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mercoledì 23 marzo 2011

un giovane: "Ho assistito alla Messa tridentina e sono rinato!"

Riceviamo tramite FaceBook questa accorata mail da parte di un nostro lettore, studente , se Dio vuole, futuro seminarista.

"Sono uno studente, un giovane innamoratissimo della Santa Tradizione della Chiesa Romana, che spera di diventare sacerdote! Dato che stimo il lavoro che fate per la restaurazione dell'eloquente Culto Cattolico, mi permetto di segnalarvi umilmente una mia riflessione sulla " forma straordinaria". questo articolo umile è stato pubblicato anche da un amico sacerdote benedettino, che tanto stimo sul suo blog "vultus christi" con qualche frase tradotta in inglese.
Mi farebbe piacere e sarei onoratissimo se fosse pubblicato anche sul vostro blog! potrebbe servire come una testimonianza in più da parte di un umile studente che desidera diventare sacerdote secondo il Cuore di Cristo, a Dio piacendo e Dio permettendo!
Mi affido alle vostre preghiere in questi tempi tenebrosi ed insidiosi mentre voi potete essere sicuri delle mie.
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E noi con piacere, e onorati per come siano molti i giovani che ci aprano il loro cuore, diamo spazio alla sua lucida riflessione, alla sua commovente esperienza e alle sue parole forti!! Speriamo che servano a scuotere gli animi dei più pigri, e che siano da monito per chi ostacola o finge di non vedere o voler vedere.
Gli abbiamo fatto presente che pubblicare l'articolo a suo nome potrebbe rappresentare per lui motivo di vessazioni o di "ritorsioni" curiali o rettorali nei seminari o negli ambiti ecclesiastiti. Ma egli, sicuro della propria fede e di avere Cristo e il Papa dalla sua, ha voluto che pubblicassimo anche il suo nome. Che Dio gliene renda merito!
Il sottolineato e il grassetto sono nostri.

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Perché Il Rito Romano nella forma "Straordinaria" incontra tanta ostilità?
di Daniel Luzinchi
*

Prima della promulgazione del decreto in forma di Motu Proprio "Summorum Pontificum" il 7 luglio 2007 e anche dopo la pubblicazione di questo provvidenziale documento riconosco quasi imbarazzato che non avevo nemmeno la minima idea di che cosa fosse la cosiddetta "Messa Gregoriana" o " Vetus Ordo Missae"! Però già da tempo ero in cerca di qualcosa che rafforzasse il mio spirito, la mia sensibilità per l'eloquente culto cattolico! non so quanto conta l'opinione di un principiante per quanto riguarda lo studio della filosofia e della teologia, ma questo non mi impedisce di raccontare l'effetto soprannaturale che ha provocato in me l'incontro con questa Santa e sempre Attiva Liturgia!
Sicuramente nessuno di quei fautori della riforma liturgica avrebbe mai immaginato che il discorso sul "Vetus Ordo Missae" sarebbe rimasto ancora vivo, ancora attuale!"Lo Spirito soffia dove vuole."
Nel 2008, leggendo questo documento, segno della giustizia e della misericordia divina e la lettera in cui il Santo Padre spiega le ragioni per cui revoca la scomunica ai quattro vescovi ordinati da Mons. Lefebvre senza l'autorizzazione della Santa Sede ho deciso di andare alla "Cappella Santa Caterina di Siena" a Roma curata dai sacerdoti della Fraternità San Pio X per partecipare a quella Santa Messa che ha provocato tante discussioni negli ultimi 40 anni!
Non ero consapevole a cosa andavo incontro! Ero venuto più che altro mosso da una certa curiosità!
Alla fine di questa celebrazione mi sono sentito trasformato e la prima domanda che ho fatto al mio padre spirituale era: "perché sono stato privato sin dal momento in cui sono nato della partecipazione a un tesoro così travolgente, grave, celeste? Scandaloso!!"
Le polemiche su questo tema potrebbero continuare all'infinito e non mi interessa affatto soffermarmi su questi argomenti che sicuramente tanti altri conoscono meglio di me.
Sono rimasto colpito dalla bellezza, dalla semplicità, dalla solennità di questa Santa Messa! Sono rinato per una vita nuova!
Certe volte si ha paura di condividere i sentimenti che si provano quando attraverso questo Divino Sacrificio Lo Spirito si fa vivo e ti fa diventare consapevole che davanti al Re Crocifisso non ci si può presentare senza massima riverenza, senza portare il rispetto dovuto!
Perché si ha paura di condividere questa meravigliosa costatazione? Perché coloro che si oppongono a questo rito, coloro che dicono di non essere contrari, coloro apparentemente favorevoli e coloro che non vivono più di cose alti ma riposano nell'ignoranza più bieca e soprattutto diabolica interpretano questo tipo di testimonianza a modo loro. Tutti questi devono capire che i giovani come me non si sono innamorati di una "bellissima scena di teatro" che si svolgeva per secoli "su un palco scenico" che oggi non è più attuale e che a loro avviso, appartiene al passato. Non siamo dei nostalgici perché non possiamo essere nostalgici di tempi che non abbiamo mai vissuto (per esempio: io sono nato nel 1985)!
Anche tra i preti che sicuramente hanno anche delle buone intenzioni riscontro una certa paura, ostilità o ignoranza! Alcuni pongono la cosiddetta "praticità pastorale" al di sopra della disciplina e della conoscenza richiesta dal rito antico! tutta la preparazione che richiede la celebrazione dei misteri divini scomoda chi è ormai abituato al niente, incapace di un dibattito sereno e libero e quindi che si ostina nelle proprie opinioni anche se poco hanno a che fare col vero cattolicesimo.
La cosa più triste che ogni seminarista, prete, vescovo ecc. è una religione a sé. In questo modo si diventa servi “privi di passione celeste, insensibili al sacro, privi di umile solennità, che si fanno beffe del decoro, cinici verso chi non splende della loro luce, refrattari al bello, non raramente cattivi al punto giusto; che non fanno gioiosamente trasparire una carità soprannaturale, un tratto divinamente superiore, ispirato e controllato"!

Grazie alla "forma straordinaria" ho capito che il sacerdozio è un dono grande ma allo stesso tempo una responsabilità enorme per cui non c'è posto per sociologie spicciole, opinioni personali, metodi pastorali mielosi, per un cattolicesimo edulcorato. Dio vuole tutto da noi! Bisogna dare tutto per trovare il "Tutto" che è Nostro Signore! Dobbiamo fare sempre di più, sempre meglio perché il Nostro Maestro è esigente e ha tutte le ragioni per esserlo!
Nella Divina Liturgia Gregoriana ho trovato Nostro Signore Tremendamente Presente come Dio e Re dell’Universo! [come sembra di leggere il Rex Tremendae maiestatis, n.d.r.] Tutto il fasto e tutta la solennità di questo rito sono doverosi! Dio si merita questo e anche molto di più!
Con questa antica messa il Signore ha voluto ripetere sempre la stessa cosa:“La vera azione cristiana è la preghiera! Solo alla preghiera è promessa ogni efficacia. Se mancassero alla Chiesa gli oranti, non gli sarebbero di nessun aiuto, né i teologi, né gli organizzatori, né inutili e vari tentativi di pastorale o di apostolato! La vita della Chiesa è la Liturgia! La teologia, l’apostolato, ogni forma di azione è necessaria non alla Chiesa, ma ai cristiani, perché possano vivere la preghiera e perché la loro preghiera sia vera. (don Divo Barsotti - ’Ebbi a cuore l’eterno’)”.
In questa Messa vivo e respiro il Nostro Signore Gesù Cristo! Tutta la sua struttura, tutta la sua disciplina , il suo canto maestoso spinto dallo Spirito nell’alto dei cieli come l’incenso profumato, tutta la sua solennità rende incredibilmente presente il Suo Mistero e la speranza nella vita futura non solo spiritualmente ma soprattutto fisicamente. Sono diventato pazzo? Devo sentirmi in colpa perché le cose alte stanno al centro della mia attenzione? Credo proprio di no!Non si rendono conto in tanti che grave danno recano alla nostra Madre Chiesa, come soffocano e mortificano l’amore di giovani come me che vivono di tutto questo, si nutrono di tutto questo perché è questo che rafforza il nostro genuino e puro desiderio di servire e amare Dio! Questa Divina Liturgia Tradizionale all’improvviso mi porta nell’eterno e mi fa diventare una sola cosa con il Nostro Signore! Come resistere a una così dolce e grande tentazione? Resiste solo chi non vive di Dio!
Chi ha conosciuto veramente questa forma perfetta per avvicinarsi a Cristo non può più farne a meno, non si accontenta più del "niente" del "meno peggio" o del "meglio che niente" ma cambia totalmente e irreversibilmente secondo la volontà di Dio! Questo è un segno inequivocabile da parte dello Spirito Santo!
Tutta l'ostilità anche da parte di coloro dai quali meno ce lo si aspetta, si spiega con l'aiuto di una sola parola: Paura!
Perché paura? La risposta è semplice: Conoscere e amare il rito antico presuppone cambiare totalmente stile di vita!Cambiare stile di vita provoca la paura della verità!
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Grazie caro Daniel per la tua testimonianza! E per il tuo vibrante ammonimento! Speriamo che qualcuno apra gli occhi e il suo cuore, e sia riscosso dalle tue parole!

22 commenti:

  1. Inquietante: http://vimeo.com/21354816

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  2. Testimonianza molto bella; ci sono dei passaggi in cui si mette a fuoco il "punto" della questione con estrema lucidità e la Redazione ha ben evidenziato i passaggi. Uno di questi (il sacerdozio è un dono grande ma allo stesso tempo una responsabilità enorme per cui non c'è posto per sociologie spicciole, opinioni personali, metodi pastorali mielosi, per un cattolicesimo edulcorato. Dio vuole tutto da noi! Bisogna dare tutto per trovare il "Tutto" che è Nostro Signore!) mi ha particolarmente colpito proprio dopo aver sentito le ultime sortite del sig. Schoemborn sul celibato. Ecco l'assalto demolitorio alla figura sacerdotale. Io son sposato e son padre, faccio una fatica bestiale a cercare di guadagnarmi il Purgatorio... se avessi "sul groppone" anche le tremende responsabilità di esser sacerdote stramazzerei.
    Chi avanza la stupidaggine dell'abolizione del celibato non ha capito niente né del sacerdozio né della vita cristiana; come possa fare il vescovo me lo devono proprio spiegare! 
    Per tornare all'articolo muovo un appunto terminologico: non parliamo di "Vetus Ordo"  perché -non mi stancherò mai di dirlo, questa definizione non esiste se non per relationem al Novus Ordo Missae. Se parliamo di "Vetus Ordo" andiamo contro alle parole di San Pio V oltre a etichettare la S. Messa con una terminologia "commercialmente" non vincente.

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  3. <span>Riflessioni molto belle; ci sono dei brani in cui si mette a fuoco il "punto" della questione con estrema lucidità e la Redazione ha ben evidenziato i passaggi. Uno di questi (il sacerdozio è un dono grande ma allo stesso tempo una responsabilità enorme per cui non c'è posto per sociologie spicciole, opinioni personali, metodi pastorali mielosi, per un cattolicesimo edulcorato. Dio vuole tutto da noi! Bisogna dare tutto per trovare il "Tutto" che è Nostro Signore!) mi ha particolarmente colpito proprio dopo aver sentito le ultime sortite del sig. Schoemborn sul celibato. Ecco l'assalto demolitorio alla figura sacerdotale. Io son sposato e son padre, faccio una fatica bestiale a cercare di guadagnarmi il Purgatorio... se avessi "sul groppone" anche le tremende responsabilità di esser sacerdote stramazzerei.  
    Chi avanza la stupidaggine dell'abolizione del celibato non ha capito niente né del sacerdozio né della vita cristiana; come possa fare il vescovo me lo devono proprio spiegare!   
    Per tornare all'articolo muovo un appunto terminologico: non parliamo di "Vetus Ordo"  perché -non mi stancherò mai di dirlo, questa definizione non esiste se non per relationem al Novus Ordo Missae. Se parliamo di "Vetus Ordo" andiamo contro alle parole di San Pio V oltre a etichettare la S. Messa con una terminologia "commercialmente" non vincente.</span>

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  4. DIO è GRANDE ,che gioia leggere le parole di questo giovanissimo ,altro che roba da nostalgici, è meraviglioso!!!!!!!!! grazie

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  5. Niente di strano.
    Dmenica scorsa ho portato una coppia di giovani sposi con al loro neonata, affetta da trisomia, alla messa EF a S. Eugene di Parigi. Era la prima Messa della bambina dopo il battesimo. Il commento di questi amici è stato: non siamo mai stati a una messa bella come questa, come è possibile che la Chiesa abbia abbandonato tutto questo...
    Non credo di dover aggiungere altro.

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  6. Benvenuto nel club dei truffati

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  7. rectius: nel club di quelli che son consapevoli d'esser stati truffati.

    E' un club, a suo modo, molto esclusivo: non c'entra quello che sorride sempre ma non ride mai, non c'entra quello che ti dice "buona giornata, buona serata, buona nottata", quello che alla Messa batte le mani e non riesce a star fermo, nemmen cogli occhi, non c'entra quello che sa già tutto.
    Quota da corrispondere? Additamento al pubblico ludibrio come "integralista", "passatista", "invasato". Consapevolezza intima d'esser assai imperfetto e dolore per ogni caduta e deviazione dalla retta via....

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  8. o DIO maledici i massoni che hanno portato scempio nella chiesa di CRISTO GESù

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  9. Quando ho assistito per la prima volta alla Messa Tradizionale in una cappella della FSSPX rimasi colpito non dalle parole ma dal SILENZIO; non un silenzio "vuoto", che per i modernisti vuol dire che non c'e' "partecipazione attiva" al Sacro Rito perche' non si salta, canta, suona, con pianti, abbracci ed altre amenita'....  ma un silenzio "rumoroso" per le preghiere silenziose che i fedeli univano a quelle del Sacerdote, anch'esse silenziose o sotto voce.

    Il primo passo che si fa dopo aver conosciuto la Messa Antica e' sicuramente quello di conoscere il contenuto del Catechismo di S.Pio X, e qui anch'io mi domandai - arrabbiato - perche' mi erano stati nascosti questi inestimabili tesori della Cattolicita', rimpiazzati da ben altri Catechismi sul cui contenuto voglio lasciar correre....

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  10. Un grazie di cuore al giovane Daniel. Grazie per le parole belle e profonde che ci hai donato e per la tua esperienza che hai voluto mettere in comune con noi tutti.
    Sono contentissimo anche perchè dici che speri di diventare sacerdote. Ti auguro di poter realizzare questa tua vocazione, c'è tanto bisogno di sacerdoti secondo il cuore di Dio, di sacerdoti della Tradizione, di sacerdoti amanti della Messa di sempre, dell'eucarestia, sacerdoti come Padre Pio, don Bosco, il santo Curato d'Ars...... ti ricordo nella mia preghiera e mi raccomando alle tue preghiere.
    Nel Cuore di Gesù Eterno Sacerdote
    don bernardo

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  11. caro don bernardo, sono daniel, le chiedo di pregare per me e per quei giovani che come me hanno scoperto quel tesoro che la Chiesa ha custodito per secoli pieno di saggezza milennaria e di amore divino e fanno fatica a non poter trovare un seminario italiano, dove si studia in lingua italiana e si formano i seminaristi secondo la forma straordinaria per poter godere durante la formazione sacerdotale di tutti i benefici di una formazione teologica e liturgica solida per poter essere in futuro preti per le diocesi italiane orgogliosi ad oltranza della loro cattolicità e pronti anche a fare qualsiasi cosa per difendere la Santa Romana Chiesa, la sua dottrina e donarsi al Cuore di Nostro Signore convinti e non in modo sentimentalistico e superficiale! 

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  12. Visto che sei romeno mi chiedo, ma in Romania non ci sono?

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  13. Penso che i tradizionalisti romeni frequentino  Messe bizantine.

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  14. sei poco informato! ci sono diocesi di rito latino  tra l'altro molto grandi, che come primi missionari e poi vescovi hanno avuto vescovi italiani nominati da Leone XIII per l'arcidiocesi di Bucarest e la diocesi di Iasi di rito romano! noto che le diocesi  latine sono invisibile rispetto a quelle bizantine cattoliche! poi la Romania sarebbe dovuta essere cattolica romana tutta, la sua sfortuna è stata la divisione dell'Impero Romano da parte dell'Imperatore teodosio che ha preso la Romania e altri paesi sotto Constantinopoli!  ci sono testimonianze scritte da papi che chiamavano i romeni con l'appellativo "vos sanguines et fides romani"! e io spero che la Romania diventi tutta cattolica, anche perché  io dai cari cosiddetti fratelli ortodossi non sono considerato romeno perché cattolico, quindi discriminato in qualche modo! io spero in una Romania tutta cattolica sottomessa al Papa, inclusi gli ortodossi che sono più coerenti di noi cattolici perché meno ecumenici!

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  15. tra l'altro di tradizione in romania non c'è nemmeno l'ombra! Anche se
    un solo prete ha partecipato al Concilio Vaticano II, penso solo ad una delle sessioni, poi subito l'avevano ordinato vescovo nella Cappella Sistina e tornato in Romania sotto il regime comunista, poi  anche se  le novità del concilio non erano arrivate a quei tempi perché la Romania era sotto dittatura e la Messa Antica si è celebrata fino al 1975 purtroppo di  Tradizione nessuna traccia, non esiste questo dibattito! mi riferisco alle diocesì di rito latino che sono sei di numero! 

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  16.  rispondo di nuovo a dicebamus ieri: ti sembra logico che uno come tradizionalista cattolico di rito latino compensi la carenza delle funzioni tridentine in romania frequentando quelle pur cattoliche, greco bizantine?

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  17. rispondo all'ospite che chiedeva: "Ma visto che sei romeno, mi chiedo ma in Romania non ci sono?

    dico: " ci sono?, che cosa? i seminari?  e ovvio che ci sono seminari, ma seminari tradizionalisti in specie no!
    quand'anche ci fossero, per me non sarebbe motivo sufficiente per andarci, perché io in Italia sono arrivato e ci sto per altri motivi, con la mia famiglia. Qui in Italia ho scoperto la Messa Tradizionale, e a partire da questo non secondario fatto biografico opererò la scelta più idonea per la mia preparazione al sacerdozio secondo la Tradizione della Chiesa Cattolica!

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  18. E MINUNAT SA OBSERV CATA PASIUNE PUI IN CEEA CE FACI...BISERICA TREBUIE SA PASTREZE TOT CE ARE MAI DE PRET IN STARE PURA.

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  19. ma la Messa ''nuova'' come la chiamate voi è così bella! Si capisce e c'è molto spazio per la Parola di Dio! (che fino al concilio vaticano II era proibito leggere..se vi ricordate! Impedendo ai cristiani di attingere ad una sorgente così GRANDE!)
    VIVA CRISTO!
    VIVA IL CONCILIO VATICANO II! VIVA LA MESSA DEL 1969! VIVA LA RIFORMA LITURGICA!

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  20. Vorrei avere notizie di Daniel...ha perseverato nella vocazione ed è entrato in seminario? Grazie! Marcella

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