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Messainlatino ha vinto la causa contro Google!

Il piccolo Davide-MiL ha fiondato Googlia, si parva licet componere magnis . (Per inciso: è significativo che l'aggettivo 'filisteo...

venerdì 31 dicembre 2021

Buon S. Silvestro

Tanti auguri a tutti i nostri lettori.
La Redazione di Messainlatino


IN MEMORIAM: S.E. Mons. Luigi Negri (1941-2021)

L'anno si conclude con la notizia, appena diffusa, della morte di S.E. mons. Luigi Negri, arcivescovo emerito di Ferrara e amico della Tradizione. Il nostro blog ha più volte riportato i suoi interventi (QUI). La Chiesa cattolica, in Italia e non solo, perde una delle sue menti più lucide, tra i pochi ancora capaci di pensare e parlare controcorrente. 
Requiescat in pace.

Redazione Messa in Latino





"Te Deum laudamus". E nonostante tutto, buon S. Silvestro e e buon Capodanno!

Recitiamo, come auspica la Chiesa, il Te Deum e buon Capodanno a tutti i nostri lettori (al fedele che il  31 Dicembre recita piamente il predetto atto di consacrazione, si concede l'indulgenza parziale. L'indulgenza sarà plenaria se il medesimo atto sarà recitato o cantato pubblicamente)!
Luigi

Te Deum laudámus: * te Dóminum confitémur.
Te ætérnum Patrem, * omnis terra venerátur.
Tibi omnes ángeli, *
tibi cæli et univérsæ potestátes:
tibi chérubim et séraphim *
incessábili voce proclamant:

Sanctus, * Sanctus, * Sanctus *
Dóminus Deus Sábaoth.

Roberto de Mattei: "Motus in fine velocior" #traditioniscustodes

Purtroppo siamo nella situazione descritta dal titolo: motus in fine velocior.
Luigi

22 Dicembre 2021, Corrispondenza Romana, Roberto de Mattei

L’11 febbraio 2014, a un anno di distanza dal giorno in cui Benedetto XVI comunicò la sua decisione di rinunciare al pontificato, pubblicai un articolo dal titolo Motus in fine velocior (qui) per segnalare l’inizio di una vertiginosa accelerazione del tempo, a partire dalla rinuncia di Benedetto e dall’elezione di Papa Francesco, il 13 marzo 2013.

IBP espulso in Brasile: l'arcivescovo (non) risponde #traditioniscustodes

Nella triste vicenda di Curitiba di cui ci siamo occupati in questi giorni (QUI e QUI), interviene ora anche l'arcivescovo, ribadendo restrizioni e proibizioni. Le sole Messe tradizionali saranno celebrate in luoghi da definire e solo da due sacerdoti diocesani autorizzati. Come ormai ovunque niente sacramenti né sacramentali in rito antico. E neanche una parola sull'Istituto del Buon Pastore, costretto a lasciare il proprio ministero in diocesi, non senza conseguenze per i fedeli finora affidati loro. Ma ormai è evidente che per certi vescovi i fedeli tradizionalisti sono considerati di serie B.
Stefano

P.S. L'1 e 2 gennaio l'Istituto del Buon Pastore a Curitiba garantirà le celebrazioni in piazza.



Dom José Antonio Peruzzo, per grazia di Dio e della Sede Apostolica arcivescovo di Curitiba

Lettera ai fedeli dell'arcidiocesi di Curitiba sulla celebrazione in forma straordinaria


I successori degli apostoli sono stati chiamati a "prendersi cura del gregge che lo Spirito Santo ha affidato loro come pastori della Chiesa di Dio, e che essi hanno acquistato a prezzo del loro sangue" (At 20,28). In questo senso, i fedeli devono "sottomettersi di buon grado all'autorità ricevuta da Dio" (cfr. Decreto Christus Dominus, n. 16).

Michela Murgia sull'Osservatore Romano loda san Giuseppe "maschio beta"

Chi scrive è sempre stato un ammiratore delle serietà dell'Osservatore Romano. 
Purtroppo negli ultimi anni, già con Vian direttore, (ma con Andrea Monda ha avuto un'ulteriore accelerazione), il livello è diminuito grandemente.
Chi scrive è abbonato al giornale: ormai sono ridotto a leggere - solo - la rubrica "Nostre Informazioni" per le Udienze e le Nomine
Il resto è un coacervo, spesso, di articoli su migranti, cinema, biografie di eretici e di omosessuali e chi più ne ha più ne metta. 
Leggendolo fa persino dubitare del motto in calce di copertina (Non praevalebunt).
Peggio ancora l'inserto mensile "Donne Chiesa Mondo" (QUI il numero "incriminato"), ormai riempito di veterofemministe e vecchie suore moderniste. Questa è l'ultima, riportata da Matzuzzi.
Andrea Monda, non so  se per colpa solo sua, farebbe meglio a dedicarsi ai suoi bei libri su Tolkien.
Su Michela Murgia ultrafemminista, ultra antifascista e creatrice di neolingue no gender è inutile parlare: basta leggere i quotidiani e guardare la TV.
QUI, purtroppo, editorialista sul Messaggero di S. Antonio.
Luigi

Il Foglio, Matteo Matzuzzi, 8-12-21
L'Osservatore Romano, organo ufficiale della Santa Sede, nel suo inserto mensile “Donne Chiesa Mondo”, ha riesumato qualche giorno fa un brano di Michela Murgia, la scrittrice attenta alle forme e alla lingua, che preferisce usare la schwa perché è ora di finirla con tutte queste desinenze maschili. Argomento: san Giuseppe. Il titolo scelto dal quotidiano diretto da Andrea Monda, docente di Religione, è: “Scelto da Maria fuori dalle norme del patriarcato”. Occhiello: “Sguardi diversi”. E già qui un brivido per il prosieguo s’insinua con forza.

giovedì 30 dicembre 2021

Al freddo e al gelo grazie a #traditioniscustodes

"E vieni in una grotta al freddo e al gelo" si canta nel celebre inno natalizio Tu scendi dalle stelle di Sant'Alfonso Maria de' Liguori. I fedeli di St. Germain lo hanno vissuto letteralmente, celebrando la Messa di Natale all'esterno, poiché la Chiesa aperta-a-tutti tiene le porte ben chiuse soltanto per i tradizionalisti affinché sperimentino i rigori... della misericordia. Proprio come in tempo di guerra (v. l'ultima foto postata da Shawn Tribe QUI).

Stefano


A St. Germain (Francia) i cattolici celebrano il Natale davanti alle porte chiuse di una chiesa a causa dell'ostinazione di Papa Francesco

di Peter Kwasniewski – Rorate Caeli, 26 dicembre 2021


“Maria diede alla luce il suo primogenito. Lo avvolse in fasce e lo depose in una mangiatoia perché non c'era posto per loro nell'albergo. Ora, c'erano dei pastori in quella regione che vegliavano nella notte facendo la guardia al loro gregge..." (San Luca)

A Saint-Germain-en-Laye in Yvelines (France), dei cattolici hanno dovuto celebrare la nascita del Salvatore davanti alle porte di una chiesa chiusa per via dell'ostinata volontà di Papa Francesco. Dal 16 luglio, con la pubblicazione del motuproprio Traditionis Custodes, i cattolici legati alla liturgia tradizionale della Chiesa sono divenuti dei battezzati senza diritti, membri della Chiesa senza documenti, figli diseredati dal loro padre, esclusi dalla loro stessa famiglia.

#traditioniscustodes e “Responsa”. Ecco nomi e ragioni che stanno dietro alla guerra dichiarata alla Tradizione

Un'utile traduzione pubblicata da Aldo Maria Valli.
Ci permettiamo di fare una sola osservazione all'intelligente articolo: salva reverentia, siamo abbastanza convinti che il ruolo di Papa Francesco sia stato sottovalutato dall'autore. 
Nostre fonti molto attendibili fanno risalire al Sommo Pontefice la pervicace volontà di tagliare la testa al mondo tradizionale e alla sua liturgia, persino contro il parere di suoi stretti collaboratori, preoccupati di aprire un altro fronte nella guerra in corso - tra opposte fazioni - nella Chiesa di oggi.
E quanto diciamo NON è per relata refero.
Luigi


Cari amici di Duc in altum, questo articolo del professor Rubén Peretó Rivas è imperdibile. Perché non solo fa i nomi di chi c’è dietro l’operazione Traditionis custodes e l’intera guerra alla Tradizione, ma mette bene in luce il profilo di questi epigoni del modernismo liturgico: ideologi incapaci di accettare la realtà e tutti impegnati, con la furia tipica degli ideologi, a disegnare e imporre con la forza una realtà conforme alla loro visione.

Storia movimento liturgico #12 - “Le idee illuministiche in azione: J. B.von Hirscher (1788-1865) e J. A. Möhler (1796-1838)”

Dodicesimo appuntamento con la controstoria del Movimento liturgico del Mº Aurelio Porfiri 
Qui i precedenti. 
Roberto 

Le idee illuministiche in azione: 
Johann Baptist von Hirscher (1788-1865) e Johann Adam Möhler (1796-1838)

Anche in Germania, naturalmente, l'influenza dell'illuminismo, anche in chiave anticristiana, fu enorme. Importante in questo senso fu anche l'azione dell'Imperatore Giuseppe II d'Austria. Come reazione vennero tentate da parte di uomini di Chiesa delle azioni di "riforma" della liturgia, una riforma che però non partiva dal suo deposito tradizionale ma da un tentativo di eccessiva semplificazione con intenti pastorali che, invece di servire il popolo, lo privavano di quanto di bello e buono c'era comunque in essa. Molto importante fu l'azione di Johann Baptist von Hirscher (1788-1865) dell'Università di Tubinga, che pure propugnava alcune azioni nella liturgia che oggi si direbbero fortemente pastorali, come per esempio un maggiore uso della lingua volgare nella stessa: "Incaricato del corso di pastorale e preso interamente da preoccupazioni di ordine pratico, il suo

Brasile: l'Istituto del Buon Pastore espulso dall'arcidiocesi di Curitiba #traditioniscustodes

Dopo le notizie di qualche giorno fa (QUI), abbiamo appreso che l'Istituto del Buon Pastore è stato definitivamente espulso dall'arcivescovo di Curitiba. 
A che serve allora parlare tanto di Chiesa "sinodale", se poi la sensibilità e i diritti dei fedeli che vogliono semplicemente pregare come la Chiesa ha sempre fatto vengono calpestati? 
Di seguito un commento di Lucas Cardoso, che ha postato la notizia e il comunicato dell'IBP sulla pagina Facebook Defense of the Immemorial Roman Rite (QUI)

Stefano


L'Istituto del Buon Pastore è stato espulso oggi da Curitiba. P. Thiago Gaspar doveva incontrare l'arcivescovo Peruzzo. I fedeli hanno pregato davanti alla Curia. Ma il vescovo aveva già annullato l'incontro e oggi ha deciso di sradicare l'IBP dal suo territorio. Ha ammonito le suore, proprietarie della cappella, e anche l'esercito, cui appartiene l'altra cappella. Ma il buon pastore proteggerà le sue pecore. P. Thiago non lascerà la città, e farà tutto il necessario.


Il messaggio di P. Gaspar ai fedeli: 

Ave Maria Immacolata

Vengo a darvi la triste notizia che la "misericordia e la tenerezza" del nostro Arcivescovo ha chiuso tutte le porte delle nostre cappelle.

Siamo stati cacciati, buttati fuori, e peggio: senza alcuna ragione giusta e proporzionata. Noi, pur essendo cattolici, siamo gettati in strada, per il momento senza alcun posto decoroso per celebrare il Santissimo Sacrificio.

Nell'ottava del Santo Natale abbiamo scalato un doloroso calvario. Proprio perché il Presepe e il Calvario sono inseparabili.

Quella condanna da parte del card. Newman, così chiara e così attuale, in tempi di neomodernismo

Una bella traduzione di Aldo Maria Valli sul grande card. Newman: “Per trenta, quaranta, cinquant’anni ho cercato di contrastare con tutte le mie forze lo spirito del liberalismo nella religione. Mai la santa Chiesa ha avuto maggiore necessità di qualcuno che vi si opponesse più di oggi, quando, ahimé! si tratta ormai di un errore che si estende come trappola mortale su tutta la terra; e nella presente occasione, così grande per me, quando è naturale che io estenda lo sguardo a tutto il mondo, alla santa Chiesa e al suo futuro, non sarà spero ritenuto inopportuno che io rinnovi quella condanna che già così spesso ho pronunciato”.
Luigi


di The Wanderer

La mattina di lunedì 12 maggio 1879 il dottor Newman si recò al Palazzo della Pigna, residenza del cardinale Howard, che gli aveva prestato i suoi appartamenti per ricevervi il messaggero vaticano, con il biglietto del cardinale segretario di Stato, informandolo che in un concistoro segreto tenuto quella mattina Sua Santità, papa Leone XIII, si era degnato di elevarlo al rango di cardinale. Alle undici, le sale erano gremite di cattolici, sacerdoti e laici inglesi e americani, oltre a molti membri della nobiltà romana e dignitari della Chiesa, riuniti per assistere alla cerimonia.

Papa Francesco, l'Iconoclasta: Rod Dreher su #traditioniscustodes

Pubblichiamo un ampio estratto di un articolo di Rod Dreher intitolato Papa Francesco l'Iconoclasta. L'autore, già noto per Opzione Benedetto (QUI), è un ex cattolico convertito all'ortodossia. Nonostante il suo sia quindi un punto di vista esterno alla Chiesa, tuttavia fotografa con impietosa lucidità la situazione presente in cui cattolici fedeli all'insegnamento della Chiesa e colpevoli solo di pregare come la Chiesa stessa ha fatto per secoli vengono ora marginalizzati, mentre per altri versi le gerarchie sostengono e promuovono gruppi... diciamo così, più innovativi sul piano dottrinale (eufemismo grande come una basilica, per cui non vi resta che leggere).

Stefano 


Papa Francesco, l'Iconoclasta

di Rod Dreher – The American Conservative, 18 dicembre 2021

 

Non sono cattolico, ma non riesco a capacitarmi del duro impegno di Papa Francesco per fare a pezzi la Chiesa cattolica e sopprimere una delle sue comunità più vitali.

mercoledì 29 dicembre 2021

Nella “Chiesa in uscita” tutti amici, tranne i rigidi, che vanno combattuti senza pietà

Una bella Traduzione di Aldo Maria Valli.
Luigi

13-12-21
Monsignor Oscar Vicente Ojea Quintana è il vescovo di San Isidro e presidente della Conferenza episcopale argentina (Cea), carica che, occorre precisarlo, gli è stata conferita da papa Francesco, dal momento che i suoi fratelli nell’episcopato non lo avrebbero mai votato. Molto è stato scritto sulla stampa quando nel 2017 ci fu l’elezione poiché, per domare i vescovi insorti, Bergoglio fu costretto a inviare da Roma monsignor Richard Gallagher, altissimo funzionario della Segreteria di Stato.

La Messa Tradizionale nell'arte #26 - Sconosciuto medioevale (1390 ca), Galles #mtl #artesacra #messatraditionalenellarte

La rubrica del mercoledì, quest'oggi cade in un giorno particolare: secondo il calendario nuovo, si fa memoria di S. Thomas Becket, arcivescovo di Canterbury, martirizzato a colpa di spada dai soldati di Enrico II, nella cattedrale mentre stava celebrando Messa, il 29 dicembre 1170.
 
Motivo del brutale assassinio era stata la strenua difesa dell'arcivescovo dei diritti della Chiesa in Inghilterra e del Clero inglese contro le mire del sovrano che bramava limitarli e disporne mediante l'imposizione delle Costituzioni di Clarendon (che Tommaso si rifiutò di sottoscrivere). 

Prima di cadere sotto le lame dei sicari sacrileghi disse "Muoio per Dio e per la sua Chiesa". 

La miniatura è tratta dal Libro delle  Ore della famiglia del barone De Grey di Ruthin Galles (1390 ca). 

Per vedere le altre immagini, cercate nell'elenco a sinistra, l'etichetta: "MTL nell'arte"

(Sono senz'altro ben accette segnalazioni e suggerimenti, da parte dei lettori, di altre opere d'arte raffigurati scene della Messa Tradizinale in Latino o di altri sacramenti o sacramentali in rito tradizionale. Grazie sin da ora).

Roberto

Porfiri. Tre pensieri sul messaggio della Fraternità san Vincenzo Ferrer su #traditioniscustodes

Riceviamo dal Maestro Porfiri e pubblichiamo.
Invitiamo i nostri lettori ad aderire alla sua nuova Traditio’s Newsletter QUI.
Luigi

27-12- 21
Molti sono rimasti sorpresi dalle reazioni che si sono verificate in alcuni ambienti tradizionali in seguito al Motu proprio Traditionis custodes e successivo documento di applicazione. Alcuni istituti hanno reagito con sorpresa ma, è sembrato, non con la necessaria nettezza nel riaffermare un diritto che pure non sembrerebbe revocabile, o non dovrebbe esserlo. A Natale 2021 è arrivata la reazione della Fraternità san Vincenzo Ferrer, una comunità di antica osservanza domenicana che si trova a Chémeré-le-Roi in Francia, e il cui fondatore e priore è padre Louis-Marie de Bligniéres. Hanno pubblicato a nome del priore una reazione su cui vorrei fare tre riflessioni.

Combattiamo la Grande Battaglia. Essa è iniziata! #traditioniscustodes

Ringraziamo l'amico Maurizio per la traduzione di questo articolo di OnePeter 5, molto "tonico".
Abbiamo aggiunto alcune note esplicative
Come ne Il Signore degli Anelli di Tolkien, la grande battaglia al cuore di Gondor è iniziata!
Deus vult.
Luigi

È tempo di occupare le Chiese!
di Sean McClinch

pubblicato sul sito OnePeterFive il 21 dicembre 2021

La scorsa estate, giusto prima che il Dio delle Sorprese disponesse che venisse a galla il fatto che i dati di localizzazione degli utenti Grindr sono accessibili al pubblico1, papa Francesco ha promulgato Traditionis Custodes, un evento non sorprendente per quei cattolici di orientamento tradizionale che non vivono con la testa sotto la sabbia. Ho letto e sentito molti commenti simili a questo che segue: «Ora è il momento di mostrare ai nostri vescovi quanto siamo obbedienti. Dobbiamo tutti scrivere loro delle lettere ringraziandoli per averci permesso di celebrare la  Messa Tradizionale in questi ultimi anni».
Sono rimasto colpito, tuttavia, quando un commentatore ha paragonato questo atteggiamento alla sottomissione a un padre violento. Chi si sottometterebbe agli abusi di un padre malvagio, specialmente ove a patirne ci fossero anche fratelli e sorelle? E se i tuoi figli venissero presi di mira da un tale padre violento? Rimarresti seduto a guardare e ti metteresti a strisciare al cospetto di un uomo simile?
Siamo stati picchiati dal nostro stesso padre in nome della misericordia ed emarginati in nome dell'unità. Abusando del suo ufficio, ha trasgredito i nostri diritti a poter usufruire della Messa di rito Antico, per tramandarci la quale i nostri antenati hanno sparso sangue e dato la vita.

martedì 28 dicembre 2021

Ricorso dell'IBP contro un decreto invalido #traditioniscustodes

Non abbandoneremo il gregge: l'Istituto del Buon Pastore fa ricorso contro il decreto "invalido e nullo secondo il diritto canonico e la legge naturale" con cui l'arcivescovo di Curitiba vieta loro l'esercizio del ministero nella sua diocesi.

É ora di reagire!

Stefano


Comunicato del Superiore del Distretto dell'America Latina 

Brasilia, 20 dicembre 2021


1. Vi comunichiamo che, mediante un decreto extragiudiziale, S.E. dom José Antônio Peruzzo, Arcivescovo di Curitiba, ha proibito l'esercizio di ogni ministero sacerdotale al rev. padre Thiago Bonifácio, IBP, nel territorio della medesima arcidiocesi. Consideriamo il decreto invalido e nullo secondo il diritto canonico e la legge naturale. È stato presentato il dovuto ricorso canonico ai fini della sospensione del decreto.

2. Assicuriamo ai fedeli del nostro apostolato di Curitiba che non saranno abbandonati dall'Istituto del Buon Pastore. 

Resteremo nella fedeltà alla Chiesa cattolica, al Santo Padre e alla gerarchia. Il Buon Pastore non abbandona il suo gregge.


P. Daniel Pinheiro, IBP, Superiore del Distretto dell'America Latina


Fonte: Missa Tridentina em Belém/PA

Summorum Pontificum nel mondo #68: Chiesa dell' Immacolata Concezione, Cleveland, Ohio

Chiesa dell' Immacolata Concezione, Cleveland, Ohio Messa solenne per la festa patronale della chiesa , seguita da processione eucaristica e benedizione. Foto di John Paul Volkenant dal sito Nlm (vedi QUI).

Claudio

Comunicato di Una Voce: "Non ci arrendiamo" #traditioniscustodes

Riceviamo e pubblichiamo.
Luigi


E’ con una certa apprensione che assumo il ruolo di presidente della FIUV, conscio dei miei limiti personali, e in un momento in cui la situazione dell’antica liturgia latina della Chiesa è più difficile di quanto non sia stata per molti anni. Eppure lo faccio con fiducia nella forza della Federazione, rappresentata soprattutto dalla nostra base di membri e sostenitori. Quest’ultima è più ampia e più attiva di quanto non lo sia mai stata nella nostra storia, e le difficoltà attuali stimolano una ulteriore crescita.

Fare chiasso contro #traditioniscustodes (parola di Francesco)


Un acuto esame dei paradossi  della guerra vaticana contro la liturgia tradizionale e un'ancor più acuta osservazione su come uscirne: se il Papa invita a "fare chiasso" e disprezza quanti rispettano le norme, ebbene questo vale anche per Traditionis Custodes.

Ne parla p. Laurent-Marie Pocquet du Haut-Jussé  SJM, in una recente lettera di Paix Liturgique.

Stefano


P.S. foto tratta da Pilgrimage to Chartes: giovani pronti a fare chiasso (in latino)


Contro il tentativo di distruggere la liturgia tradizionale: "Fate chiasso!"

Lettera di Paix Liturgique n. 840 – 23 dicembre 2021


"Fate chiasso!": era l'invito del Papa ai giovani di tutto il mondo nel 2015, che il testo qui pubblicato cita come la giusta risposta al conformismo tirannico imposto dalla nuova liturgia.

lunedì 27 dicembre 2021

Messa tradizionale, ulteriore mannaia nelle risposte ai Dubia #traditioniscustodes

Un commento della Nuova Bussola Quotidiana sui Responsa.
Luigi

Luisella Scrosati, 21-12-2021

La Congregazione per il Culto Divino pubblica i Responsa ad dubia sull’interpretazione di Traditionis Custodes: emergono ulteriori restrizioni rispetto ai contenuti del motu proprio di papa Francesco, dai Sacramenti all’aut aut per chi non vuole concelebrare, fino all’accentramento delle decisioni (a danno dei vescovi). Insomma, si vuol seppellire la Messa in Rito antico.
Ci sono dubia e dubia. Ai primi, sollevati da quattro semplici cardinali, di cui si conoscono nomi e cognomi, si è deciso di non dare risposta: troppo alto il rischio di far emergere l’eresia nascosta. Ai secondi, invece, sollevati da non si sa esattamente chi, monsignor Arthur Roche, nuovo prefetto della Congregazione per il Culto divino, e la sua banda muoiono dalla voglia di rispondere.

Orrori architettonici… e dove trovarli #68 a Roma (RM)

Chiesa di San Carlo Borromeo dell’arch. Antonio Monestiroli (anno 2011).

Lorenzo

Descrizione del progetto: «Nei criteri generali per la progettazione di nuovi complessi parrocchiali nella Diocesi di Roma vi è un capitolo intitolato “Una riconoscibilità chiara” che dice: “I progettisti curino l’identificazione della parrocchia e ne verifichino la significatività nel contesto del tessuto urbano in cui

Il Sismografo: il silenzio di Francesco sulla riforma della Curia e sulla annunciatissima, da otto anni, nuova Costituzione Apostolica

Una interessante nota dell' (ex?) ultrafranceschiano Luis Badilla"Non ci resta che aggiungere come ha detto il cardinale Pietro Parolin pochi giorni fa: la Chiesa non è del Papa e neanche dei vescovi o preti. E’ dei battezzati. Noi vogliamo ricordare che questi battezzati sono chiamati in base alla legge suprema e perfetta, Cristo, a essere suoi discepoli e non sudditi di un sovrano".
Come scrive mons. Favella: "Luis Badilla, dalle colonne del suo Sismografo, fu sin dall'inizio  uno dei più accesi guardiani della rivoluzione bergogliana, considerata praticamente l'inizio della "vera Chiesa", essendo stati i precedenti 20 secoli un continuo scherzo.
Negli ultimi anni, però, anche Badilla non ha potuto far a meno di censurare l'assurda confusione in cui la Chiesa è stata gettata dal pontefice regnante e dal suo incommentabile entourage [...]. Nell'ultimo discorso alla Curia, al netto dei soliti pesci in faccia ai curiali (di cui ormai nessuno più si scandalizza, e forse nemmeno gli interessati) non si è detta nemmeno una parola sulla messianica riforma della curia, ormai in cottura da ben otto anni ma mai sfornata. Anche i sodali dell'Augusto Pontefice si sono profondamente seccati di questo pontificato, per usare un eufemismo. Figuratevi gli altri!"
Luigi

23-12-21
(a cura Redazione "Il sismografo") Oggi, con il suo nono discorso alla Curia Romana, in occasione degli scambi augurali per il Natale 2021, il Pontefice, come in numerose allocuzioni precedenti, è tornato a martellare sui difetti, vizi, insufficienze e malcostumi di centinaia di persone - in maggioranza preti, religiosi e religiose, tra cui cardinali, arcivescovi e vescovi - che sono tutti i suoi collaboratori nel governo universale della Chiesa che lui presiede nella carità.

Silvio Brachetta “La Città fondata in Dio. Alle origini della Dottrina sociale della Chiesa”

«[...] passeranno secoli e secoli [siamo nel XVI], e l'umanità proclamerà, per mezzo della propria scienza e della propria sapienza, che il delitto non esiste più, e quindi che non esiste nemmeno il peccato, ma esistono soltanto degli affamati» 
(Fëdor Michajlovič Dostoevskij)

Riceviamo e pubblichiamo.
Una bella iniziativa per combattere chi vuole distruggere la Dottrina Sociale della Chiesa.
"La Dottrina sociale odierna, per un gran numero di motivi, ha finito per assumere le suggestioni della svolta antropologica e del personalismo in senso debole. Giovanni Paolo II, con il suo personalismo ontologico, ha cercato d’invertire la tendenza, riaffermando l’uomo della Genesi, ad immagine e somiglianza di Dio".
Luigi

“La città fondata in Dio” di Silvio Brachetta
Intervista all’Autore di Stefano Fontana

È appena uscito il libro di Silvio Brachetta “La Città fondata in Dio. Alle origini della Dottrina sociale della Chiesa”, nella Collana dell’Osservatorio presso le Edizioni Cantagalli, pp. 196, euro 15,00. In calce di questa intervista con l’Autore le modalità di acquisto. Silvio Brachetta, triestino, è teologo, diplomato in Scienze religiose, saggista e pubblicista, e fa parte della Redazione dell’Osservatorio Cardinale Van Thuân.

Normalmente si pensa che la Dottrina sociale della Chiesa si “origini” dalla Rerum novarum di Leone XIII. Nel suo libro invece lei va molto più indietro. Come mai?

Perché la verità è ab aeterno, dall’eternità, come il Verbo.

FSSPX. #traditioniscustodes: alcune riflessioni

Un'intelligente riflessione apparsa sul sito italiano della FSSPX.
Luigi

22 DICEMBRE 2021
FONTE: FSSPX.NEWS

C'è un adagio nel diritto canonico - usato anche nel diritto civile - che dice che le leggi odiose, cioè che limitano un diritto o una libertà, devono essere interpretate restrittivamente, a favore di coloro che vi sono soggetti. Al contrario, le leggi favorevoli devono essere interpretate in senso ampio.
Questo adagio, che deriva dal diritto romano, è così formulato in latino: "odiosa sunt restringenda, favores sunt amplianda". Esprime sia benevolenza che preoccupazione per l'equità, soprattutto per evitare sentimenti di vendetta. Il diritto canonico lo ha ripreso ed è una fonte importante per interpretare le leggi della Chiesa. Si tratta di un'espressione della sua misericordia, che però non esclude la giustizia.

domenica 26 dicembre 2021

Benedetto XVI scrive al card. Cordes

Una nuova lettera del nostro amato Benedetto.
Luigi

«Cordes uomo dalla definitiva decisione»
22-12-2021, La Nuova Bussola Quotidiana, Nico Spuntoni

"Un uomo dalla definitiva decisione". È così che Benedetto XVI, citando il grande esegeta Heinrich Schlier, ha definito il suo amico di lunga data Paul Josef Cordes in occasione del 60° anniversario dell'Ordinazione sacerdotale. Lo ha fatto in una lettera inviata dal Monastero Mater Ecclesiæ per la prefazione di "Chi non dà Dio dà troppo poco"

Benedettini dell'Immacolata: “Resteremo fedeli, costi quel che costi” #traditioniscustodes

La professione di fedeltà dei Benedettini dell'Immacolata, presenti in diocesi di Ventimiglia-San Remo.

Stefano




A seguito del Motu Proprio Traditionis custodes del 16 luglio 2021 e ai responsa ad dubia della Congregazione per il Culto Divino del 4 dicembre 2021 (promulgati il 18 dicembre):


Noi, monaci benedettini dell’Immacolata del Monastero Santa Caterina da Siena di Taggia, fondato il 1° agosto 2008 da Mons. Mario Olivieri, eretto come Istituto di vita consacrata di diritto diocesano il 21 marso 2017 e traferito presso la diocesi di Ventimiglia-Sanremo il 18 novembre 2020 per decreto del vescovo della diocesi, Mons. Antonio Suetta, abbiamo promesso di essere fedeli alla nostra Costituzione approvata dalla Santa Sede e sulla quale abbiamo pronunciato i nostri sacri voti di religione. 

Echi (post)tridentini in gastronomia: Tavola e cucina: "Dove cibo e fede si incontrano"

Parliamo ancora di gastronomia cattolica. Una bella traduzione di Aldo Maria Valli di National Catholic Register.
QUI altri post di MiL sull'argomento.
E QUI il sito sull'argomento, segnalato nell'articolo.
Luigi

25-12-21

Cari amici di Duc in altum, cibo e banchetti fanno parte integrante del clima natalizio. E hanno, sotto molti aspetti, una dimensione liturgica, come ci ricorda Ann Schneible in questo articolo di cui vi propongo una riduzione in italiano. Con un pensiero grato a tutte le persone che in questi giorni si dedicano all’arte del cucinare.
***
Il periodo natalizio è caratterizzato dalla degustazione di dolci, vino e appetitosi piatti invernali. Le tradizioni culinarie del Natale servono anche a unirci più strettamente alla vita liturgica della Chiesa.
Il cibo richiama naturalmente l’Eucaristia”, dice Emily Stimpson Chapman, autrice cattolica di numerosi libri, tra cui The Catholic Table: Finding Joy Where Food and Faith Meet. “Quando ci sediamo al tavolo della nostra cucina o della sala da pranzo con amici e familiari, stiamo sperimentando un assaggio di ciò che viviamo nella Santa Comunione all’interno della Chiesa”.
Ci sono numerosi paralleli tra il consumo di un pasto e la ricezione della Santa Eucaristia,

Le Barroux: "Questo documento ci lascia senza parole" #traditioniscustodes

Una dolorosa citazione, apparsa su Aleteia dell'Abate di Le Barroux, sui Responsa.
Luigi


13-12-21
"Questo documento ci lascia senza parole. È come se si sapesse della morte del proprio coniuge attraverso la stampa", ha commentato dom Louis-Marie, il padre-abate dell'abbazia di Barroux. 

Il cardinale del Québec (Canada) annulla le SS. Messe di Natale

I matti non sono solo in manicomio.
Continua l'apostasia (QUI il tweet di Edward Pentin)
Luigi

Aleteia, Caroline Becker, 23-12-21

"In considerazione dell'aggravarsi della situazione sanitaria", l'arcivescovo di Québec City ha deciso di sospendere tutte le messe nella sua diocesi dalla mezzanotte del 23 dicembre al 10 gennaio 2022. Non ci sarà nessuna messa di Natale a Quebec City.
"Sono consapevole che sarà molto deludente non riunirsi in chiesa quest'anno per le celebrazioni di Natale e Capodanno, ma considero nostro dovere partecipare allo sforzo collettivo per prevenire l'ulteriore diffusione del coronavirus", ha detto il cardinale Gérald C. Lacroix, arcivescovo di Quebec City, in una dichiarazione rilasciata il 22 dicembre.
In considerazione dell'aggravarsi della situazione sanitaria, l'arcivescovo, in consultazione con la sua equipe e i responsabili delle parrocchie, ha deciso di sospendere tutte le celebrazioni dal 23 dicembre 2021 al 10 gennaio 2022, ad eccezione dei funerali.

S. Stefano diacono e protomartire

Lapidazione di S. Stefano, autore toscano  (metà XVII sec.)
Pinacoteca Rambaldi, Coldirodi, fraz. Sanremo
 Dal sito della Pinacoteca Rambaldi, Sanremo, fraz. Coldirodi, sala 2


"Il dipinto è stato eseguito quasi sicuramente da un pittore toscano attivo intorno alla metà del Seicento. 
Si tratta di un’interpretazione in chiave barocca di un’opera del Cigoli di analogo soggetto conservata a Palazzo Pitti a Firenze. 
Il dinamismo che caratterizza l’intero apparato compositivo e la vivacità cromatica fanno pensare ad un pittore venuto a contatto con la maniera cortonesca."

sabato 25 dicembre 2021

Il primo Presepe fu opera di San Francesco

Altre riflessioni sul Presepe.
Luigi

IL PRIMO PRESEPE FU OPERA DI SAN FRANCESCO
San Francesco d'Assisi rievocò la Natività in una grotta di Greccio, mentre il primo presepe con le statue fu commissionato al famoso architetto e scultore Arnolfo di Cambio (nato a Colle di Val d'Elsa) per la Basilica di Santa Maria Maggiore a Roma

A Roma non c'è (più): Ordo tradizionale 2022, nonostante #traditioniscustodes

Regalo di Natale della Federazione Internazionale Una Voce che offre un utile strumento, negli anni passati fornito direttamente da Roma (e ora non più, visto che Roma vuole estinguere la liturgia tradizionale). Scaricabile e utilizzabile ovunque, da "uomini di ogni tribù, lingua, popolo e nazione" (Ap 5,9): vantaggi del latino, impensabili nella Babele postconciliare!

Stefano


Appare ormai chiaro che quest'anno a Roma non sarà pubblicato nessun Ordo per la Messa tradizionale, come invece era avvenuto nel corso di molti anni, prima a cura della Pontificia Comissione Ecclesia Dei e poi della Congregazione per la Dottrina della Fede.

Di conseguenza, la Federazione ha chiesto a Peter Day-Milne di redigere un Ordo nello stesso stile, secondo il Calendario Universale, senza le feste locali. Speriamo che costituisca una risorsa utile. Lo si può scaricare in formato pdf QUI.

Abbiamo in programma di stamparne alcune copie cartacee, ma dovremo attendere il nuovo anno. 

Per suggerimenti e correzioni scrivete a:  secretary@fiuv.org


Fonte: FIUV

Messe di Natale in dom Prosper Gueranger: della mezzanotte, dell’aurora e del giorno

Un po' di formazione liturgica per il giorno del S. Natale.
Luigi

Il Cammino dei Tre sentieri,  24 DICEMBRE 2021

da: dom Prosper Guéranger, L’anno liturgico. – I. Avvento – Natale – Quaresima – Passione, trad. it. P. Graziani, Alba, 1959, p. 125-128

MESSA DELLA MEZZANOTTE

È tempo, ora, di offrire il grande Sacrificio, e di chiamare l’Emmanuele: egli solo può soddisfare degnamente verso il Padre suo il debito di riconoscenza del genere umano. Sul nostro altare, come nel Presepio, egli intercederà per noi; ci avvicineremo a lui con amore, ed egli si donerà a noi.

Ma tale è la grandezza del Mistero di questo giorno, che la Chiesa non si limiterà ad offrire un solo Sacrificio. L’arrivo di un dono così prezioso e così lungamente atteso merita di essere riconosciuto con nuovi omaggi. Dio Padre da il proprio Figlio alla terra; lo Spirito d’amore opera questa meraviglia. È giusto che la terra ricambi alla gloriosa Trinità l’omaggio d’un tale Sacrificio [1].

Messa in trincea

Emozionante.
Luigi


Gesù è nato veramente il 25 di dicembre

Utili approfondimenti per i nostri lettori.
Luigi


Il professor Michele Loconsole, dottore in Sacra teologia Ecumenica, Presidente dell’associazione internazionale ENEC (L’Europe-Near East Centre) e Vicepresidente della Fondazione Nikolaos e dell’Associazione Puglia d’Oriente, rilasciò (clicca qui) un’interessante intervista all’agenzia di stampa Zenit, dove ricordò recenti studi che confermano il fatto che Gesù sia nato, se non proprio il 25 dicembre, senz’altro in una data molto vicina a questa. In realtà si tratta di studi che già si conoscevano. Ne aveva parlato Vittorio Messori sul Corriere della sera del 9.7.2003. Bene ha fatto il professor Loconsole a ricordarlo.
E’ evidente che nulla cambierebbe, a livello di sostanza, se Gesù fosse nato in tutt’altro periodo dell’anno, resta il fatto che una conferma di questo tipo costituisce un’altra attestazione importante del costitutivo rapporto tra storia e Cristianesimo e tra Cristianesimo e storia.

venerdì 24 dicembre 2021

Il Papa bacchetta la Curia, come da tradizione. E la Curia la vuole ...sinodale

Ormai, per il S. Padre, la "tradizione", non è la "Tradizione", ma bastonare i collaboratori.
Tutti sinodali con la Curia degli altri (a partire da lui).
Luigi

Nico Spuntoni, La Nuova Bussola Quotidiana, Nico Spuntoni
24-12-2021


Come ormai da tradizione, Papa Francesco "bacchetta" la Curia, accusando il pericolo di clericalismo e indicando la via: partecipazione, comunione e missione. Non una Chiesa che si chiude in se stessa, ma che sia "di uscita da sé". Formalizzati anche importanti ricambi al vertice: Turkson non è più prefetto allo Sviluppo umano integrale.

Fraternità San Vincenzo Ferrer: pacta sunt servanda, il bene delle anime vale più di #traditioniscustodes

Nella lettera di Natale della Fraternità San Vincenzo Ferrer il fondatore padre Louis-Marie de Blignières spiega perché le comunità Ecclesia Dei hanno il dovere di restare fedeli alla propria liturgia (e con essa ai propri voti) e la Santa Sede ha quello di rispettare i patti, poiché nessun motu proprio è più forte del bene delle anime.

Stefano


O Emmanuel!

23 dicembre 2021


Messaggio di Natale 


Cari amici,

nella fervente attesa del Salvatore, sento il bisogno di parlarvi di un argomento che riguarda tutti noi. Lo farò con le parole che sgorgano dal cuore di un sacerdote che ha celebrato la Messa tradizionale con grande gioia per oltre quarantaquattro anni.

Monsignor Schneider: #traditioniscustodes, norma violenta e ingiusta, non va applicata. I cardinali avvertano il Papa dell’ingiustizia commessa

Pubblichiamo la bellissima intervista che Diane Montagna ha fatto - con la traduzione di Aldo Maria Valli -  a mons. Athanasius Schneider sugli sciagurati Responsa.
Grazie Eccellenza per il conforto che da a noi tutti!
Luigi

24-12-21
Cari amici di Duc in altum, vi propongo la versione italiana della bella, esaustiva e illuminante intervista di Diane Montagna al vescovo Athanasius Schneider su Traditiones custodes e i Responsa ad dubia. Come sempre, monsignor Schneider è cristallino e non si nasconde dietro le parole.

di Diane Montagna

Nella sua prima intervista cartacea dall’uscita dei Responsa ad dubia (Risposte ai dubbi) della Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti circa alcune disposizioni della Traditionis custodes di papa Francesco, il vescovo Athanasius Schneider dichiara che il nuovo documento “riapre inutilmente” vecchie ferite nella Chiesa, “confina con lo scherno” e tradisce una

Un'idea per un bel regalo di Natale: "Verità e Bellezza del Rito Antico"

Alla vigilia di Natale, se qualcuno stesse ancora cercando in extremis un bel regalo da fare per qualche sacerdote o amico (scettico o tradizionalista convinto), proponiamo questo bel libro  

MASSIMO CICERO, Verità e bellezza del rito antico, ed. La Fontana di Siloe 2021.  (www.ritoantico.com)

E' un piccolo volume che parla interamente della Messa in Rito Tradizionale, e tratta la Verità che essa rappresenta, la sua bellezza, la sua profondità, la sua storia, l'universalità del latino, del gregoriano, le differenze con la Messa post conciliare.

Un piccolo contributo sia per dare testimonianza alla Verità della Messa Cattolica e sia per far provare a far cadere dei pregiudizi fantasiosi su di essa.

Ci scrive l'autore: 
"La prima reazione che affronto, da amici e non, ogni volta che dico: "La domenica vado alla Messa in Rito Antico" sono occhi sgranati e esclamazioni tipo "no eh..la Messa in latino proprio no". Quasi due anni fa addirittura un sacerdote in una Chiesa qui di Roma, invece di parlare di cose del Cielo, ha dedicato tutta una predica a denigrare la Messa in Rito tradizionale e l'incomprensibile latino."

Tutto questo ha convinto Cicero che a fare qualcosa, a spiegare che non è il latino la principale differenza tra la S. Messa di sempre e quella di Paolo VI. Egli sentiva l'urgenza di

Pellegrinaggio in Terra Santa: Israele discrimina i cristiani

QUI il Corriere della Sera.
Non cambiano mai...
Luigi

AleteiaLucandrea Massaro - pubblicato il 16/12/21

A causa della variante Omicron del Covid, l'ingresso in Israele è molto difficile. I pellegrini cristiani, in vista del Natale hanno chiesto permessi speciali senza successo. A differenza di quelli di religione ebraica.

Dopo la scoperta della variante omicron, il governo israeliano ha ripristinato il divieto per i cittadini stranieri di entrare in Israele, ma delegazioni di gruppi ebraici americani sono state esentate dal divieto e sono state ammesse in Israele. Ad altri gruppi invece, compresi quelli dei cristiani che desiderano visitare la Terra Santa in vista del Natale, è stata negata la loro richiesta di entrare (Haaretz).

Ebrei sì, cristiani no

In particolare i funzionari israeliani hanno deciso di fare una eccezione per “Birthright“, un programma popolare che offre viaggi gratuiti in Israele a giovani ebrei di tutto il mondo.

giovedì 23 dicembre 2021

New Liturgical Movement: prima raccolta di risposte ai Responsa ad Dubia #traditioniscustodes

Pubblichiamo una utile raccolta di NLM di articoli (principalmente in inglese) sui Responsa.
Luigi

NLM, 21-12-21

Sono usciti i tanto attesi Responsa , che fungono da una sorta di istruzione applicativa per Traditionis Custodes [...]

18 DICEMBRE

Eric Sammons, " L'abuso spirituale continua " ( Rivista Crisis )

FR. Claude Barthe, “ Resistere a una legge liturgica ingiusta ” ( Rorate Caeli )

Gregory DiPippo, " L'ultima resistenza del papato di Breznev " ( Nuovo movimento liturgico )

Materia Oscura nella cappella, conferenza dell’abortista Jeffrey Sachs, prolusione della luterana e laicista von der Leyen. La Cattolica festeggia così i suoi cent’anni

Una lettera pubblicata da Aldo Maria Valli.
Ormai dappertutto è il disastro.
Luigi

15-12-21

Confesso che non ero al corrente delle scelte fatte dall’Università Cattolica del Sacro Cuore per festeggiare i cent’anni di vita. Ha provveduto a informarmi il contributo che, inviatomi da un lettore, trovate qui sotto. Come vecchio laureato della Cattolica ci sono rimasto male, ma non sono sorpreso. “Difficile – scrive il lettore – capire che cosa abbia ispirato le scelte dei responsabili della Cattolica”. Santa ingenuità! Non è per niente difficile: si sono semplicemente ispirati all’aria che tira a Casa Santa Marta e dintorni.

Dom Francesco Pollien: "Cristianesimo vissuto"

Riceviamo e pubblichiamo.
Il libro del certosino Pollien ha accompagnato la mia formazione cattolica: lo consiglio a tutti i lettori.
Luigi

Cristianesimo vissuto
di Dom Francesco Pollien

A che altezza si sono innalzati i Santi! Non tutti, senza dubbio, hanno compiuto quaggiù il lavoro completo della loro purificazione. In certuni può esser rimasta qualche parte da compiere in purgatorio. Ma parecchi raggiunsero fin da questa vita l’ultima vetta e sono entrati in cielo fin dall’istante della loro morte. E quanto a quelli nei quali restava da compiersi ancora una piccola parte del lavoro, essi avevano tuttavia percorso il cammino nella sua maggiore estensione. Non occorre dire ch’essi avevano attuato per intero la prima parte della vita cristiana: Dio il primo, e che erano già molto innanzi anche nella seconda: Dio solo.

Storia del movimento liturgico #11 François-René de Chateaubriand (1768-1848) di A. Porfiri

Undicesimo incontro sulla Controstoria del movimento liturgico del M° Aurelio Porfiri.
Qui i precedenti dieci
Roberto

La liturgia tra estetico ed estatico: 
François-René de Chateaubriand (1768-1848)


Tutte le cose belle hanno un aspetto delicato, qualcosa che può facilmente corrompersi. Lo stesso possiamo dire che vale per la liturgia, la cui bellezza si muove spesso tra due polarità, estetico ed estatico. Essa è contemplazione della bellezza di riti, preghiere, gesti, canti, suppellettili (estetico) per raggiungere una dimensione superiore di contemplazione (estatico). Se ci si ferma all’estetica si rischia di perdere la parte più importante e rilevante. Ora, la liturgia si corrompe attraverso idee devianti o apertamente eretiche, idee che magari non sono problematiche in sé stesse ma che all’interno del sistema cristiano funzionano in modo errato.

Certamente il periodo romantico fu un tempo di prova per la liturgia. Si veniva certo da una razionalizzazione eccessiva dovuta all’illuminismo e all’influenza giansenista, ma l’enfasi eccessiva sul sentimento non risolveva i problemi, anzi ne apriva di nuovi. Un protagonista di questa epoca fu François-René de Chateaubriand. Alfredo Galletti dice questo di lui e della sua opera più nota, Il genio del Cristianesimo, nell’Enciclopedia Italiana in una voce del 1931: “Lo Ch. ha detto infinite volte che il suo Génie