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domenica 7 giugno 2009

"Chi ha paura del culto divino?"

Fides et forma ci segnala un loro articolo che definire interessante è ancora un understatement: completo, informativo (e informato...), preciso e documentato nelle fonti. L'argomento si riconnette idealmente al nostro post di ieri, sulla possibile (e tanto auspicata!) riorganizzazione della Curia romana, e segnatamente del suo ganglio centrale, la Segreteria di Stato. In aggiunta a quanto riportato ieri e nell'articolo che segue, informiamo che è stato promosso pro-Patrono dell'Ordine di Malta mons. Paolo Sardi, finora uno degli stretti collaboratori del Sostituto Filoni. Il "pro" deriva dal fatto che non è (ancora) cardinale. Considerata peraltro l'età di mons. Sardi (quasi 75 anni) la nomina sembrerebbe preludere ad un dorato pensionamento e, soprattutto, all'inizio delle necessarie manovre in Segreteria.

di Francesco Colafemmina

Il Culto Divino attende un nuovo riassetto secondo le indiscrezioni delle ultime settimane. E in Vaticano sono all’opera gli sponsor dei diversi schieramenti. Tra di essi, tuttavia, sono in molti a temere il nuovo segretario che potrebbe affiancare il Cardinal Canizares alla guida del dicastero deputato a vigilare sulla liturgia. Negli ultimi giorni è circolato il nome assai probabile del padre domenicano Augustine Di Noia, uomo di fiducia del Santo Padre e attuale sottosegretario della Congregazione per la Dottrina della Fede.

In particolare gli aderenti ed i simpatizzanti del Cammino Neocatecumenale non mancano di farsi sentire. Ancora scottati dai freddi rapporti con il Cardinal Arinze, i catecumeni di Kiko e Carmen, sono ben lungi dall’essersi piegati alle disposizioni che il Culto Divino emanò nel 2005, quando sul Soglio Petrino salì il temuto Cardinal Ratzinger. Anzi continuano a proporre un modello di Chiesa abbastanza discutibile (basta vedere le icone di Kiko che raffigurano Cristo con i tratti del suo volto, anche nell'ultimo esempio della chiesa di Prato Fiorito alla periferia di Roma). Certo, una prima vittoria è stata ottenuta lo scorso anno con l’approvazione definitiva degli Statuti, ma i progressi nel campo della liturgia restano ancora un miraggio. L’azione dei vertici del Cammino si è così concentrata su alcuni uomini sicuri quali il Cardinal Rylko, presidente del Pontificio Consiglio per i Laici, ma anche e soprattutto il sostituto alla Segreteria di Stato, Mons. Fernando Filoni.

E’ proprio Kiko Arguello ad aver rivelato che Filoni è il principale contatto del Cammino con la Segreteria di Stato. Lo scorso anno rivelò a proposito delle misteriose catechesi del Cammino che il Papa aveva deciso la loro pubblicazione addirittura prima che venissero completati gli studi da parte del Culto Divino e della Congregazione per il Clero: “ci è stato confermato dal Sostituto di Stato, Mons. Filoni” rivelò a Korazym.org il pittore spagnolo. Stessa cosa è avvenuta a seguito della manifestazione tenutasi in Vaticano il 10 gennaio scorso, quando una moltitudine di Neocatecumeni è stata ricevuta dal Papa in San Pietro. Dopo esser riuscito a fermare un interminabile intervento di Carmen Hernandez che si è rivolta al Santo Padre con una inopportuna confidenzialità, Kiko non ha mancato di ringraziare il fidato Mons. Filoni, per l’aiuto offerto nell’organizzazione di quella strana celebrazione dei 40 anni dalla fondazione del Cammino. Un anniversario inusuale visto che 40 non è una cifra degna di importanti celebrazioni. E dall’esito un po’ incerto stando al discorso del Papa tutto incentrato sull’unità e l’obbedienza alle direttive dei vescovi.Così il giorno dopo Kiko ha fatto il bis, riuscendo ad invitare a Porto San Giorgio – in una rigorosa eucaristia domenicale rispettosa degli adeguamenti liturgici richiesti da Arinze – il Prefetto del Culto Divino, Cardinal Canizares. Un porporato da curare al massimo, invitandolo a celebrazioni ortodosse ed in linea con l’Ordo Missae, un modo per dimostrare obbedienza laddove la situazione nel resto del mondo sembra essere la medesima ovvero profondamente ricca di abusi liturgici.Ma l’ ultima intercessione di Mons. Filoni risale al viaggio del Pontefice in Terra Santa. Qui, l’Assemblea degli Ordinari Cattolici di Terra Santa, memore di quanto accaduto nel 2000 durante il viaggio di Giovanni Paolo II, aveva deciso di limitare al 5% la presenza di pellegrini stranieri durante le liturgie papali. Come affermavano Karim Lebhour e Anne-Bénédicte Hoffner nel loro articolo del 5 maggio pubblicato su “La Croix”: “nel 2000 infatti, durante la messa presieduta da Giovanni Paolo II a Nazareth, la maggior parte dell’assemblea era composta da pellegrini lì radunati tramite voli organizzati dal Cammino Neocatecumenale”. La preoccupazione evidente era quella di agevolare la partecipazione alle messe papali dei cristiani che vivono in Terra Santa, riservando ad essi i pochi pass concessi dal governo israeliano.Così il 13 Maggio il Messaggero racconta che a circa mille neocatecumenali era stato vietato di partecipare alla celebrazione del Papa nella valle di Josafat a Gerusalemme. Il quotidiano romano aggiunge: “La cosa non è affatto piaciuta al Vaticano, tanto che il Sostituto alla Segreteria di Stato, monsignor Filoni, avrebbe protestato con le autorità israeliane.” Sicuramente quei mille neocatecumenali si saranno rifatti con la celebrazione di Kiko Arguello tenutasi presso la Domus Galileae il giorno della partenza del Papa da Tel Aviv, alla presenza di almeno 7000 giovani, secondo la strana consuetudine che vede il fondatore del Cammino presenziare grandi adunate in luoghi appena visitati dal Pontefice all’indomani della sua partenza.Alla luce di tutto questo viene da chiedersi se Mons. Filoni non sia un emissario dei Neocatecumenali piuttosto che un fedele servitore del Santo Padre. E chissà che non stia dando una mano al Cammino nel trovare un Segretario al Culto Divino più morbido di Mons. Ranjith di cui famoso è l’intervento di un anno fa che criticava Kiko Arguello per aver preso l’Eucaristia dalle mani di Papa Benedetto, tenendo le braccia conserte. Una postura che il prelato cingalese non esitò a definire: “una mancanza di rispetto verso il Santissimo Sacramento e la persona del Papa”.

Intanto un rumor sibillino si affaccia dai palazzi dell'aristocrazia nera romana [..]

Ma quest'ultima indiscrezione, è giusto l'andiate a leggere alla fonte: ecco il link

19 commenti:

  1. Ho partecipato nei giorni scorsi a discussioni da Tornielli e sul sito Fides et forma sul cammino neocat.
    Che dire?
    Sono esterefatta, sgomenta, allibita, il mio vocabolario italiano tocca qui i suoi limiti, dall`arrogante sicurezza dei neocatecumenali per far sembrare ortodosso ciò che ogni evidenza non lo è.
    O forse dovrei dire, a questo punto, non dovrebbe esserlo.

    Tutto il percorso del cammino è "jalonné" di anomalie, percorso parallelo alle parrocchie, con un struttura e una gerarchia proprie, testi catechetici propri e segreti, metodi propri, chiese costruite, seminari aperti, catechesi in parrocchia, il tutto legittimato da una gerarchia compiacente e poco ha importato che non esistesse nessuno statuto, che i testi fossero segreti o-e allo studio delle congregazioni vaticane, che il rito di Argeullo fosse un modello di sincretismo.
    Prescrizioni, richiami dei Papi, non rispettati, disobbedienze ripetute, per ultimo quella alla volontà di Benedetto XVI che voleva che il cammino si adeguasse al modo cattolico di comunicarsi.
    Dopo un braccio di ferro vergognoso che è sfociato in un compremsso altrettanto vergognoso, il rito crato da un laico è finito in uno statuto!

    Sì percorso anomalo, abusi liturgici, salvo poi a mostrare una facciata liscia e ortodossa quando serve, è più che evidente che il cammino sta senza dubbio operando in Curia , grazie ai suoi numerosi e influenti amici, affinchè venga nominato al Culto Divino se non un amico almeno una persona poco sensibile alla Tradizione e aperta alle innovazioni-creazioni liturgiche postconciliari .

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  2. Quello del CN è, a mio personalissimo avviso, un binario morto, ma non credo che sia l'unico caso in cui la Chiesa ha legittimato movimenti settari sancendone la piena legittimità al suo interno. Il mondo ispanico, poi, è maestro nel produrre fenomeni del genere. Ci asteniamo dal fare nomi per evitare di innescare chiassose polemiche, ma in diverse circostanze ci è toccato di vedere all'interno della compagnine cattolica forme più o meno esplicite di proselitismo compulsivo, e chiare forme di indottrinamento manipolatorio, in genere incardinate sulla (sola) figura del fondatore carismatico e in contrapposizione con l'"esterno". Giovanni Paolo II, con il suo impulso al movimentismo, ha di fatto favorito l'esacerbarsi di questi incistamenti nel corpo della Chiesa. Se riconoscersi in tali forme fosse considerato dirimente per potersi dire cattolico, dovrei affermare di non essere cattolico. Grazie al cielo non è ancora così. Preghiamo perché le cisti non degenerino e non rompano i metastasi, e perché la radioterapia del rito antico riesca prima o poi ad averne ragione.

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  3. Va tutto bene, siamo soddisfatti dell'inizio della "ripulitura" in segreteria di stato, ma ricordiamo che chi poi avrà la berretta, anche se senza influenza adesso, avrà il diritto di voto in un momento ben delicato...questi dorati pensionamenti possono esser piuttosto rischiosi in futuro.
    Torello

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  4. Son stupita dall`indifferenza con cui certi ambienti, anche legati alla Tradizione, osservano il cammino neocat.
    Come se fosse un fenomeno secondario, quasi senza importanza .
    Eppure abbiamo nella Chiesa un gruppo che a nome della Chiesa, evangelizza, catechizza, forma dei seminaristi, costruisce chiese, invade le parrocchie sconvolgendo lo spazio sacro, celebra con un rito sui generis, il tutto sulla base di testi trasmessi oralmente dal fondatore, trascritti e allo studio da più di 30 anni delle Congregazioni vaticane, 30 anni di lavoro per correggere le storture dottrinali .
    Il risultato del lavoro delle congregazioni non essendo stato accettato da Arguello, ci troviamo con un gruppo che parla a nome della Chiesa ma non sappiamo con quli fondamenti teologici.

    Un anno dopo la consegna anomala di uno statuto incompleto, le catechesi non sono ancora pubblicate!

    Solo degli appoggi potenti e influenti in Curia e fuori, possono spiegare quello che io non esito a definire uno scandalo.

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  5. Contrariamente a quel che comunemente si pensa, le cisti, a meno che non siano semplicemente seborroiche, se non s'usa subito e bene il bisturi, diventan come piovre. A Firenze alcuni anni fa dal ventre di una signiora ne fu levata una che pesava oltre 7 kg e con autentici tentacoli.
    Se l'iniquità dei tempi vuol che la Chiesa sia soffocata, Chi ha la Suprema Autorità intervenga. Domani, quando sarà troppo tardi, nessuno avrà pietà dei lamenti.

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  6. Dare legittimità agli allotropi patogenici del cattolicesimo è senz'altro un colposissimo errore. L'inerzia, la rassegnazione o, peggio ancora, la colpevole simpatia con cui si guarda a tali fenomeni sono sintomatiche di un guasto profondo. Sarebbe necessario un invervento, anzi una serie di interventi, d'autorità, ma il presupposto è che l'autorità sia disponibile a sacrificare il gradimento del demos cattolico alle ragioni della coerenza dottrinale. Temo che gli oltre trent'anni di incessante vellicamento del consenso popolare abbiano ormai creato un habitus mentale difficile a emendarsi. Certo si resta impressionati nel vedere tanto rigore, e persino tanto astio, nei confronti della liturgia tradizionale e nel contempo tanta larghezza nei confronti delle innovazioni più peregrine (magari ammantate da riscoperta dei primordi apostolici).

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  9. Ecco la risposta data da un neocat, su Fides et forma, dopo diverse richieste senza successo, dunque senza dubbio legittimata dai suoi superiori:

    Perchè non pubblicate le catechesi?
    
Non girarci intorno, rispondi.




    "

Il motivo e' molto piu' banale di quanto si possa pensare.Saprete che il Cammino e'una iniziazione cristiana graduale,assomiglia 
ad una scuola.Ora quando si frequenta la prima classe gli allievi non conoscono quello che studieranno negli anni successivi.Non gli viene rivelato in anticipo perche' sarebbe prematuro e controproducnte.Non capirebbero.Solo dopo aver fatto un certo percorso (i quattro anni precedenti) si puo' capire il pogramma del quinto anno.Allo stesso modo rendere pubblici i volumi del Direttorio Catechetico significherebbe compromettere la gradualita' di questo itinerario progressivo creando equivoci e false interpretazioni.D'altronde anche nella Chiesa primitiva gli iniziati non conoscvano tutto in anticipo,durante cioe' il catecumenato.Il Credo,per esempio,non veniva mai ascoltato dagli iniziati durante il catecumenato ma sempre dopo il battesimo.Allo stesso modo i catecumeni non conoscevano,in anticipo certi argomenti della fede prima del battesimo.Alla stessa Eucarestia venivano congedati prima della consacrazione delle specie e Eucaritiche.Proprio da cio' viene la parola Messa (Congedo).Gli iniziati(catecumeni)venivano iniziati cioe' gradualmente alle verita'della fede.In loro presenza si parlava velatamente di certe verita' mantenendo il segreto che veniva chiamato arcano.Nel Neocatecumenato si segue lo stesso criterio.Essendo una iniziazione cristiana l'iniziazione avviene gradualmente mantenendo quindi la riservatezza sulle fasi successive.Non c'e' nessuna intenzione di nascondere nulla come maliziosamente dice qualcuno.
    La riservateza viene mantenuta per preservare l'iniziazione.Se si sapesse tutto in anticipo salterebbe tutto."

    Capito?
    E voi trovate normale che la Chiesa ai suoi vertici, leggitimi l`arcano neocatecumenale?
    Trovate normale che la Chiesa legittimi un gruppo che agisce nel segreto, che fa del segreto una condizione assoluta?
    Quale è lo strano potere di questo gruppo ?
    Che nome porta?

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  10. Non so molto dei NC, e quel poco che ne so non invoglia ad approfondire. Il segreto, i misteri che solo gli adepti possono conoscere rimanda chiaramente ad altre storie e ad altre associazioni che operano nella nostra società e nualla hanno a che fare con il cattolicesimo: i richiami al protocristianesimo sono del tutto pretestuosi.
    D'altronde, come insegna il vangelo, li riconosceremo dai frutti. Vediamo dunque quali saranno questi frutti. Pochi anni fa un movimento che aveva grande successo era quello di Milingo, sempre incentrato su una figura di "fondatore carismatico" e dedito a un uso della liturgia e dei riti a dir poco personali. I frutti poi li abbiamo visti fin troppo bene. Eppure Milingo aveva appoggi in alto, molto, molto in alto nella Chiesa.

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  11. Sono assolutamente d'accordo, i neocatecumenali sono una setta di eretici e di inavasati che praticano il culto della personalità del loro fondatore Kiko, il quale pur essendo un laico, ha creato una propria liturgia, un proprio catechismo e chissà cos'altro. Preghiamo il Signore, perchè questi personaggi vengano un giorno allontanati dalla Chiesa, poichè certamente non servono Dio ma il Demonio.

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  12. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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  13. Qui non è questione di vivere CN/NC come un'ossessione, ma di ribadire, foss'anche alla nausea, che l'ago della bussola, se la bussola funziona, punta a nord, dove il nord, - nella fattispecie - è la Tradizione, con cui certe realtà sono in rotta di collisione, magari camuffandosi da "vera tradizione" (non è il cornuto "simia Dei"?). Nei confronti di tali realtà ben vengano è i post chilometrici come quelli di Luisa, specie quando ben argomentano, sia le prese di posizione come quella di Jacopo: CN/NC? non lo conosco e non mi piace.

    Quanto al solito anonimello trasformista dai mille nomi, direi che, dato l'impegno di render salubre l'aria ramazzando i commenti inani, ci siano gli estremi per mandarlo alle ortiche (povere ortiche!).

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  14. Eh, sì: risparmiamo l'ortica: la parte alta e fresca è ottima per il minestrone.

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  15. Scudsa Dante, ma riportando verbatim i commenti da cancellare, costringi a cancellare anche il tuo. La cosa migliore da fare è ignorare, in attesa della ramazza.

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  16. Scuso, scuso, e approvo: più ne eliminate meglio si sta.

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  17. Ringrazio Luisa per aver costretto i NC a tale affermazione.
    Non si puo' essere cattolici e parlare di cammino iniziatico (che ricorda ben altri ambienti).
    La medesima fede e' stata rivelata a S. Tommaso d'Aquino come agli analfabeti.
    Il Catechismo di S. Pio X riporta le verita' di fede valide per i bambini della prima Comunione e per i cardinali del Conclave.
    Gia' questo basta a capire che siamo fuori del cattolicesimo.
    Sembra un calcolato piano iniziato gia' decenni addietro. Nelle parrocchie da un lato si cerca di minare la sacra liturgia con abusi di ogni tipo, desacralizzando e allontanando i fedeli dalle Verita' eterne della Fede Cattolica. Dall'altro lato si incoraggiano queste misteriose comunita', indicate quasi come i "perfetti" di catara memoria (i bonshommes), che fanno "Comunita'" e le catechesi per gli "adulti".
    Il fatto che poi i NC godano di appoggi in determinati settori vaticani non fa che accrescere la percezione del pericolo.
    F.d.S.

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  18. i Nc hanno un modo di procedere che mi sembra esoterico e venato da archeologismo. Si confessano coram populo. Condivido i post di Luisa. I NC sono una chiesa nella Chiesa. Alessandro

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  19. "una chiesa nella chiesa" era il termine utilizzato nelle parrocchie negli anni ottanta....non è un termine adatto perché mette l'accento solo sulla loro chiusura verso l'esterno....dimenticando le loro aberrazioni liturgiche e le loro eresie dottrinali!

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La Redazione