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sabato 21 ottobre 2017

Il corpo di San Pio da Pietrelcina nei mesi invernali ritornerà a Santa Maria delle Grazie "nel luogo che lo ha custodito per 42 anni"

Il giornalista e scrittore Marcello Veneziani ha argutamente commentato la recente decisione dei Frati Minori Cappuccini della Provincia religiosa “Sant’Angelo e Padre Pio” che in data 16 ottobre 2017  comunica che: “Per opportunità pastorali, considerate le difficoltà evidenziate dai fedeli pellegrini in questi ultimi anni, e in taluni casi l’impossibilità, di raggiungere nel periodo invernale il luogo dove attualmente è venerata la preziosa reliquia del corpo di san Pio, a causa delle frequenti avverse condizioni meteorologiche, in accordo con l’arcivescovo diocesano mons. Michele Castoro, con il ministro provinciale fr. Maurizio Placentino, ottenuto il dovuto nulla osta dalla Congregazione delle Cause dei Santi, i Frati Minori Cappuccini di San Giovanni Rotondo comunicano che, a partire da quest’anno, dall’ultima domenica di novembre fino alla quinta di Quaresima, l’insigne reliquia sarà traslata presso la cripta del santuario di Santa Maria delle Grazie. 
Pertanto dal 26 novembre prossimo il corpo di san Pio sarà esposto alla pubblica venerazione, sempre all’interno di un’urna di vetro, nel luogo che lo ha custodito per 42 anni e sarà riportato nella chiesa inferiore a lui intitolata il 18 marzo 2018.”  
AC

Padre Pio da morto viaggia assai 
di Marcello Veneziani  

Padre Pio ha una vita molto più movimentata da morto che da vivo. 
Non bastava la traslazione dalla vecchia alla nuova chiesa di Renzo Piano in San Giovanni Rotondo, l’antica tensione con Pietrelcina che ne reclamava il soggiorno e almeno una reliquia, poi la traslazione a Roma per rianimare il giubileo speciale inventato da Papa Bergoglio; ora la salma del Santo torna, a furor di popolo, nella vecchia chiesa in cui fu sepolto tanti anni fa; ma solo per pochi mesi, per poi rientrare nella cripta attuale.  
L’irrequietezza non è del santo, naturalmente, che risplende nella raggiante beatitudine dei santi, anche se è spesso tirato per il saio a occuparsi delle cose del mondo. 
Ma è dovuta alle vedute e alle esigenze diverse, di frati, devoti, papi, gerarchie, impresari.  
E anche al fatto che il Grande Architetto, Renzo Piano, non aveva previsto le avverse condizioni atmosferiche e il fatto che la rampa d’accesso a quella specie di palestra o chalet di montagna che è la nuova chiesa dedicata al santo, potesse ghiacciarsi d’inverno e
congelare o far scivolare i devoti.  
Che rischiavano di tornare miracolati a rovescio non dal santo ma dall’architetto.  
Ma la vicenda della sua traslazione a me sembra una giusta ribellione del Santo alla tomba d’oro in cui l’avevano incarcerato. 
Padre Pio aveva già compiuto un miracolo a dispetto, e a sue spese. 
Da quando l’imbottirono d’oro nella tomba faraonica, crollò il pellegrinaggio dei devoti. 
Stimmate di rabbia e di dolore avranno ripreso a sanguinare al burbero e schivo frate cappuccino. 
Iatavenne, avrà detto nel suo ruvido gergo terrone.  
Padre Pio era a disagio in quella cripta d’oro che sembra il caveau della banca mondiale, circondata da un business osceno, un’ottantina d’alberghi ormai vuoti, una marea di statue kitsch diffuse ovunque a sud, pompe di benzina incluse, più pile di superstiziosi gadget ormai invenduti.  

A San Giovanni Rotondo l’oro di Padre Pio è crollato in borsa. 
La gente preferiva visitare il vecchio sepolcro vuoto piuttosto che quella cripta da Paperone grande quanto una ventina di appartamenti. 
Per carità, ha ragione il mio amico Frate Antonio Belpiede, portavoce dei frati cappuccini, che l’oro ha sempre gremito le chiese e i culti, era il segno lucente della gloria divina. 

Ma nella Chiesa fatta da Renzo Piano non si respira il sacro, non si avverte il santo, non c’è spiritualità e religione.  
Non a caso, quando ci andai vidi gente parlare al telefonino davanti all’altare, vizio che non ti insorge quando sei dentro una chiesa vera. 
Ma siccome spiegò il Grande Architetto che lui quando progetta un edificio non pensa al suo uso, se sacro o profano, e quindi può essere un palazzo dei congressi, un teatro per concerti, una chiesa o una palestra non fa differenza, in quella Chiesa non si avverte l’aura del sacro né la presenza del santo. 
Un francescano medievale come Padre Pio non può finire in una roba asettica da Manhattan o nella riserva aurea di Fort Knox. 
Così Padre Pio è scappato dalla sua tomba relais, disperdendo i suoi fedeli, in attesa di tornare il 26 novembre prossimo in una residenza più confacente a lui e al suo saio. 
L’aspetto grottesco è che la sua salma dovrebbe soggiornare lì solo d’inverno e poi rientrare nella cripta in primavera. 
L’unico morto con doppia residenza tombale, un fenomeno coatto e riduttivo di bilocazione per un santo che aveva il dono dell’ubiquità. 
Nell’attesa, andatelo a cercare nelle campagne dell’entroterronia e nei silenzi assolati del sud, tra i poveri e nei ricoveri, nelle chiese agresti e nelle cattedrali antiche, nei corpi malati, nei cuori devoti e nei cieli gloriosi. 

Non lì, nella cripta d’oro. 

Non prendete la fede per il loculo. 

MV, 

Il Tempo 21 ottobre 2017

Fonte: marcelloveneziani.com ( QUI )

Foto 1: Convento Santuario Padre Pio ( QUI )

12 commenti:

  1. Mi meraviglio che un blog cattolico come Messainlatino abbia pubblicato un articolo così razzista e offensivo - e quindi non cristiano - come questo. Si può essere più o meno d'accordo sulle scelte artistiche dei frati o sui movimenti del corpo del Santo: ma perché usare per ben due volte il termine "terrone"? E' noto che questa parola venga usata con intenzione discriminatoria e dispregiativa da una parte della popolazione italiana nei confronti dell'altra. Bastava dire "meridionale" o "del Sud Italia" per spiegare ciò che si voleva dire: ma perché insistere con questo termine offensivo e razzista? Non commento la scelta del giornalista Marcello Veneziani, ma resto deluso della mancanza di discernimento degli autori di Messainlatino nello scegliere gli articoli da pubblicare. Il quinto comandamento - dice Gesù - si compie anche offendendo il prossimo!

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    1. Ma che squisita sensibilità!

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    2. Mi meraviglio che tu frequenti un blog che non apprezzi. Hai qualche problema psichico?

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    3. Messa in latino non ha errato nel pubblicare l'articolo. Non è detto in maniera offensiva ma affettuosa, provocatoria, ironica. Si vedi che non conosci Marcello Veneziano. Io sono meridionale e non mi sento affatto offeso.

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    4. Forse una ripassatina dei Dieci comandamenti all'Anonimo delle 18:30 non farebbe male:
      I DIECI COMANDAMENTI

      Libro dell'Esodo 20,2-17

      1. Non avrai altro Dio all'infuori di me

      2. Non nominare il nome di Dio invano

      3. Ricordati di santificare le feste

      4. Onora il padre e la madre

      5. Non uccidere

      6. Non commettere atti impuri

      7. Non rubare

      8. Non dire falsa testimonianza

      9. Non desiderare la donna d'altri

      10. Non desiderare la roba d'altri

      A noi sembra che il vocabolo " terrone " sia stato usato UNA SOLA VOLTA, dall'autore dell'articolo postato come rafforzativo del "ruvido gergo" e non certamente in senso dispregiativo nei confronti della gente del Sud di cui il Santo ne è parte gloriosa.
      L'articolo è bello e degno di essere proposto nella sua ampiezza di riflessione e devozione nei confronti del grande San Pio da Pietrelcina.
      Se poi ogni occasione è buona per polemizzare nel modo in cui è stato fatto nei confronti del sito lo si faccia pure ma non è questa l'occasione!
      In tutta sincerità non abbiamo fatto nulla di cui dovremmo chiedere scusa, come in altre occasioni non abbiamo mancato di fare quando ce ne erano i presupposti.

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  2. Era ora!!!
    Che lo tolgano per sempre da quell'aeroporto massonico, che non ha nulla né di bello, né di sacrale, né tantomeno di Cattolico, e lo rimettano una volta per tutte là dove ha vissuto, dove è stato crocifisso, dove ha pregato, celebrato la Messa, confessato, riso, pianto, amato!
    Quello è il suo posto, non quell'obbrobrio ateo-esoterico dove, peraltro, è garantito che se non ci fossero le spoglie mortali del Santo, non andrebbe nessuno.

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  3. Cari Fratelli, sinceramente non so se il motivo addotto sia il solo. Su www.chiesaviva.it l' ingegner Franco Adessa, braccio destro del fu don Luigi Villa, rivela la strana aderenza della nuova dimora di San Pio da Pietrelcina con un tipo di tempio dalle finalità ben diverse...non dimenticare che anche Bergoglio ha ritoccato il proprio stemma personale, dopo essere stato"sgamato"....

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  4. A San Giovanni rotondo sono stati spesi miliardi ma è un posto squallido con i fedeli abbandonati a sé stessi. C'è una via Crucis elegantissima che nessuno percorre e alla fine sulla cima della collina ti accoglie una statua trionfante che più che Cristo risorto sembra una divinità pagana: che ne so Apollo. Davanti alle Chiese ci sono spazi enormi ma tutti scoperti. Non c'è un porticato dove ripararsi né una panchina per sedersi. Non ci sono locali pubblici tranne in modesto baretto i cui wc sono cabinette esterne come quelle dei cantieri edili. D'estate il sole picchia forte, d'inverno fa un freddo gelido, non ci sono bar o locali pubblici capienti vicino e se piove non sai dove andare. Non c'è accoglienza per i pellegrini. L'unico posto dove trovare una panca per sedersi e riposare è la Chiesa antica e là si rifugiano tutti come se fosse la hall di un albergo e fanno di tutto: telefonano, fanno mangiare i bambini, chiacchierano, ridono e scherzano. E' terribile ma è l'unico posto nel quale ti puoi sedere. Nessuno che ti dà informazioni, sono tutti forestieri, i rari frati passano veloci e ti schivano se gli chiedi qualcosa. Ho visto moltitudini di gente disperata che non sapeva che fare e dove andare. Io sono andato due volte e due volte me ne sono scappato di corsa disgustato.
    Con tutti i soldi che hanno speso non hanno pensato di realizzare un portico o una specie di chiostro davanti alla chiesa di Santa Maria delle Grazie o tra il nuovo ed il vecchio santuario. Almeno avrebbero evitato la profanazione della Chiesa.

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  5. Marcello Veneziani da par suo e con sottile ironia ha detto fuor dai denti, a proposito della tomba faraonica, quanto molti fedeli hanno sempre pensato. In particolare mi piace il contrasto con i templi di un tempo dove si pregava e non si applaudiva o si rispondeva al telefono. Bravo Marcello. Sei un grande

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  6. Questo è quanto scrive, tra l'altro, Marcello Veneziani: "Ma la vicenda della sua traslazione a me sembra una giusta ribellione del Santo alla tomba d’oro in cui l’avevano incarcerato". Non è detto che nel 2018, proprio per una presa di posizione di San Pio da Pietrelcina e sostenuta dalla forza di Dio Padre, il suo corpo resterà definitivamente nella cripta dove è stato per 42 anni. Può capitare che sarà impossibile spostare, con qualsiasi mezzo, l'urna. A Dio tutto è possibile!

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  7. Padre Pio prega per noi....anzi "ora pro nobis"...

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  8. Tempio Satanico a Padre Pio, la Nuova Chiesa è Massonica – Don Luigi Villa

    http://rominamalizia.altervista.org/tempio-satanico-a-padre-pio-la-nuova-chiesa-e-massonica-don-luigi-villa/

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