Fra poco i progressisti avranno tutti 60 anni e più: "Per questo, più che “forte” o “conservatrice” quella che si fa largo è forse semplicemente la Chiesa del futuro se non del presente. L’altra invece, per dirla con l’Associated Press, sarà presto «morta o in pensione»".
Grazie a Il Timone per questo interessante resoconto.
QUI la nostra traduzione dell'articolo di Tim Sullivan dell'Associated Press. Qualche vescovo, anche europeo, con la schiena dritta su questioni dottrinali. InfoVaticana – Javier Arias: "Arcivescovo di Oviedo “non possiamo benedire strane coppie dissonanti con la morale cattolica”: “…L'insegnamento della Chiesa ha una tradizione di 2000 anni, che è cresciuta secondo le necessità e l'assistenza dello Spirito Santo. Abbiamo un bagaglio di Tradizione, un'eredità dottrinale che non può essere chiusa. Che a un certo punto si possano introdurre confusioni, eventualmente anche eresie, ce lo assicurano i duemila anni di cristianesimo. Fiducia suplicans è un modo confuso di affrontare qualcosa che non abbiamo mai negato, cioè la benedizione. Benediciamo tante cose... dalla benedizione della tavola, alla benedizione di un'automobile, alla benedizione di alcuni animali nel giorno di Sant'Antonio, alla benedizione di una coppia alla fine del sacramento che celebrano propriamente. Quello che non possiamo benedire sono le relazioni strane, le relazioni che non sono conformi alla morale cristiana. Perché allora possiamo introdurre una confusione di tale ambiguità che finisce per essere tossica…. Cadere nei ritornelli dell'Agenda 2030, compreso il cambiamento climatico, mi sembra un ricatto. È un ricatto che distoglie la nostra attenzione da quello che dovrebbe essere il fulcro della nostra proposta salvifica da parte di Gesù Cristo risorto".
Luigi C.
C’è chi lo aveva detto. «La destra religiosa diventerà globale», avvisava infatti ancora nel novembre 2015 Neil J. Young, intellettuale che può vantare collaborazioni editoriali di primo piano, dal Washington Post al New York Times. Ora, non sappiamo se un domani sarà davvero «globale», ma certamente la svolta conservatrice della Chiesa cattolica oggi risulta ben visibile negli Stati Uniti. Tanto che anche una delle principali agenzie di stampa