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Pubblichiamo due importanti elenchi. QUI  un elenco coi vescovi contrari, quelli favorevoli e quelli con riserve. QUI  un elenco su  WIKIPED...

domenica 8 luglio 2018

Padre Martin: una ne pensa e cento ne scrive



MiL si è occupata - purtroppo - molte volte (inter alia QUI) del gesuita pro gay Padre Martin consultore della Segreteria per la Comunicazione e autore di libri  pro gay prefati dall'arcivescovo di Bologna Zuppi.
Questo suo tweet è un'altra occasione di "teologia creativa" per giustificare - di fatto - qualsiasi peccato e proporre una Chiesa in cammino dove fra qualche anno tutto sarà permesso...
Non praevalebunt.
L


di Sabino Paciolla, 30-6-18

Anche a me, come ad Austin Ruse, ha sorpreso, anche se non più di tanto, il tweet di padre gesuita James Martin, che qui riporto in foto:
Ecco la traduzione:

Vangelo: Gesù dice: “non giudicate”. Non poteva essere più chiaro, ma la gente non può
ancora accettare un tale cosa. Non “Giudicate se la gente sta peccando”. Non “Giudicate le persone per correggerle”. Ma “non giudicate”. Gesù giudicava gli altri, ma era il Figlio di Dio senza peccato. A meno che non lo siate anche voi, “non giudicate”.

Quel tweet ad Austin Ruse, autore di libri e presidente del C-FAM (Center for Family & Human Rights), un centro di ricerche con sede a New York e Washington, ha portato alla mente una registrazione in podcast del 29 agosto 2017 che migliaia e migliaia di persone avranno udito, nella quale James Martin SJ, in una intervista presso l’Università di Villanova, rispondendo al giornalista Brandon Ambrosino, fa le seguenti affermazioni:


Domanda: Ambrosino dice: “L’incontro è difficile per le persone LGBT. Vado in una chiesa cattolica con il mio compagno, Andy, e ho ancora sempre questo momento di decisione quando si passa al segno della pace … perché ogni coppia si abbraccia e si bacia l’un l’altro e nessuno si preoccupa più di tanto, ma non ho mai baciato Andy in chiesa, e ho recentemente iniziato a pensare a questo. Saremo in chiesa tra 10 anni, davanti ai nostri figli, e durante quella parte del servizio, ci abbracceremo a vicenda … non è che qualcuno mi abbia detto qualcosa, ma nessuno è andato fuori in strada a dire, oh, proprio così sai, sarebbe bene … L’incontro è una cosa difficile. Solo il fatto di presentarsi, seduti in una chiesa, ci vuole molta fede”.

Risponde James Martin: “Ci vuole, e direi che le persone LGBT hanno più fede delle persone comuni, a causa di ciò… Spero che tra dieci anni riuscirai a baciare il tuo partner o, lo sai, presto anche tuo marito. Perché no?”

Padre James Martin ha molti fan e followers, gente che adora le sue idee, gente che difende le sue posizioni, gente come Pat Hynes, membro del consiglio di istituto della Fairfax County School, con la sua posizione non giudicante, e i suoi colleghi del consiglio di istituto che hanno appena approvato una mozione che autorizza nella loro scuola ad insegnare ai bambini che non sono veramente maschi o femmine, che il sesso biologico non ha senso, e che dovrebbero prendere in considerazione la possibilità di prendere una pillola quotidiana per ridurre la possibilità di contrarre una infezione nei rapporti sessuali gay fatti senza preservativo, avuti con più partner dei quali non si conosce la loro sieropositività al virus HIV. Tutto questo senza il permesso dei genitori.

Il problema della crociata di James Martin non è solo che sta portando fuori strada giovani uomini e donne con le sue dichiarazioni sull’omosessualità, ma anche che sta facendo di tutto per normalizzare la cultura omosessualista nella Chiesa.

Ha pure una bella faccia tosta nel dire che lui “come sacerdote cattolico, non ho mai contestato l’insegnamento della Chiesa” sull’omosessualità.

Ma la cosa assurda non è tanto questa, quanto il fatto che alcuni in alto loco gli credano pure, visto che, con l’autorizzazione del Dicastero vaticano per i Laici, la Famiglia e la Vita, è stato invitato come relatore a parlare di argomenti LGBT al prossimo Incontro Mondiale delle Famiglie che si terrà in Irlanda il prossimo agosto, ed al quale parteciperà anche papa Francesco.

di Sabino Paciolla

8 commenti:

  1. 1Corinzi 6:9-11

    9 O non sapete che gli ingiusti non erediteranno il regno di Dio? Non illudetevi: né immorali, né idolàtri, né adùlteri, 10 né effeminati, né sodomiti, né ladri, né avari, né ubriaconi, né maldicenti, né rapaci erediteranno il regno di Dio.

    Matteo 18
    Correzione fraterna

    Se il tuo fratello commette una colpa, và e ammoniscilo fra te e lui solo; se ti ascolterà, avrai guadagnato il tuo fratello; 16se non ti ascolterà, prendi con te una o due persone, perché ogni cosa sia risolta sulla parola di due o tre testimoni. 17Se poi non ascolterà neppure costoro, dillo all'assemblea; e se non ascolterà neanche l'assemblea, sia per te come un pagano e un pubblicano.

    Matteo 5:29-31

    29 Se il tuo occhio destro ti è occasione di scandalo, cavalo e gettalo via da te: conviene che perisca uno dei tuoi membri, piuttosto che tutto il tuo corpo venga gettato nella Geenna. 30 E se la tua mano destra ti è occasione di scandalo, tagliala e gettala via da te: conviene che perisca uno dei tuoi membri, piuttosto che tutto il tuo corpo vada a finire nella Geenna.

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  2. E' probabile che contro la perversione di certe persone non ci sia nulla da fare. Impegnarsi nella stesura di pagine e pagine per dimostrare che nell'omosessualità c'è qualcosa che non quadra e che la medesima si pone contro la legge di Dio, lascia il tempo che trova. Piuttosto al Martin, che tanto ci tiene al Vangelo, bisognerebbe che qualcuno gli facesse notare che nel Vangelo lo stesso Gesù che dice "non giudicate" avverte pure: "Lasciate che la zizzania e il grano crescano insieme fino alla mietitura e al momento della mietitura dirò ai mietitori: Raccogliete prima la zizzania e legatela in fasci per bruciarla; il grano invece riponetelo nel mio granaio”. Qualcuno avverta il Martin e gli omosessuali affinché si ravvedano e si salvino dalla fregatura che si stanno preparando da se stessi.

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    1. Concordo, Don Pasquale. È chiaro che il "non giudicare" evangelico significa che nessuno può ergersi a giudice, anche nel senso che siamo tutti peccatori; ma il peccato va segnalato, la verità deve essere affermata dal cristiano, Gesù per questo fu crocifisso! In altre parole, di fronte al ladro che commette il furto, io non devo giudicare quella persona in generale, ma devo però condannare l'atto del furto in sé. La con-fusione, nel senso di identificazione, tra la patologia e chi è affetto da questa stessa patologia, ha portato alla situazione della società attuale, dove per salvare il corrotto si giustifica anche la corruzione. Il diavolo è subdolo, e in certa cultura "progressista cattolica" ha trovato la strada spianata.

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  3. Sospensione a divinis e se non fa pubblica ammenda scomunica latate sentetiae

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  4. Le parole di Leone XIII, mentre citava papa Felice III (. . . e che Bergoglio non ha mai letto?): Non resistere all’errore è approvarlo, non difendere la verità è ucciderla. Chiunque manca di opporsi a una prevaricazione manifesta, può essere considerato un complice occulto.
    Ben hanno fatto, quindi, questi parrocchiani ad abbandonare la chiesa durante l’omelia di questo prete immigrazioni sta incallito e nemico della Verità :
    https://www.blitzquotidiano.it/cronaca-italia/don-federico-pompei-attacca-salvini-fedeli-lasciano-chiesa-2899372/amp/
    “ I laici devono protestare, far sentire la loro voce. Ogni volta che un prete indegno si serve della santa Messa per tenere arringhe politiche, per diffondere concetti non cattolici, come purtroppo avviene ormai ovunque, essi devono contestare quel prete. Quando don Olivero ha detto ai fedeli che non avrebbe fatto loro recitare il Credo, perché lui non ci crede, i fedeli avrebbero dovuto uscire dalla chiesa. Questi preti infedeli devono trovare la ferma opposizione dei cattolici, altrimenti la loro impudenza non avrà limiti. E l’osceno affresco del duomo di Terni, che celebra il peccato, va distrutto. E se Paglia esalta le virtù di Pannella, un coro di fischi lo deve sommergere…”
    (parte conclusiva di un interessante articolo del professor Francesco Lamendola: http://www.unavox.it/ArtDiversi/DIV2521_Lamendola_Processare_Gesuiti.html )


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  5. Su questo gravissimo argomento, stranamente, i modernisti vaticanosecondisti novusordiani, bergogliani tacciono spudoratamente. Non intervengono con i loro commenti da quaqquaraqquà e se ne stanno nel loro arido orticello aspettando una diversa occasione per sproloquiare dall'alto della loro insipienza. Poveracci, fanno una pena!

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La Redazione