P.S. L'1 e 2 gennaio l'Istituto del Buon Pastore a Curitiba garantirà le celebrazioni in piazza.
Dom José Antonio Peruzzo, per grazia di Dio e della Sede Apostolica arcivescovo di Curitiba
Lettera ai fedeli dell'arcidiocesi di Curitiba sulla celebrazione in forma straordinaria
I successori degli apostoli sono stati chiamati a "prendersi cura del gregge che lo Spirito Santo ha affidato loro come pastori della Chiesa di Dio, e che essi hanno acquistato a prezzo del loro sangue" (At 20,28). In questo senso, i fedeli devono "sottomettersi di buon grado all'autorità ricevuta da Dio" (cfr. Decreto Christus Dominus, n. 16).
Unito a Sua Santità Papa Francesco, che ha promulgato il Motu Proprio Traditionis Custodes il 16 luglio 2021, cerco di esercitare il mio ministero episcopale con diligenza, poiché "è dovere del vescovo diocesano, come moderatore, promotore e custode di tutta la vita liturgica nella Chiesa particolare a lui affidata, regolare le celebrazioni liturgiche nella sua diocesi . È quindi di sua esclusiva competenza autorizzare nella diocesi l'uso del Missale Romanum del 1962, seguendo le direttive della Sede Apostolica" (cfr. art. 2), e inoltre sapendo che è dovere dello stesso ordinario osservare che "i sacerdoti che già celebrano secondo il Missale Romanum del 1962 dovranno chiedere al Vescovo diocesano il permesso di continuare ad avvalersi di questa facoltà" (cfr. art. 5);
Dopo aver dialogato e consultato il Consiglio Presbiterale e il Collegio dei Consultori, chiarendo chi, di diritto, deve essere consultato per le decisioni (cfr. Canoni 498 e 500 - CIC 83), in comunione con i sacerdoti preoccupati dell'evangelizzazione e di una "Chiesa in cammino" nel tempo presente, ho giudicato conveniente e necessario salvaguardare l'apprezzamento della "validità e legittimità della riforma liturgica, delle determinazioni del Concilio Vaticano II e del Magistero dei Sommi Pontefici" (cf.)
Il Concilio Vaticano II deve essere rispettato, e per questo il pastore deve guidare coloro che si sono allontanati dal cammino (cfr. Christus Dominus, n. 11) finché tutti camminino per le vie "di ogni bontà, giustizia e verità" (Ef 5,9).
L'Arcidiocesi di Curitiba, attenta ai segni dei tempi e in comunione con le Direttive dell'Azione Evangelizzatrice della Chiesa in Brasile, non può prescindere dai principi della Nuova Evangelizzazione.
Così, dal 1° febbraio 2022, le Messe in Rito Latino da celebrarsi nella Forma Straordinaria dovranno essere presiedute solo dai Reverendi Padre Anderson Bonin e Padre Emmanuel Portela Cardoso, del clero secolare di questa Chiesa Particolare, o da un altro sacerdote debitamente nominato dalla competente autorità ecclesiastica.
I luoghi delle celebrazioni delle sole Sante Messe saranno comunicati a tempo debito. Possono essere celebrati solo la domenica e i giorni festivi.
Sono proibiti altri sacramenti e sacramentali che non siano nei Rituali approvati in vigore dopo la Costituzione Sacrosanctum Concilium e secondo con il Messale di San Paolo VI.
Ricordo che come titolare dell'Arcidiocesi il mio dovere davanti a Dio e alla Chiesa nella mia missione di Arcivescovo Metropolita è di essere segno di Unità con il Santo Padre, con il Collegio dei Vescovi e con tutti i cristiani, come pastore con autorità ordinaria, immediata e propria (cfr. Canone 381 - CIC 83). Ciò include l'essere tra "i custodi della tradizione, (...) in comunione con il Vescovo di Roma, costituendo il principio visibile e il fondamento dell'unità nelle loro Chiese particolari" (cfr. Lumen Gentium, n. 27).
Infine, chiarisco che le Messe in Rito Straordinario non sono state soppresse nel territorio dell'Arcidiocesi. Che tutti sappiano che a Curitiba ci sono sacerdoti incaricati, così come luoghi speciali e determinati per assistere i fedeli con la Liturgia del Messale precedente a quello di San Paolo VI, popolarmente chiamata "Messa di San Pio V". (cfr. art. 3 § 3 - Traditiones Custodes).
Confidando nelle preghiere e nell'intercessione del popolo di Dio, mi professo vostro servo in Cristo
Curitiba, 27 dicembre 2021 – Festa di San Giovanni Evangelista – Ottava del Santo Natale del Signore
+ Dom José Antonio Peruzzo
Arcivescovo Metropolita di Curitiba
Fonte: Arcidiocesi di Curitiba
se andate a leggervi il n. 16 di Christus Dominus vedrete che dice una cosa ben diversa da quello che la citazione dell'arcivescovo vuol far credere: il testo originale dice
RispondiEliminaIn exercendo suo munere patris ac pastoris, sint Episcopi in medio suorum sicut qui ministrant, boni pastores qui cognoscunt suas oves quosque et ipsae cognoscunt, veri patres qui spiritu dilectionis et sollicitudinis erga omnes praestant, quorumque auctoritati divinitus quidem collatae omnes grato animo sese subiciunt
che in italiano è reso
Nell'esercizio del loro ufficio di padri e di pastori, i vescovi si comportino in mezzo ai loro fedeli come coloro che servono come buoni pastori che conoscono le loro pecorelle e sono da esse conosciuti, come veri padri che eccellono per il loro spirito di carità e di zelo verso tutti e la cui autorità ricevuta da Dio incontra un'adesione unanime e riconoscente.
in pratica ha trasformato un'esortazione verso i pastori a comportarsi 'pastoralmente' (con il sottofondo: se non fate così non stupitevi se i fedeli non vi ubbidiscono') in un'ordine per i fedeli di ubbidire ai vescovi...