Post in evidenza

Elenchi dei Vescovi (e non solo) pro e contro Fiducia Supplicans #fiduciasupplicans #fernández

Pubblichiamo due importanti elenchi. QUI  un elenco coi vescovi contrari, quelli favorevoli e quelli con riserve. QUI  un elenco su  WIKIPED...

domenica 4 ottobre 2009

Quello che nessuno vi ha detto del viaggio del Papa in Rep. Ceca

Un acuto lettore dalla Repubblica ceca ha scritto al blog di Father Z. un interessantissimo commento che illustra alcuni aspetti della recente visita del Papa in quel Paese. Si tratta di informazioni particolarmente significatiche che, purtroppo, sono sfuggite a tutti i giornalisti e vaticanisti del mondo intero (a cui interessa di solito solo che il Papa abbia visto nei viaggi ebrei, musulmani e protestanti; oppure abbia detto la sua su questioni in senso lato politiche, e così via). Eppure, giudicate voi se le informazioni che seguono non sono MOLTO più importanti di quelle che avete finora letto su quel viaggio, perché si iscrivono pienamente nella campagna di risollevamento della Chiesa prostrata. La traduzione è di Federico, che ringraziamo.


Vengo dalla Repubblica Ceca e sono abbastanza frustrato dal fatto che la visita del Papa abbia avuto un’eco così negativa sui blog inglesi – o addirittura nessun’eco… Nella realtà dei fatti, è stata fantastica!

C’è stato parecchio simbolismo che gli stranieri non capiscono. Per esempio: il primo posto in cui il Papa è andato (su sua personale richiesta), la chiesa di Nostra Signora della Vittoria, è LA chiesa – il simbolo della “ricattolicizzazione” del paese. Nel 1620 i cattolici sconfissero i protestanti e questa particolare chiesa di Praga prese il nome da questa vittoria. Un padre generale dei carmelitani, P. Dominic Maria, aveva trovato nel sud della Boemia un dipinto della Santissima Madonna sfregiato dai protestanti (avevano cancellato il viso di Maria e gli occhi del piccolo Gesù), lo prese con sé e lo mostrò ai generali dell’armata cattolica prima della battaglia della Montagna Bianca. Chiese loro di sferrare l’attacco e assicurò l’aiuto del Signore. L’armata attaccò, vinse la battaglia e i carmelitani divennero responsabili della chiesa (il dipinto trovato da P. Dominic si poteva vedere in S.ta Maria della Vittoria a Roma fino al XIX secolo). Ferdinando II, re cattolico di Boemia, punì i ribelli protestanti (che cominciarono la guerra dei trent’anni) e li cacciò dal paese.

Nel 1918, dopo il collasso dell’impero asburgico, i politici Cechi vollero distanziarsi dal passato e appoggiarono la chiesa Ceca ussita. La maggioranza della popolazione rimase cattolica, ma la storiografia “politicamente corretta” della scuola divenne: “Siamo un paese ussita, in passato i cattolici furono i cattivi”. Fanno il lavaggio del cervello ancora oggi a scuola, anche se la maggior parte dei credenti è cattolica – i protestanti sono molto pochi.

Papa Benedetto XVI è stato molto coraggioso a scegliere proprio questa chiesa, un vero e proprio simbolo…

La situazione della Chiesa nella Repubblica Ceca è la seguente: subito dopo il Concilio Vaticano II siamo stati “risparmiati” dall’azione del suo “spirito” a causa del comunismo. Quando uno combatte il comunismo, non ha tempo per lo “spirito del Concilio”. Questo arrivò dopo la rivoluzione del 1989. Alcuni vescovi che c’erano allora erano cattivi, altri deboli. Tutti avevano paura del cardinale Vlk (che vuol dire “lupo”… come si dice: episcopus episcopo lupus). Ho visto le più belle chiese distrutte a causa dello “spirito” negli anni 90, e ancora le stanno distruggendo. Il mio professore di storia dell’arte un giorno confortò noi studenti dicendo: “Non piangete, i preti responsabili di tutto questo andranno all’inferno.” Insomma, immaginatevi gli anni 70 nell’Europa occidentale e avete l’immagine della situazione della Repubblica Ceca venti anni dopo. Preti diventati celebrità (tutti “liberal”, naturalmente…) sghignazzano di fronte a tutto ciò che è fedele alla tradizione cattolica: modo di pregare, di comportarsi…

E allora il Papa viene nella Repubblica Ceca, va alla chiesa di Nostra Signora della Vittoria, LA chiesa cattolica, e incorona il Divino Infante di Praga. Poteva compiere un gesto migliore per supportare i cattolici tradizionali? Un intellettuale, che mette la corona su una vecchia bambola miracolosa. Poi incontra preti e suore nella Cattedrale. Parla con loro? Discute di qualcosa? No, semplicemente prega insieme a loro. Vespro, in latino, bella musica (e tutte le suore ceche sono vestite da suore, naturalmente). Dimostra senza parole: questa è la cosa che dovreste fare, questo è il vostro lavoro: pregare.

Poi arriva a Brno, in Moravia. Centoventimila persone assistono alla Messa, che viene celebrata in latino. Nessuna grande concelebrazione, i 40 vescovi nei loro posti sono quasi invisibili, solo il vescovo locale concelebra (non si vede Vlk…). Dopo la Messa, il Papa dice ai fedeli: “Prendetevi cura di ciò che avete ereditato, la vostra tradizione cattolica…”. Dopo parla di Nostra Signora di Hostyn (che salvò gli abitanti della Moravia dai Tartari nel 1241). La venera come noi l’abbiamo sempre venerata. E questo è esattamente l’opposto di ciò che abbiamo sempre udito da Vlk e dai preti da televisione. Abbiamo l’assoluto sostegno del Papa per tutto ciò in cui abbiamo sempre creduto e che alcuni vescovi hanno provato a portarci via.

Solo sei mesi fa Vlk minacciò il Vaticano con una ribellione di popolo come in Austria perché non gli era stato dato il permesso di nominare il suo successore a Praga (scrive di tutto questo sul suo blog www.cardinal.cz, ma solo in lingua ceca). Ma ora, durante la visita del Santo Padre, mentre guardavamo ciò che accadeva, ci sembrava che i vescovi cechi avessero finalmente recepito il messaggio – sembrava che avessero capito che i tempi sono cambiati e lo “spirito” non è più popolare. Spero proprio che tutto ciò possa durare, e spero che il Nunzio ci porti un buon arcivescovo a Praga quest’anno, nonostante le opposizioni.

Prima della visita papale, il Nunzio ha detto: “Questo paese ha il più bel barocco in Europa, e questo perché le chiese furono costruite quando la Chiesa era trionfante. Le chiese 'sorridono'. Tutto il paesaggio sembra cristiano. Non solo per tutte le chiese, ma c’è qualcosa di più, c’è un’espressione cristiana che viene dal passato e che ancora vive che dovremmo preservare”. Il Papa questo lo sa. Viene dalla Baviera e capisce…

E anche per quanto riguarda la politica la visita è stata un successo. Il presidente ceco, solitamente così arrogante, sembrava cambiato. Nessuno ha protestato neanche quando il Papa ha ricordato come San Venceslao si comportò con i paesi vicini – ancora, gli stranieri non capiranno, ma San Venceslao non volle la guerra con i germani, così preferì essere un suddito dell’imperatore germanico e pagare il tributo. Adesso ci sono liti in corso con i tedeschi sudeti circa le proprietà confiscate dopo l’ultima guerra… Papa Benedetto XVI è stato molto coraggioso a parlare di questo…

Ha toccato dinamite ad ogni passo, è stato molto coraggioso, e, per una volta devo dire che è stato ben ricevuto, sia dai politici che dai vescovi (i cattolici normali lo amano, chiaramente).

Scusate per la mail così lunga, ma volevo solo farvi sapere che in questa visita papale c’è stato molto di più di quello che gli occhi di uno straniero possono vedere. E’ stata una vittoria!



Questa lettera dalla Boemia ci dà, evidentemente, parecchi spunti di conforto e di riflessione.

29 commenti:

  1. spettacolare, la messa in latino nella piazza di Brno.
    Benedetto XVI sei grande, Gesù vero Dio, concedigli il tempo per continuare a bene operare.
    Viva il Papa
    Enzo Basile dalla diocesi del progressista e per fortuna in via di pensionamento Ghidelli

    RispondiElimina
  2. Informazioni vere che sono sfuggite a tutti i giornalisti e vaticanisti del mondo intero o sono state ignorate a proposito?

    Auguri a tutti i Francesco e le Francesca :)

    RispondiElimina
  3. Posso portare un testimonianza "indiretta" a riguardo della situazione delal Chiesa Ceca.

    Un mio compaesano (ora ha più di 70 anni) a suo tempo organizzava viaggi in Italia e tutta Europa.
    Quando mi pare negli anni 70 o 80 andò a Praga si ritrovò con una guida imposta dal regime Comunista.
    Questa guida continuava a parlare degli Hussiti e basta.
    Allora lui un bel giorno chiese di poter andare a visiare il Santuario del Bambin Gesù, ma la guida continuava a negare l'esistenza di tale santuario a Praga parlando invece dell'esistenza di una sola grande chiesa Hussita.
    Dopo le continue insistenza di quesa persona la guida alquanto arrabbiata gli chiese "ma come fa lei a conoscere queste cose di Praga?" e lui potè giustificarsi raccontando che in un paese vicino al nostro c'è un santuario retto dai Carmlitani i quali custodiscono la venerazione del Bambin Gesù.
    Morale della favola, lui e la sua comitiva riuscirono alla fine a visitare la celebre basilica.

    Quando arrivò la domenica chiese che gli accompagnassero in una Chiesa per poter andare a Messa.
    Furono accompagnati in una Chiesa retta dai Cappuccini...
    Quando iniziò la S. Messa rimasero tutti stupiti (ma molti, compreso il mio compaesano contenti) che si continuasse a celebrare "all'antica": "Asperges... Introibo... ecc...ecc...

    Quando finì la solenne S. Messa lui volle recarsi in sacrestia per ordinare alcune Messe e lasciare un'offerta.
    Parlando ai frati (in italiano che alcuni conosceveno un pò e mettondoci qualche parola di latino) raccontò il suo stupore nel poter vedere ancora la S. Messa celebrata "come una volta"... poi gli raccontò che c'era stato un Concilio Vaticano II, e qui i frati caddero dalle nuvole! Nessuno sapeva che nelle Chiesa evavano fatto il Concilio Vat. II.

    Quando uscì dalla sacrestia la guida comunista gli si avvicinò e iniziò ad accusarlo di essere una spia del Vaticano per il motivo che sapeva troppe cose della Chiesa... che si era recato in sacrestia... cose che per la guida comunista erano impossibili da sapere per una persona normale.
    Lui riuscì a difendersi spiegando che fin da bambino era sempre andato in Chiesa, avava servito per moltissimi anni la S. Messa e conosceva molte cose.
    Così riusci a salvarsi da quelle situazione.

    Mi dispiace molto sapere che i brutti tempi dei nostri anni 70 siano vivi adesso nella Chiesa Ceca... e che adesso "l'ondata anti-tradizionale" sia al suo massimo splendore.
    Il Papa sta facendo un meraviglioso lavolo a riguardo, ma purtroppo moltissime persone gli sono contro, a partire dall'interno della Chiesa!!!

    Tiziano da Lozzo di Cadore (BL)

    RispondiElimina
  4. Credo che nella vita conti di piu' la realta' che la lettura di montagne di libri, per quanto utili. Credo che Benedetto XVI si trovi quotidianamente difronte a tante sorprese negative, che razionalmente non puo' fronteggiare se non sul piano della fede. L'incoronazione del Bambinello e la visita a N.S. delle Vittorie ad esempio.
    Ho visitato piu' volte Parigi, e anche a Parigi vi e' un santuaio della Madonna delle Vittorie.

    Rimedio ultimo per noi cristiani insidianti da male e dalle sfide dei piccoli vigliacchi che si incontrano sulla strada della vita.

    Vedo questi atti del Pontefice illuminati dalla intelligenza e dalla fede.... in una prospettiva di assoluta razionalita'.

    RispondiElimina
  5. Ci risiamo.
    I testi e gli interventi del Papa rivisitati e corretti come avvenne con Giovanni Paolo II.
    Ci risiamo !
    L'ultima parte del Pontificato di Giovanni Paolo II fu caratterizzata dallo slancio multimediale che fu dato a certa parte del suo magistero.
    Ora almeno si omettono i lati "scomodi" dell'insegnamento del Papa.
    Il Vaticano cosa fa per permettere ai fedeli di abbeverarsi alle fresche sorgenti del Magistero Papale ?
    Buona festa del Serafico Padre San Francesco.
    Andrea Carradori

    RispondiElimina
  6. questo papa lascia veramente parlare lo Spirito!

    RispondiElimina
  7. Non capisco perchè ci si esalti del fatto he il papa ha celebrato IN LATINO secondo il novus ordo. Un vero tradizionalista si contenterebbe di assistere alla S.Messa grgoriana anche se letta in turco. Non è la lingua, o almeno non è tutto, ma come si prega e pregare secondo il novus ordo, con bei psramenti, con l'altare apparecchiato con sette candelabri,non cambia un et del fatto che la nuova messa si è allontanata paurosamente dalla tradione cattolica della S. Messa stessa, come ebbero a dire i cardinali Bacci e Ottaviani nel "Breve esame critico del novus ordo missae". Quindi non capisco che cosa ci sia da rallegrarsi. Giorememo quando il papa , che ha promulgato la Summorum pontificum , si deciderà a celebrare pubblicamente e con la televisione in mondovisione secondo il messale del 1962. Prima MAI. Peter

    RispondiElimina
  8. Caro Peter,
    ti dedichiamo la bellissima riflessione ripresa ieri da don Luigi:

    "È molto più importante accendere una piccola candela che maledire l'oscurità" (Confucio)

    Poi, se vuoi, puoi dire che Confucio non era un tradizionalista (be', veramente a suo modo lo era); anzi, che non era neppur cristiano.

    RispondiElimina
  9. ammetto che non c'è nessun vaticanista, come del resto molti di noi, in gradoi di cogliere per intero la splendida simbologia del viaggio del Papa.
    Ma molte cose si sono da cogliervi, che nessun operatore mediatico ha messo in risalto

    RispondiElimina
  10. Ma la candela si consuma e si spenge, e per aver la luce occorre montagna di candele. E queste oggi scarseggiano.
    La lettera de fedele ceco è effettivamente molto bella. M'è particolamente rimasta impressa l'espessione "le chiese che sorridono".
    In un mondo di lordure e di annientamento del sacro, del bello, del giusto, quel sorriso fa ben sperare.
    Il Papa ha visto quel sorriso. Ora, magari, provi a togliergli di dosso l'ombra di ULK e compagni protestantizzanti.

    RispondiElimina
  11. leggo dal bellissimo testo di copertina:

    Papa Benedetto XVI è stato molto coraggioso a scegliere proprio questa chiesa, un vero e proprio simbolo…

    ****************

    faccio un pò non tanto il bastian contrario, quanto una puntualizzazione dal momento che ho seguito tutta la diretta attraverso internet...^__^

    1) non è il Papa a scegliere i luoghi dove andare...il Papa esprime indubbiamente dei desideri come espresse di voler rendere omaggio sia al Santo Bambino di Praga di cui è fervente devoto (incitò a tale devozione la comunità di Monaco quando ne era vescovo della sede) e di visitare il luogo del martirio di san Venceslao...tutto il resto è stato preparato ed organizzato dalla diocesi Ceca....

    (faccio notare altresì che nell'arcivescovado, all'incontro ecumenico, al Papa è stato allestito un bellissimo e sobrio baldacchino in velluto rosso quale Roma si sogna dai tempi di Giovanni XXIII)

    2) per la verità hanno ripetuto più volte la storia sofferta della Repubblica Ceca e la lotta con i Protestanti e la storia di quella Chiesa costruita da loro per poi passare ai Cattolici...^__^
    diciamo che il tutto è stato poi, secondo i vaticanisti televisivi, AMMORBIDITO dall'inontro ecumenico nel quale si è sottolineato il "comune martirio" nei tempi della dittatura comunista....

    3) indubbiamente è stata una visita di cui i Media hanno sottovalutato IL CUORE DELLA CATTOLICITA'...acerbo e velenoso mi è apparso il commento di De Carli (solitamente sobrio) nel continuare a FARE PARAGONI con le visite del Papa precedente E L'ADUNANZA OCEANICA delle folle...rispetto alla SOBRIETA' della folla radunata da questo Pontefice...paragoni IDIOTI e banali che hanno però offuscato la bellezza della fede di questi cattolici che in molte cose hanno invece conservato la purezza dell'identità cattolica in quel radunarsi SOBRIAMENTE e prendere, tra l'altro, al 90% LA COMUNIONE ALLA BOCCA E SPESSO IN GINOCCHIO nonstante si fosse all'aperto....

    Infine leggo nella lettera:

    Dopo parla di Nostra Signora di Hostyn (che salvò gli abitanti della Moravia dai Tartari nel 1241). La venera come noi l’abbiamo sempre venerata. E questo è esattamente l’opposto di ciò che abbiamo sempre udito da Vlk e dai preti da televisione. Abbiamo l’assoluto sostegno del Papa per tutto ciò in cui abbiamo sempre creduto e che alcuni vescovi hanno provato a portarci via.

    *******************

    direi che non c'è bisogno di commento, ma solo da meditare come anche quando si legge che li le suore sono vestite DA SUORE....e aggiungo: HANNO PREGATO I VESPRI COME SI ADDICE A DELLE SUORE autentiche...

    ^__^

    Sursum corda, fratelli e sorelle della repubblica Ceca, siamo con voi!

    RispondiElimina
  12. grazie per questa bellissima lettera,Dio benedica la boemia e i popoli cristiani,li renda forti e giusti.
    ciao mas.

    RispondiElimina
  13. Le interessanti considerazioni del fedele ceco trovano pieno riscontro in una piccola nota statistica che ho pubblicato, qualche tempo fa, qui:

    http://www.oriensforum.com/index.php?topic=1642.msg12621#msg12621

    In essa, dopo aver posto a confronto la variazione della percentuale dei fedeli cattolici nelle diocesi ceche dal 1948 al 2004, concludevo con la seguente osservazione:

    "Da notare poi che il tracollo vero e proprio non è avvenuto negli anni del regime comunista, ma dopo il 1990, quando cioè il Paese ha acquisito uno stile di vita tipicamente occidentale e la Chiesa si è potuta liberamente "sviluppare" secondo i criteri, già diffusi dalle nostre parti, del progressismo e dell'apertura al mondo".

    Che la situazione della Chiesa nella Repubblica Ceca sia dovuta più all'atteggiamento del clero che all'influenza del comunismo, è dimostrato dal confronto tra le statistiche ceche e le statistiche relative agli altri Paesi a maggioranza cattolica che, fino al 1989, furono amministrati da governi comunisti. In Ungheria, ma anche in Slovacchia (politicamente unita, fino 1992, alla Repubblica Ceca), la percentuale dei cattolici dal 1948 ad oggi è certamente diminuita (come è avvenuto dappertutto, nei paesi occidentali, nel periodo preso in considerazione), ma in proporzioni che non hanno nulla a che vedere col tracollo cui è andata incontro la terra di San Venceslao.

    RispondiElimina
  14. Di dubbio credo che ci sia solo d.Mercenaro.

    RispondiElimina
  15. "Un intellettuale che mette una corona su una bambola miracolosa":Chateaubriand direbbe "sublime bellezza del vero Cattolicesimo".La sua essenza divina,consolatrice dei mesti, e' rivelata proprio da cio':e'radiosamente palese ai piccoli ed ai veri saggi,ma e' assolutamente preclusa ai sapientoni ed ai figli dell'ira,qui dentibus suis frement.Ce lo vedreste voi un Congar,uno Scillebex(?),un Bugnini,un Martini inginocchiati a recitar coroncine davanti ad un Bambino di Praga?Eppure tutto questo gran casotto che affligge la Chiesa nasce proprio da questo elementare porsi/non porsi di fronte a Dio.Il Vangelo di oggi ce lo ricordava:se si perde-o peggio,se si irride- lo stupore infantile (umile e disarmato)di fronte al Gran Mistero si rifiuta il regno di Dio.Lucifero-il piu' eccelso spirito angelico- volle appunto farsi capace di questo Mistero,per farlo suo e,quindi,per poterlo dominare.I giansenisti,in nome di una purezza disincarnata,fecero guerra al culto del Sacro Cuore:roba da donnette.I due ladroni al lato di Cristo Crocifisso simboleggiano con evangelica evidenza i due prototipi,cui tutto a questo mondo soggiace:nulla ne e' escluso!Lato sensu (ripeto lato sensu)il vom ed il nom pure.Eugenio

    RispondiElimina
  16. Ottima riflessione, Eugenio!
    Ci mediterò al nunc dimittis, stasera, per chiedere a Dio per tutti noi cattolici di stare sempre dalla parte del Santo Ladrone, per rubare a Lui la Sua santità...quia tibi sine te placere non possumus...

    RispondiElimina
  17. Caro mic,non si puo' far torto ai vaticanisti se non sanno far bene il loro lavoro.La personalita' del Pontefice e' di tale spessore,rispetto al mediatico corrente d'antan,che essi,vuoi per mentalita' professionale(e' risaputo che il giornalismo,anche di razza,vedi Longanesi e Montanelli,e'un festival del giu' di li'.....)vuoi per abitudine contratta nel quarantennio concpostconc,non possono cogliere tutti quei messaggi di profonda simbologia che questo Pontificato ci fornisce,a iosa.Forse e' un bene(non dare le perle ai porci) o forse no.Comunque,chi ha orecchie intende.Eccome!Cari saluti.Eugenio

    RispondiElimina
  18. Alla Redazione.Ignoro se questo sito abbia o meno un suo specifico patrono.Qualora non fosse stato ancora scelto,propongo il patrocinio del Santo Bambino di Praga.Al di la' di considerazioni teologiche,che pur hanno il loro peso(ci mancherebbe altro!),tale patrocinio avrebbe il pregio di consentire un culto continuo di latria al Verbo Incarnato e di fruire delle grazie innumeri,sicurissime, che ne discenderebbero.Analoga proposta ho fatto ad un altro blog(che termine orrendo!)ma non ne ho avuto alcun riscontro:e' mai possibile che,col latino,e' andata in fumo,anche nei tradizionalisti,la dulcissima Jesu memoria?Grazie per l'attenzione.Eugenio

    RispondiElimina
  19. mic ha scritto:

    "ammetto che non c'è nessun vaticanista, come del resto molti di noi, in gradoi di cogliere per intero la splendida simbologia del viaggio del Papa.
    Ma molte cose si sono da cogliervi, che nessun operatore mediatico ha messo in risalto
    "

    In compenso danno "conferme".
    Un noto vaticanista ha infatti recentemente "confermato" a proposito del Breve esame critico del Novus Ordo Missae, che i cardinali Ottaviani e Bacci si limitarono a firmare un testo che era stato in realtà steso da Guerdard de Lauriers (successivamente autore della tesi teologica detta di Cassiciacum) e da altre presone allora vicine alle posizioni di Lefebvre tra le quali ricorda Cristina Campo e Tito Casini.
    Della verità o falsità della tesi che viene espressa in qual documento che, attenzione, il Papa di allora non potè, malgrado tutto, considerare campata in aria tanto che al testo della nuova messa, promulgato il 3 aprile 1969, furono apportate modifiche in occasione della pubblicazione del nuovo messale nel maggio 1970, il vaticanista non si occupa.
    Credo che la contromisura da adottare nei confronti di questi signori sia una soltanto: non leggerli più.

    RispondiElimina
  20. Ad Eugenio: veramente questo sito è già sotto il patrocinio del SS. Nome di Maria, vedete qui: http://blog.messainlatino.it/2009/09/il-santo-nome-di-maria.html

    Comunque, approviamo l'idea e facciamo del Bambin Gesù di Praga un compatrono. Tanto i due patroni son sempre in famiglia...

    RispondiElimina
  21. Credo che la contromisura da adottare nei confronti di questi signori sia una soltanto: non leggerli più.

    la contromisura più adeguata e necessaria sarebbe quella di smentirli! Ma quale testata ospiterebbe la verità?

    RispondiElimina
  22. Comunque,chi ha orecchie intende.

    questo è vero, Eugenio; ma se esistessero testate cattoliche di tutto rispetto capaci di parlare come si dovrebbe di certi eventi e di molto altro, forse le orecchie che intendono aumenterebbero... so che è un discorso accademico, e non serve a nulla; serve solo per constatare amaramente quanto sia deficitaria l'informazione e la comunicazione mediatica e cartecea che voglia dirsi cattolica

    Quella esistente è anch'essa "di regime"; perché abbiamo scoperto che esiste anche un "regime" ecclesiale...

    RispondiElimina
  23. Alla Redazione.Il colesterolo m'ha fatto il solito scherzo.Ora che me lo dite lo ricordo(tra l'altro avrei dovuto ricordarlo perche' iscritto proprio all'Arciconfraternita del Ss.mo Nome di Maria!).Sicuramente il Signore usa la nostra debolezza a Sua maggior gloria!Assecondiamolo sempre!Grazie,comunque!Eugenio

    RispondiElimina
  24. Tutti sanno il passto di "lavavetri" del cardinale VLK, come egli appartenga a quella ampia fetta di vescovi "progressisti" .

    Tutto è buono e tutto è bello.

    Il Cardinale Vlk, non è da annoverare tra i grandi elettori di Ratzinger.

    Speriamo che si cambi in meglio. Ho visitato Praga nel 1990, all'indomani della caduta del Muro. Andai a ringrazire di questo evento il Bambino di Praga, che come una quercia centenaria, ha resistito alla grave respressione comunista.

    Nonstante tuttoil male del comunismo, Lui è rimasto al suo posto. Ha aspettato nel silenzio che i "nuovi adoratori" tornassero ai suoi piedi.

    Ciò è avvenuto e avverrà a condizioni che non si prendano scorciatoie e che la Chiesa Ceca rimane legata alla Tradizione dei padri come lo è stata fino al 1989.

    PIù MI ONORERETE PIU' IO VI FAVORIRO'.

    RispondiElimina
  25. A mic,tu hai ragione ma e' come pretendere di abbronzarsi in cantina.Mi spiego meglio.La carta stampata e' ideologicamente,perche' anche commercialmente,omologa,sempre, alla classe dirigente di un dato momento storico.La classe dirigente,tanto per intenderci,del mondo ecclesiastico e' di tipo X?Non si puo' pretendere d'aver testate di tipo Y!Se n'avranno di tipo x,x-1,x+1,x alla seconda,ma di Y punto!Quel tanto di "varieta'"sara' sempre uno specchietto per le allodole cui dimostrare la sacerta' del dogma della "liberta' di pensiero"(concetto risibile nel momento in cui lo si predichi,vedi il caso Williamson!).Anche il piu' sfrenato regime di liberta' ha i suoi tabu'.Anzi!(vedi il caso Romano,il caso Socci,ecc.).C'e' addirittura il "terrore"(termine nato con il nouveau regime,manco a farlo apposta)ad essere anticonformisti su certe cose proprio da parte degli oppositori di cartello.Tocqueville ha descritto questo fenomeno in maniera sublime nel suo capolavoro"La democrazia in America".I meccanismi che presiedono alle umane relazioni,e relativi sottocongegni, son gl'istessi nel mondo e nel chiostro:su cio' sarai d' accordo,presumo.Spero,viste le premesse,di non dover subir anch'io censura da parte della Redazione.Sarebbe,al peggio,un'occasione per un cubitale C.V.D.Salutissimi.Eugenio

    RispondiElimina
  26. Satana si fa formica, davanti a chi si fa leone ;).

    RispondiElimina
  27. CESARE, le conferme di quel vaticanista a proposito di Ottaviani e Bacci sfondano un uscio aperto. Ne ho trattato a suo tempo.
    Mons. Lefebvre partecipò ad una o forse due riunioni e si limitò a dar delle direttive. Cristina Campo tirava le fila delle discussioni supportava i liturgisti e dava forma italiana alle pagine scritte in francese. Guerard des Lauriers fu colui che lavorò forse di più. Varie altre personalità lo coadiuvarono, tra cui mons. Celada.
    Alcuni nomi non si fanno perché o si tratta di persone ancora viventi o di qualche monsignore, defunto, che raggiunse alti vertici.
    Tito Casini, che ho ben conosciuto, al Breve Esame Critico non mi risulta abbia lavorato. Certo era perfettamente d'accordo con il contenuto.

    Ottaviani e Bacci firmarono la presentazione dopo aver letto attentamente il testo, a cui Ottaviani suggerì qualche ritocco.
    Bacci firmò solo dopo il via libera di Ottaviani di cui, in quanto Prefetto del S. Uffizio e illustre teologo e canonista, si fidava al cento per cento.
    Le riunioni avvenivano nella sededi UINA VOCE in via Giulia, palazzo della principessa Radzwill, in cui ha avuto sede l'asociazione sino alla scomparsa dell'amica generosa.

    RispondiElimina
  28. Io tutta questione omerica a proposito del Breve Esame Critico continuo a non capirla.Forse che l'Imitazione perde una virgola del suo valore a seconda che venga attribuita o meno al Kempis?Dice o no la verita' quel Breve Esame?Se si',come pare,potrebbe essere stata scritta pure da uno sediario.Cosa cambia?Piuttosto esaminiamo la recezione dello scritto da parte dell'Ineffabile e Indefettibile Cattedra!C'est beaucoup plus intéressant!Eugenio

    RispondiElimina
  29. Professor Pastorelli,la ringrazio per le precisazioni e per le informazioni aggiuntive.
    Sono d'accordo con quanto scrive Eugenio nel suo intervento qui sopra.
    Tra l'altro, credo sia stato in quel periodo, il Card. Ottaviani espresse il desiderio di poter morire facendo parte di una Chiesa ancora... Cattolica.

    RispondiElimina

AVVISO AI LETTORI: Visto il continuo infiltrarsi di lettori "ostili" che si divertono solo a scrivere "insulti" e a fare polemiche inutili, AVVISIAMO CHE ORA NON SARANNO PIU' PUBBLICATI COMMENTI INFANTILI o PEDANTI. Continueremo certamente a pubblicare le critiche ma solo quelle serie, costruttive e rispettose.
La Redazione