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mercoledì 31 maggio 2023

LE MAGNIFFICHE CRONICHE DI ROMA di mons. Eleuterio Favella: sull’ultima intemerata di papa Francesco contro il proselitismo

Per tramite del suo segretario diacono Ambrogio Fidato abbiamo ricevuto la seguente segnalazione cronichistica da S.E.R. Mons. Eleuterio Favella.
La «magniffica cronica di Roma» segue al discorso del Santo Padre Francesco in occasione dell’udienza con i Chierici Regolari di San Paolo, durante il quale ha raccontato di una sua brutta esperienza giovanile in cui una signora molto elegante e molto ricca gli ha presentato due ragazzi che aveva convertito al Cattolicesimo ed egli, arrabbiato, l’ha rimproverata accusandola di aver convertito e così di aver mancato di rispetto nei confronti dei due ragazzi, perché non facciamo proselitismo (QUI e QUI su MiL).
Grati a Sua Eccellenza Reverendissima per il rinnovato privilegio della sua considerazione nel volerci segnalare le «magniffiche croniche di Roma, de’ fratelli Beretta, Felice e mons. Mario», ed inginocchiati al bacio dell’anello, ci professiamo imperituramente suoi servitori umilissimi.

L.V.

«S’ebbe jerlatro postea la quarta coletione che il Ss.mo Signor nostro suole far nel tempo post Pentecosten sulla vaghissima loggetta aspiciente la giesa di S. Stefano dell’abissini laonde, appo le macinationi et moliture delli varji vettigalia che ingurgita, ama il Beatissimo gittar noccioli e scorze delle frutta alli pavoni & galli d’India & natrelle che tene nel sagrato della ditta chiesa imperocché ne ricava tanta consolatione & natural contentezza, audientia particculare a certi nobbeli homini & dame & viventi civilmente venuti dalla Nova Ispagna et dalla Nova Granata et ammessi al bacio della sagra pantoffola et all’osculo dell’annulo piscatorio laonde lucrar l’indulgentia che il signor Papa ha mantenuto, ancorché son tutte cosse riggide et pelagiane, a condition de lauta et digna donatione all’Obbolo del beato Pietro sicché li mentovati cavaglieri & dame avean versato trentamila scudi spagnuoli nel tesoro della rev.da Camhara et un galeone di frutte essotiche & speccie & quaranta sacchi de pepe già molito, epperò ammessi che fuoro coram Ss.mo donna Maria del Pilar Coimbra de la Coronilla, duquesa de Azevedo, mugliera del gubernator di Maracaibo pella maestà del rege catholico, ebbe a presentar al Beatissimo duo gioveni dell’Indie che essa donna del Pilar tenea per filioli dicendo che per sue preci et sollicitudine i mentovati famuli s’erano convertiti dalle pagane credentie di quelle genti alla santa riliggione catholica di Nostro Segnor Giesù Christo et credea la ditta duchessa de aver appostolicha probatione et etiam particulare indulgentia et privileggio dell’osculo del genocchio, a simigliantia delli Patriarchi, epperò a sentire quelle cosse ebbe il buon Papa moto de gran turbamento et prese, colla bonanza et carithade ch’ogn’uom conosce in Urbe et in Orbe, a streppitar contra la dama et li filioli et tucto il nobbile corteggio, con urla che s’udirno insino al casino di Tor di Nona, che era peggior cossa il convertir li pagani che combattere l’eretichi o reprobar gli Giudìi e che son tutte cosse passate, da riggettare e che l’apostolicho humore era così tanto contristato che i nobbili & civili ch’erano nella sala regia, nanti il trono augustissimo, si scandolizzaron tucti di talché il signor Papa imperò cacciar tutti dalla di lui augusta vista non pria d’aver sequestrato ori & gioje & pendagli & annuli a tanto malvagi conquistatori et maligni pervertitori della sagra riliggion della Pachamama et de Montezzuma, che era hom santissimo et pio, et il gubernator de Maracaibo minacciò de recorrer, per antiquo privileggio, alla Ruota romana per tanto indegna malversatione et holtraggio, ma spiegato che fu al Sommo Pontiffice cosa esso nobbile andava dicendo, respuose il sig. Papa che potea far recurso etiam su tutte le Rote, la qual cosa potea esser di melior efficacia e che tanti saluti mandava per esso alla Maestà del rege catholico etc.».

da «Le magniffiche croniche di Roma sotto l’augustissimo ponteficato del Ss.mo Signor Nostro papa Francesco» de’ fratelli Beretta, Felice e mons. Mario, appresso la stamperia Medicea, con privileggio - Libro VI


3 commenti:

  1. Eppero' ..non se ne pole piu' de far turbar l' Eccellenntissimo nostro in specie durante la coliztione...che est molto periglioso..

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  2. Eccellenza, conviene ricorrere "su tutte le Rote": si vince meno, ma con maggior probabilità.
    Sua Eccellenza si riferisce a un vecchio film 🎥 di Bud Spencer e Terence Hill ( cfr. Coimbra de la Coronella )?

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  3. Beh, Gesù è stato il primo a fare proseliti.

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