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lunedì 31 marzo 2025

Germania, appena il 6,6% dei “cattolici” va a Messa

Grazie a Il Timone per queste tristi notizie.
Effetto "percorso sinodale tedesco"? O peggio, decenni di post concilio...
"Il fatto è che questa stessa Chiesa tedesca, formalmente ancora forte di 20 milioni di fedeli, di fatto però in agonia, è la stessa che – basti pensare al Sinodo, ma non solo – spinge su Roma per notevoli “aperture dottrinali” in fatto di agenda Lgbt, contraccezione, donne prete e chi più ne ha più ne metta. Tutto ciò autorizza un dubbio: è lecito non dico farsi dettare l’agenda ma anche solo prestare una certa attenzione alle istanze di una comunità cattolica in crisi profonda? Quanto meno a livello ecclesiale, non sarebbe male iniziare a chiederselo". 
Luigi C.


Che la Chiesa cattolica tedesca non se la passasse benissimo, come dire, era cosa risaputa. Tuttavia, non si può davvero non restare colpiti – in negativo – per le ultime statistiche diffuse dalla Conferenza episcopale teutonica relative al 2024. Sì, perché da questo documento apprendiamo diversi numeri: alcuni negativi, altri pessimi, nessuno incoraggiante. Questi dati, infatti, dicono che in Germania i cattolici costituiscono ancora formalmente il 23,7% della popolazione totale. Ciò significa che, sulla carta, ci sono in terra tedesca quasi 20 milioni di cattolici: 19.769.237, per l’esattezza. Niente male, si potrebbe quasi pensare. Tuttavia, non appena si scava oltre la superfice iniziano spiacevoli sorprese. Anzitutto, il numero dei sacramenti amministrati è diminuito notevolmente nell’arco di un solo anno, tra il 2024 e il 2023: nel 2024 si sono verificati solo poco più di 116.000 battesimi, rispetto agli oltre 131.000 dell’anno precedente.
Anche i matrimoni in chiesa, nel medesimo arco temporale, risultano scesi nettamente: da oltre 27.500 a circa 22.500. Il dato più drammatico, però, è un altro: la partecipazione alle funzioni religiose. Che è qualcosa che riguarda appena – tenersi forte – il 6,6% di quanti risultano «cattolici». Anche il numero delle ordinazioni sacerdotali, purtroppo, risulta drammaticamente basso: in tutta la Germania, infatti, ci furono solo 29 ordinazioni sacerdotali (un crollo, se si pensa che nel 2021 ci furono 56 candidati al sacerdozio). I dati della diocesi di Münster sono gli unici che hanno suscitato un minimo di sollievo, poiché sulla carta questa è ora la diocesi tedesca con il maggior numero di fedeli, davanti a Colonia, che ne ha 1.630.544. Tuttavia una rondine non fa primavera e il quadro generale resta, come si è detto, davvero catastrofico.

Nulla di nuovo sotto il sole, eh, come si diceva in apertura, dato che sono ormai molti anni che la Chiesa cattolica tedesca accusa – come, anzi più delle altre in Europa – l’avanzare della secolarizzazione. Il fatto è che questa stessa Chiesa tedesca, formalmente ancora forte di 20 milioni di fedeli, di fatto però in agonia, è la stessa che – basti pensare al Sinodo, ma non solo – spinge su Roma per notevoli “aperture dottrinali” in fatto di agenda Lgbt, contraccezione, donne prete e chi più ne ha più ne metta. Tutto ciò autorizza un dubbio: è lecito non dico farsi dettare l’agenda ma anche solo prestare una certa attenzione alle istanze di una comunità cattolica in crisi profonda? Quanto meno a livello ecclesiale, non sarebbe male iniziare a chiederselo. 

(Foto: Pexels.com)