Card. Victor
Manuel Fernández:
"Le 7
ragioni per cui abbiamo bisogno di Papa Francesco"
Santo subito?
Vatican News, il 24 marzo scorso, ha
pubblicato questo breve testo in cui il Prefetto del Dicastero per la Dottrina
della Fede, Victor Manuel Fernández, cardinale argentino, stretto amico del
Papa, elenca sette ragioni che illustrano il perché "abbiamo bisogno di
Papa Francesco". Il testo era stato pubblicato dalla testata "Religión digital". Queste ragioni, sottolinea Vatican News,
sono state proposte al sito spagnolo - perché ne è convinto - dal cardinale
Fernández.
(1) La prima: perché
Francesco "è un uomo di Dio, visibilmente innamorato del Vangelo di
Gesù".
(2) Poi, perché questo Papa
"vede oltre, con un'intuizione non comune che trascende ogni
immediatezza".
(3) La terza: "Perché ha
un coraggio a prova di bomba che gli permette di dire ciò che i politici
tacciono".
(4) La quarta: "Perché è un poeta, che con gesti e poche parole riassume ciò che altri non riescono a esprimere con lunghe elucubrazioni".
(5) La quinta: "Perché è
coerente, austero, impegnato, capace di dare il massimo".
(6) La sesta: "Perché è
la voce più potente dei poveri e degli abbandonati di questa terra".
(7) Infine, l’ultima:
"Perché questo mondo ha bisogno di un padre, di qualcuno che rifletta la
paternità di Dio come lui". (Fonte)
Questo testo, singolare, il suo contenuto mieloso e adolescenziale, e
soprattutto la firma - del presbitero argentino, cardinale, Prefetto nientemeno
che del Dicastero per la Dottrina della Fede - per di più tradotto e rilanciato
sui media vaticani, provoca brividi e lascia sbigottito un cattolico con una
fede adulta e matura.
Ci
si domanda: ma dove si vuole andare? cosa si sta preparando? quale motivo
spiega questa ossequiosità fanciullesca? Il card. Fernández non è un
prestigioso teologo? Anzi, non è il teologo con la più alta responsabilità
dottrinale nella Chiesa dopo il Sommo Pontefice?
E
poi, il cardinale Prefetto si è per caso scordato che il Vescovo di Roma è il
Vicario di Cristo, colui che in quanto Successore dell'Apostolo Pietro è stato
indicato direttamente da Gesù per guidare la Chiesa, con al centro l'Annuncio
del Vangelo? Il Santo Padre, come descritto dal card. Fernández, sembra tutto
tranne quello che dovrebbe essere davvero: l'Annunciatore delle Verità del
Vangelo, colui che mostra e indica la Persona di Cristo e la salvezza che dona.
Da quanto si legge, la cosa rilevante è il fatto che Francesco parli al posto
dei politici che invece tacciono.
Il
porporato argentino, amico molto vicino del Pontefice, svela, seppure con un
linguaggio scolastico, quella iconografia di Papa Bergoglio che più danno ha
fatto al suo pontificato: essere anzitutto un leader politico e sociale, un
attivista del mondo popolare, un autentico profeta e un poeta del cambiamento.
Potrebbe essere così, e forse non ci sarebbe nulla di male. Comunque le
questioni rimangano sempre quelle due: ma, Papa Francesco è alla guida della
Chiesa Cattolica o è il Segretario generale dell'ONU? E infine, il suo
magistero petrino deve servire per accompagnare alla salvezza dell'anima
(ragione per la quale siamo credenti) oppure per indicarci le nostre scelte
politiche e intenzioni di voto?
Perché
un cattolico dovrebbe andare a cercare la sua linea politica, le sue
convinzioni valoriali e le piattaforme programmatiche nella persona del Papa,
nelle omelie e discorsi del Pontefice? Perché i cattolici di destra o di
sinistra, di centro o di posizioni estreme, dovrebbero trovare conforto nel
Papa, narrato come progressista, conservatore, reazionario o liberale? Cosa
c'entra il Vescovo di Roma con le piattaforme politiche o ideologiche e come
mai porporati vicini collaboratori del Papa sentono il dovere di promuoverlo
come leader politico, agitatore sociale e riformista intransigente?