I matti non sono solo in manicomio.
Continua l'apostasia (QUI il tweet di Edward Pentin)
Luigi
Aleteia, Caroline Becker, 23-12-21
"In considerazione dell'aggravarsi della situazione sanitaria", l'arcivescovo di Québec City ha deciso di sospendere tutte le messe nella sua diocesi dalla mezzanotte del 23 dicembre al 10 gennaio 2022. Non ci sarà nessuna messa di Natale a Quebec City.
"Sono consapevole che sarà molto deludente non riunirsi in chiesa quest'anno per le celebrazioni di Natale e Capodanno, ma considero nostro dovere partecipare allo sforzo collettivo per prevenire l'ulteriore diffusione del coronavirus", ha detto il cardinale Gérald C. Lacroix, arcivescovo di Quebec City, in una dichiarazione rilasciata il 22 dicembre.
In considerazione dell'aggravarsi della situazione sanitaria, l'arcivescovo, in consultazione con la sua equipe e i responsabili delle parrocchie, ha deciso di sospendere tutte le celebrazioni dal 23 dicembre 2021 al 10 gennaio 2022, ad eccezione dei funerali.
Le messe di Natale sono ovviamente interessate da questa nuova decisione. Questo è un colpo per i cattolici che si preparano a celebrare il Natale il 25 dicembre.
Una lettera dettagliata inviata il 22 dicembre ai responsabili delle parrocchie spiega questa difficile decisione, che viene presa in uno spirito di solidarietà con i più vulnerabili. Mentre le messe sono sospese, le visite personali alle chiese rimarranno possibili se i controlli sanitari richiesti saranno attuati. Anche i funerali saranno consentiti in conformità con le misure emanate dal governo del Quebec.
Nonostante queste circostanze, l'arcivescovo incoraggia i cristiani a "prendersi del tempo per l'interiorità, lo scambio e la celebrazione a casa".
Alcune risorse online (letture, preghiere, liturgia familiare...) sono a disposizione dei fedeli per celebrare la venuta di Cristo nelle loro case. Le Messe di Natale saranno anche trasmesse in televisione o su Internet.
Che dire, il cardinal Lacroix dimostra un coraggio proprio da cristiani... Come se poi le persone non si riunissero comunque per altre occasioni. Immancabile il richiamo ai "più vulnerabili": retorica buonista e più in generale servilismo verso i poteri forti. Questo clero è agli antipodi di Gesù.
RispondiEliminaSarebbe interessante, a livello di cronaca, sapere come si sono comportate anche le altre comunità cristiane. Grazie per l'informazione.
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