Cari amici di “300 denari”, grande risonanza mediatica ha riscosso il recente intervento del Vicepresidente degli Stati Uniti J.D. Vance (1984-) alla Conferenza sulla Sicurezza di Monaco che ha duramente criticato il percorso intrapreso dagli Stati e, soprattutto, dagli organi (in particolare, dalla Commissione) dell’Unione Europea, improntato ad una strisciante censura e proibizione di qualsivoglia voce dissenziente rispetto al diktat politico-sociale-economico imposto dalla strutture di potere che governano in Europa (il video completo è disponibile qui mentre il testo scritto tradotto in italiano è già stato pubblicato qui; qui, invece, tutti i post MiL su Vance). Percorso di censura che, fino a pochi mesi fa, ha trovato il pieno consenso anche della precedente amministrazione americana guidata dal Presidente Biden (vedi, a titolo esemplificativo, qui e qui), non a caso sodale a larghissima parte dei vertici UE.
Di seguito, se ne riportano alcuni dei passaggi più rilevanti.
Prima però riteniamo di dover render ragione dei motivi per cui crediamo che l’intervento del Vicepresidente particolarmente rilevanti anche per la presente rubrica:
- innanzitutto, larga parte dei casi di censura o di “violenza istituzionale” in territorio europeo denunciati da Vance si sono indirizzati nei confronti di persone e dei valori Cristiani, assumendo a tratti i connotati di strutturata persecuzione. Sotto attacco in molti Stati europei è il diritto a manifestare – anche solo pregando silenziosamente – contro l’aborto (vedi qui le iniziative legislative di cui si dibatte anche in Germania e recentemente ne ha auspicato il recepimento anche il sindaco di Modena qui);
- l’interventismo normativo in ambito economico che è tratto distintivo del vigente “socialismo-(il)liberale” (o “capitalismo clientelare”), come già ricordato in precedenti post (qui e qui), poggia sulla creazione di una “grande narrazione” anch’essa funzionale a giustificare la progressiva (ma veloce) limitazione delle libertà individuali (con particolare riguardo alla libera iniziativa economica e alla proprietà), muovendo verso il transumanesimo. Va ricordato che anche a tali fini ci si avvalsi dello strumentario della società (fintamente) liberale: segreto sostegno a movimenti compiacenti, come testimoniato dall’utilizzo di soldi pubblici da parte della Commissione UE per finanziare le lobby green, di fatto riducendo al silenzio le avverse opinioni. Non si può dimenticare il processo di de-bankig (ovverosia, di chiusura dei conti correnti) portato avanti nel corso dell’amministrazione Biden nei confronti di chi aveva opinioni dissenzienti (qui e qui). A tendere, la censura di qualsivoglia opinione dissenziente e di chi dà voce ai disastri socio-economici causati da tali dirigistiche iniziative economiche: la strada è spianata visto che i social network che – con l’arrivo dell’amministrazione Trump – rivendicano maggior libertà di parola per gli utenti, vengono definiti in ambienti UE come “minaccia della democrazia”;
- infine (ma non di minor importanza), si intende rimarcare con forza come sia singolare che in questi anni la gerarchia cattolica di fronte a plurimi attacchi ai valori cristiani ed anche fisici alle pecore del proprio gregge, invece che dare voce a tali ingiustizie abbia privilegiato un atteggiamento di appeasement, rinnegando la difesa della Verità.
Filippo
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“La minaccia che mi preoccupa di più nei confronti dell’Europa non è la Russia, non è la Cina, non è nessun altro attore esterno. Quello che mi preoccupa è la minaccia dall’interno: l’arretramento dell’Europa da alcuni dei suoi valori più fondamentali, valori condivisi con gli Stati Uniti d’America”
“Mi ha colpito il fatto che un ex commissario europeo sia andato recentemente in televisione e si sia rallegrato del fatto che il governo rumeno abbia appena annullato un’intera elezione”
“Guardo a Bruxelles, dove i commissari dell’UE hanno avvertito i cittadini della loro intenzione di chiudere i social media durante i periodi di disordini civili nel momento in cui individuano ciò che hanno giudicato come “contenuti odiosi””
“Guardo alla Svezia, dove due settimane fa il governo ha condannato un attivista cristiano per aver partecipato al rogo del Corano che ha provocato l’omicidio di un suo amico”
“E forse la cosa più preoccupante è che guardo ai nostri carissimi amici, il Regno Unito, dove l’arretramento dei diritti di coscienza ha messo nel mirino le libertà fondamentali dei britannici religiosi, in particolare. Poco più di due anni fa, il governo britannico ha accusato Adam Smith-Connor, un fisioterapista di 51 anni e veterano dell’esercito, dell’atroce crimine di essersi fermato a 50 metri da una clinica abortista e di aver pregato in silenzio per 3 minuti. Senza ostacolare nessuno, senza interagire con nessuno, solo pregando in silenzio. E dopo che le forze dell’ordine britanniche lo hanno individuato e hanno chiesto di sapere per cosa stesse pregando, Adam ha risposto semplicemente: per il figlio non ancora nato che lui e la sua ex fidanzata avevano abortito anni prima”
“Lo scorso ottobre, solo pochi mesi fa, il governo scozzese ha iniziato a distribuire lettere ai cittadini le cui case si trovavano all’interno delle cosiddette zone di accesso sicuro, avvertendoli che anche la preghiera privata all’interno delle loro case poteva costituire una violazione della legge. Naturalmente, il governo ha invitato i lettori a denunciare qualsiasi concittadino sospettato di essere colpevole di crimini di pensiero.
In Gran Bretagna e in tutta Europa, la libertà di parola temo sia in ritirata”.
“A Washington c’è un nuovo sceriffo in città e, sotto la guida di Donald Trump, potremo anche non essere d’accordo con le vostre opinioni, ma lotteremo per difendere il vostro diritto di proporle sulla pubblica piazza, che siate d’accordo o meno”
“Ora, siamo al punto che la situazione è peggiorata a tal punto che a dicembre la Romania ha annullato i risultati delle elezioni presidenziali sulla base di sospetti inconsistenti di un’agenzia di intelligence e di enormi pressioni da parte dei suoi vicini continentali. (…) Ma se la vostra democrazia può essere distrutta con poche centinaia di migliaia di dollari di pubblicità digitale da un Paese straniero, allora non era molto forte in partenza”
“E credo profondamente che non ci sia sicurezza se si ha paura delle voci, delle opinioni e delle coscienze che guidano il proprio popolo. L’Europa deve affrontare molte sfide, ma la crisi che questo continente sta affrontando in questo momento, la crisi che credo tutti noi affrontiamo insieme, è una nostra creazione. Se avete paura dei vostri elettori, l’America non può fare nulla per voi, né voi potete fare qualcosa per il popolo americano che mi ha eletto e che ha eletto il Presidente Trump”.
“Contrariamente a quanto si può sentire a Davos, i cittadini di tutte le nostre nazioni non si considerano generalmente animali istruiti o ingranaggi intercambiabili di un’economia globale. E non c’è da stupirsi che non vogliano essere rimescolati o inesorabilmente ignorati dai loro leader”.
“Come disse una volta Papa Giovanni Paolo II, a mio avviso uno dei più straordinari campioni della democrazia in questo o in altri continenti: “Non abbiate paura”. Non dovremmo avere paura del nostro popolo, anche quando esprime opinioni in disaccordo con la sua leadership. Grazie a tutti, buona fortuna a tutti voi, Dio vi benedica, signore e signori. Buona giornata”
Ottimo articolo
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