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giovedì 30 dicembre 2021

Storia movimento liturgico #12 - “Le idee illuministiche in azione: J. B.von Hirscher (1788-1865) e J. A. Möhler (1796-1838)”

Dodicesimo appuntamento con la controstoria del Movimento liturgico del Mº Aurelio Porfiri 
Qui i precedenti. 
Roberto 

Le idee illuministiche in azione: 
Johann Baptist von Hirscher (1788-1865) e Johann Adam Möhler (1796-1838)

Anche in Germania, naturalmente, l'influenza dell'illuminismo, anche in chiave anticristiana, fu enorme. Importante in questo senso fu anche l'azione dell'Imperatore Giuseppe II d'Austria. Come reazione vennero tentate da parte di uomini di Chiesa delle azioni di "riforma" della liturgia, una riforma che però non partiva dal suo deposito tradizionale ma da un tentativo di eccessiva semplificazione con intenti pastorali che, invece di servire il popolo, lo privavano di quanto di bello e buono c'era comunque in essa. Molto importante fu l'azione di Johann Baptist von Hirscher (1788-1865) dell'Università di Tubinga, che pure propugnava alcune azioni nella liturgia che oggi si direbbero fortemente pastorali, come per esempio un maggiore uso della lingua volgare nella stessa: "Incaricato del corso di pastorale e preso interamente da preoccupazioni di ordine pratico, il suo audace programma e non privo di suggerimenti eccellenti, non mancava di avere certe affinità con le idee dei novatori. Egli era infatti partigiano di un illuminismo, che non fosse distruttore, ma conservatore e fondato sul Vangelo. La distinzione era piuttosto vana, ma stava comunque a testimoniare la buona volontà e lo zelo di uno il quale, pur subendo le idee del tempo, aveva ancora una fede sincera e voleva rivelarla anche ai suoi compatrioti. Hirscher sentiva che con la liturgia si poteva aiutare il popolo a ridiventare cristiano, purché gli venisse ridato il mezzo di "partecipare veramente alla Messa, alla quale ormai non faceva più che assistere". Sottolineando il carattere comunitario del santo Sacrificio, egli s'ingegna perciò a fare dell'assistenza alla Messa un "azione comune". La sua idea-madre era quella di poter unire intimamente il popolo al sacerdote e si lamenta quindi di vedere i partecipanti alla Messa abbandonati a se stessi, nello sforzo di cercarsi ognuno una propria edificazione particolare; protesta contro l'esecuzione di cantici e contro la recita del Rosario durante la Messa, come contro tutto quello che separa il popolo dalla grande azione liturgica; vuole che tutti uniscano la loro voce al canto del Kyriale e delle parti ordinarie; si augura che si possa celebrare più spesso, durante la settimana, le messe di feria, come ripetizione essenziale della liturgia domenicale, generalmente impedita da feste di santi" (1).

Come vediamo, un programma che certamente ha forti affinità con le istanze del Movimento Liturgico, di cui Hirscher può senz'altro essere considerato un precursore. Ma accanto a Sailer e Hirscher, certamente non può ssere dimenticato Johann Adam Möhler (1796-1838), che si oppone alle idee illuministiche e di matrice protestante dell'epoca, riscoprendo il ruolo della tradizione nella vita della Chiesa. Questo teologo, pur non occupandosi direttamente di liturgia, avrà una grande importanza e influenza per il Movimento Liturgico tedesco: "A differenza di Sailer e di Hirscher, Moehler non ha quasi parlato di liturgia. I suoi storici non hanno taciuto le simpatie che egli aveva mostrato, nella sua gioventù, e cioè all'epoca in cui era prima discepolo e poi compagno di Hirscher, per certe idee innovatrici, come il diritto dei laici al calice e l’opportunità di una liturgia in lingua tedesca. Ma hanno pure messo in rilievo che, a cominciare dal 1830, egli fu il primo a mostrarsi ostile nei riguardi di queste innovazioni, e ciò costituisce un'altra prova della evoluzione che subì il suo pensiero" (2). Va detto che questo concetto della "partecipazione dei laici", è concetto che sarà poi centrale in tutto quello che verrà. Esso viene spesso usato come stendardo dai rinnovatori per poter fare cambiamenti e manipolazioni nella liturgia che, snaturandone quella che essa è e il suo sviluppo storico più autentico, alla fine non faranno certamente un buon servizio per i laici stessi, che si troveranno privati di cose che, anche se non sempre essenziali, aiutano all'elevazione per le cose soprannaturali. 



ROUSSEAU, Olivier (1959). Storia del Movimento Liturgico. Lineamenti storici dagli inizi del sec. XIX fino ad oggi. Traduzione e aggiornamento per l'Italia di Dom Salvatore Marsili, monaco di Finalpia. Alba: Edizioni Paoline.
ROUSSEAU, op. cit.

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