Riceviamo e con piacere condividiamo gli aggiornamenti dai monaci benedettini del Monastero di San Benedetto in Monte a Norcia.
Prendendo spunto dalla formula per l’imposizione delle ceneri, il Priore riflette su un peculiare aspetto della vita monacale: il voto di stabilità, che ha caratterizzato e dato forza alla ricostruzione del Monastero dopo il terribile terremoto dell’estate-autunno 2016.
Nelle fotografie che seguono si può ammirare la lenta ed accurata rinascita di questo luogo e vi ricordiamo che chi desiderasse partecipare alla ricostruzione del Monastero può prendere in considerazione la possibilità di fare una donazione di qualsiasi importo collegandosi alla pagina it.nursia.org/donazioni.html.
L.V.
«Ricordati che sei polvere e in polvere ritornerai».
Tutti noi conosciamo bene queste parole che il sacerdote pronuncia quando, all’inizio della Quaresima, pone la cenere sul nostro capo. Esse ci ricordano la natura transitoria non solo della nostra vita, ma di tutto ciò che vediamo intorno a noi. Avendo da poco iniziato ad utilizzare le prime stanze del nostro monastero del XVI secolo, giunto ormai alle fasi finali del restauro, ci siamo trovati a riflettere sul terzo voto del monaco: il voto di stabilità, ossia la promessa che egli fa di vivere e morire in un unico luogo. Questo voto ci offre un’immagine della stabilità di Dio in un mondo in continuo cambiamento, come quello che oggi ci circonda. Se guardiamo ai momenti più bui della storia secolare ed ecclesiastica, possiamo vedere come, proprio in quei momenti, il permanere ad ogni costo dei monaci nei loro monasteri abbia contribuito a diffondere nel mondo circostante una cultura di speranza, verità e bellezza, aiutando molta gente a ricostruire la propria vita.
Come da tradizione locale, la bandiera italiana è stata issata per celebrare il completamento del tetto del monastero.
Il nostro trasferimento nella sala capitolare e nello scriptorium si inserisce nelle celebrazioni in corso per il 25º anniversario della nostra fondazione. Anche se passeranno ancora diversi mesi prima che il trasloco sia terminato, questo primo passo ci permette di esprimere la nostra profonda gratitudine a Dio, oltre che a tutti voi che ci avete aiutato. Il progetto di recupero di un edificio terremotato, e quindi della nostra stabilità monastica a lungo termine, che ha richiesto quasi otto anni, sta finalmente per essere completato. La nostra ricostruzione è modesta rispetto a ciò che hanno costruito molti che ci hanno preceduto. Tuttavia, ci auguriamo che la nostra stabilità nella vita alla quale siamo stati chiamati possa ispirare anche ciascuno di voi a rimanere saldo e stabile in Cristo.
Una santa Quaresima a tutti voi,
Dom Benedetto Nivakoff, O.S.B.
Priore
Le prime stanze completate
La sala capitolare.
Lo scriptorium.
La sepoltura dell’Alleluia e la Candelora.
I monaci pregano i Vespri durante un’uscita a Capregna, vicino al monastero.
I lavori continuano: la pavimentazione del chiostro.
Dio vi benedica fratelli monaci, per intercessione di san Benedetto e santa Scolastica.
RispondiEliminaSono stato a Norcia lo scorso mese di ottobre, ho visto e toccato con mano la rinascita della Tradizione , lo splendore della liturgia tradizionale, tante famiglie e giovani, una speranza per l’Italia.
RispondiEliminaFinalmente, dopo decenni di collasso, sfaldamento e lenta estinzione, anche in Italia torna un vero Monastero Benedettino.
RispondiEliminaBravi i monaci di Norcia! Fatevi monaci, il Signore vi chiama, qui a Norcia, o in qualche altro monastero serio, o da qualche eremita!
RispondiEliminaChe gioia vedere rinascere tutta la nuova struttura dei monaci di Norcia!
RispondiEliminaSoni particolarmente legatissima a questa comunità.