Vi proponiamo – in nostra traduzione – la lettera numero 965 pubblicata da Paix Liturgique il 9 ottobre, in cui Christian Marquant, presidente del Cœtus internationalis Summorum Pontificum, presenta l’imminente 12º Pellegrinaggio del Populus Summorum Pontificum ad Petri Sedem (su MiL QUI, QUI, QUI, QUI, QUI, QUI e QUI), quando mancano ormai solo quindici giorni al suo inizio.
In calce all’intervista riportiamo il programma aggiornato del Pellegrinaggio e dell’8º Incontro Pax Liturgica, che tradizionalmente lo precede.
Come hanno già fatto gli amici di Bergamo (QUI), invitiamo tutti i coetus fidelium italiani ad organizzarsi ed a segnalarci le loro iniziative: con accresciute motivazioni, ritorniamo a Roma per rinnovare la nostra testimonianza religiosa e militante pari alla nostra determinazione a favore della Santa Messa tradizionale e del sacerdozio cattolico!
L.V.
Tra meno di tre settimane, il 27, 28 e 29 ottobre 2023, avrà luogo il pellegrinaggio del Popolus Summorum Pontificum, che per il dodicesimo anno consecutivo riunirà a Roma i fedeli cattolici di tutto il mondo per testimoniare il loro incrollabile attaccamento all’usus antiquior della Chiesa romana e, allo stesso modo, la loro fedeltà alla Chiesa cattolica. Abbiamo chiesto a Christian Marquant, che da tre anni presiede il Cœtus internationalis Summorum Pontificum, di rispondere ad alcune domande su questo importante evento.
Paix liturgique - Il vostro dodicesimo pellegrinaggio si svolgerà dal 27 al 29 ottobre. Chi ha avuto l’idea di organizzare questo pellegrinaggio di pietà?
Christian Marquant - Sono stati il card. Albert Malcolm Ranjith Patabendige Don, Arcivescovo metropolita di Colombo, e mons. Nicola Bux che, nell’anno 2012, hanno avuto per primi l’idea di lanciare un pellegrinaggio di ringraziamento per ringraziare la Chiesa di aver lavorato come una buona madre per la concordia e la pace liturgica dopo che Papa Benedetto XVI ha pubblicato la lettera apostolica «motu proprio data» Summorum Pontificum il 7 luglio 2007.
Pace liturgica - Perché, nell’anno 2012, Papa Benedetto XVI era ancora Papa.
Christian Marquant - Ed erano già passati cinque anni dalla promulgazione del motu proprio Summorum Pontificum: era chiaro allora che questo gesto di Papa Benedetto XVI aveva contribuito a diffondere la pace e la riconciliazione nella Chiesa… I tempi sembravano quindi maturi perché i due iniziatori mostrassero pubblicamente il loro riconoscimento a quello che coloro che misero in pratica questa idea da quel momento in poi chiamarono Populus Summorum Pontificum.
Il nostro pellegrinaggio è un atto di pietà liturgica che, svolgendosi proprio a Roma, è un atto di presenza della liturgia tradizionale che è più viva che mai in tutto il mondo.
Paix liturgique - E qual è stata la risposta a questa iniziativa eminentemente cattolica?
Christian Marquant - È stato un grande successo tra il clero e i fedeli. Questo ha incoraggiato tutti coloro che hanno partecipato a ripetere questa prima iniziativa.
Paix liturgique - Ma chi è questo Populus Summorum Pontificum?
Christian Marquant - I fedeli e i sacerdoti legati alla liturgia tradizionale che possono recarsi a Roma, naturalmente. Infatti, i nostri amici italiani sono di casa a Roma e gli europei vengono in gran numero. Secondo il personale dell’Arcibasilica patriarcale maggiore di San Pietro in Vaticano, l’anno scorso eravamo in duemila, un anno medio. Penso che quest’anno l’effetto di protesta contro le difficoltà che stiamo affrontando dovrebbe essere favorevole.
Ma questo pellegrinaggio è sempre stato un pellegrinaggio «rappresentativo», e ha successo perché riunisce rappresentanti di tutte le parti del mondo. È questa presenza a Roma di tutti i Paesi del mondo in cui si pratica la liturgia tradizionale che rende speciale il nostro pellegrinaggio.
Paix liturgique - E durante il covid?
Christian Marquant - Il pellegrinaggio non si è mai fermato durante la crisi sanitaria, nonostante le terribili limitazioni che ci sono state imposte, ma anche nell’anno 2020 più di cinquecento di noi sono venuti a Roma a pregare.
Paix liturgique - Chi sono gli organizzatori del pellegrinaggio?
Christian Marquant - L’organizzazione riflette l’aspetto «rappresentativo» che è l’essenza di questo pellegrinaggio. Fin dall’inizio, è stato organizzato da un gruppo di associazioni, non da singoli individui, noto come Cœtus internationalis Summorum Pontificum. Alla vigilia del 12º pellegrinaggio, questa federazione riunisce diciannove associazioni, alcune delle quali hanno un pubblico internazionale, come l’associazione Foederatio internationalis Una Voce. Speriamo di accogliere presto a cœtus nuovi associati dall’Africa e dall’Asia.
Paix liturgique - Può parlarci del pellegrinaggio in sé?
Christian Marquant - Tradizionalmente, il pellegrinaggio inizia il venerdì precedente la domenica di Cristo Re (la liturgia tradizionale dell’ultima domenica di ottobre) con il canto solenne dei Vespri nella Basilica collegiata di Santa Maria ad Martyres, meglio conosciuta come il Pantheon di Roma. Il giorno successivo, sabato, la giornata inizia con un momento di adorazione nella Basilica minore dei Santi Celso e Giuliano, seguito dalla processione verso l’Arcibasilica patriarcale maggiore di San Pietro in Vaticano. Partendo da una chiesa del centro storico, si attraversa il Tevere su Ponte Sant’Angelo, poi si percorre via della Conciliazione, passando per piazza Pio XII, dove sono raggruppate le principali Congregazioni della Curia romana, fino all’Arcibasilica patriarcale maggiore di San Pietro in Vaticano, dove fino all’anno scorso si celebrava una Santa Messa tradizionale e dove si svolgerà questo momento di preghiera. Infine, il giorno successivo, la domenica di Cristo Re, la Santa Messa tradizionale di chiusura del pellegrinaggio sarà celebrata alla Chiesa parrocchiale della Santissima Trinità dei Pellegrini e un’altra Messa alla Basilica minore dei Santi Celso e Giuliano. L’Istituto del Buon Pastore è responsabile dell’organizzazione liturgica dei Vespri nella Basilica minore dei Santi Celso e Giuliano il venerdì, l’Istituto di Cristo Re Sommo Sacerdote dell’adorazione del Santissimo Sacramento il sabato e la Fraternità sacerdotale San Pietro della Santa Messa tradizionale di chiusura.
Paix liturgique - Quindi quest’anno non vi è stato concesso il diritto di celebrare una Santa Messa tradizionale all’Altare della Cattedra nell’Arcibasilica patriarcale maggiore di San Pietro in Vaticano.
Christian Marquant - In effetti, da undici anni la nostra processione si conclude con la celebrazione di una Santa Messa solenne secondo l’usus antiquior nel cuore dell’Arcibasilica patriarcale maggiore di San Pietro in Vaticano all’Altare della Cattedra, ma quest’anno non ci è stata concessa questa autorizzazione.
Paix liturgique - Strano?
Christian Marquant - La cosa strana è che, nonostante la lettera apostolica in forma di «motu proprio» Traditionis custodes sull’uso della liturgia romana anteriore alla riforma del 1970, da due anni continuiamo ad avere il permesso di celebrare nell’Arcibasilica patriarcale maggiore di San Pietro in Vaticano. Così quest’anno, il sabato, ai pellegrini verrà offerta una serie di Sante Messe tradizionali, in attesa di giorni migliori. Forse l’anno prossimo potremo celebrare in San Pietro. Lei ha detto «strano»: tutto è strano a Roma.
Paix liturgique - Perché vi chiamate ancora Summorum Pontificum?
Christian Marquant - E perché no? Vede, i nostri contatti nella Curia romana continuano a chiamarci così senza che questo sembri creare problemi a nessuno.
Paix liturgique - Ma cosa farete per la preghiera nell’Arcibasilica patriarcale maggiore di San Pietro in Vaticano?
Christian Marquant - Il card. Mauro Gambetti O.F.M. Conv., Arciprete della Basilica Papale di San Pietro in Vaticano, è così gentile da accoglierci. Entreremo quindi in processione fino alla tomba di San Pietro, dove canteremo il Credo secondo l’usanza, seguito dalle Laudes Regiae e dalle consuete preghiere per la Chiesa e per il Papa. Proseguiremo poi verso l’Altare della Cattedra di San Pietro per cantare il tradizionale Ufficio di Sesta, dato che sarà circa mezzogiorno.
Nonostante questa temporanea difficoltà, non si è voluto rinunciare al nostro 12º pellegrinaggio, che ripeto è un atto di pia presenza a Roma della liturgia tradizionale. È più che mai importante essere presenti a Roma e alla Tomba dell’Apostolo, a nome del numero vivo e crescente di gruppi che in tutto il mondo vogliono continuare a vivere la loro fede cattolica al ritmo millenario della liturgia romana tradizionale…
Paix liturgique - Capisco che il vostro pellegrinaggio è una questione di laici, ma i sacerdoti vi aiutano?
Christian Marquant - Per quanto riguarda la liturgia, è ovvio che ci aiutano e svolgono un ruolo importante attraverso un comitato ecclesiastico presieduto dall’abbé Claude Barthe, il nostro cappellano, coadiuvato da sei sacerdoti, metà del clero diocesano e metà delle comunità tradizionali, il cui ruolo nelle cerimonie ho menzionato prima.
Paix liturgique - Come si fa a partecipare al vostro pellegrinaggio?
Christian Marquant - Il principio è quello della totale libertà cristiana. Non c’è alcuna registrazione. Che tu venga come parte di un gruppo parrocchiale, con la tua famiglia o da solo, che tu sia un devoto regolare o occasionale della liturgia tradizionale, e qualunque sia la tua convinzione, puoi partecipare a questo pellegrinaggio. Veniamo per pregare, per pregare in modo tradizionale, tutto qui. Per saperne di più, visitate il sito site.summorum-pontificum.org.
Paix liturgique - Ma venerdì 27 ottobre, a due passi da San Pietro, si terrà anche l’incontro di Pax Liturgica.
Christian Marquant - Da otto anni il Pontificio Istituto Patristico Augustinianum è la sede del tradizionale incontro tra amici e conferenze, che quest’anno accoglierà mons. Athanasius Schneider O.R.C., Jean-Pierre Maugendre, presidente dell’associazione Renaissance Catholique, il prof. Joseph Shaw, presidente dell’associazione Latin Mass Society e presidente dell’associazione Foederatio internationalis Una Voce. Per saperne di più, visitate il sito invitation.oremus.plus.
Paix liturgique - Ultime parole?
Christian Marquant - Questo 12º pellegrinaggio ha un’importanza eccezionale a causa delle circostanze particolari: non avremo la Santa Messa tradizionale in San Pietro; la nostra Santa Messa tradizionale di chiusura avrà luogo contemporaneamente alla Messa di chiusura della prima sessione della XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi. Oggi più che mai i fedeli di tutto il mondo che sono legati alla fede e alla liturgia tradizionale devono unirsi nella preghiera e, quando possono, partecipare.
L’anno scorso, durante la nostra processione in piazza San Pietro, sono state issate le bandiere dei novanta Paesi in cui si celebra la liturgia romana tradizionale. Anche quest’anno, daremo una devota testimonianza della nostra esistenza e della nostra incrollabile determinazione a mantenere viva una liturgia che illustra così perfettamente la fede cattolica e romana..
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Programma del 12º Pellegrinaggio internazionale del Populus Summorum Pontificum ad Petri Sedem
(Roma e Città del Vaticano, 27-29 ottobre 2023)
Venerdì 27 ottobre 2023:
ore 17:00: Vespri pontificali nella Basilica collegiata di Santa Maria ad Martyres, presieduti da mons. Athanasius Schneider O.R.C., Vescovo ausiliare di Maria Santissima in Astana.
Sabato 28 ottobre 2023:
ore 7:15 e 8:30: Sante Messe dei Santi Apostoli Simone e Giuda nella Chiesa parrocchiale della Santissima Trinità dei Pellegrini;
ore 9:00: Santa Messa dei Santi Apostoli Simone e Giuda nella Basilica minore dei Santi Celso e Giuliano;
ore 10:00: Adorazione eucaristica nella Basilica minore dei Santi Celso e Giuliano;
ore 12:00: Venerazione della Tomba di San Pietro e canto dell’Ufficio di Sesta dei Santi Apostoli Simone e Giuda all’Altare della Cattedra di San Pietro, presieduto da padre Antonius Maria Mamsery M.S.C., Superiore dei Missionari della Santa Croce.
Domenica 29 ottobre 2023:
ore 10:00: Santa Messa prelatizia di Cristo Re nella Basilica minore dei Santi Celso e Giuliano, celebrata da mons. Athanasius Schneider O.R.C., Vescovo ausiliare di Maria Santissima in Astana;
ore 11:00: Santa Messa pontificale di Cristo Re nella Chiesa parrocchiale della Santissima Trinità dei Pellegrini, celebrata da mons. Guido Pozzo, già Segretario della Pontificia Commissione «Ecclesia Dei».
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Programma dell’8º Incontro Pax Liturgica
(Pontificio Istituto Patristico Augustinianum, 27 ottobre 2023)
Accoglienza dei partecipanti alle ore 9:00, inizio dei lavori alle ore 9:45.
Rubén Peretó Rivas, direttore dell’associazione Centre internazional d’Études liturgiques: presentazione dell’incontro;
mons. Athanasius Schneider O.R.C., vescovo ausiliare di Maria Santissima in Astana: Il principio della Tradizione nella vita liturgica della Chiesa;
Michela Di Mieri, storica: Storia di un ritorno a casa;
Jean-Pierre Maugendre, presidente dell’associazione Renaissance Catholique, ospite di Terre de Mission su TV Liberté: I nuovi media (radio, televisione e social network) al servizio della Tradizione;
Joseph Shaw, presidente della Fœderatio internationalis Una Voce: Presentazione del suo libro sulla storia delle richieste presentate alla Santa Sede dal 1966 in poi per la difesa dell’usus antiquior;
padre João Silveira, sacerdote missionario: Africa, terra benedetta per la Tradizione: relazione della missione;
Christian Marquant, presidente dell’associazione Paix Liturgique: Oggi, a cinquant’anni dal Concilio Vaticano II, è più che mai necessario che i figli della luce siano intelligenti quanto i figli delle tenebre.
Fine dei lavori alle ore 16:00.
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