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C'è una “teologia” nella tradizione dei regali di Natale?

Il Natale non sono i regali, ma essi è giusto che ci siano. Luigi C. Il Cammino dei Tre Sentieri ,  20 Dicembre 2024 Nei nostri tempi s va d...

martedì 24 dicembre 2024

C'è una “teologia” nella tradizione dei regali di Natale?

Il Natale non sono i regali, ma essi è giusto che ci siano.
Luigi C.

Il Cammino dei Tre Sentieri,  20 Dicembre 2024

Nei nostri tempi s va diffondendo una critica spietata a tutto ciò che di “consumista” il Natale attuale possiede. Lo spreco di luci, lo shopping, la vuota esaltazione di ricchezza distolgono effettivamente l’attenzione dall’essenziale che è Gesù Bambino, sceso dal Cielo per amor nostro. E così dimentichiamo che il modo migliore per festeggiare il Natale è anzitutto porsi in condizioni spirituali tali da ricevere Dio in noi con l’Eucaristia e poter vivere questi giorni di festa proprio accanto a Lui.
Questa giusta critica alla deriva consumistica del Natale, non visto più come la festa dell’Incarnazione, bensì come una generica Festa d’Inverno che serve solamente a radunare la famiglia intorno a tavole imbandite, non deve però porsi in termini un po’ troppo spiritualistici. Credere che l’essenziale del Natale sia Gesù Bambino non significa criticare tutte quelle sane tradizioni di Natale che racchiudono in sé un messaggio comunque pienamente cristiano, come ad esempio la consuetudine dei regali.
Per questo, offriamo ai nostri lettori la riduzione di un articolo molto bello dello scrittore e giornalista inglese Gilbert Keith Chesterton, intitolato appunto “La teologia dei regali di Natale“.

Il delegato di papa Francesco per il Giubileo dice che nessuno sarà escluso dal grande evento cattolico #giubileo2025

Vi proponiamo – in nostra traduzione – l’articolo di Cristina Cabrejss, pubblicato il 23 dicembre sul sito dell’Agencia EFE, in cui si riporta l’intervista a mons. Salvatore Fisichella, Pro-prefetto della sezione per le questioni fondamentali dell’evangelizzazione nel mondo del Dicastero per l’evangelizzazione, al quale papa Francesco ha affidato il coordinamento della preparazione dell’Anno Santo 2025.
Nell’intervista il Prelato illustra (molto a modo suo) il significato dell’evento giubilare, insistendo sull’aspetto «esperienziale» ed estetico, con ciò giustificando l’inserimento, nel calendario ufficiale degli eventi dell’Anno Santo, del pellegrinaggio giubilare degli effeminati e sodomiti, organizzato dall’associazione La Tenda di Gionata, capofila della lobby LGBTecc. in Italia (ne abbiamo scritto su MiL scritto QUI, QUI, QUI, QUI, QUI, QUI, QUI, QUI, QUI e QUI).
Osserviamo che in tutta l’intervista Sua Eccellenza evita con maliziosa abilità di spiegare quale sia l’essenza dell’Anno Santo per la religione cattolica, ovvero il pentimento dei propri peccati, la conversione, la confessione, la comunione sacramentale e la preghiera: «Tutti i fedeli veramente pentiti, escludendo qualsiasi affetto al peccato […] e mossi da spirito di carità e che, nel corso dell’Anno Santo, purificati attraverso il sacramento della penitenza e ristorati dalla Santa Comunione, pregheranno secondo le intenzioni del Sommo Pontefice, dal tesoro della Chiesa potranno conseguire pienissima Indulgenza, remissione e perdono dei loro peccati» (Norme sulla concessione dell’indulgenza durante il Giubileo ordinario dell’anno 2025 indetto da Sua Santità papa Francesco).
Insomma, l’attraversamento della Porta Santa appare poco più di una delle tante tappe turistiche, tra la visita al Colosseo e la monetina da gettare nella Fontana di Trevi.

L.V.


Mons. Salvatore Fisichella, delegato di papa Francesco per l’organizzazione del Giubileo, assicura all’Agencia EFE in un’intervista, a pochi giorni dall’inizio di questo importante evento per la Chiesa cattolica, che nessuno, dalle associazioni omosessuali ai più poveri, sarà escluso dal

"Domani è sempre Natale", nuova uscita libraria

Grazie a Paolo Gulisano per questa utile recensione per il periodi del S. Natale.
Luigi C.

IL NATALE NON È LA SAGRA DEL BUONISMO

DOMANI È SEMPRE NATALE

Il Natale è anzitutto un evento religioso: è Dio che si fa bambino, è il Logos che si fa carne. Come disse il grande Tolkien all’amico Lewis: un Mito è diventato un Fatto. Fu questa affermazione ad abbattere il muro dell’agnosticismo dello studioso irlandese e a portarlo alla fede cristiana, della quale divenne in seguito appassionato apologeta. Tuttavia Lewis non abbandonò mai i territori affascinanti del Mito e della Fantasia, realizzando le appassionanti Cronache di Narnia.
Il Natale dunque è il racconto sempre fresco, vivido e commovente della storia della salvezza. Il Natale non è invece la sagra del buonismo che traspare da molta cinematografia, da racconti e dalla pubblicità. E il buonismo non è nemmeno il peggio, basti pensare ai cinepanettoni, dove il Natale è solo e semplicemente vacanza, sulla neve o in mete esotiche, da effettuarsi dopo la mangiata pantagruelica del 25.
I racconti del/sul Natale sono invece un’altra cosa. Anche là dove non è esplicitata la presenza delle figure del Vangelo, sono comunque propedeutici al Bene e al Buono. Senza indulgere a un sentimentalismo spicciolo da pubblicità televisiva, preparano all’incontro con il Vero.
Anche in ambito letterario è difficile trovare prodotti all’altezza, come ad esempio il celebre Canto di Natale di Dickens. Per questo è una piacevole sorpresa trovare in libreria il libro di Luigi Vassallo. Domani è sempre Natale. 24 racconti e una filastrocca. Editrice Ares, pag. 192 euro 14.

Summorum Pomtificum nel mondo #229: Santa Messa Gaudete, ICRSS, Lecce


15/12/2024 Domenica Gaudete, prima messa del can. Davide Ringevald, ICRSS, Lecce.
Da Facebook QUI.

Claudio

Giubileo 2025 - apertura della Porta Santa 24 dicembre 2024 ore 19:00 - #giubileo2025 #portasanta #sanpietro #annosanto

Questa sera 24 dicembre 2024 il Santo Padre aprirà ufficialmente il Giubileo 2025 con il rito di Apertura della Porta Santa della Basilica Papale di San Pietro alle h. 19.00. 
A seguire presiederà la celebrazione della Santa Messa nella notte del Natale del Signore all’interno della Basilica.

Ricordiamo che varcare la Porta Santa, alle consuete condizioni (vero pentimento, confessione sacramentale, esclusione di 
qualsiasi affetto al peccato, comunione, carità e preghiera secondo le intenzioni del Sommo Pontefice) comporterà al fedele di lucrare l'INDULGENZA PLENARIA per sè e per i morti. Qui le condizioni dal sito della S. Sede. (cfr. Enchiridion Indulgentiarum, IV ed., norm. 20, § 1). 

Qui il PORTALE UFFICIALE ad uso dei pellegrini, con orari, celebrazioni e itinerari giubilari per tutto l'Anno Santo. 

Si potranno seguire tutte le sacre celebrazioni che riguardano il Giubileo: 

qui, al sito di Vatican News;
- qui sul sito ufficiale del Giubileo; 
- qui sul sito della RAI 
- iscrivendosi qui al canale YouTube di Vatican News  


oppure sui social: 

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Natale, il primo giorno della civiltà cristiana

«Tutte le ricchezze della civiltà cristiana sono compendiate in Nostro Signore Gesù Cristo come sua fonte unica, infinitamente perfetta (…). Il primo giorno di Cristo sulla terra fu senz’altro il primo giorno di un’era storica».
Luigi C.

Trascritto della rivista brasiliana Catolicismo, dicembre 1952, Plinio Corrêa de Oliveira

Visto in una più ampia prospettiva storica, il Santo Natale fu il primo giorno di vita della civiltà cristiana.
Vita, certo, allo stato embrionale e incipiente come i primi splendori del sole che nasce, ma che già conteneva in se stessa tutti gli elementi, incomparabilmente ricchi, della splendida maturità alla quale sarebbe stata destinata.
Infatti, se è vero che la civiltà è un fatto sociale che per esistere come tale non si può contentare neppure di influenzare un piccolo gruppo di persone ma deve irradiarsi sopra una collettività intera, non si può dire che la atmosfera soprannaturale, che emanava dal presepe di Betlemme sulle realtà circostanti, già

Perché il Rito Romano Antico è più “giovanile” e “gioioso” della Nuova Messa?

La nostra "Messa di Sempre".
"Invece il Nuovo Rito è profondamente triste e, con chitarre e tamburi, sembra dire all’uomo di affidarsi al mondo con i suoi maldestri rumori e sciocche musichette, piuttosto che a Colui che ha vinto il mondo e ai suoi melodiosi silenzi".
Luigi C.

Il Cammino dei Tre Sentieri,  29 Novembre 2024
Il beato Contardo Ferrini (1859-1902), già da giovane, si recava a Messa ogni mattina. Lo accompagnava un suo fratellino. Un giorno, dopo la Messa celebrata da un sacerdote ottantenne, il piccolo chiese a Contardo: “Come mai un sacerdote così vecchio dice: ‘ad Deum qui laetificat juventutem meam?”. Il beato Contardo, battendo la mano sulla spalla del fratellino, rispose: “Devi sapere, caro Giovannino, che chi è in grazia di Dio è sempre giovane!”
Pochi ci fanno caso, ma la frase che nel Rito Romano Antico si ripete più volte prima della salita all’altare da parte del sacerdote, collocata in quello spazio e in quei momenti, è un inno di tale speranza che segna una vera e propria “sconfitta del tempo”. Che cosa deve intendersi per “sconfitta del tempo”.

Trump nomina l’anti-Francesco Burch ambasciatore presso la Santa Sede. E si scopre che l’FBI spiava la Messa in latino

La nomina di  di Brian Burch come ambasciatore degli Stati Uniti presso la Santa Sede rappresenta un punto di svolta nelle relazioni tra Washington e il Vaticano. Annunciata dal presidente eletto Donald Trump il 19 dicembre, questa decisione segna una brusca discontinuità rispetto al passato. Burch, noto per il suo ruolo di presidente di CatholicVote e le sue critiche aperte a Papa Francesco, è stato definito dalla stampa locale “un agitatore, l’opposto di un diplomatico”. La sua nomina evidenzia la volontà di Trump di instaurare rapporti con la Santa Sede basati su una linea conservatrice in netto contrasto con le posizioni di Papa Francesco.

 Ma chi è Brian Burch? Presidente della Seton Montessori School e Fondatore di CatholicVote, Burch ha sostenuto con forza tesi che pongono un forte accento su temi conservatori, come il rafforzamento delle celebrazioni in latino, le battaglie pro-vita, la critica alle unioni omosessuali e la denuncia alle associazioni cattoliche progressiste di favorire l’immigrazione attraverso finanziamenti pubblici. Definendo la decisione del pontefice di benedire le unioni omosessuali una fonte di “confusione” per la Chiesa. Una linea decisamente inconciliabile – per non dire di rottura – con quella di Papa Francesco. La nomina di Burch come ambasciatore sembra, dunque, un’esplicita dichiarazione di sfida a un pontificato considerato per molti – anche non conservatori – problematico.

Luis Badilla. Ex Governatore di Ninive (Iraq) smentisce i tentativi di uccisione di Francesco nel marzo 2021

Ancora sulla notizia del presunto attentato a Francesco durante la sua visita a Baghdad.
Grazie a Luis Badilla per queste precisazioni.
QUI MiL sulla penosa vicenda: "L’ex governatore di Ninive smentisce l’attentato raccontato da papa Francesco".
Luigi C.

Ex Governatore di Ninive (Iraq), generale Najm al-Jubouri, smentisce i tentativi di uccisione di Francesco nel marzo 2021 come racconta lo stesso Pontefice nella sua autobiografia.

          Ecco come il Pontefice, nella sua autobiografia in uscita (Corriere della Sera), racconta un presunto complotto per ucciderlo in Iraq, più di tre anni fa: "Quando il giorno seguente domandai alla Gendarmeria che cosa si sapeva sui due attentatori, il comandante mi rispose laconicamente: «Non ci sono più». La polizia irachena li aveva intercettati, e fatti esplodere. Anche questo mi ha colpito molto. Anche questo era il frutto avvelenato della guerra."

          Come prevedibile, le notizie su due terroristi che volevano uccidere Papa Bergoglio nel marzo 2021, mentre visitava l'Iraq, sono state smentite categoricamente. Il generale Najm al-Jubouri, ex Governatore di Ninive, lo scorso 18 dicembre ha dichiarato a "Baghdad’s Shafaq News" (Former Nineveh Governor denies assassination attempt on Pope) che "la narrazione di un tentativo di assassinio [del Pontefice] si potrebbe attribuire ad alcune entità di sicurezza che ne parlano con lo scopo di attrarre attenzione mediatica su di loro, oppure possono essere informazioni errate fatte pervenire al Papa". Il militare nonché politico iracheno ha poi precisato: "Non abbiamo mai sentito o visto alcune prove di questo presunto tentativo ed è sorprendente che tali affermazioni siano state fatte ora, soprattutto perché noi in Iraq non eravamo a conoscenza di queste voci”.

          L'ex Governatore, oggi generale in pensione, sorpreso e infastidito da questo racconto, ha sottolineato a più riprese a "Baghdad’s Shafaq News" che la notizia era falsa

lunedì 23 dicembre 2024

Gesù è nato veramente alla fine di dicembre?

Gesù è nato veramente nella data decisa dalla Chiesa.
Luigi C.

Il Cammino dei Tre Sentieri,  21 Dicembre 2024

Il professor Michele Loconsole, dottore in Sacra teologia Ecumenica, Presidente dell’associazione internazionale ENEC (L’Europe-Near East Centre) e Vicepresidente della Fondazione Nikolaos e dell’Associazione Puglia d’Oriente, rilasciò (clicca qui) un’interessante intervista all’agenzia di stampa Zenit, dove ricordò recenti studi che confermano il fatto che Gesù sia nato, se non proprio il 25 dicembre, senz’altro in una data molto vicina a questa. In realtà si tratta di studi che già si conoscevano. Ne aveva parlato Vittorio Messori sul Corriere della sera del 9.7.2003. Bene ha fatto il professor Loconsole a ricordarlo. E’ evidente che nulla cambierebbe, a

Il canto della Kalenda nella liturgia romana

Nella liturgia romana all’inizio della Messa di mezzanotte si può cantare la cosiddetta «Kalenda», ovvero la solenne proclamazione della nascita di Nostro Signore, una antica preghiera che prende il nome dalla prima parola del testo latino.
Il testo è giunto fino a noi perché inserito nel Breviarium romanum come preghiera da recitarsi la Vigilia di Natale all’Ora Prima ed in essa è custodito il senso universale e storico della nascita di Gesù Cristo, indicando – al di là di sentimentalismi fugaci – il vero senso di quella Nascita.
In particolare, il Direttorio su pietà popolare e Liturgia. Principi e orientamenti, approvato da San Giovanni Paolo II su proposta della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti (17 dicembre 2001), così

Orrori architettonici… e dove trovarli #220 ad Olbia (SS)

Chiesa parrocchiale di Sant’Ignazio da Laconi dell’arch. Francesca Leto (anno 2022).

Dopo aver guardato con raccapriccio i risultati degli investimenti economici anche della Diocesi di Tempio-Ampurias (circa 4.600.000 euro), ribadiamo la domanda: se lo meritano l’otto per mille?

Lorenzo

Descrizione del progetto: La chiesa, orientata a est, si staglia in altezza con un volume perfettamente delineato, bianco, privo

“Le Bibbie CEI 74 e CEI 2008 si dimenticano una piccola parola: Dio. E come sempre la Vulgata di San Girolamo resta la Bibbia più completa

Altre mende alle nuove traduzioni della S. Bibbia. Il caso di 1 Tess 2,16b.
Luigi C.


“E quelli che ballano sono visti come pazzi da quelli che non sentono la musica.” (F. Nietzsche).
Con l’aiuto di Fra Paolino, nel riordino dei miei vecchi quaderni sgualciti, ho trovato un errore che riguarda la 1 Tessalonicesi 2,16b. Un errore molto interessante, o meglio una “Omissione” eccellente, che riguarda non solo la Bibbia Cei 2008, ma anche l’edizione del 74.
Come sempre, la cartina di tornasole risulta essere sempre la Bibbia Vulgata di San Girolamo. Ma andiamo a studiare questo errore di “Omissione”.

CEI 74: “Ma ormai l’ira è arrivata al colmo sul loro capo” (1 Tess 2,16b)

CEI 2008: “ Ma su di loro l’ira è giunta al colmo” (1 Tess 2,16b)

Vulgata: “pervenit enim ira Dei super illos usque in finem” (1 Tess 2,16b)

La Bibbia Martini e Ricciotti riportano entrambe il pezzo completo “ira di Dio”.

Quindi studiando bene le varie versioni notiamo che le due Bibbie Cei 74 e 2008 riportano solo “ira”, invece la Vulgata e le Bibbie Martini e Ricciotti traducono con “ira di Dio”. Chi avrà ragione?

L'arcidiocesi del Belgio include una "delegata episcopale" donna nella preghiera eucaristica durante la messa

News terribili (ridicole, se non fossero tragiche) dalla Chiesa del Belgio.
Dopo la lunga lista dei morti avremo anche la lista dei dipendenti delle diocesi nel canone della Messa? 
Sappiamo che la Messa è valida ma se accadesse nelle nostre parrocchie, forse non ci andremmo volentieri...
QUI Michael Haynes su LifeSiteNews. Vedere anche QUI, QUI e QUI. In fondo al post il comunicato ufficiale della Diocesi.
L'Arcidiocesi di Malines-Bruxelles in Belgio ha ordinato alle sue Parrocchie di includere Rebecca Charlier-Alsberge, delegata "episcopale" del Vicariato del Brabante Vallone, nella Preghiera Eucaristica della Messa, subito dopo il Papa e il Vescovo locale.
In uno sviluppo degno di nota, l'arcidiocesi belga ha emesso un promemoria affermando che una laica, che funge da delegata episcopale al posto di un vescovo, dovrebbe essere nominata nel canone della messa insieme al Papa e al vescovo locale.
Verso la fine dell'anno scorso, l'arcidiocesi di Malines-Bruxelles ha nominato Rebecca Charlier-Alsberge delegata episcopale del Vicariato del Brabante Vallone (QUI e QUI), uno dei tre vicariati che compongono l'arcidiocesi. La mossa è stata degna di nota ed è stata

Luis Badilla. "Per Papa Francesco visitare la Francia era già un problema nel 2014"

Grazie a Luis Badilla per questa nuova analisi sulla ritrosia di Francesco a fare viaggi apostolici in Francia.
QUI ancora Badilla sulla mancata visita a Notre Dame.
Luigi C.

Per Papa Francesco visitare la Francia era già un problema nel 2014 quando rifiutò di andare alla Cattedrale Notre-Dame di Strasburgo

Quanto si è visto tra il Papa e la Francia durante il pontificato è piuttosto singolare. Nonostante i rapporti personali tra il Papa e il governante francese siano buoni, cordiali e affettuosi e i rapporti diplomatici bilaterali ugualmente positivi e collaborativi, Francesco ha sempre alimentato una fredda distanza sull'ipotesi di un suo viaggio, ignorando i numerosi inviti di due Presidenti, Hollande e Macron, dei vescovi e di altre organizzazioni. La spiegazione è stata sempre quella solita, logora e ormai superata dalla realtà: Papa Bergoglio privilegia le periferie.

Va ricordato però, per completezza di cronaca, che tra Parigi e il Vaticano ci sono stati diversi momenti di tensione, prolungati nel tempo, come, per esempio, il rifiuto del gradimento diplomatico all’ambasciatore Laurent Stefanini, nominato da Macron, perché persona omosessuale. Tra l’altro, una cosa identica era già accaduta con un altro ambasciatore ai tempi di Nicolas Sarkozy, secondo una rivelazione dell’ex Ministro degli Affari esteri di Parigi, Bernard Kouchner.

domenica 22 dicembre 2024

Sono sante le carmelitane scalze di Compiègne, ghigliottinate nel 1794 dai rivoluzionari

Mercoledì scorso, Papa Francesco ha esteso alla Chiesa universale il culto dei martiri di Compiègne: la Beata Teresa di Sant'Agostino e le sue 15 compagne dell'Ordine delle Carmelitane Scalze di Compiègne, martiri, uccise dai rivoluzionari giacobuini in odio alla fede il 17 luglio 1794, a Parigi (Francia), iscrivendole nel registro dei Santi.
QUI Michael Haynes sulla bella notizia.
QUI i post di MiL sulle Martiri.
Luigi C.

Vatican News, 18-12-24

Sono sante le beate Teresa di Sant’Agostino e 15 compagne dell’ordine delle Carmelitane Scalze di Compiègne, uccise in odium fidei durante la Rivoluzione francese. [...]

Santa Teresa di Sant’Agostino e le 15 compagne carmelitane scalze di Compiègne

Approvando i voti favorevoli della sessione ordinaria dei cardinali e vescovi, membri del Dicastero, il Papa ha dunque deciso di estendere alla Chiesa universale il culto delle beate Teresa di Sant’Agostino (al secolo: Maria Maddalena Claudia Lidoine) e delle sue 15 compagne carmelitane scalze di Compiègne, che hanno subìto il martirio il 17 luglio 1794 a Parigi (Francia), iscrivendole direttamente

Francesco, le nuove esequie papali e il suo peronismo

Un Papa distruttore anche delle più piccole - ma significative - tradizioni.
Luigi C.

Francesco, il papa argentino (ovvero peronista)


Fin dall’inizio del suo pontificato, Francesco ha volutamente dato segnali di discontinuità con il passato degli immediati predecessori non solo nell’applicazione del Vaticano II, ma persino nella stessa concezione del papato. Il Vescovo di Roma, titolo che egli predilige, non deve più apparire come un monarca, ma mostrarsi come un uomo del popolo, voluto dal popolo. Dal rifiuto d’indossare l’abito corale al cambiamento delle esequie pontificie, Francesco ha dimostrato come vuole che il suo pontificato — e la sua persona — venga ricordato, per segnare un punto di non ritorno nella Chiesa. Non dobbiamo dimenticare infatti che egli, oltre che un gesuita arruppiano, è un argentino dell’epoca peronista. Il dittatore argentino Peron è stato un uomo di sinistra che ha saputo riciclarsi a destra, affascinando le masse — il pueblo — col suo stile informale e anticonformista. In realtà, fu il più conformista dei “populisti“: voleva il potere e il potere tenne tutto per sé.
Il giovane Jorge Mario Bergoglio forse non ne condivideva le idee politiche, ma ne apprezzava l’idea e

Ancora la Cathédrale Notre-Dame di Parigi! Le riflessioni dei veglianti che da 169 settimane pregano davanti all’Arcivescovado

Vi proponiamo – in nostra traduzione – la lettera 1142 pubblicata da Paix Liturgique il 20 dicembre, in cui Christian Marquant, Presidente dell’associazione Oremus-Paix Liturgique, torna ad analizzare la cerimonia di riapertura della Cathédrale Notre-Dame di Parigi (ne abbiamo già scritto su MiL QUI, QUI, QUI, QUI e QUI).

L.V.


Mentre guardavo alla televisione la cerimonia di riapertura della Cathédrale Notre-Dame di Parigi, ho pensato a questo passo dello scrittore Joris-Karl Huysmans Obl. OSB, in Les foules de Lourdes [Le folle di Lourdes: N.d.T.], dove

Padre Lanzetta. Burattini nelle mani di Dio? Pelagio redivivo. VIDEO

Riceviamo e pubblichiamo.
"Pelagio, monaco britannico contemporaneo di Sant’Agostino, negava la realtà del peccato originale trasmesso da Adamo ai suoi discendenti. Quindi negava di conseguenza la necessità della grazia per fare il bene e della preghiera per ottenere da Dio di superare le tentazioni e di non cadere in peccato. Fu infastidito in particolare da una preghiera del Santo d’Ippona: «Dammi quello che comandi e poi comanda ciò che vuoi» (Confess. 10, 29, 40). Per Pelagio questa preghiera riduceva l’uomo a un burattino determinato dal movimento della grazia divina. Quando però fu messo alle strette e gli si fece notare che con la preghiera del Signore nel Padre nostro, chiediamo: «Rimetti a noi i nostri debiti…E non ci indurre in tentazione», Pelagio rispose che in quel caso chiediamo a Dio che non ci faccia sopportare dei mali che non siamo in gradi di evitare con le nostre forze. Tutto puramente naturale. Se infatti non c’è il peccato originale, la natura umana non è ferita e quindi l’uomo fa tutto da sé. Non ha bisogno di Dio. E succede che, in quest’ottica, la Beata Vergine diventi fastidiosa per la sua capacità di scegliere solo Dio e il bene in quanto Immacolata Concezione. È pur vero però che Pelagio, nel suo errore, chiamava in causa la Madre di Dio (per la quale bisogna fare un’eccezione, gli dirà Sant’Agostino), per giustificare l’assenza del peccato originale. Anche nel delirio ereticale a volte si dice qualcosa di vero. Tuttavia la sfida lanciata da Pelagio è ancora molto attuale: quando si è veramente liberi?".
QUI e sotto il video integrale.
Luigi C.

Quali sono le proprietà della Fede?

Piccolo catechismo sulla virtù teologale della Fede.
Luigi C.


Le proprietà della Fede sono cinque: la soprannaturalità, la certezza, l’oscurità, la libertà e la ragionevolezza.
La soprannaturalità: la Fede è una virtù che non si può acquistare con le sole forze naturali, bensì viene infusa gratuitamente da Dio con il Battesimo.
La certezza: l’assenso della Fede è più certo anche di un assenso di tipo scientifico, in quanto la Rivelazione di Dio è infinitamente superiore alla ragione.