veniamo a sapere che per consentire l'ingresso di un numero maggiore di fedeli gli uffici preposti alla celebrazione che segnerà la presa di possesso del superiore della Fraternità San Carlo nella prelatura reggiana, stanno studiando soluzioni «migliorative atte a questo scopo». Così a farne le spese sarà la cattedra in ferro e legno dell'artista Jannis Kounellis. L'intervento è dettato dalla necessità di ottimizzare gli spazi, ma anche dal fatto che essendo presenti molti vescovi concelebranti alla messa del 16 dicembre, non sembrava corretto che il vescovo titolare stesse in altro luogo rispetto agli altri confratelli che invece troveranno posto sul presbiterio.
La cattedra però non verrà portata in presbiterio ufficialmente perchè il peso dell'opera, di ferro e legno, non permetterebbe la sostenibilità di un presbiterio già gravato dal pesante altare di Parmiggiani (costituito da due blocchi di marmo sovrapposti e che già sono stati svuotati al loro interno per essere sicuri che il pavimento sotto al quale si trova la cripta li potesse reggere). In realtà, e qui veniamo ai rumors, tutto nascerebbe da precise volontà del nuovo vescovo che darebbero una decisa sterzata rispetto alle scelte prese fino ad ora.
La cattedra dunque uscirà dalla Cattedrale. Vi farà ritorno? Anche su questo ci sono versioni discordanti. In molti sostengono che sarà poi il nuovo vescovo a decidere se reintrodurla o no. La cattedra di arte povera diventerà la seconda opera rimossa dalla Cattedrale, dopo la croce dell'artista Nagasawa che venne installata per un solo giorno e poi tolta dal vescovo Caprioli dopo le polemiche furiose sui giornali.
E' questo uno dei segni di sterzata dato da Camisasca come nuovo corso? Presto per dirlo, di sicuro, secondo la migliore tradizione millenaria della Chiesa, il cambiamento non sarà drastico, ma accompagnato. Una sorta di rivoluzione di velluto in salsa episcopale. Con buona pace di tutti.
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http://ww3.virtualnewspaper.it/primapagina/books/121115reggioemilia/#/9/
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