Post in evidenza

AGGIORNAMENTO del programma del 13º Pellegrinaggio Populus Summorum Pontificum #sumpont2024

Cari amici, a pochi giorni dall ’inizio de l  13º Pellegrinaggio  Populus Summorum Pontificum   a Roma da venerdì 25 a domenica 27 ottobre  ...

mercoledì 25 gennaio 2023

La Messa tradizionale nell'arte #79 - La fondazione - il 25 gennaio 1554 - della città di S. Paolo di Brasile - A. D. da Silva Parreiras (1913), San Paolo (Brasile) #mtl #mtlnellarte

Nel giorno in cui la Chiesa (anche nel calendario V.O.) commemora la conversione di San Paolo sulla via per Damasco, proponiamo questo dipinto che raffigura la S. Messa celebrata nel giorno ufficiale della fondazione della città di San Paolo, il 25 gennaio 1554.

I padri fondatori, (provenienti dal primo insediamento coloniale costiero portoghese di São Vicente), furono i missionari gesuiti Manuel da Nóbrega e san José de Anchieta che in quell'altopiano vevano eretto la loro prima scuola-missione (che si chiamava "Colégio de São Paulo de Piratininga", e che aveva lo scopo di far proselitismo, ehm, di convertire al cattolicesimo la tribù indigena dei Tupi-Guaianás  e di proteggerli dalla tratta degli schiavi).  
(Come non mandare la mente al celeberrimo film The Mission di R. Joffé (1986) che narra eventi molto simili avvenuti nel 1750 e del legame tra i Gesuiti e la tribù dei Guaranì che abitava a "pochi" chilometri più a sud dal villaggio di San Paolo).    
Piano piano, visto il numero sempre crescente di indigeni convertiti e di coloni, i gesuiti decisero di fondare attorno al proprio Collegio e alla chiesa (tutt'oggi esistente in Pátio do Colégio -piazza del Collegio-) un piccolo villaggio (si veda anche foto sotto) che battezzarono "São Paulo dos Campos de Piratininga". 
Quel villaggio crebbe in funzione e in conseguenza delle molte conversioni e dei molti amerindi salvati non solo dalle razzie dei bandeirantes (i conquistadores portoghesi) ma anche degli stessi coloni che cercavano manovalanza gratis; nel 1771 divenne città, quella stessa San Paolo di Brasile che conosciamo e che dal 1881 accolse ondate di migranti di nostri connazionali che lasciarono l'Italia in cerca di lavoro nelle piantagioni di caffè).  
Se moltissimi Europei del XIX secolo sfortunati in patria, trovarono a San Paolo lavoro e un futuro migliore, pur con fatica e mille avversità, lo devono a quei due gesuiti portoghesi che decisero di fondare una missione per convertire alla vera Fede gli indigeni, con buona pace di un loro illustre confratello contemporaneo.

Tornando all'opera. L'autore di questo olio su tela intitolato "La Fondazione di San Paolo" (Fundação de São Paulo de Piratininga) è il pittore brasiliano Antônio Diogo da Silva Parreiras (1860-1937).L'opera, realizzata nel 1913, appartiene alla collezione d'arte della città di San Paolo e si trova nella Pinacoteca Municipal de São Paulo, Brasile. 
Nel quadro sono raffigurati, oltre al gesuita celebrante, i Gesuiti in piedi (forse stanno cantando il proprio?), i coloni inginocchiati, e un indigeno in piedi, con atteggiamento quasi di diffidenza che assiste al rito con cui non ha ancora preso familiarità. 
Sotto vi è un altro dipinto di 
Oscar Pereira da Silva, che raffigura il medesimo tema, la Fondazione di San Paolo (1909), ma con una maggior ricchezza di dettagli della cerimonia di benedizione del sito ove sorgerà il villaggio. 

"Rubriche e prassi di sempre"
E' commovente (e occasione per un bel esame di coscienza per molti nostri sacerdoti) vedere come sacerdoti pur lontani dagli occhi romani indagatori sul rispetto delle "rubriche", avessero tanto zelo per le cose sacre. 
Si può notare, in entrambe le foto (sopra e sotto), che i gesuiti (almeno quelli di un tempo...) avevano molta attenzione nell'erigere gli altari da campo: non semplici tavoli spogli e tanto meno travi prese chissà dove, ma altari dignitosi, portati appositamente (si vedano i bauli) parati con decoro, sopraelevati, con tanto di tappeti e "palliotto", candelieri, croce, un bel turibolo fumigante, ecc. Tutto nel rispetto di quanto disposto dalla SRC e dalle Rubriche generali del Messale Romano, ma non come pedissequo adempimento di regolette imposte (che quand'anche sarebbe il minimo dovuto), piuttosto come concreta manifestazione e piena comprensione del significato e del rispetto sotteso ad ogni "rubrica". 

fonte: catholicus

Per altre immagini cliccare sull'etichetta "MTL nell'arte"
..
(Sono senz'altro ben accette segnalazioni e suggerimenti, da parte dei lettori, di altre opere d'arte raffigurati scene della Messa Tradizinale in Latino o di altri sacramenti o sacramentali in rito tradizionale. Grazie sin da ora).

Oscar Pereira da Silva, Fondazione di San Paolo (1909)


Pátio do Colégio


Nessun commento:

Posta un commento