Testo tratto dal Martirologio Romano pubblicato per ordine del Sommo Pontefice Gregorio XIII, riveduto per autorità di Urbano VIII e Clemente X, aumentato e corretto nel MDCCXLIX da Benedetto XIV (quarta edizione italiana, Libreria Editrice Vaticana, MDCCCLV).
Oggi la Chiesa cattolica, secondo il calendario romano tradizionale, celebra il sabato della settimana di Passione.
L.V.
12 Aprile 2025, Luna decimaterza
A Veróna la passione di san Zenóne Vescovo, il quale fra le procelle della persecuzione con ammirabile costanza governò quella Chiesa, e, al tempo di Galliéno, fu coronato col martirio.
In Cappadócia san Saba Goto, il quale, all’epoca dell’Imperatore Valénte, quando Atalaríco Re dei Goti perseguitava i Cristiani, dopo crudeli tormenti fu gettato nel fiume. In quel tempo (come scrive sant’Agostíno) anche moltissimi altri Goti cattolici furono fregiati della corona del martirio.
A Braga, nel Portogállo, san Vittóre Martire, il quale, ancor catecumeno, non avendo voluto adorare un idolo, e avendo con gran costanza confessato Gesù Cristo, dopo molti tormenti, decapitato, meritò di essere battezzato col proprio sangue.
A Fermo, nel Picéno, santa Víssia, Vergine e Martire.
A Roma, sulla via Aurélia, il natale di san Giúlio primo, Papa, il quale combatté moltissimo per la fede cattolica contro gli Ariani, e, dopo molte opere egregie, celebre per santità si riposò in pace.
Presso Gap, in Fráncia, san Costantíno, Vescovo e Confessore.
A Pavía san Damiáno Vescovo.
¶ Ed altrove moltissimi altri santi Martiri e Confessori e sante Vergini.
℟. Deo grátias.
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