Le vere ragioni delle Crociate.
Luigi
Il Cammino dei Tre Sentieri, 23 Novembre 2024
In merito al perché nacquero le Crociate sono possibili sei spiegazioni: due scorrette, quattro corrette. Le spiegazioni scorrette sono l’economicista e la storicista. Le corrette sono quelle legate al pellegrinaggio, alla difesa dei territori cristiani, al pericolo delle incursioni saracene e al possesso della Terra Santa.
La falsa spiegazione economicista. Questa interpretazione afferma che le Crociate si spiegherebbero con motivazioni di carattere economico. Lo storico Grousset sostiene che le Crociate sarebbero state l’esito di bisogni economici dovuti alla rinascita dell’XI secolo. Questa tesi però non regge perché i motivi economici spingevano i potenti a restare nelle loro terre piuttosto che a partire. Facciamo alcuni esempi. Federico Barbarossa cercò di non andarci; poi ci andò e vi morì annegato. Riccardo Cuor di Leone si vide sottratto il trono da Giovanni Senza Terra. San Luigi IX ci andò convintamente, ma ci morì di peste o di colera. Certo, le Crociate ebbero anche una strumentalizzazione economica (si pensi alla IV Crociata che non arrivò mai a Gerusalemme e fu deviata dai Veneziani su Costantinopoli), ma ciò è ben diverso dal dire che mossero principalmente da motivi economici.
La falsa spiegazione storicista. Secondo questa interpretazione le Crociate sarebbero stato l’esito del cattolicesimo medioevale; un cattolicesimo intollerante, prevaricatore e guerrafondaio.
Pertanto, le Crociate sarebbero state fatte per imporre la fede cristiana con le armi. Questa tesi non regge per almeno due motivi. Primo motivo: fin quando Gerusalemme fu controllata dagli Arabi, i cristiani poterono fare i loro pellegrinaggi senza problemi. Le Crociate iniziarono dopo l’arrivo dei Turchi che di fatto impedirono questi pellegrinaggi. Secondo motivo: i medievali sapevano bene che la fede non potesse essere imposta con le armi, a differenza di ciò che afferma l’Islam. Infatti, san Francesco di Assisi andò dal Sultano senza le armi, proprio perché lo voleva convertire; e in quell’occasione san Francesco difese le Crociate. San Tommaso dice nella Summa (II-IIae, questione 10): “Coloro che credono in Cristo fanno guerra agli infedeli non per costringerli a credere, ma per costringerli a non ostacolare la fede in Cristo.” Lo storico Franco Cardini scrive che fu la propaganda colonialista francese ed inglese del XIX secolo a presentare le Crociate come primi esperimenti di guerre coloniali.
La corretta spiegazione della difesa del diritto al pellegrinaggio. Le Crociate vanno giudicate all’interno del loro contesto. Esse nacquero per difendere il diritto (che i medioevali consideravano quasi un obbligo) al pellegrinaggio. Nel Medioevo vi era concretezza e rifiuto dell’astrazione e si dava grande valore alla dimensione simbolica. Da qui la grande importanza del pellegrinaggio; da qui anche il grande valore che veniva dato alle reliquie. D’altronde c’è un’evidenza: lo spirito di crociata nacque dal basso. Lo testimoniano due strane “crociate”, quella dei pezzenti e quella dei fanciulli. Tra i crociati vi erano anche crociate-donne. Scrive il poeta Eliot: “Invidia, indolenza, golosità, gelosia, orgoglio: non queste cose fecero le Crociate. Ma furono queste che le disfecero.” (T.S.Eliot, Cori della Rocca, IX). Secondo Paul Alphandery l’intento dei crociati va ricercato esclusivamente nello spirito profondamente cristiano che animava quei tempi. Dunque, nell’immaginario dell’uomo medioevale, le Crociate non figuravano come guerre offensive, bensì difensive, ovvero per difendere il diritto al pellegrinaggio.
La corretta spiegazione della difesa dei territori cristiani. Papa Urbano II nel Concilio di Clermont Ferrand (1095) disse che i cavalieri cristiani, piuttosto che combattere fra loro, avrebbero fatto bene ad accorrere in Palestina per aiutare la Chiesa di Oriente che da tempo chiedeva aiuti all’Occidente. Il Papa disse così: “E’ necessario che vi affrettiate a portare soccorso ai vostri confratelli che si trovano in Oriente e che ormai da un pezzo hanno chiesto il vostro aiuto avendone estremo bisogno. (…). Diventino soldati di Cristo coloro che prima hanno fatto i predoni. Combattano ora una guerra giusta contro i barbari dello stesso sangue (…).“ Era intenzione dei crociati -in particolar modo degli ordini monastico-religiosi- costituire nell’attuale Libano un luogo di rifugio in cui tutti i cristiani del Medio-Oriente, che fino ad allora avevano resistito ai musulmani, potessero vivere serenamente; cristiani che venivano continuamente minacciati di sterminio. Il progetto non si realizzò per la rivalità di alcuni Stati europei e dei baroni franchi in Oriente.
La corretta spiegazione della difesa dalle incursioni saracene. Dal VII all’XI secolo, l’Islam sistematicamente attaccava e invadeva gran parte delle terre di quello che era l’Impero Romano d’Occidente (premendo anche su quello di Oriente), conquistando gran parte del Medio-Oriente, il Nord Africa, la Penisola Iberica, tentando di oltrepassare i Pirenei e occupando anche la Sicilia, la Sardegna e la Corsica. I musulmani arrivarono finanche a Roma, saccheggiando le basiliche di San Pietro e di San Paolo. La Puglia ha grossi agglomerati urbani perché non c’è l’uso di vivere isolatamente in campagna. Non avendo protezioni montuose, i contadini andavano a lavorare la campagna di giorno e poi decidevano di tornare in città per la notte. E questo proprio per evitare di essere preda delle incursioni saracene. La Calabria lungo la costa presenta numerose torrette di osservazione: si scrutava il mare e qualora si fossero notate navi sospette, si dava l’allarme e si scappava nelle vicine montagne per nascondersi. In quegli anni erano continue le razzie e i rapimenti. Venivano rapiti anche ragazzi e ragazze. I primi per essere ridotti in schiavitù nelle terre islamiche, le seconde per arricchire arricchire gli harem. Alle famiglie ricche si chiedevano anche riscatti per restituire i cari rapiti. Il famoso autore del Don Chisciotte, Miguel de Cervates, riuscì ad essere liberato grazie ad un riscatto pagato dalla famiglia. Per aiutare le famiglie povere, sorsero due ordini religiosi, i Mercedari e i Trinitari, che raccoglievano elemosine proprio per far sì che anche le famiglie povere potessero pagare riscatti in favore dei propri cari. La stessa devozione delle cosiddette “Madonne nere” potrebbe essere letta in questa chiave, ovvero pregare una Madonna con la pelle saracena per impetrare da Lei l’intercessione di convertire e ammansire quelli che erano anche suoi figli. Dunque, il Mediterraneo era diventato impraticabile, al punto che lo storico Henri Pirenne afferma che è solo con l’espansione islamica che inizia il Medioevo, perché essa fu anche più traumatica delle invasioni barbariche. “I cristiani non possono far galleggiare sul mare neanche una tavola”, scriveva lo storico arabo ibn Khaldun. La celebre rinascita dell’anno Mille non ci sarebbe mai stata se le Repubbliche marinare italiane non avessero, come prima cosa, riconquistato il Mediterraneo, ripulendolo dai pirati e restituendolo alla navigazione e al commercio.
La corretta spiegazione del possesso della Terra Santa. La Terra santa era stata designata da Dio come Terra Promessa perché fosse affidata agli Ebrei e fosse “luogo” della Rivelazione. Gli Ebrei, però, avevano rifiutato Gesù. Pertanto, il possesso della Terra Santa designava chi dovesse effettivamente “sostituire” il popolo ebraico. Lasciare la Terra Santa all’Islam avrebbe significato in un certo qual modo riconoscere l’Islam e non il Cristianesimo come legittimo completamento della Rivelazione antico-testamentaria. I crociati cantavano con le parole di Renaut de Beauvais: “Coloro che hanno ricevuto il battesimo / sono gli eredi di questa terra / ove il Figlio di Dio volle soffrire / per noi il martirio e la passione.”
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