Testo tratto dal Martirologio Romano pubblicato per ordine del Sommo Pontefice Gregorio XIII, riveduto per autorità di Urbano VIII e Clemente X, aumentato e corretto nel MDCCXLIX da Benedetto XIV (quarta edizione italiana, Libreria Editrice Vaticana, MDCCCLV).
L.V.
2 Gennaio 2025, Luna seconda
A Roma la commemorazione di molti santi Martiri, i quali, disprezzando l’editto, col quale l’imperatore Diocleziáno comandava di consegnare i sacri libri, vollero piuttosto dare i loro corpi ai carnefici che le cose sante ai cani.
Ad Antióchia la passione del beato Isidóro Vescovo.
A Tomi, nel Ponto, i tre santi fratelli Argéo, Narcísso e Marcellíno giovanetto. Questi, sotto il Principe Licínio, essendo stato preso tra le nuove reclute, e non volendo militare, battuto a morte e lungamente torturato in prigione, finalmente, sommerso in mare, compì il martirio. I suoi fratelli, poi, furono uccisi con la spada.
A Miláno san Martiniáno Vescovo.
A Nítria, nell’Egitto, il beato Isidóro, Vescovo e Confessore.
Nello stesso giorno san Siridióne Vescovo.
Nella Tebáide san Macário Alessandríno, Prete ed Abate.
¶ Ed altrove moltissimi altri santi Martiri e Confessori e sante Vergini.
℟. Deo grátias.
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