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lunedì 13 gennaio 2025

Orrori architettonici… e dove trovarli #223 a Pegognaga (MN)

Chiesa parrocchiale di Santo Spirito dell’arch. Enrico Maria Raschi (anno 2022).

Dopo aver guardato con raccapriccio i risultati degli investimenti economici anche della Diocesi di Mantova (2.350.000 euro), ribadiamo la domanda: se lo meritano l’otto per mille?

Lorenzo

Descrizione del progetto: Il complesso parrocchiale e la chiesa dedicata al Santo Spirito occupano il contesto urbano del centro storico di Pegognaga con un articolato muro di cinta, da cui emerge, in altezza, lo stereometrico volume a capanna dell’aula liturgica. L’accesso principale dal sagrato ridisegna la testata della piazza principale, con la facciata che si piega verso il portale d’ingresso in uno spazio ribassato, quasi un androne, che offre protezione e un primo riparo. Il volume dell’aula liturgica è caratterizzato da un ampio ma allo stesso tempo raccolto spazio centrale, privo di elementi strutturali al suo interno, scandito da un fitto sistema di pilastri alternati a finestrature a tutta altezza in cui un elemento impalpabile dà forma allo spazio: la luce che si diffonde attraverso le alte finestre allungate ritma e circonda tre lati dell’aula, e muta seguendo lo scorrere del tempo. Il corpo basso è invece un semplice volume su pianta trapezoidale molto allungata, con copertura piana. In una porzione del corpo dell’aula, rivolta verso il sagrato, è collocata la “cella campanaria” nella quale sono ricollocate e cinque campane novecentesche. Questo ambiente, collocato sopra la cappella feriale, è isolato rispetto all’aula, mentre rimane completamente aperto verso l’esterno, diffondendo il suono delle campane attraverso i pilastri del corpo in elevazione.
Il basamento, che recinge chiesa e locali accessori, è rivestito esternamente in mattoni e appare, per chi lo osserva dal fronte strada, come un muro cieco con trafori a gelosia in corrispondenza di aperture interne, che, in continuità con quello della villa seicentesca confinante, segue l’andamento del fronte strada. Nella parte alta dell’aula liturgica, i pilasti in calcestruzzo color coccio pesto, pigmentato con ossidi di ferro, si alternano a strette aperture allungate, schermate da vetrate continue opaline senza infisso esterno, che filtrano la luce su tre lati dell’aula. Nella parte bassa, l’ambiente è rivestito da pannelli speciali in cemento con andamento a scanalature verticali simili ad alti tendaggi, aventi funzione acustica. La copertura a doppia falda con struttura in acciaio, è rivestita esternamente in zinco-titanio brunito che assorbe la luce senza rifletterla, integrandosi nel contesto locale, ma senza confondersi. Gli spazi internamente sono racchiusi e riscaldati visivamente da rivestimenti in legno posti sia sui pilastri sia a soffitto. Un “tappeto” di pietra rosata della Lessinia, grezza sul sagrato e levigata negli ambienti interni, accompagna il cammino all’interno dell’aula e degli altri spazi.
I fuochi liturgici sono realizzati con il medesimo marmo chiaro stratificato di pietra della Lessinia utilizzato per la pavimentazione. Tra questi, mensa e tabernacolo sono costituiti in parte da elementi di spoglio recuperati dalla chiesa dell’Assunta e integrati grazie al rivestimento lapideo nel nuovo disegno progettuale.

Descrizione e fotografie tratte dalla pagina lr-architetti.com.

Fotografie degli esterni:










Fotografie degli interni:







7 commenti:

  1. Da quest'anno non verserò più l'8x1000 alla Chiesa cattolica!

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    1. Bravo, dallo allo Stato che non spreca soldi e non ne ha già abbastanza dalle tasse!

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  2. Vedo che prima in questo posto c'era una bella Chiesa dedicata a San Lorenzo, propio bella! Ha sofferto il terremoto del 2012 si vede al tetto, e sul sito della Regione Lombardia Beni Culturali si legge che era chiusa per "RISTRUTTURAZIONE"... poi, cos'è sucesso? Abbattere questa Chiesa è stato brutale! Sul sito dell'attuale 'complesso parrocchiale' un video riprende l'azione bestiale.
    Idem come l'anonimo delle 17.35, da quest'anno non verserò più 8x1000 alla Chiesa Cattolica, che oltre a non salvaguardare i propri beni, non solo non è in grado di costruire di meglio, ma sono o enigmatiche (come questa in particolare, secondo da dove la si veda sembra un garage o semplicemente una villa), o brutte o deformate! Prestassero attenzione in cosa e come le diocesi spendono i soldi e in ciò che piazzano sul suolo come edificio di culto a Dio.

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  3. Io non la definirei un orrore. Se si vuole è un edificio di concezione piuttosto semplice e mancano vere e proprie invenzioni architettoniche. Però è una chiesa che recupera con intelligenza alcuni aspetti della tradizione medioevale padana (la facciata a capanna, l'uso del cotto, la centralità del Crocifisso). Una scelta da apprezzare, visto che si è in piena zona matildica e che a Pegognaga sorge la medioevale chiesa di S. Lorenzo. Gli arredi sono di buon gusto e senza stramberie; anche qui non ci sono particolari colpi d'ala, ma comunque sono stati ideati con decoro e dignità. Molto bello il bassorilievo che orna il tabernacolo.

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  4. L'esterno è più brutto dell'interno. Potrebbe essere trasformata in una chiesa decente eliminando quelle orrende lampade pendenti e sostituendo ovviamente il blocco da macellaio e il monolite spacciato per tabernacolo

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  5. Che forza!
    Visto da fuori mi ricorda tanto il fienile dove i miei nonni riponevano il fieno per l'inverno e nel contempo allevavano i colombi foto 7 ( perche' in Umbria, almeno finche' ho vissuto lì, si mangiava sia la cacciagione sia i colombi ripieni.Buonissimi!) Per esempio nella foto esterno 5 si riponeva l'aratro e poi un aratro piu' piccolo, piu' agevole, che il nonno chiamava "coldrina" (in dialetto locale).Personalmente non amo le Croci stilizzate (vedi esterni), sulla Croce ci e' stato inchiodato un Uomo Dio, Lì ha perso per me tutto il Suo Preziosissimo Sangue e la Croce stilizzata non mi aiuta a provare dolore.Per il resto : interni con la solita ara da macellaio, il Battistero a forma di piramide rovesciata (?), il Tabernacolo nell'angolo "del commiato", l'illuminazione da negozio di stoffe...Sì la riproposizione di un fienile adattabile a negozio di stoffe, a macellerìa,a...Casa di Dio ? Boh!

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  6. Ultime tre foto

    Cos'è e cosa ci fa quello 'sportello'?
    A primo sguardo mi son detto 'cosa ci fa la bilancia in chiesa? (simile a quella della mia farmacia)
    L' ultima, quello spazio e tavolo all'ingresso, cosa sarebbe? La reception?

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