Post in evidenza

La Messa tradizionale nell'arte #192 - La Confessione, di G. Molteni (1838), Milano #mtlnellarte #confessione #sacramenti #settimanasanta

MEMENTOTE! Ci avviciniamo al Tempo di Passione, che culminerà con i sacri riti del Triduo della Settimana Santa.  Per ricordare (ai nostri l...

mercoledì 2 aprile 2025

La Messa tradizionale nell'arte #192 - La Confessione, di G. Molteni (1838), Milano #mtlnellarte #confessione #sacramenti #settimanasanta

MEMENTOTE!

Ci avviciniamo al Tempo di Passione, che culminerà con i sacri riti del Triduo della Settimana Santa. 
Per ricordare (ai nostri lettori e a noi) di confessarci e bene prepararci per poter ricevere la S. Comunione della Santa Pasqua, che è uno dei 5 precetti della Chiesa Cattolica, pubblichiamo questo dipinto (olio su tela) di Giuseppe Molteni (1800-1867) che si intitola proprio "La Confessione".
Per conoscere di più sul dipinto, si veda qui.

Per altre immagini cliccare sull'etichetta "MTL nell'arte"

..
(Sono senz'altro ben accette segnalazioni e suggerimenti, da parte dei lettori, di altre opere d'arte raffigurati scene della Messa Tradizinale in Latino o di altri sacramenti o sacramentali in rito tradizionale. Grazie sin da ora).
Roberto

Mons. Éric Marie de Moulins d’Amieu de Beaufort si esprime sul settimanale Le Pèlerin riguardo al Pèlerinage de Pentecôte (da Parigi a Chartres): è sempre tempo di disprezzo

Vi proponiamo – in nostra traduzione – la lettera 1180 pubblicata da Paix Liturgique il 31 marzo, in cui Christian Marquant, Presidente dell’associazione Oremus-Paix Liturgique, commenta le scandalose affermazioni di mons. de Moulins-Beaufort in merito agli organizzatori ed ai fedeli cattolici che partecipano al Pèlerinage de Pentecôte (da Parigi a Chartres), il più importante, antico e frequentato pellegrinaggio tradizionale al mondo.
Le considerazioni dellArcivescovo metropolita di Reims e Presidente della Conférence des évêques de France, caratterizzate da profonda ignoranza ed acido livore, non fanno altro che seguire quanto affermato dal card. Giuseppe Versaldi, allora Prefetto della Congregazione per l’Educazione cattolica, nella sessione plenaria della Congregazione per la dottrina della fede del 29 gennaio 2020, secondo il quale molti dei giovani che partecipano al Pèlerinage de Pentecôte hanno «ogni sorta di problemi psicologici e sociologici» (ne scrivemmo QUI, QUI e QUI su MiL) e a quanto scritto da papa Francesco nella sua terza autobiografia Spera, secondo il quale i giovani fedeli tradizionali «celano squilibri, deviazioni affettive, difficoltà comportamentali, un disagio personale che può venire strumentalizzato» (QUI su MiL).
Ma sappiamo bene che non è così e le affermazioni di questi curatori fallimentari che si ostinano quasi maniacalmente a perseguire la loro ideologia distruttrice ci convince ancor più a continuare a far fiorire e prosperare la nostra fede.

L.V.


Cinquant’anni dopo il Concilio Vaticano II i nostri pastori continuano a rifiutare la realtà. Sono idioti o disonesti?

Mons. Éric Marie de Moulins d’Amieu de Beaufort, Arcivescovo metropolita di Reims, che dopo il suo secondo mandato si appresta a essere sostituito come Presidente della Conférence des évêques de France, forse dal card. Jean-Marc Noël Aveline, Arcivescovo metropolita di Marsiglia, ha appena concesso un’intervista al settimanale Le Pèlerin, che l’ha pubblicata il 25 marzo 2025. Tra gli altri argomenti, l’Arcivescovo metropolita di Reims dedica alla richiesta del giornale due delle sue riflessioni sul Pèlerinage de Pentecôte (da Parigi a Chartres), che riproduciamo integralmente proprio sotto questa introduzione (potete accedere al testo dell’intervista completa QUI). Abbiamo chiesto a Christian Marquant, Presidente dell’associazione Oremus-Paix Liturgique, di

“Apocalisse 13,1: San Girolamo aveva ragione, la CEI no”

Grazie ad Investigatore Biblico per questa analisi sulle nuove traduzioni bibliche.
Luigi C.

11-3-25

L’Apocalisse di Giovanni è un testo profondamente simbolico che descrive la lotta tra il bene e il male, tra il Regno di Dio e le potenze che si oppongono alla sua signoria. Nel capitolo 13 viene introdotta la figura della bestia che sale dal mare, un’immagine che richiama le visioni del profeta Daniele e rappresenta il potere politico e religioso ostile a Dio. Questa bestia riceve potere dal drago, simbolo di Satana, e si presenta come una parodia del Cristo, pretendendo adorazione e sottomissione. Il versetto 1 in particolare ci mostra un dettaglio significativo: sulle sue teste vi sono nomi di blasfemia, segno della sua opposizione totale a Dio e alla sua verità. Tuttavia, alcune traduzioni, come la CEI 1974 e la CEI 2008, hanno reso questo passaggio in modo riduttivo, traducendo con “un titolo blasfemo”. Esaminare questa discrepanza non è solo una questione filologica, ma teologica, perché incide sulla comprensione del messaggio dell’Apocalisse e sulla corretta lettura della Scrittura.
Il testo dell’Apocalisse 13,1 presenta un dettaglio fondamentale che alcune traduzioni italiane, come la CEI 1974 e la CEI 2008, hanno reso in modo riduttivo rispetto all’originale greco e alla Vulgata di San Girolamo. Il testo greco afferma: καὶ ἐπὶ τὰς κεφαλὰς αὐτοῦ ὀνόματα βλασφημίας (kai epi tas kephalas autou onomata blasphēmias), che San Girolamo ha tradotto fedelmente come “et super capita ejus nomina blasphemiæ”. Si tratta chiaramente di un’espressione al plurale, che indica la presenza di più nomi di blasfemia sulle teste della bestia.

Le traduzioni CEI 1974 e 2008, invece,

Pubblicato il programma del prossimo incontro Pax Liturgica! (Roma, 24 ottobre 2025) #sumpont2025

Come vi abbiamo anticipato nel precedente articolo (QUI), anche quest’anno il pellegrinaggio a Roma sarà preceduto, nella giornata di venerdì 24 ottobre, presso il Pontificio Istituto Patristico Augustinianum, dall’incontro Pax Liturgica che, come da tradizione, vedrà alternarsi relatori di altissimo profilo e prestigio.
Poche ore fa il Coetus internationalis Summorum Pontificum ha reso noto il programma del 10º incontro, che quest’anno sarà dedicato ai «Cattolici che vivono la loro fede al ritmo della tradizione».
La Redazione di MiL-Messainlatino.it sarà, come sempre, presente per aggiornarvi pressoché in tempo reale sulle varie relazioni e spera di incontrarvi numerosi!
Raccomandiamo vivamente liscrizione QUI.

L.V.

Venerdì 25 ottobre 2025, ore 9:00

Pontificio Istituto Patristico Augustinianum
(Roma - via Paolo VI, 25)

Incontro Pax Liturgica
Cattolici che vivono la loro fede al ritmo della tradizione

Programma

Pubblicato il programma del prossimo Pellegrinaggio Summorum Pontificum! (Roma, 24-26 ottobre 2025) #sumpont2025

Quando mancano duecentocinque giorni all’inizio della 14ª Peregrinatio ad Petri Sedem, il Coetus internationalis Summorum Pontificum ha reso noto il programma dell’evento, che anche quest’anno – da venerdì 24 a domenica 26 ottobre – porterà da tutto il mondo e riunirà a Roma migliaia di pellegrini e fedeli legati alla liturgia tradizionale.
In particolare il pellegrinaggio di quest’anno, in occasione dell’Anno Santo, ci offrirà la straordinaria gioia di entrare processionalmente tutti assieme nella Basilica di San Pietro in Vaticano attraverso la Porta Santa ed ottenere, alle solite condizioni, l’indulgenza plenaria (QUI).
Nonostante manchino ancora quasi sette mesi, molti nostri amici dei coetus sia italiani sia stranieri ci hanno già segnalato la difficoltà di trovare alloggio a Roma per la fine di ottobre e gli organizzatori invitano i pellegrini a prenotare subito il soggiorno per poter essere presenti al pellegrinaggio.
Come da tradizione, nella giornata di venerdì, presso il Pontificio Istituto Patristico Augustinianum, il pellegrinaggio sarà preceduto dall’incontro Pax Liturgica con prestigiosissimi relatori, del quale vi illustreremo il programma nel successivo articolo.
Anche quest’anno la Redazione di MiL-Messainlatino.it metterà in campo tutte le sue energie per seguire tutti gli eventi ed offrirvi la cronaca quasi in tempo reale, ma soprattutto speriamo di incontrarvi a Roma!

L.V.

Peregrinatio ad Petri Sedem 2025

Roma, 24, 25 e 26 ottobre

Venerdì 24

Martirologio Romano: 2 Aprile 2025

Testo tratto dal Martirologio Romano pubblicato per ordine del Sommo Pontefice Gregorio XIII, riveduto per autorità di Urbano VIII e Clemente X, aumentato e corretto nel MDCCXLIX da Benedetto XIV (quarta edizione italiana, Libreria Editrice Vaticana, MDCCCLV).

Oggi la Chiesa cattolica, secondo il calendario romano tradizionale, celebra il mercoledì della quarta settimana di Quaresima.

L.V.

2 Aprile 2025, Luna terza

A Tours, in Fráncia, san

martedì 1 aprile 2025

E «Il Tempo» aiutò l’elezione di Wojtyła

Per i vent'anni dalla morte del S. Padre Giovanni Paolo II.
QUI X Nico Spuntoni.
Luigi C.

E «Il Tempo» aiutò l’elezione di Wojtyła

Nico Spuntoni, Il Tempo,  31-3-2025

Il 1978 è passato alla storia come l’anno dei tre Papi e quindi dei due conclavi. A raccontarli per «Il Tempo» fu il vaticanista Gian Franco Svidercoschi, fresco autore del libro «Karol. Il Papa che ha cambiato la storia» edito da Il Pozzo di Giacobbe. Abbiamo visto come grazie a lui il nostro giornale era riuscito a creare un canale privilegiato con l’episcopato polacco. Un canale destinato a rafforzarsi in occasione del conclave dell’agosto 1978. Morto Paolo VI, l’allora direttore Gianni Letta si mostrò interessato all’elezione quasi ex inspiratione, una forma ora non più ammessa e che poteva verificarsi se i cardinali elettori avessero acclamato concordemente un eletto. Chi poteva essere così meritevole da essere scelto per acclamazione? Questa la domanda che frullava nella testa di Letta e a cui Svidercoschi azzardò una risposta: il cardinale perseguitato Stefan Wyszyński. Quando, dopo appena un giorno e soli quattro scrutini, si alzò la fumata bianca dalla Sistina, il direttore si convinse dell’elezione dell’arcivescovo di Varsavia. Nella tipografia de «Il Tempo», dove erano già pronte una ventina di bozze di prime pagine diverse con altrettanti papabili, venne così dato ordine di stampare quella che annunciava «Wyszyński Papa». Questione di attimi, poi il cardinale Pericle Felici proclamò l’«Habemus papam» facendo il nome di Albino Luciani. Sul patriarca di Venezia avevano trovato in fretta un accordo i due grandi competitor, l’arcivescovo di Genova Giuseppe Siri e il sostituto Giovanni Benelli.Ecco il motivo di un conclave così breve. Le rotative si affrettarono a stampare la prima pagina col nome di Luciani, una delle venti già preparate. L’edizione straordinaria de «Il Tempo» ebbe l’onore di essere la prima ad essere venduta in piazza San Pietro grazie al ritardo de «L’Osservatore Romano» che fu obbligato alla ribattuta per un errore nel titolo latino. Qualche giorno dopo Svidercoschi regalò ad un divertito Wyszyński la copia con cui il nostro giornale avrebbe dovuto annunciare la sua elezione. L’arcivescovo di Varsavia commentò: «ma perché non potrebbe essere un polacco?».

Pisa: "La Madonna di Guadalupe". Domenica 6 aprile ore 15:30 a Bientina - #guadalupe

6 aprile 2025 ore 15:30
BIENTINA (PI), sala parrocchiale, via XX settembre, 
interviene don David Sampayo ICRSS. 
Riceviamo e pubblichiamo.

Summorum Pontificum nel mondo #239: The Bishop Gartland Chapter, South Georgia, USA


Pubblichiamo le foto della seconda e terza domenica di Quaresima (QUI) presso
la Bishop Gartland Chapter, South Georgia, USA. Celebrano . Drew Larkin e Fr. Alan McDonald.

Claudio

Aggiornamento sulla salute di papa Francesco (martedì 1 aprile 2025)

Oggi la Sala Stampa della Santa Sede ha rilasciato la seguente informazione in merito alla salute di papa Francesco.
Oremus pro infirmo Pontifice.

L.V.

Informazione, 1 aprile 2025

La situazione del Papa resta stazionaria.
Dalle analisi sangue risultano valori nella norma.
La lastra toracica fatta nei giorni scorsi mostra un

Fernández. Francesco "santo subito" (o invece agitatore politico?)

Grazie a Luis Badilla per questa notizia sulle controverse parole del Card. Victor Manuel Fernández su Francesco.
Una beatificazione pre mortem?
QUI Vatican News con i sette punti di Fernández 
QUI MiL sui quasi trecento post sul Cardinale.
"Questo testo, singolare, il suo contenuto mieloso e adolescenziale, e soprattutto la firma - del presbitero argentino, cardinale, Prefetto nientemeno che del Dicastero per la Dottrina della Fede - per di più tradotto e rilanciato sui media vaticani, provoca brividi e lascia sbigottito un cattolico con una fede adulta e matura.  Ci si domanda: ma dove si vuole andare? cosa si sta preparando? quale motivo spiega questa ossequiosità fanciullesca? [...]  Il porporato argentino, amico molto vicino del Pontefice, svela, seppure con un linguaggio scolastico, quella iconografia di Papa Bergoglio che più danno ha fatto al suo pontificato: essere anzitutto un leader politico e sociale, un attivista del mondo popolare, un autentico profeta e un poeta del cambiamento. Potrebbe essere così, e forse non ci sarebbe nulla di male. Comunque le questioni rimangano sempre quelle due: ma, Papa Francesco è alla guida della Chiesa Cattolica o è il Segretario generale dell'ONU? E infine, il suo magistero petrino deve servire per accompagnare alla salvezza dell'anima (ragione per la quale siamo credenti) oppure per indicarci le nostre scelte politiche e intenzioni di voto?"
Luigi C.

Card. Victor Manuel Fernández:

"Le 7 ragioni per cui abbiamo bisogno di Papa Francesco"

Santo subito?

          Vatican News, il 24 marzo scorso, ha pubblicato questo breve testo in cui il Prefetto del Dicastero per la Dottrina della Fede, Victor Manuel Fernández, cardinale argentino, stretto amico del Papa, elenca sette ragioni che illustrano il perché "abbiamo bisogno di Papa Francesco". Il testo era stato pubblicato dalla testata "Religión digital". Queste ragioni, sottolinea Vatican News, sono state proposte al sito spagnolo - perché ne è convinto - dal cardinale Fernández.

(1) La prima: perché Francesco "è un uomo di Dio, visibilmente innamorato del Vangelo di Gesù".

(2) Poi, perché questo Papa "vede oltre, con un'intuizione non comune che trascende ogni immediatezza".

(3) La terza: "Perché ha un coraggio a prova di bomba che gli permette di dire ciò che i politici tacciono".

(4) La quarta: "Perché è un poeta, che con gesti e poche parole riassume ciò che altri non riescono a esprimere con lunghe elucubrazioni".

Perché non è possibile un Cristianesimo senza la Croce?

Una riflessione, in questa Quaresima, sul valore della Croce.
Luigi C.


1.Sappiamo che per il Cristianesimo la sofferenza non è di per sé un “valore”. E’ “valore” solo ciò che Dio ha voluto e creato, e la sofferenza Dio non l’ha né voluta né creata, tanto è vero che è entrata nel mondo con il peccato originale. Ma la sofferenza, pur non essendo un “valore” di per sé, è divenuta, dopo il peccato originale, la strada per la salvezza. Il Signore non doveva render conto a nessuno; poteva benissimo salvarci senza soffrire, eppure ha sofferto…e ha sofferto in quel modo! Il film The Passion di Mel Gibson è tutt’altro che un’esagerazione, anzi. Nessuno scritto, come nessun film, può lontanamente avvicinarsi alla reale sofferenza di Gesù.

2.Poniamoci una domanda: può esistere un Cristianesimo che non si fondi sulla Croce?

Annuario Pontificio 2025: come leggerlo, i dettagli da guardare

Grazie ad Aci Stampa per questa analisi sull'uscita della nuova edizione dell'Annuario Pontificio.
Luigi C.

Andrea Gagliarducci, Aci Stampa, 24-3-25

Non dovrebbe ancora esserci la “svolta” rosa di Papa Francesco nell’Annuario Pontificio 2025. Né la “prefetta”, come si fa firmare, Suor Simona Brambilla, né Suor Raffaella Petrini, primo governatore donna dello Stato di Città del Vaticano sono presenti nell’annuario nella loro nuova veste.
Questo perché l’Annuario è una fotografia, puntuale e precisa, ma comunque cristallizzata in un momento, il 31 dicembre 2024.

Perché Chiesa spagnola e Vaticano avallano le menzogne sul Valle de los Caídos? E Parolin?

Grazie a Marco Tosatti per la pubblicazione di questa analisi sull'ennesimo tradimento, questa volta in Spagna, degli uomini della Chiesa, Vaticano in testa.
QUI InfoVaticana – Jaime Gurpegui: "Parolin può dimenticarsi del papato. In Spagna si accorda con Sánchez ripetendo gli errori commessi con la Cina".
QUI e sotto il video delle proteste di un fedele nei confronti del Vescovo traditore: "Un enorme schiaffo all'arcivescovo José Cobo dopo il suo patto con Sánchez e la Valle de los Caídos".
Luigi C.

28 Marzo 2025

Carissimi StilumCuriali, offriamo alla vostra attenzione questo articolo di Alfredo Monteverdi, che ringraziamo di cuore, su una pessima storia che si sta svolgendo in Spagna con la complicità della Chiesa locale e del Vaticano. Buona lettura e diffusione.

Chiesa spagnola e Vaticano approvano le menzogne sul Valle de los Caídos

di Alfredo Monteverdi

In Spagna si sta consumando l’ennesimo gravissimo tradimento da parte delle gerarchie ecclesiastiche. Nel mirino, il Valle de los Caídos, grandioso monumento ideato nel 1939-1940 e inaugurato nel 1959 dal Generalissimo Franco per ricordare tutti i caduti della guerra civile.
Succede che, in ottemperanza alla Ley de Memoria Democrática voluta dall’attuale presidente del governo Pedro Sánchez, non solo l’intero complesso è stato ribattezzato Valle de Cuelgamuros (ovvero il nome della località dove è situato, che peraltro – ma questo i socialisti evidentemente non lo sanno – deriva da “cuelga moros”, ovvero “appendi, impicca i musulmani”), ma ora vogliono anche dargli un nuovo significato.
In sintesi, il governo vuole trasformare il monumento in una sorta di struttura dove verrà imposta una sola versione ufficiale della storia, totalmente falsificata e manipolata. Lo scopo è chiaro ed è perseguito da oltre vent’anni, sin dai tempi del presidente Zapatero: cancellare la storia che non piace e vincere la guerra civile!
Il Valle de los Caídos è però anche un’abbazia benedettina e, al centro del complesso, maestosa, si erige la croce più alta del mondo. La chiesa, poi, ha ricevuto il titolo di Basilica Minore da papa Giovanni XXIII. Possiamo immaginare quanto tutto questo molesti il PSOE e l’accozzaglia di partiti suoi complici. Così, il governo deve vedersela con la Chiesa. Il che non costituisce un gran problema, data la remissività e la codardia dell’attuale gerarchia. La stessa gerarchia che non ha mosso un dito per evitare la profanazione della tomba di Francisco Franco, esumato a forza dalla chiesa del Valle de los Caídos, nell’ottobre 2019. E dire che fu proprio lui a salvare la Chiesa dallo sterminio dei predecessori di Sánchez. Ma si sa, la riconoscenza è il sentimento del giorno prima, come diceva Andreotti… A dire il vero qualcuno si oppose valorosamente, con tutte le sue forze: l’eroico priore del Valle, il benedettino padre Santiago Cantera.

E infatti ora… è stato rimosso!

Martirologio Romano: 1° Aprile 2025

Testo tratto dal Martirologio Romano pubblicato per ordine del Sommo Pontefice Gregorio XIII, riveduto per autorità di Urbano VIII e Clemente X, aumentato e corretto nel MDCCXLIX da Benedetto XIV (quarta edizione italiana, Libreria Editrice Vaticana, MDCCCLV).

Oggi la Chiesa cattolica, secondo il calendario romano tradizionale, celebra il martedì della quarta settimana di Quaresima.

L.V.

1° Aprile 2025, Luna seconda

A Roma la passione di santa

lunedì 31 marzo 2025

Germania, appena il 6,6% dei “cattolici” va a Messa

Grazie a Il Timone per queste tristi notizie.
Effetto "percorso sinodale tedesco"? O peggio, decenni di post concilio...
"Il fatto è che questa stessa Chiesa tedesca, formalmente ancora forte di 20 milioni di fedeli, di fatto però in agonia, è la stessa che – basti pensare al Sinodo, ma non solo – spinge su Roma per notevoli “aperture dottrinali” in fatto di agenda Lgbt, contraccezione, donne prete e chi più ne ha più ne metta. Tutto ciò autorizza un dubbio: è lecito non dico farsi dettare l’agenda ma anche solo prestare una certa attenzione alle istanze di una comunità cattolica in crisi profonda? Quanto meno a livello ecclesiale, non sarebbe male iniziare a chiederselo". 
QUI The Pillar.
Luigi C.


Che la Chiesa cattolica tedesca non se la passasse benissimo, come dire, era cosa risaputa. Tuttavia, non si può davvero non restare colpiti – in negativo – per le ultime statistiche diffuse dalla Conferenza episcopale teutonica relative al 2024. Sì, perché da questo documento apprendiamo diversi numeri: alcuni negativi, altri pessimi, nessuno incoraggiante. Questi dati, infatti, dicono che in Germania i cattolici costituiscono ancora formalmente il 23,7% della popolazione totale. Ciò significa che, sulla carta, ci sono in terra tedesca quasi 20 milioni di cattolici: 19.769.237, per l’esattezza. Niente male, si potrebbe quasi pensare. Tuttavia, non appena si scava oltre la superfice iniziano spiacevoli sorprese. Anzitutto, il numero dei sacramenti amministrati è diminuito notevolmente nell’arco di un solo anno, tra il 2024 e il 2023: nel 2024 si sono verificati solo poco più di 116.000 battesimi, rispetto agli oltre 131.000 dell’anno precedente.
Anche i matrimoni in chiesa, nel medesimo arco temporale, risultano scesi nettamente: da oltre 27.500 a circa 22.500. Il dato più drammatico, però, è un altro: la partecipazione alle funzioni religiose. Che è qualcosa che riguarda appena – tenersi forte – il 6,6% di quanti risultano «cattolici». Anche il numero delle ordinazioni sacerdotali,

"Giornata della scuola cattolica", Lonigo (VI) sabato 5 aprile

Riceviamo e pubblichiamo.
Luigi C.

INVITO ALLA GIORNATA DELLA VERA SCUOLA CATTOLICA

Sabato 5 aprile 2025 si terrà a Lonigo (Vicenza) la quarta edizione della Giornata Nazionale per la Vera Scuola Cattolica. Alleghiamo la Locandina con il programma e le indicazioni per la partecipazione che ci auguriamo numerosa come nelle edizioni trascorse.
Il nostro Osservatorio ha creato un Coordinamento specifico che raccoglie già molte realtà educative, specialmente di Scuole parentale cattolica e homeschooling, ma anche di Scuole cattoliche paritarie e singoli insegnanti cattolici nella Scuola statale.
Stiamo investendo molte energie in questo progetto perché riteniamo che sia necessario uscire dal sistema vigente e dare vita ad esperienze veramente alternative come solo l’educazione veramente cattolica può generare e condurre avanti.
La Giornata nazionale, come questa quarta edizione prevista per il 5 aprile prossimo, è un momento di approfondimento ma anche e, forse soprattutto, di conoscenza, aggregazione, sostegno reciproco e mobilitazione. Per questo invitiamo tutti a partecipare, anche se la cosa costasse un piccolo sacrificio.

L’argomento della Giornata è “La sapienza cristiana cuore della scuola cattolica”.

Orrori architettonici… e dove trovarli #234 ad Acireale (CT)

Chiesa parrocchiale dei Santi Cosma e Damiano dell’arch. Angelo Vecchio (anno 2015).

Dopo aver guardato con raccapriccio i risultati degli investimenti economici anche della Diocesi di Acireale (3.464.000 euro), ribadiamo la domanda: se lo meritano l’otto per mille?

Lorenzo

Descrizione del progetto: Il complesso parrocchiale di Acireale dedicato ai Santi Medici Cosma e Damiano sorge alla periferia della città.
L’intero complesso ha un allineamento bidirezionale: il primo su un asse est-ovest, il secondo segue l’andamento naturale del terreno. L’edificio prende

Loredo. "Sinodo: accanimento terapeutico?" VIDEO

Riceviamo e pubblichiamo.
"Dall’ospedale, Papa Francisco ha firmato un documento estendendo il Sinodo della sinodalità fino al 2028, con la convocazione di una “Assemblea ecclesiale” (cosa mai sentita nella storia della Chiesa). Ma non si rendono conto le autorità che i fedeli ne hanno avuto assai? Perché questa sorta di accanimento terapeutico?"
QUI e sotto il video integrale.

La Messa di sempre - #messadisempre @unavocesevilla

La Messa Tradizionale è noiosa?
Grazie agli amici di Una Voce Sevilla (QUI).
Luigi C.