Ieri mattina, in occasione dell’udienza con i Chierici Regolari di San Paolo, papa Francesco è ritornato su uno dei suoi «cavalli di battaglia» (o meglio, «della sua guerra personalistica»), raccontando una sua esperienza – definita «brutta» – in cui una signora «molto elegante e molto ricca» (reminiscenza da lotta di classe) gli ha presentato due ragazzi che aveva convertito al Cattolicesimo.
Apriti cielo, non sia mai! Il Santo Padre «arrabbiato» rimbrotta la «signora elegante e ricca» accusandola di aver «convertito» (ebbene sì, di aver «convertito») e così di aver «mancato di rispetto» (la salvezza dell’anima: questa grande sconosciuta) nei confronti dei due ragazzi, perché «noi» (noi chi, di grazia?) «non facciamo proselitismo» (chi si assumerà l’onere di informarne la Compagnia di Gesù?).
Pochissime idee e molto confuse, salva reverentia.
Si attende da un giorno all’altro il 48º motu proprio che dichiari la cessazione delle attività della Chiesa Cattolica e la cessione dei rami d’azienda alle altre religioni (false ma almeno più convinte delle loro ragioni)…
L.V.
Sala del Concistoro
Lunedì, 29 maggio 2023
[…] Ho avuto, in questo, una brutta esperienza, in un incontro giovanile alcuni anni fa. Uscivo dalla sagrestia e c’era una signora, molto elegante, si vedeva anche che era molto ricca, con un ragazzo e una ragazza. E questa signora, che parlava lo spagnolo, mi dice: “Padre, sono contenta perché ho convertito questi due: questo viene dal tal posto e questa viene dal tal altro”. Mi sono arrabbiato, sapete?, e ho detto: “Tu non hai convertito nulla, hai mancato di rispetto verso queste persone: non li hai accompagnati, hai fatto proselitismo e questo non è evangelizzare”. Era orgogliosa per aver convertito! State attenti a distinguere bene l’azione apostolica dal proselitismo: noi non facciamo proselitismo. Il Signore non ha mai fatto proselitismo.
Alla fine qui si misura, tra le altre cose, l'importanza di far salire al vertice gente di grande cultura: capace di cogliere le sottigliezze, che sono fondamentali. Tecnicamente è vero che non bisogna fare proselitismo, ma questo non significa che non bisogna convertire! Sono due cose diverse. Una persona profondamente cattolica _E_ intelligente capisce che ottenere una conversione superficiale, per fare numero, "alla protestante", non è una via sensata da perseguire. Ma la conversione del cuore, per portare nel seno della Chiesa, è in effetti tra gli scopi principali in assoluto, sennò che ci stai a fare?
RispondiEliminaHa ragione! È Dio che converte.
RispondiEliminaBisognerebbe essere stati presenti a questo fatto, ma ciò che mi viene da dire è che forse la signora ha manifestato un po' troppo "orgoglio". Le si poteva far notare questo, ma con delicatezza e non dicendo:"..Hai mancato di rispetto per queste persone" soprattutto davanti a quei ragazzi appena convertiti! Cos'avranno pensato? Che avevano sbagliato a convertirsi? Ma che disastri combina questo pontefice. Mah.
RispondiEliminaNemmmeno portare i fratelli a Dio,possiamo più fare? Bergoglio non si può sentire…
RispondiEliminaLa signora era ricca....che atteggiamento razzista!!Il miglior amico di Gesù Lazzaro era ricchissimo...ma Gesù lo amava. Papà Bergoglio ti prego leggi il Vangelo!!!!
RispondiEliminaBene, bisogna distinguere l' "azione apostolica " dal proselitismo.
RispondiEliminaDi grazia:
1) come? 🤔
2) Cos'è l' "azione apostolica " ? 🤔
Prova ad ascoltare Papa Francesco invece dei soloni che pontificano da queste pagine virtuali. Ne trarrai giovamento, ed è chiarissimo nell’insegnare.
EliminaSono quello di ieri, grazie. 🙂
EliminaGesù venne e viene per i peccatori e i deboli. Chi può definire la profondità della conversione? E i tempi di formazione? Gli Atti degli Apostoli sono la contestazione più radicale che possa essere fatta a Bergoglio.
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