Si è dimesso (o meglio, é stato costretto a dimettersi) S. E. mons. Dominique Rey, per 25 anni amato e paterno vescovo di Fréjus-Toulon (quando a nominarlo fu Giovanni Paolo II).
Dopo la visita apostolica voluta da Papa Francesco e la successiva nomina di un vescovo coadiutore (nel 2023), il vescovo comunica oggi di aver “deciso” di dimettersi dal governo della diocesi “senza aver avuto conoscenza di alcun elemento nuovo rispetto a quelli che avevano motivato la nomina del vescovo coadiutore”.
Quindi, dice nel comunicato sul sito della diocesi (qui sotto), di fronte a incomprensioni a pressioni e a polemiche, pur di evitare ferite all’unita della Chiesa ha deciso obbedire al Successore di Pietro.
Egli rende grazie a Dio per i frutti missionari che sono maturati nella sua diocesi anche grazie ai movimenti e alle comunità di diverse sensibilità spirituali (tra cui, vera sua colpa invisa al Papa Francesco, anche quella tradizionale).
La vicenda della diocesi francese e il brutto trattamento riservato ad un vescovo di lungo corso quasi si sovrappone perfettamente a quelli che ebbero come vittima mons. Oliveri, amatissimo vescovo della diocesi di Albenga-Imperia, guidata ora da colui che fu inviato come “coadiutore”.
Roberto
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