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Papa Francesco in preghiera nella Basilica di Santa Maria Maggiore

Riportiamo l’articolo pubblicato pochi minuti fa sul sito Vatican News , in cui si dà notizia che papa Francesco si è recato nella Basilica...

sabato 12 aprile 2025

Papa Francesco in preghiera nella Basilica di Santa Maria Maggiore

Riportiamo l’articolo pubblicato pochi minuti fa sul sito Vatican News, in cui si dà notizia che papa Francesco si è recato nella Basilica liberiana per rendere omaggio alla Salus Populi Romani prima dell’inizio della Settimana Santa.
Di seguito riportiamo anche la comunicazione ai giornalisti rilasciata dalla Sala Stampa della Santa Sede.

L.V.


«Nel primo pomeriggio di oggi papa Francesco si è recato nella Basilica di Santa Maria Maggiore e, alla vigilia della Domenica delle Palme e della Settimana Santa, si è fermato a pregare davanti all’icona della Vergine, Salus Populi Romani». È

Casalini e Zenone. "Francesco in poncho a s. Pietro. Atto voluto?". Oggi 12 aprile VIDEO alle 18

Il penultimo atto della desacralizzazione del papato è un atto voluto, ricercato, meditato oppure una casualità? 
Con il nostro Luigi Casalini (https://blog.messainlatino.it/), ci interrogheremo sull’ultima apparizione pubblica di Papa Francesco in abiti dimessi e informali. 
Quale messaggio si è voluto trasmettere con un’immagine tanto insolita quanto studiata? È stata un’improvvisazione dettata dalla salute o una scelta simbolica e intenzionale? Una riflessione a due voci sul ruolo dei segni e della tradizione nel cuore della Chiesa. 
Oggi 12 aprile alle 18,00.
QUI e sotto per vedere il video di oggi.

Perché l’uomo medievale non poteva fare a meno della Bellezza? - #saintechappelle #bellezza #medioevo

Stained Glass Cathedral Saint Chapelle Paris France. Saint King Louis 9th created Sainte Chapelle in 1248 to house Christian relics, including Christ's Crown of Thorns. Stained Glass created in the 13th Century and shows various biblical stories along with stories from 1200s.

La Bellezza salverà il mondo.
E già sant’Agostino aveva sentenziato nel De musica: “Che altro si può amare se non le cose belle?”.
Luigi C.


1.I medievali non solo amavano la bellezza, ma la ritenevano in un certo qual modo necessaria. Pensiamo alle cattedrali gotiche. Le guglie venivano fatte benissimo fino alla cima, adornate di disegni e di decorazioni che nessun uomo avrebbe mai potuto ammirare, ma solo viste da Dio e … dai piccioni. Un particolare, questo, che solitamente non viene messo in risalto, ma che è di grande importanza per capire come i medievali intendessero la bellezza. Per loro, infatti, la bellezza non era qualcosa che necessitava di esser vista, ma qualcosa che necessitava e basta. Ci spieghiamo meglio. I medievali non

Porfiri. Messe domenicali. La bruttezza, la Bellezza e la devozione

Novus Ordo, Messa di Sempre e riti orientali tradizionali.
Guardare la differenza.
Luigi C.


Mi sembra interessante raccontare l’esperienza delle chiese in cui ho girovagato oggi, 6 aprile, quinta domenica di Quaresima, al centro di Roma. Evito di menzionare, nel bene e nel male, il nome delle chiese perché non è quello il punto.
Sono andato a Messa in una chiesa poco conosciuta dove il rito di Paolo VI viene celebrato con dignità e senza troppi fronzoli. Soprattutto, cosa per me da lodare, non si canta perché non ci sono le possibilità per questo. Vi assicuro che fra il cantare male e il non cantare è molto meglio il non cantare, perché il cantare male o cantare cose sbagliate non aiuta di certo la preghiera.

Dopo la Messa ho un po’ girovagato per il centro di Roma. Prima sono entrato in una chiesa dove si celebrava con il Messale pre conciliare, al momento in cui un coro polifonico cantava l’Agnus Dei e tutti erano inginocchiati per l’elevazione dell’Ostia consacrata. C’era, evidentemente, una atmosfera molto spirituale.
Successivamente sono entrato in un’altra bella e spaziosa chiesa non lontano da Largo Argentina. Purtroppo qui il canto eseguito durante la liturgia strideva completamente con la maestà della chiesa. Una persona al pianoforte elettronico (?!?) con sottofondo di un tappeto di archi (prodotti dalla stessa tastiera) cantava un canto che parlava della gioia e lo cantava proprio al modo di un cantante pop degli anni ‘80. C’era una atmosfera melensa e sdolcinata, proprio creando un contrasto netto con la liturgia e con la bellezza della chiesa. Sembrava un piano bar. Il sentimentalismo è una delle pesti dell’epoca contemporanea nella musica liturgica, una infezione di sentimentalismo, almeno qui a Roma, a cui non sono totalmente estranee le istituzioni ufficiali della Chiesa cattolica.

Poi sono andato nel quartiere ebraico di Roma, in una chiesa che per tanto tempo desideravo visitare e che sempre avevo trovato chiusa. La chiesa era piena di fedeli di origine africana.

Come sarà l’Assemblea Ecclesiale del 2028? Date un’occhiata a quella latinoamericana del 2021 (Prima Parte)

[Il 25 novembre, Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza Contro le Donne, le religiose e le laiche presenti alla Messa serale dell’Assemblea Ecclesiale in corso a Città del Messico benedicono cardinali, vescovi e altri partecipanti dall’altareal termine della liturgia. Screenshot, https://youtu.be/qcWATjWooEs?t=4488 1:14:50]

Il tragico Sinodo continua.
Catholic World Report – George Weigel: "Sinodalità contro l’episcopato? “L'insegnamento del Concilio Vaticano II sull'autorità dei vescovi come organo di governo della Chiesa, con e sotto il Papa, continua a essere fortemente attenuato.”".
Luigi C.

José Antonio Ureta e Julio Loredo, TFP

L’11 marzo, dal letto del Policlinico Gemelli - dove otto giorni prima si trovava in punto di morte - Papa Francesco ha convocato la Chiesa universale a riunirsi in un’assemblea ecclesiale nell’ottobre 2028. Entro quella data potremmo già avere un nuovo papa. Apparentemente, l’idea è di garantire che il Sinodo sulla Sinodalità raggiunga la fase conclusiva della sua “recezione”. Il Pontefice intende lasciare la sinodalità come eredità principale del suo pontificato.
Il Segretario Generale del Sinodo dei Vescovi, il cardinale maltese Mario Grech, ha dichiarato a Vatican News che questa assemblea ecclesiale sostituirà una nuova assemblea sinodale sulla sinodalità[1]. Qual è la differenza? Perché un’assemblea possa essere definita sinodale, la maggioranza dei partecipanti deve essere composta da vescovi. Come suggerisce il nome, ciò non è richiesto in un’assemblea ecclesiale che riunisce tutto il Popolo di Dio, formato principalmente da laici, in particolare donne.
Questa ipotesi - avanzata giustamente dal noto canonista p. Gerald Murray in un articolo per The CatholicThing[2] - trova conferma in un precedente meno noto: la Prima Assemblea Ecclesiale dell’America Latina e dei Caraibi. Essa si è svolta tra il 2019 e il 2021, culminando in un evento ibrido - in presenza e online - con più di mille delegati. Poiché erano ancora in vigore le restrizioni dovute alla pandemia di COVID-19, 966 delegati hanno partecipato online e 72 si sono riuniti di persona a Città del Messico dal 21 al 28 novembre 2021[3].

Martirologio Romano: 12 Aprile 2025

Testo tratto dal Martirologio Romano pubblicato per ordine del Sommo Pontefice Gregorio XIII, riveduto per autorità di Urbano VIII e Clemente X, aumentato e corretto nel MDCCXLIX da Benedetto XIV (quarta edizione italiana, Libreria Editrice Vaticana, MDCCCLV).

Oggi la Chiesa cattolica, secondo il calendario romano tradizionale, celebra il sabato della settimana di Passione.

L.V.

12 Aprile 2025, Luna decimaterza

A Veróna la passione di san

venerdì 11 aprile 2025

Ridiamo per non piangere: il decreto del Dicastero per il culto divino sulle vesti del Romano Pontefice

Abbiamo scoperto (!!!) il seguente decreto del Dicastero per il culto divino – che vi proponiamo in originale latino e in nostra traduzione – il quale fa seguito alla comparsa di ieri mattina, nella Basilica di San Pietro in Vaticano, di papa Francesco, «(tra)vestito in borghese con un miserrimo poncho e pantaloni neri» (QUI la notizia con il video pubblicato per primo in assoluto su MiL-Messainlatino.it).
Ringraziamo l’anonimo autore per averci strappato un sorriso (sempre per non piangere).

L.V.

DECRETUM

Ad Vestitatem Romano Pontifice:
ad libendum Modernitatis
et Presbiterumque Commoditatem

Ex mandato Summi Pontificis, et ob urgentem necessitatem pastoralem, statuimus:

Ut Romanus Pontifex, a

Magister. "Parolin è il candidato di cui tanto si parla, ma è un’anatra zoppa"

Grazie a Sandro Magister continuiamo l'analisi sui possibili prossimi papabili.
Luigi C.

10-4-25

La salute precaria di papa Francesco alimenta le congetture su un non lontano conclave. E il ruolo vicario assunto in questo frangente dal cardinale Pietro Parolin, 70 anni, segretario di Stato, sembra far di lui l’uomo giusto per la transizione e la successione, col prudente equilibrio di cui dà prova in questo difficile momento.
Niente di più illusorio. Francesco non ha mai fatto pieno affidamento su Parolin, né questi pare in grado di raccogliere tra i cardinali quell’estesa fiducia che è necessaria per l’elezione.
Tra Parolin e Francesco i contatti sono molto più rari e freddi di quanto si creda, anche ora che la loro collaborazione sarebbe utile più di prima. Interrogato dai giornalisti alcuni giorni dopo il ritorno del papa dall’ospedale, il cardinale ha risposto di sapere poco o nulla: “Per quanto è di mia conoscenza il papa in questo momento non vede nessuno, non riceve e altre notizie io non ho”.
Ma nei giorni in cui il papa era ricoverato al Policlinico Gemelli, a Parolin era capitato di peggio.
La prima visita del segretario di Stato a Francesco era prevista per il 19 febbraio. Ma invece di lui il papa preferì ricevere la premier italiana Giorgia Meloni, alla quale disse di sapere “che c’è chi prega per la mia morte” ma intanto “il Signore della messe ha pensato di lasciarmi qui”.
La prima visita il papa la concesse a Parolin il 24 febbraio, purché accompagnato dal suo “sostituto” Edgar Peña Parra, molto più in confidenza con Francesco.

Card. ZEN. "L’attesa e il compimento: Meditazioni per l’Avvento, il Natale, la Quaresima e la Pasqua"

Riceviamo e pubblichiamo.
Luigi C.

COMUNICATO STAMPA

“L’attesa e il compimento” di Joseph Zen: meditazioni per ritrovare la speranza dal cuore della prova

A cura di Aurelio Porfiri | Edizioni Ares


In un tempo segnato da incertezze e crisi, arriva in libreria un libro che è una vera e propria bussola spirituale: L’attesa e il compimento: Meditazioni per l’Avvento, il Natale, la Quaresima e la Pasqua, scritto dal cardinale Joseph Zen, figura eminente della Chiesa cattolica e voce libera di Hong Kong, e curato da Aurelio Porfiri, musicista e studioso di liturgia di fama internazionale.
Il volume, pubblicato da Edizioni Ares, raccoglie riflessioni nate in un contesto di tensioni sociali e politiche, ma che parlano al cuore di ogni credente: come vivere pienamente l’anno liturgico? Come prepararsi, con speranza e profondità, ai grandi misteri della Redenzione?

Aggiornamento sulla salute di papa Francesco (venerdì 11 aprile 2025)

Oggi la Sala Stampa della Santa Sede ha rilasciato la seguente informazione in merito alla salute di papa Francesco.
Oremus pro infirmo Pontifice.

L.V.

Informazione, 11 aprile 2025

Il Papa prosegue una convalescenza regolare. Il quadro è stazionario con i miglioramenti graduali dal punto di vista motorio, respiratorio e nell’uso della voce. Buone le analisi del sangue. Il Papa per

Pentin. "L’ “Assemblea ecclesiale” del Sinodo rispecchia il modello anglicano e mina l’autorità episcopale?"

York Minster è la sede dell’arcivescovo di York, la seconda carica più alta della Chiesa d’Inghilterra; fu consacrata come edificio cattolico nel 1472, prima della Riforma inglese. (foto: Di MatzeTrier - Opera propria, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=7305844)

"La nuova fase sinodale annunciata inizierà a livello locale nel 2026, poi passerà alle conferenze episcopali nazionali e internazionali nel 2027, prima di proseguire con una valutazione continentale nella prima metà del 2028 e concludersi con l’assemblea ecclesiale".
Luigi C.

di Edward Pentin, TFP

CITTÀ DEL VATICANO — Mentre il Vaticano dà il via a una fase triennale di attuazione del Sinodo sulla Sinodalità, il processo — già criticato perché flirterebbe con l’ecclesiologia protestante — si sta forse spingendo sempre di più verso un modello di governo estraneo alla Chiesa cattolica?
Il 15 marzo, il cardinale Mario Grech, segretario generale del Segretariato Generale del Sinodo, ha annunciato che il “Processo di Accompagnamento della Fase di Attuazione del Sinodo sulla Sinodalità” culminerà nell’ottobre 2028 non con un sinodo dei vescovi, ma con qualcosa di nuovo nel governo della Chiesa cattolica: un’“assemblea ecclesiale” in cui il “Popolo di Dio”, composto da un numero pressoché uguale di vescovi, clero, religiosi e laici, proporrà prospettive “per l’intera Chiesa”.
Si tratta di una notevole deviazione rispetto alle precedenti assemblee del Sinodo sulla Sinodalità, dove la maggioranza dei voti era espressa dai vescovi.
Il cardinale Grech ha confermato in un’intervista con Vatican Media che, poiché l’assemblea ecclesiale sarà un raduno di tutta la Chiesa, essa sarà diversa “per natura e funzione” da un tradizionale Sinodo dei Vescovi, “che è e rimane essenzialmente un’assemblea di vescovi”.

11 aprile. Santa Gemma Galgani - #santagemma #lucca

Il ritratto che vediamo è di Santa Gemma Galgani (1878-1903), che divenne famosa per le visioni e rivelazioni che la Grazia di Dio le diede. Era italiana, visse nella città di Lucca.

E’ vero che l’angelo custode aiuta ad assolvere i propri doveri di stato?

Facciamoci sempre aiutare dal nostro Angelo Custode.
Luigi C.


1.L’adempimento costante ed esatto del proprio dovere di stato non è qualcosa di facoltativo, ma un obbligo morale. Ciò ovviamente non significa che non possano esserci dei difetti in tal senso, l’importante è che a livello d’intenzione si tenda all’esattezza. Da ciò si capisce perché l’angelo custode, tra i tanti aiuti che può dare, vi è anche quello di aiutare, confortare e sostenere affinché si possano compiere costantemente ed esattamente i propri doveri di stato. Certo, perché questo avvenga, occorre non solo essere in amicizia con il proprio angelo (ovvero nella grazia di Dio), ma anche pregarlo e invocare questo tipo di aiuto.

2.Tale aiuto dell’angelo custode riguarda non solo i doveri ordinari del proprio stato ma anche quelli straordinari,

Haynes. "La sorprendente apparizione disordinata di Papa Francesco in Vaticano: era intenzionale?"

Michael Haynes sulla, salva reverentia, grottesca apparizione del S. Padre Francesco di ieri, con il Papa senza papalina, con un poncho addosso e pantaloni neri (di cui MiL - QUI -, per primo, ha pubblicato il filmato).
Anche il baluardo della talare bianca è crollato. Chissà come è contento Lutero.
"Il Sommo Pontefice è tornato in Vaticano dopo i suoi lunghi giorni e notti in ospedale. E così, imperterrito dai suoi due incidenti mortali, torna l'uomo che governa in modo tale da confondere e offuscare costantemente chi gli sta intorno. Alle descrizioni di "Papa Dittatore" e "Grande Riformatore" va aggiunto anche il termine "Grande Intrigante"".
QUI le Cronache di Papa Francesco: "La storia della Chiesa è strapiena di papi immorali, cattivi e mediocri, ma forse nessuno è stato più indegno di essere papa di Francesco. Nessun papa, prima di lui, ha denigrato il Papato così tanto e così tristemente".
Luigi C.


CITTÀ DEL VATICANO ( PerMariam ) — In una mossa a sorpresa, Papa Francesco è apparso oggi in Vaticano in un evento degno di nota soprattutto per il suo aspetto sorprendentemente trasandato.
Giovedì pomeriggio, poco prima delle 13:00 (ora di Roma), turisti e pellegrini nella Basilica di San Pietro sono stati accolti da un avvistamento inaspettato del Papa. I resoconti, pubblicati per primi dall'ANSA, hanno documentato come si fosse recato a ispezionare i lavori di restauro appena conclusi sull'altare della Cattedra, prima di essere trasportato in sedia a rotelle a pregare all'altare di San Pio X.
Successivamente è ritornato alla foresteria Casa Santa Marta, che ha scelto come sua residenza per tutta la durata di questo pontificato.
Ma ancora più sorprendente dell'apparizione a sorpresa del Pontefice – di cui parleremo più avanti – è stata la sua apparizione e quella dei suoi collaboratori.
Il Papa era completamente privo di abiti clericali, indossando una maglietta bianca a maniche lunghe e pantaloni neri, con una coperta o un poncho a coprirgli il busto per proteggerlo dal freddo. Stava anche usando le cannule nasali per l'ossigeno e non indossava il suo zucchetto papale.
Un video pubblicato per la prima volta dal ben documentato Messa in Latino rivela tutto —

Martirologio Romano: 11 Aprile 2025

Testo tratto dal Martirologio Romano pubblicato per ordine del Sommo Pontefice Gregorio XIII, riveduto per autorità di Urbano VIII e Clemente X, aumentato e corretto nel MDCCXLIX da Benedetto XIV (quarta edizione italiana, Libreria Editrice Vaticana, MDCCCLV).

Oggi la Chiesa cattolica, secondo il calendario romano tradizionale, celebra il venerdì della settimana di Passione.

L.V.

11 Aprile 2025, Luna decimaseconda

Festa dei sette Dolori della beatissima

giovedì 10 aprile 2025

NOSTRE INFORMAZIONI di mons. Eleuterio Favella: nota sul nuovo modello di fanone pontificio

Per tramite del suo segretario diacono Ambrogio Fidato, abbiamo ricevuto la seguente informazione ex Aedibus da S.E.R. Mons. Eleuterio Favella.
La comunicazione segue comparsa questa mattina, nella Basilica di San Pietro in Vaticano, di papa Francesco, «(tra)vestito in borghese con un miserrimo poncho e pantaloni neri» (QUI la notizia con il video su MiL).
Grati a Sua Eccellenza Reverendissima per il rinnovato privilegio della sua considerazione nel volerci segnalare alcuni documenti che altrimenti passerebbero inosservati o non verrebbero evidenziati come dovrebbero ed inginocchiati al bacio dell’anello, ci professiamo imperituramente suoi servitori umilissimi et figli devoti in Cristo, e imploriamo la sua augusta benedizione.

L.V.

NOSTRE INFORMAZIONI

A seguito delle subitanee roventi polemiche sorte in margine alla

“S. Girolamo aveva ragione. Le Bibbie CEI no. L’errata traduzione di Ef 6,24”

Grazie ad Investigatore Biblico per queste analisi sulle nuove traduzioni bibliche.
Luigi C.

31-3-25

Nel versetto finale della lettera agli Efesini, Paolo si congeda con una benedizione che porta con sé una densità teologica sorprendente. Il versetto 6,24 recita:
Ἡ χάρις μετὰ πάντων τῶν ἀγαπώντων τὸν Κύριον ἡμῶν Ἰησοῦν Χριστὸν ἐν ἀφθαρσίᾳ
(hē cháris metà pántōn tōn agapṓntōn tòn Kýrion hēmōn Iēsoûn Christòn en aphtharsía),
ossia: «La grazia sia con tutti quelli che amano il Signore nostro Gesù Cristo in incorruttibilità.»
Questo testo, nella sua sobrietà, custodisce una profondità che merita di essere ascoltata senza fretta.

Le versioni CEI del 1974 e del 2008 traducono invece: «La grazia sia con tutti quelli che amano il Signore nostro Gesù Cristo con amore incorruttibile». Una formulazione che, a prima vista, sembra chiara e devota. Tuttavia, l’espressione «con amore incorruttibile» non corrisponde al testo originale greco. Il termine greco ἀφθαρσίᾳ (aphtharsía) non è un aggettivo qualificativo dell’amore, ma un sostantivo che indica una condizione: incorruttibilità, incaducità, uno stato che appartiene all’eternità e non alle emozioni umane.

San Girolamo, con la sobrietà che lo caratterizza e una profonda intelligenza teologica, traduce nella Vulgata:
«Gratia cum omnibus qui diligunt Dominum nostrum Iesum Christum in incorruptione.»
È una traduzione fedele, asciutta, essenziale. Non parla di un amore “incorruttibile”, ma di un amore vissuto in uno stato di incorruttibilità. La differenza non è solo linguistica, ma spirituale.

Beato Jerzy Popieluszko, martire del comunismo

Grazie a Giuseppe Rusconi per il ricordo del grande martire polacco, ucciso dei comunisti, il Beato Jerzy Popieluszko.
Luigi C.

JERZY POPIELUSZKO: UN LIBRO MOLTO INTERESSANTE – UNA FIGURA ATTUALE ANCHE OGGI NELLA POLONIA DELL’AUTOCRATE LAICISTA DONALD TUSK

Il 2 aprile di vent’anni fa, in una sera di primavera, moriva Giovanni Paolo II. Eravamo alla Veglia in piazza San Pietro con migliaia di fedeli oranti e commossi… poi verso le nove tornammo a casa in metropolitana e, aperta la porta, la figlia Valeria disse: “Papà, il papa è morto. L’hanno detto adesso alla televisione”. Era stato Leonardo Sandri, allora Sostituto della Segreteria di Stato, a dare l’annuncio alla Piazza in lacrime: “Il nostro amatissimo padre, il papa Giovanni Paolo II è tornato alla casa del Padre alle 21.37. Preghiamo per lui”.
A vent’anni da quel momento triste e indimenticabile vogliamo ricordare Karol Wojtyla segnalando un libro su una figura luminosa di sacerdote per cui il papa polacco molto pregò e pianse, fino a inginocchiarsi sulla sua tomba il 14 giugno 1987 nel corso del terzo viaggio apostolico in patria: don Jerzy Popieluszko, assassinato nell’ottobre del 1984 dai servizi di sicurezza del regime comunista, famoso per le sue ‘Messe per la Patria’. Del martire trentasettenne, beatificato il 6 giugno 2010 a Varsavia (rito presieduto dal cardinale Angelo Amato), questo sito ha riferito in diverse occasioni (vedi ad esempio https://www.rossoporpora.org/rubriche/interviste-a-personalita/43-annalia-guglielmi-su-padre-popieluszko.html ). Popieluszko è un esempio mirabile di fedeltà a Cristo che è attuale anche nella Polonia odierna, in cui il governo sostanzialmente laicista presieduto dal cinico autocrate Donald Tusk sta progressivamente smantellando la democrazia, imponendo con arroganza i ‘nuovi diritti’, eliminando per via giudiziaria l’opposizione e penalizzando in vari modi quella larga parte di cattolicesimo fedele alla Dottrina sociale della Chiesa nel solco degli insegnamenti di Karol Wojtyla.
Su Popieluszko è uscita (per le edizioni Ares) in occasione del quarantesimo del rapimento e dell’assassinio la traduzione italiana di un libro di Wlodzimierz Redzioch (noto giornalista cattolico polacco che vive a Roma da decenni) e di Grzegorz Gorny (giornalista e regista polacco), corredato da una serie di foto molto significative di Janusz Rosikon (fra i fotografi più noti in Polonia). Dal titolo “Jerzy Popieluszko, martire del comunismo”,

CHE SQUALLORE! Francesco si presenta in poncho nella Basilica di San Pietro in Vaticano

Siamo senza parole: abbiamo ricevuto da una nostra fonte, che ringraziamo – pur con grande dolore – caldamente, il video dell’arrivo di papa Francesco questa mattina nella Basilica di San Pietro in Vaticano (QUI su MiL la notizia).
Il Santo Padre appare (tra)vestito in borghese con un miserrimo poncho e pantaloni neri (e ovviamente senza papalina).
Riportiamo di seguito il video integrale, la cui autenticità ci è stata confermata.
Salva reverentia: ma è del mestiere questo?! È mai possibile che anche i suoi più stretti collaboratori non abbiamo mostrato rispetto dell’altissima carica che ricopre e non lo abbiano consigliato – se non obbligato – a presentarsi in pubblico ai fedeli (all’interno della Basilica Vaticana!) con un abito dignitoso e degno della sua carica?
È crollato anche l’ultimo baluardo: la talare bianca del Romano Pontefice.

L.V

I dazi al cospetto della dottrina sociale #300denari

L'attualità del tema dei dazi ci ha portato a proporvi due diversi post che analizzano il fenomeno, quello di Filippo "I DAZI AL COSPETTO DELLA DOTTRINA SOCIALE" e quello di Gabriele "LIBERTA’ NEI MERCATI: UNA CONSIDERAZIONE ANTI-SCIENTISTA E UNA DI REDISTRIBUZIONE DELLA RICCHEZZA".
Di seguito, le considerazioni.


I DAZI AL COSPETTO DELLA DOTTRINA SOCIALE

Cari amici della rubrica “300 denari”, tra i temi più caldi di queste ultime settimane, v’è certamente quello dell’introduzione da parte del Presidente Trump dei c.d. “dazi universali” (pari al 10%) su tutte le merci importate negli Statuti Uniti e, per quelle provenienti da alcuni paesi, ulteriori dazi fino al 104% (vedi Cina). Si tratta di una iniziativa di politica-economica dai confini assai incerti: annunciati il 2 aprile scorso (definito come “Liberation day”) e sospesi per 90 giorni pochi giorni dopo (il 9 aprile).