AGGIORNAMENTO di giovedì 20 marzo, ore 15:00. A definitivo chiarimento di tutte le obiezioni:
- il manifesto funebre è pubblico ed è stato affisso per tutta la Parrocchia di Orio al Serio, quindi tutti i parrocchiani, Parroco compreso, erano a conoscenza di quanto scritto;
- Nostro Signore Gesù Cristo, nella sua misericordia, ha affidato solo a Pietro, ai suoi successori ed alla Chiesa l’interpretazione, l’insegnamento e l’applicazione dei suoi insegnamenti;
- il presente articolo di MiL-Messainlatino.it non «giudica» i comportamenti sessuali di una persona (che, in questo caso, è la stessa Chiesa Cattolica – e non MiL – che definisce «gravi depravazioni»), ma riporta quanto la Chiesa Cattolica insegna ed afferma in forza del superiore punto n. 2;
- la signora defunta, per tutta la sua vita (e fino al manifesto funebre) ha pubblicamente manifestato ed esaltato comportamenti contrari ed incompatibili con la fede cattolica, come si può leggere nella intervista QUI riportata;
- in virtù di ciò, al fine di preservare i fedeli dal pubblico scandalo, la Chiesa Cattolica non permette ed anzi vieta la pubblica celebrazione del funerale, e questo MiL ha motivato e scritto.
Ringraziamo un nostro amico lettore per averci segnalato questo fatto, che in sé passerebbe pressoché senza clamore: lo scorso 17 febbraio, una DONNA di sessant’anni è morta nella sua Parrocchia di Orio al Serio (Diocesi di Bergamo) ed un annuncio funebre per le vie della comune, come si usa fare in molte parti d’Italia, ha comunicato che i funerali avrebbero avuto luogo il giorno successivo – martedì 18 febbraio – nella Chiesa parrocchiale di San Giorgio.
Tutto qui? No, perché il manifesto funebre riporta i nomi dei… familiari dellA defuntA che annunciano la dolorosa notizia e l’elenco è aperto dalla – riportiamo testualmente – «MOGLIE Antonella»!
Ebbene, il pomeriggio dello scorso 18 febbraio, nella Chiesa parrocchiale di San Giorgio ad Orio al Serio, sono stati celebrati i funerali (ovviamente con rito cattolico) di una SIGNORA che pubblicamente manifestava di avere una «MOGLIE», aderendo quindi ad una ideologia – quella omosessualista – incompatibile con la fede cattolica.
E allora, a questo punto, più di un problema (più di un gravissimo problema!) sorge.
Ricordiamo che – secondo il n. 1684 del Catechismo della Chiesa cattolica – «le esequie cristiane sono una celebrazione liturgica della Chiesa. Il ministero della Chiesa in questo caso mira ad esprimere la comunione efficace con il defunto come pure a rendere partecipe la sua comunità riunita per le esequie e ad annunciarle la vita eterna» e «le esequie ecclesiastiche, con le quali la Chiesa impetra l’aiuto spirituale per i defunti e ne onora i corpi, e insieme arreca ai vivi il conforto della speranza, devono essere celebrate a norma delle leggi liturgiche» (can. 1176 § 2 c.d.c.).
Appare del tutto evidente dall’annuncio funebre pubblicato che ci si trovi innanzi – da parte dellA defuntA e della sua sé dicente «MOGLIE» pubblicamente manifestata – ad una situazione di oggettiva adesione a valori incompatibili con la fede cattolica, sui quali la Chiesa ed il Catechismo della Chiesa Cattolica si sono pronunciati chiaramente, affermando che «appoggiandosi sulla Sacra Scrittura, che presenta le relazioni omosessuali come gravi depravazioni, la Tradizione ha sempre dichiarato che “gli atti di omosessualità sono intrinsecamente disordinati”. Sono contrari alla legge naturale. Precludono all’atto sessuale il dono della vita. Non sono il frutto di una vera complementarità affettiva e sessuale. In nessun caso possono essere approvati» (n. 2357).
Il Codice di diritto canonico, poi, disciplina con chiarezza «a chi si devono concedere o negare le esequie ecclesiastiche», come recita la rubrica del titolo III - capitolo II. Il primo paragrafo del canone 1184, puntualmente applicato anche in occasione di famosi defunti, dispone che «se prima della morte non diedero alcun segno di pentimento, devono essere privati delle esequie ecclesiastiche […] gli altri peccatori manifesti, ai quali non è possibile concedere le esequie senza pubblico scandalo dei fedeli», per poi aggiungere che «a chi è escluso dalle esequie ecclesiastiche, deve essere negata anche ogni Messa esequiale» (can. 1185 c.d.c.).
E – a meno che l’annuncio funebre della «MOGLIE» dellA defuntA sia stata pubblicata prima della morte (il che, ci sia permesso, lo riteniamo davvero poco credibile) – ogni elemento porta convintamente a credere che nessun segno di pentimento sia stato espresso, escludendo anche «qualche dubbio» (can. 1184, §2, c.d.c.) che avrebbe imposto a don Simone Pandini, Parroco di Orio, di consultare l’Ordinario del luogo.
È solo il caso di evidenziare come nella Diocesi di Bergamo non si sia nemmeno posto il dubbio circa l’opportunità di celebrare il funerale cattolico (perdipiù in una chiesa parrocchiale) ad una donna deceduta in stato di pubblico e grave peccato (fosse solo per tutelare le anime dei fedeli dal «pubblico scandalo») in spregio alla normativa canonica.
Speriamo almeno che alle esequie della «defunta con la moglie», celebrate seppur vietate, seguano le Messe in suffragio per la defunta, queste sì non solo ammesse ma incoraggiate, affidando l’anima della peccatrice manifesta e non pentita al Giudizio di Dio.
Per chi volesse rispettosamente manifestare il proprio disappunto e disagio verso questa scelta, può filialmente rivolgersi a mons. Francesco Beschi, Vescovo di Bergamo (segrvesc@curia.bergamo.it), e a don Simone Pandini, Parroco di Orio (orio@diocesibg.it).
L.V.
Qualcosa di simile è accaduto anche nella mia parrocchia (diocesi di Padova) dove alla morte di un'anziana signora il necrologio che annunciava le esequie in Chiesa recitava: lo annuncia il figlio [nome maschile] con il compagno [altro nome maschile].
RispondiEliminaChe differenza c'è praticamente tra esequie ecclesiastiche e Messa esequiale? Grazie
RispondiEliminaMa, in genere, questi manifesti sono fatto stampare dai famigliari, non credo sia stata la parrocchia.
RispondiEliminaCerto, però ci si domanda sull'opportunità di un funerale cattolico a chi in vita ha disprezzato la dottrina cattolica, tanto da "sposarsi" con una persona dello stesso sesso. Certo: bisogna essere misericordiosi e pietosi, ma il parroco avrebbe potuto chiedere di evitare un testo simile nel manifesto (ammesso che lo sapesse).
EliminaAvete proprio un cuore di pietra.
RispondiEliminaCi spiace che la pensi così. Purtroppo da qualche anno professare la dottrina cattolica è sinonimo dei peggiori appellativi. Ma per coerenza alla dottrina non ci si può "calare le braghe" per paura di essere accusati di durezza o crudeltà.
EliminaSi può e si deve mostrare pietà per i defunti, si può e si deve essere vicini alle persone in lutto. Ma magari evitare un manifesto del genere... sarebbe stato opportuno.
Carissimo o carissima, qui non c'entrano nulla i buoni sentimenti e nella Sacra Scrittura il cuore di pietra viene indicato in chi rifiuta Dio e la Sua volontà. In ogni caso la Verità va detta, pur con tutta la carità e compassione per il peccatore, ma non è stato fatto un favore né alla defunta, né sulla signora che si definisce moglie e neppure ai parenti e fedeli tutti. Il celebrante si è preso sulle spalle una grossa responsabilità davanti a Dio.
EliminaMi permetto consigliarLe la lettura del "Liber Gomorrhianus" di san Pier Damiani. L'omosessualità è sempre esistita e la Chiesa l'ha sempre condannata, ma perché Dio per primo lo ha fatto. Che il Cielo Le dia pace
Visto che parla di " cuore di pietra".. vada a vedere nel Vangelo chi Gesù identifica come "duri di cuore"... Poi ne riparliamo :)
EliminaIl cuore di pietra ce l'hanno coloro che rifiutano fino a la fine colui che è mite e umile di cuore. E sei sulla stessa via. Salve
EliminaI tradizionalisti penso che il Vangelo lo leggano ben poco.
EliminaE i commenti qui dentro ne sono la prova.
Anch'io ho pensato la stessa cosa: avete un cuore di marmo. Di fronte alla morte Voi volete negare le esequie cristiane a una persona per questioni sessuali? Mi chiedo, ma leggiamo lo stesso Vangelo? Non era Gesù ad aver messo la persona in primo piano anche quando significava relativizzare la Legge? Esempio: Sabato, dogiuno ecc.
EliminaMeno male che poi voialtri modernisti relativisti e pseudocattolici, che bestemmiate Cristo, poi siete i primi a giudicare, a dare dei cuori di pietra agli altri! Ipocriti! Voi proteggete un grave peccato, e Dio ve ne chiederà conto!
EliminaLa moglie....ed è anche possibile che ,vista l'usanza molto discutibile di far parlare tutti ai funerali, la signora avrà la possibilità di raccontare ai presenti le gioie dell'unione saffica.
RispondiEliminaSi è cominciato ammettendo i conviventi eterosessuali impenitenti e ora per conseguenza di ammettono anche quelli omosessuali! Abyssus abyssum invocat, si diceva una volta!! E il primo abisso resta sempre uno: l'ultimo concilio con le sue ambiguità!!
RispondiEliminae un po' di responsabilità l'ha anche chi ha detto : "chi sono io per giudicare"....e poi il todos , todos, todos .... le maglie si sono allargate sulla dottrina e queste sono le conseguenze
RispondiEliminaSe è per questo celebrano a donne trans in Campania e quando sui manifesti mettono il nome al maschile dell'anagrafe suscitano indignazione popolare.
RispondiEliminaNon ricordo questa levata di scudi quando, addirittura in una cattedrale, si celebrò il funerale di Berlusconi. Eppure, mi pare che si potesse fare qualche pulce pure lì.
RispondiEliminaLasciamo stare i defunti, almeno su questo fermiamoci. In quanto cattolici, abbiamo pietà dei defunti e si è persa l'occasione, una volta tanto, di fare silenzio rispettosamente. Se vogliamo che prima o poi ci sia una possibilità di una pace liturgica, eviterei di dare acqua al mulino di chi vuole ridurre le libertà sul rito tridentino.
RispondiEliminaSenza ombra di dubbio una oscenità. Però succede dappertutto, con omo e Lesbo. Ormai è una cosa consolidata.
RispondiEliminaDetto questo, è giusto che la Chiesa, che non è una setta pentecostale dove i peccatori sono banditi o i testimoni di Geova o i Neocatecumenali dove si dà l'aut aut a chi non rispetta le regole, ma una Chiesa fatta sulla terra di peccatori (e chi più è santo, più si riconosce peccatore), applichi il principio della carità e misericordia.
In questo tipo di funerali, la vera oscenità è che non si preghi per il defunto peccatore, ma che si glorifichi il peccato, sia con discorsi ambigui da parte del prete, sia con quegli odiosi controsermoni finali di parenti e amici, questi sì che non dovrebbero essere MAI ammessi ad un funerale...
Per le "anime belle" che commentano con sentimentalismi che non appartengono alla dottrina cattolica, segnalo che questa signora in vita ha pubblicamente esaltato comportamenti ed ideologie contrarie alla fede cattolica (leggasi la sua intervista sotto riportata)
RispondiEliminahttps://www.araberara.it/gazzaniga-angela-e-antonella-ci-siamo-sposate-a-gazzaniga-ho-voluto-una-grande-festa-perche-lamore-va-festeggiato-mia-madre-non-e-venuta-ma/
Sono senza parole! Mi sembra di leggere la Lettera scarlatta di Hawthorne!.
RispondiEliminaChi siete per giudicare nei sentimenti di una persona?
Chi puo' leggere nel cuore?
Qualcuno disse "non giudicate e non sarete giudicati" (che si puo' leggere anche al contrario, credo).
Il Cristianesimo e' amore.
Sono senza parole!... ma tu credi veramente che Dio approvi l'omosessualità praticata e sbandierata? ..."Il Cristianesimo è amore "... certamente! Ma proprio perché " Amore" ( che evidentemente tutto è fuorché quello che intendi tu) il Cristianesimo rigetta la depravazione dell'omosessualità.
EliminaDio.
EliminaDio legge nei cuori e nelle menti.
E Dio ha detto che la sodomia è peccato e, tramite, l'Apostolo, che tali passioni rovinose anzitutto nascono dalla negazione della verità.
Il cristianesimo è anzitutto adesione alla verità ed alla carità (cioè all'amore di Dio e per Dio), non ad un generico sentimentalismo spacciato come amore.
P.S.: piantatela di citare, voialtri anticattolici o paracattolici, il discorso di Nostro Signore sul giudizio: l'invito del Figlio di Dio non è a non giudicare, ma a giudicare con retto giudizio e non in maniera ipocrita. Usarlo per tacere ogni dissenso alle follie della modernità non è improprio: è blasfemo.
Dio lasciamolo fare a Dio. Non sostituiamo alla voce di Dio i deliri di anonimi su internet!
EliminaMa per favore!
Ringrazio la Redazione di MiL-Messainlatino.it per l’aggiornamento delle ore 15, utile, più che altro, per chi – non avendo letto (o non avendo compreso) l’articolo ed ignorando le basi della dottrina cattolica – si era dedicato alla sterile polemica. Condivido in toto
RispondiEliminaIl problema è che se si volesse negare il funerale a chiunque non abbia vissuto coerentemente con i principi della Chiesa nel suo aspetto pubblico (divorzi, convivenze, matrimoni civili, unioni civili, questioni giudiziarie ed etiche), lo si dovrebbe negare ad un bel po' di gente, oltre ad alimentare continue polemiche.
RispondiEliminaFosse per me i funerali non si dovrebbero negare a nessuno e credo che anche la Chiesa sia dello stesso parere ed agisca di conseguenza.Ciò premesso le cose vanno fatte con discrezione e pudore.In chiesa durante il funerale si parla della vita oltre la morte e si prega il Signore affinchè nella sua misericordia perdoni i peccati del morto ed anche i nostri .Tutto il resto è vanità ed esibizionismo.Se poi come è successo alla morte di un cantante si invita a parlare dall'altare il compagno del morto allora è una vergogna.Non per il cantante omosessuale ed il suo compagno ma per il prete che col suo lassismo ha dimostrato di considerare la Chiesa un luogo come tutti gli altri..
EliminaAnonimo20 marzo 2025 alle ore 16:43
RispondiEliminail Problema non è non vivere in coerenza coi principi della Chiesa: chi tra gli uomini, santi a parte, potrebbe dirsi in perfetta coerenza con essi???
Per gli uomini che peccano c'è la confessione e riguardo ai funerali ovviamente si punta ad essere il più misericordiosi possibilii. Basti vedere per i casi del suicidio. Un tempo la Chiesa era molto più severa, oggi invece, avendo cura e compassione per la persona che ha compiuto l'estremo gesto, si tende a comprendere i motivi di disperazione che l'hanno portata a tale drastica decisione e si tende a concedere i funerali. (Diverso ovviamente è chi ha praticato l'eutanasia e magari della difesa dell'eutanasia ne ha fatto una battaglia pubblica).
Idem in questo caso. IL punto del nostro ragionamento è che la defunta ha fatto della difesa del "matrimonio" omosessuale una bandiera ideologica, ha addirittura celebrato le proprie nozze, ben sapendo che agisse in contradditorietà con la Chiesa.
HA dato cioè "scandalo" nei fedeli.
Forse lei non sa che la Chiesa è sempre stata molto indulgente verso i suoi figli, tranne che quando il loro comportamento creasse scandalo tra gli altri fedeli. Come in questo caso. Il parroco, se informato delle battaglie ideologiche della defunta, avrebbe fatto bene ad evitare il funerale, o quanto meno a chiedere di non darne pubblicità coi manifesti.
a questo punto eliminiamo il Vangelo e ripristiniamo il Tribunale dell'Inquisizione
RispondiEliminaLa carità, che dobbiamo a tutti, compresi i nostri nemici, ci vieta di cooperare alla loro dannazione. Chi ha ancora a cuore oggi la salvezza degli altri? E anche il suo? Da quando non hai letto il Vangelo?Amputare piuttosto che peccare (Mt 5,30), non salutare chi rifiuta il Vangelo (2 Gv 1,10), odiare anche le sue vesti (Gd 1,23), «Quale convivialità tra Cristo e Satana, tra il fedele e l'infedele? (2 Cor 6,14-18)? Cosa è meglio: il radicalismo degli Apostoli, o la tolleranza dell'Occidente apostata e perverso?!
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