Post in evidenza

Francesco, le nuove esequie papali e il suo peronismo

Un Papa distruttore anche delle più piccole - ma significative - tradizioni. Luigi C. Francesco, il papa argentino (ovvero peronista) Le Cro...

domenica 25 novembre 2012

Il daltonismo di Andrea Tornielli

Ci siamo imbattuti ieri sera [sabato 24 nov. 2012] in un articolo, simpaticamente intriso di pauperismo, che fa molto effetto soprattutto in questo periodo,   sul blog di Andrea Tornielli.
Il giornalista ha citato un documento  (motu Proprio Valde solliciti, del 1952) di Papa Pio XII per criticare quei (pochi) Prelati che, in ossequio con le vigendi prescrizioni del cerimoniale  ancora indossano la Cappamagna “con esibizione dell’intera coda”.
Pare che lo stesso Tornielli abbia ribadito lo stesso concetto, di fondamentale importanza per la fede e per l'ecclesiologia,  alcuni giorni fa nel corso di una conferenza  e per meglio sottolineare un “certo revival tradizionalista” nell'articolo citato è stato linkato un film presente su Youtube: la Messa Pontificale del 24 aprile 2010 celebrata nel Santuario Nazionale dell’Immacolata di Washington. 
In quella solenne liturgia difatti il Vescovo officiante S.E.R. Mons. Edward Slattery, Vescovo di Tula, Oklahoma, che all’ultimo momento dovette sostituire il Cardinale Castrillon Hoyos, fece il solenne ingresso pontificale in cappamagna (vescovile ovviamente).
Tornielli, esperto di misurazioni "a occhio" di cappamagne,  è  rimasto scandalizzato da quel filmato perchè i nostri fratelli statunitensi erano incorsi nel delitto di   “riesumare le cappe magne con esibizione dell’intera coda.
Strano che il vaticanista nel notare “l’intera coda” del Vescovo non abbia avuto poi la curiosità di vedere gli altri filmati ,  collegati, che mostrano un bel altro tipo di “coda” ovverosia la processione interminabile dei Sacerdoti e dei Religiosi, per lo più giovani, che hanno preso parte alla quella Messa Pontificale. 
Tornielli, certamente abituato ai boigottaggi Made in Italy delle (rare) Messe Pontificali  (dove al clero  non viene infatti concesso  di partecipare neppure fra i banchi dei fedeli  pena la perdita dell'episcopale benevolenza) non poteva immaginare che al Pontificale nel  Santuario di Washington avessero preso parte, come naturale ,  tantissimi Consacrati.
Ma l’ottimo vaticanista ha fatto anche un altro grave errore: ha scambiato il Vescovo officiante per un Cardinale!
Difatti ieri sera (ed anche stamattina)  il commento al video linkato  non era quello che possiamo leggere ora.
La frase originale infatti era: " Guardate queste immagini nelle quali si vede un cardinale di curia fare il suo ingresso in una chiesa di Washington ..." 
Accortosi dell'errore Tornielli ( di cui va elogiata l'onestà per aver lasciato tutti i commenti, compresi quelli di ieri sera che contestavano il vistoso errore fra il colore violaceo e quello rosso) ha mutato la frase con quella che è attualmente leggibile: " Guardate queste immagini nelle quali si vede un vescovo fare il suo ingresso in una chiesa di Washington dove stava per celebrare messa esibendo una cappa magna fuori ordinanza che gli è stata messa addosso. ..." 
A provare che il testo relativo al link è stato poi modificato c'è un commento di  ieri 24 novembre alle ore 23,24:  un commentatore che si firma Reginaldus aveva scritto: "ci può dire, dott Tornielli, il nome del cardinale tanto codato??? (o dell’Arcivescovo, come dice qui sopra Carradori….). Se quel cardinale (o arcivescovo) ha il coraggio di pavoneggiarsi così tronfiamente in pubblico, non se ne avrà certamente a male se lo si fa conoscere a tutti anche per nome…O vuole essere conosciuto solo per la sua coda??? ..."
A Tornielli era sfuggito un particolare: l'abito corale (e quindi anche la cappamagna) di un vescovo è di colore violaceo mentre quella cardinalizia è rossa!
Questo post infatti mette in risalto proprio questa leggera defaiance del caro giornalista: daltonico o distratto?
Non vogliamo addentrarci in una difficile (perché non va di moda) difesa delle insegne pontificali tradizionali. 
Se n’è occupato egregiamente Cantuale Antonianum QUI
La nostra battaglia è altrove: al massimo facciamo rammendare i buchi che i tarli hanno fatto  nonostante le massicce dosi di naftalina, alle pochissime cappamagne scampate alla distruzione  o utilizzate solo nelle rievocazioni storiche.
Tornielli si preoccupa inoltre che “se ne siano fabbricate di nuove senza curarsi delle osservazioni di buon senso stabilite da Papa Pacelli”: ci sarà anche un’indagine "ad hoc " della Guardia di Finanza presso i negozi specializzati della Capitale
E’ così sicuro Tornielli che le cappemagne “fabbricate di nuove senza curarsi delle osservazioni di buon senso stabilite da Papa Pacelli” siano state commissionate da Eminentissimi Cardinali disobbedienti? 
Noi, ad esempio, sappiamo  che un museo londinese avrebbe commissionato due cappemagne – incorrendo però nel "problema" del colore: il rosso cardinalizio sarebbe diverso di quello usato all’epoca di Pio XII - .
Ripetiamo il concetto  la nostra battaglia è altrove ma non vogliamo  neppure per un istante alimentare l’idea che i gruppi legati alla liturgia tradizionale oltre che addobbare altari o restaurare, a proprie spese, le sacre suppellettili abbandonate da 50 anni  siano sordi al  supremo esercizio della carità verso i bisognosi!
Dal 9 luglio 2007, due giorni dopo la pubblicazione del Motu Proprio Summorum Pontificum, in un crescendo continuo, uno stuolo  di artigiani, uomini e donne, sta collaborando con i vari gruppi per restaurare tutto quello che in 50 anni è stato lasciato nel più completo abbandono.
A pagare tutto questo sono i fedeli dei gruppi legati all'antica liturgia...
La stessa cosa vale per i musicisti e per i cantori, la stragrande maggioranza dei quali sono disoccupati ... in attesa di imbarcarsi per l’estero: quante volte abbiamo visto che  i membri dei nostri gruppi prendendono in mano il portafoglio per dare almeno un rimborso – spese a chi suona o canta la Messa!
Queste cose Tornielli non le può sapere perché questo è il “nostro” mondo fatto di  volontariato, di sacrificio e soprattutto di discrezione .
Un esempio luminoso ci è stato dato da un gruppo di  famiglie che ha concordato di fare le ferie meno lunghe per offrire i risparmi ottenuti  per l'organizzazione di un Pontificale a chiusura della festa triennale patronale.
Le famiglie stesse hanno chiesto  ad un generosissimo giovane di prestare al Cardinale la cappamagna della sua collezione.
Il giovane "collezionista", girando a spese proprie in auto per quasi tutta la lunghezza della penisola, ha portato il servizio pontificale completo  (che egli aveva salvato dallo smembramento grazie ai suoi risparmi e al suo lavoro  e così il Cardinale officiante ebbe la cappamagna che umilmente indossò.
Non sappiamo quello che ci riserverà il futuro ma questi gesti di grandezza umana e di dedizione alla sola gloria di Dio sono una realtà che neppure le meschine macchinazioni di alcuni ecclesiastici  potranno scalfire perché sono già incisi nel Cuore di Dio. 
A.C.


AGGIORNAMENTO
Postiamo lo scritto di  un Parroco ( che non è un marziano ne' un venusiano ...) apparso sul citato post di Tornielli condividendolo in toto.

" Gentile dott. Tornielli posso comprendere il senso del suo articolo, ma riflettendoci bene mi pare che lei sia fuori strada. 
I segni esteriori per i Vescovi e i Cardinali o altri prelati in genere, possono avere una funzione molto positiva nel senso che non riguardano tanto la persona che li indossa, ma esprimono il valore della istituzione che essi rappresentano: La Santa Chiesa Cattolica. 
Tutti siamo ammirati ad esempio del cerimoniale della corte di Inghilterra che vuole sottolineare il prestigio della corona inglese e non ci meravigliamo di tutto quell’apparato di vestiti e cerimonie, carrozze e valletti: sono manifestazione del potere inglese…… 
Così non ci meravigliamo dei giudici delle corti d’assise o della corte di cassazione che indossano toghe rosse con ermellini…. vogliono sottolineare il prestigio della giustizia….. 
Ora mi domando perchè dei successori degli apostoli dovrebbero rinunciare a certi ornamenti (in certe particolari occasioni, quando bisogna dare visibilità alla istituzione che rappresentano)? 
Oggi festa di Cristo Re ho fatto indossare ai chierichetti la veste rossa e la cotta ricamata ne è risultata una bella celebrazione tutto per la gloria di Dio….. Dio, gentile dottor Tornielli, Dio merita tutto quello che umanamente è possibile dargli, e ancora di più. 
Egli non ha rifiutato l’oro, incenzo e la mirra dei santi Re Magi e non ha rifiutato l’unguento costosissimo di nardo odoroso che la peccatrice gli versò tutto sopra i piedi asciugandoli con i suoi capelli…… 
Parliamo tanto di visibilità della Chiesa e poi vorremmo che i suoi pastori apparissero il meno possibile e fossero trattati alla stregua di gente qualsiasi…. 
Penso che mi ha capito……. don Bernardo " 

A  chiusura postiamo anche una parte di uno dei tanti ammirevoli interventi  di " Nico " : 
" ...  faccio i miei migliori auguri a lei che pensa che si tratti solo di “fedelissimi tradizionalisti che amano raccogliere bauli di vestimenta antique e si spostano da una parte all’altra per abbellire le cerimonie trasformandole in ricostruzioni storiche in costume”. 
Io a quei “collezionisti”, come li chiama Carradori, sono grato, dato che sono davvero tali in quanto hanno la cura di raccogliere, custodire e offrire con cura per il culto pubblico e privato tutto ciò che spesso non si trova più neanche nelle sacrestie delle cattedrali, manco ciò che servirebbe e potrebbe essere usato per le messe Novus Ordo; collezionisti nel senso che so e che ho capito da quando ho incominciato a prendere parte alla liturgia in forma extraordinaria, ce ne fosse almeno uno in ogni borgo d’Italia…, purtroppo sono pochi e nella maggior parte dei casi i gruppi di fedeli si arrabattano non immagina come. 
A quei collezionisti e a tutti i fedeli, tridentini e non, faccio non gli auguri, ma un enorme in bocca al lupo, perchè se lo meritano, sperando anch’io che continuino con successo e sinceramente, come fanno davvero, ad attrarre nuovi fedeli verso la bellezza della fede, non semplicemente della liturgia antica. Inoltre di cattolici con l’orticaria per Pio XII non ne vedo, vedo solo un po’ di ironia (lei lo chiami pure sarcasmo…) verso ciò che scrive e che può scrivere, ci mancherebbe, ma è ovviamente esposto alla valutazione e alle reazioni di chi legge. 
Ovvio che spero si faccia più attenzione alla Valde Solliciti d’ora in poi, ma con pragmatismo e secondo le condizioni in cui ci si trova di volta in volta, questo ovviamente glielo vorrà concedere ai gruppi SP (è sicuramente nelle sue possibilità, mi creda, soprattutto dopo che dice che non ha chiesto a nessuno “di usare le forbici sulle cappe magne”). 
Lieto poi di sapere che ogni giorno che passa scopre aspetti sempre più interessanti di quel grande Pontefice che fu effettivamente Pio XII... ( il ricordo del Suo  immenso pontificato è venerato da tutti i cattolici e specialmente da coloro che sono particolarmente legati alle antiche forme liturgiche! N.d.R.)

Nessuno, per fortuna, ce lo ha chiesto ma postiamo eugualmente le indicazioni della lunghezza della cappamagna , nella vana speranza che possano interessare a qualcuno : 7 metri er i vescovi, accorciata dalla Congregazione dei Riti a 3,5 nel 1952; 12 metri era per i cardinali prima che Pio XII la "tagliasse" a 6.