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Pubblichiamo due importanti elenchi. QUI  un elenco coi vescovi contrari, quelli favorevoli e quelli con riserve. QUI  un elenco su  WIKIPED...

venerdì 26 maggio 2023

Centenario di don Milani. Il card. Betori del 2017: "Non credo alla sua santità: no al santuario a lui dedicato".

Alle soglie del centenario della nascita di Don Lorenzo Milani (27 maggio 2023), ricordiamo quello che affermò in tempi non sospetti l'arcivescovo di Firenze, card. Giuseppe Betori, che non è certo ascrivibile alla legione dei pelagiani, degli indietristi, dei rigidi e dei critici dell'attuale pontificato.
QUI e QUI MiL sulle gravi ambiguità, anche morali, di don Milani.
QUI, purtroppo, il peana di Vatican News.
QUI e sotto il video di Aurelio Porfiri.
Luigi

Don Milani: Betori, no processo canonico
Arcivescovo Firenze, a Barbiana non ci farò un santuario

(ANSA) - FIRENZE, 20 GIU 2017 - 

Per don Lorenzo Milani non ci sarà alcun "processo canonico.
Assolutamente no, almeno fino a quando ci sarò io.
Dopo non tocca a me dirlo... ma io non credo alla santità di don Lorenzo: qui non ci farò un santuario". Lo ha detto l'arcivescovo di Firenze, cardinale Giuseppe Betori, al termine della visita di Papa Francesco a Barbiana. "A Barbiana mi aspetto che non cambi nulla", ha aggiunto Betori ricordando che già ora la piccola chiesa di don Lorenzo è meta di oltre 10 mila persone l'anno, moltissimi studenti, e soffermandosi a lungo sulle parole del Papa che ha richiamato la fedeltà di don Milani alla Chiesa. "La giornata di oggi porta luce ulteriore sulla figura di don Lorenzo" e nella Chiesa fiorentina, "e spero che questa nostra chiesa sia capace di riprendere in mano pagine difficili. Una chiesa - ha concluso il cardinale - mai rifiutata da questo suo figlio". "Io credo poco a riabilitazioni postume. Don Milani non si è mai sentito escluso dalla Chiesa, ha sempre rivendicato di starci dentro".


17 commenti:

  1. Sono un ex capo scout attualmente nel MASCI ( gli scout adulti) , e ho svolto il mio impegno con i bambini piccoli dagli otto agli undici anni i 'Lupetti' ed ho notato che il GIOCO ( lo scrivo in maiuscolo) è essenziale per lo sviluppo del bambino in ogni campo. Sono necessari anche 'riti' tipici dello scoutismo che sviluppando la fantasia e la manualità del bambino lo portano ad usufruire di tutte le sue qualità. per diventare un vero uomo. Ho letto qualche libro di Don Milani e mi ricordo bene che impediva ai ragazzi di giocare e li teneva a 'studiare' pure la Domenica impedendo loro anche i contatti con i genitori essenziali per un inserimento nella società. , In questa maniera a mio parere li 'castrava' psicologicamente e direi moralmente impedendo loro di avere uno sviluppo veramente umano basato sui rapporti con gli altri coetanei , con la famiglia, con gli adulti e in genere con la società del momento storico. Erano, quei ragazzi, a mio parere, talmente indottrinati da risultare non esseri umani in sviluppo, ma elementi ( scusate l'espressione) umani bloccati che vivevano di rancore e direi anche forse odio verso coloro che non pensavano come veniva loro proposto dall'insegnamento del Milani . Reputo quindi che il Milani non possa essere considerato affatto un educatore valido né una persona da cui prendere esempio e quindi benché osannato in ogni maniera , da persone che forse non hanno mai letto nulla di lui, non sia affatto da reputare un 'santo ' . Quanto alla fedeltà alla Chiesa da quel poco che ho letto non mi sembra che fosse reale ma, sempre a mio parere, molto formale e subìta.

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  2. Peccato che prima che arrivasse Don Milani questi bambini e ragazzi fossero completamente abbandonati e costretti a vivere nella più totale ignoranza. Visto quello che è riuscito a fare, che sia riconosciuto santo è del tutto secondario.

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    1. https://blog.messainlatino.it/2017/06/don-milani-veramente-una-traccia.html?m=1 legga le sue tendenze morali.... pubblicate nella sua opera omnia

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    2. Ricordo benissimo la figura di don Milani, spesso verso la fine degli anni 60 il famoso programma TV 7 di Sergio Zavoli mandava giornalisti più che ad intervistarlo ad esaltarlo evidenziando il contrasto con la Chiesa ufficiale. Ricordo che di spirituale e di religioso c’era ben poco e trasudava un’ esaltazione allo scontro sociale.
      L’insegnamento più che elevare i giovani emarginati era diretto a dare loro armi per poter contrastare i cosiddetti “ padroni” che miravano a perpretare lo sfruttamento delle classi più emarginate.
      In pratica come altri preti,per alcuni ribelli per altri scomodi, vedi Don Gennari, Don Franzoni ecc erano strumentalizzati dalle sinistre nella loro lotta alla Chiesa.

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    3. Per molto meno di quello che don Milani scrive sulla sodomia un altro sacerdote sarebbe stato condannato dai media,dagli intellettuali ,dall'opinione pubblica e dalla Chiesa.
      La drammatica situazione che vive la Chiesa post conciliare dipende anche dalla ribellione di tanti preti problematici (anche sessualmente) che invece di essere mandati in posti scomodi dovevano semplicemente essere cacciati.Era difficile e doloroso ma andava fatto.

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  3. Ogni tanto pubblicate la famosa "lettera" sulla sodomia, così rinfrescate le idee sulla santità e le virtù eroiche di questo personaggio post conciliare...

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    1. https://blog.messainlatino.it/2017/06/don-milani-veramente-una-traccia.html?m=1 einfatti se lei cliccata su uno dei due link la trovava

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    2. Ma quella lettera dove è pubblicata esattamente? Nei vostri post c’è un link al sito di Barbiana, ma rimanda ad altra lettera.

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    3. Ma ha letto la foto del post? Con il testo che parla di pirtarseli a letto. Leggere prima di scrivere no?

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    4. Nessuno ha informazioni specifiche circa la domanda delle 9:43? Anch’io ho riscontrato lo stesso problema. C’è un link a questa lettera “incriminata”?

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    5. Egr. Luigi C. Ho visto un testo stampato senza link a nessun sito. Dove trovo l’originale di quella lettera? Senz’altro avrete le fonti, no?
      Ho letto, grazie.

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    6. E' lo screenshot dell'opera omia di don Milani sui Meridiani Mondadori. Occorre comprare il libro

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  4. Ho grande rispetto per coloro che hanno dedicato la vita per gli ultimi, gli ammalati, i poveri e quindi anche per don Milani. Però bisogna vedere come lo hanno fatto, e qua c'è molto da ridire su questa figura. Non è certo un santo, ma un simbolo di partito

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    1. La teologia della liberazione (quella di don milani) è wtata scomunicato dalla Chiesa.

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    2. Solo un ignorante poteva scrivere un simile commento: ignorante per ben due ragioni:
      in primo luogo, alla "teoria della liberazione" non è stata affatto comminata la scomunica, amncje se taluni lo avrebbero desiderato e, frse, Lei è uno di quielli;
      in secondo luogo, la pena della scomunica viene comminata ad una specifica persona e non ad una "teoria", quale che sia..

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  5. Il ramo che porta frutti malati va tagliato, anche se sembra sano. Per il bene di tutta la pianta!

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La Redazione