Sempre peggio nelle nuove traduzioni bibliche.
Luigi C.
Investigatore Biblico, 13-12-24
Non avrei voluto pubblicare indizi durante gli Esercizi Spirituali dei Sacerdoti. Ma siamo nel Tempo di Avvento e questa gravissima omissione (che esiste già dal 74) mi pare degna di nota, visto che riguarda il brano dell’Annunciazione. E può essere anche spunto di meditazione sul pericolo degli influssi protestanti sulle nostre Bibbie (che ricordo vengono lette nella Liturgia della Parola in Chiesa come testi ufficiali). La mia non vuole essere in alcun modo una polemica. Rispetto certamente il lavoro dei miei confratelli biblisti che hanno lavorato alle traduzioni CEI 74 e 2008. Ma mi pongo delle domande. Perché omettere dei versetti cruciali dalla Scrittura solo per far piacere ai protestanti? Questo non è vero ecumenismo. Questo si chiama semplicemente rinunciare alla Verità pur di non pestare i calli a nessuno. Personalmente non credo sia questo il modo giusto per tradurre la Scrittura. Ribadisco: rispetto il lavoro dei miei confratelli biblisti. Ma alcune domande in questo caso mi sembrano d’obbligo. Per esempio: perché scegliere di omettere un versetto così importante? Credo che a questo punto abbia influito molto la “gerarchia ecclesiastica”. So infatti per certo che traducendo la CEI 2008, qualche confratello biblista ha avuto dei problemi. In quanto un gruppo di essi ha lottato per inserire questa parte di versetto omessa, ma l’ha spuntata il filone filo-protestante. E quindi è stato definitivamente archiviato. La mia domanda molto semplice è: perché? Lascio alla vostra riflessione la risposta finale e mi accingo a mostrarvi la grave (a parer mio) omissione.
CEI 74: “Ti saluto o piena di Grazia. Il Signore è con te (omissione)” (Lc 1,28)
CEI 2008: “Rallegrati piena di Grazia, il Signore è con te (omissione)” (lc 1,28)
Nuova Vulgata: “Ave,gratia plena, Dominus tecum (omesso)” (Lc 1,28) (1)
Martini: “Dio ti salvi, piena di grazia: il Signore è teco: Benedetta tu fra le donne.” (Lc 1,28)
Ricciotti: “L’angelo, entrato da lei, disse: «Ti saluto, piena di grazia; il Signore è con te! Tu sei benedetta tra le donne” (Lc 1,28)
La differenza è eclatante. Tutte le versioni nel saluto dell’Angelo riportano anche “benedetta tu fra le donne”, mentre CEI 74 e 2008 hanno clamorosamente omesso questa parte di versetto.
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Il motivo è molto semplice. Anche qui è una questione di codici del Nuovo Testamento.
Il versetto è incompleto solo nel codice Vaticano (B 03), nel codice Sinaitico (S 01), il codice di Parigi (L 19) e il codice di Washington (W 032). Ma in tutti gli altri codici è PRESENTE. E li elenco: è presente nel codice Alessandrino (A 02), nel codice Ephraemi Rescriptus (C 04), nel codice di Cambridge (D 05), nel codice Basel (E 07), in quello di Ultrecht (F 09), nel codice London (G 0 11) , Atene (N 022), Wolfenbuttel (P 24), Roma (S 28), Venezia (U 030), Munchen (X 33), codice Dublin (0 35) e circa altri 20 codici.
Quindi: 4 codici non riportano la porzione di versetto “εὐλογημένη σὺ ἐν γυναιξίν” (Benedetta tu fra le donne), mentre in 32 codici questa parte è presente.
Dunque perchè ometterlo? Per far piacere ai protestanti?
E’ vero che la stessa parte viene riportata integralmente al v. 42 (la visitazione, dove Santa Elisabetta saluta la Santa Vergine con “Benedetta tu fra le donne”). Ma NESSUNO può negare che la stessa frase pronunciata dall’Arcangelo Gabriele ha un significato molto più solenne, perché è Dio stesso che in quel momento saluta la Madonna con “benedetta Tu fra le donne”, visto che l’Arcangelo sta portando il messaggio di Dio. E poi, come ho detto altre volte in altre occasioni, la stessa frase biblica ripetuta 2 volte nello stesso capitolo ha un significato “amplificante”. Cioè se ne sottolinea biblicamente l’importanza. Le traduzioni delle Bibbie Cei (74 e 2008) e la Nuova Vulgata, omettendo parte del versetto, stanno togliendo importanza e solennità alla figura della Madonna e della Sua Verginità.
E il motivo è stato solo uno: non scontentare i protestanti. Dare un colpo al cerchio e un colpo alla botte. La mia impressione è che pian piano, zitti zitti, si stia smontando in modo lento ma costante ciò che è il patrimonio della Verità Biblica. E il mio interrogativo è sempre lo stesso: come mai prima del ‘74 questo versetto era considerato tutto Parola di Dio e invece dopo ne è stata omessa una parte? Quel “Benedetta tu fra le donne” non è più Parola di Dio?
E tutto ciò a discapito della figura della Santa Vergine e di tutto ciò che Essa rappresenta per i Cattolici.
In conclusione: rispetto il lavoro di tutti. Ma questa non la possiamo perdonare.
Si torni urgentemente alla Vulgata di San Girolamo. Per non rischiare di perdere completamente il patrimonio dell’insegnamento genuino della Sacra Scrittura.
————————————————————————————————————(1) La Nuova Vulgata è una revisione (storpiata) della Vulgata di San Girolamo. Fu pubblicata ufficialmente nel 1979, con evidenti influssi protestanti. Alcuni versetti o passaggi presentano traduzioni che sono state modificate rispetto alla Vulgata originale, e che non rispecchiano in alcun modo la fedeltà ai testi ebraici o greci. Ciò ha suscitato critiche da parte di coloro che preferivano la formulazione tradizionale della Vulgata di San Girolamo. Anche le scelte in alcuni Salmi o nei Vangeli possono risultare meno poetiche o meno riconoscibili rispetto alla versione tradizionale, provocando una certa perdita di valore letterario.
La Nuova Vulgata rappresenta un chiaro allontanamento da una “Bibbia di riferimento” che aveva plasmato per secoli la teologia e la liturgia della Chiesa.