In coda al nostro post sul grottesco invito del no global Luca Casarini (su MiL QUI e, nella foto, è il secondo da sinistra sul palco), anche Il Sismografo e Luis Badilla hanno qualcosa da dire: "La questione è la tribuna che gli è stata offerta togliendola ad altre voci autorevoli e appropriate al luogo e alle circostanze" [...] "uno spettacolo insensato nel Sinodo dove c'erano decine e decine di vescovi o laici che avrebbero potuto dire cose serie e appropriate ad un raduno del Collegio episcopale".
Luigi
11-10-23
(a cura Redazione “Il sismografo”) Fra oltre 400 partecipanti, inclusi decine di laici, donne e uomini, Segreteria generale del Sinodo ha voluto scegliere per il briefing giornaliero il signore Luca Casarini, persona molto conosciuta e discussa in Italia e anche in altri Paesi dell’Europa, per il suo passato in quanto leader sociale e politico estremista. Non c'è niente di male e nemmeno contro di lui. Il suo percorso di vita, inclusa ovviamente la dimensione religiosa e spirituale, è rispettabile come quelle di qualsiasi essere umano.
La questione è un'altra e forse il protagonista stesso non ne è consapevole. La questione è la tribuna che gli è stata offerta togliendola ad altre voci autorevoli e appropriate al luogo e alle circostanze.
Per quale motivo? Per dire che questa è la chiesa aperta, in marcia, non chiusa e non rigida.
Il Sinodo è "una istituzione ecclesiastica centrale (rappresentante tutto l'Episcopato cattolico)", scrive s. Paolo VI, dove la presenza di questa persona nominata da Papa Francesco appare del tutto insensata. Si aspettava, per ragioni di buon gusto e discrezione, che quella di Casarini sarebbe stata una presenza di basso profilo. Niente affatto!
Secondo Franca Giansoldati (Il Messaggero), il "padre" sinodale Luca Casarini oggi parlando con i giornalisti ha detto: "Il Vangelo accoglie pubblicani e prostitute, Gesù va in cerca di loro e non di coloro che sono a posto."
Sì, va bene, ma né lui né il Papa - che lo ha nominato - sono Gesù.
Luca Casarini, ricordato anche per le diverse occupazioni di stabili, forse non sa che l'Arcivescovo di Buenos Aires, mons. Jorge Mario Bergoglio, anni fa chiese l'intervento della polizia per sloggiare un fabbricato occupato che era proprietà dell'Eparchia di Santa Maria del Patrocinio (Chiesa greco-cattolica ucraina) in Argentina, allora guidata da mons. Sviatoslav Shevchuk, Amministratore Apostolico (10 marzo 2010 – 23 marzo 2011) e attuale Arcivescovo Maggiore di Kyiv-Halyč
Insomma, uno spettacolo insensato nel Sinodo dove c'erano decine e decine di vescovi o laici che avrebbero potuto dire cose serie e appropriate ad un raduno del Collegio episcopale.
(Luis Badilla)