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venerdì 6 gennaio 2023

I dispetti, in questi giorni, di Francesco a Benedetto XVI

La frase a fianco, in foto, di Fabrizio Roncone sul Corriere di oggi rivela molto e fa capire perchè da S. Marta sono venuti certi ordini.
Simbolicamente anche la coltre di fitta nebbia che avvolgeva Roma e la cupola fino alla fine del funerale,  ha fatto pensare certe cose.
Ma andiamo in medias res e ripercorriamo i fatti di questi giorni.
Per quanto riguarda MiL si inizia con la descrizione dell'Udienza "festante" di Francesco QUI;  QUI invece sul mancato lutto in Vaticano.
Poi passiamo ad altri media, scelti fra i tanti che, più o meno, riportavano le stesse notizie.
Inizia la descrizione dei fatti - pesantissimi - di questi giorni Silere non possum, ripreso da Il Sismografo ("Saltano gli altarini. Il funerale di Benedetto XVI rivela il non detto di questi anni" ): "Regna lo sconcerto fra i membri del Sacro Collegio, oggi. Ieri sera, quando il testo dell’omelia preparata per i funerali è uscito da Santa Marta ed è arrivato (in segreto) negli appartamenti dei porporati, sono partite le chiamate fra confratelli. Rabbia, sconcerto, dolore. Sono questi i sentimenti che, in queste ore, stanno muovendo l’animo anche di molti fedeli. Nella piazza, durante il funerale molte persone lamentavano “un trattamento che non verrebbe riservato neppure al proprio peggior nemico”. Papa Francesco ha svelato in queste ore ciò che realmente pensa del “Papa Emerito” e del “Papato Emerito”. Due suoi collaboratori ieri hanno dovuto fare un “tira e molla” per convincerlo a non lasciare il feretro nella Piazza ed andarsene prima ancora che venisse portato nelle grotte per la tumulazione. Il Papa non voleva saperne. Il dettato, sin da quando si è iniziato a capire che il Santo Padre Emerito Benedetto XVI ci avrebbe lasciato, è stato: “un funerale come quello dei cardinali. Nulla di più”. Poi, sono iniziate le trattative. (...)".
Continua la Giansoldati de Il Messaggero QUI: "Il Vaticano ha optato per un funerale a metà, solo che in questo modo si è venuta a creare una situazione paradossale perché nessuno ha ipotizzato il lutto con le bandiere a mezz’asta e il blocco delle attività mentre diversi governi europei lo hanno previsto sul loro territorio, tributando onori al Papa delle radici cristiane dell’Europa. [...] Il 31 dicembre, al momento della morte di Ratzinger, nel piccolo stato pontificio, così come nella diocesi di Roma, non si sono sentite le campane. [...] Ieri mattina Papa Francesco ha tenuto regolarmente l’udienza generale e, nell’Aula Paolo VI, ha continuato la riflessione settimanale sul discernimento spirituale come se fosse un mercoledì qualsiasi. A ricordargli che qualcosa di diverso stava accadendo ci ha pensato un gruppo di fedeli che hanno urlato: «Benedetto-santo-subito». [...] A fare il servizio di accoglienza, nei settori riservati alla preghiera, c’erano i Gentiluomini di Sua Santità che stranamente non indossavano il frac,
la divisa delle occasioni particolari, prevista anche per i normali funerali dei cardinali. Stavolta erano in servizio con un completo scuro dietro precise disposizioni impartite dalla Segreteria di Stato, proprio per non creare sovrapposizioni simboliche tra il Papa regnante e quello emerito, ed evitare il rischio di dare troppa enfasi alle esequie. Medesime indicazioni hanno ricevuto i membri del corpo diplomatico. Nessun abito scuro di servizio. [...] c’è un particolare che non è sfuggito e sta sollevando interrogativi: la decisione di Papa Francesco di non essersi mai recato a pregare davanti alla salma del suo predecessore."
Continua The Wanderer, riportato da Tosatti QUI: " Prima ancora che si diffondesse la notizia della morte di Benedetto XVI, da Santa Marta erano già partiti gli ordini: il lavoro in Vaticano sarebbe continuato come sempre. In altre parole, “qui non è successo niente”. Coloro che lavorano nella Santa Sede – chierici e laici – hanno fatto sapere che se non avessero sospeso le loro attività per poter partecipare almeno alla messa funebre, avrebbero comunque preso il giorno di riposo. Santa Marta dovette allora scendere a un compromesso: avrebbero potuto partecipare alla messa, ma solo fino alle 13.00. Poi sono dovuti tornare al lavoro. [...] Non è stato dichiarato alcun lutto ufficiale nella Città del Vaticano, nelle sue sedi estere o nelle sue nunziature. Le campane non sono state suonate per i morti e le bandiere non sono state esposte a mezz’asta. Quest’ultimo dettaglio è stato una grande sorpresa. Ogni Paese ha questa misura di lutto quando muore una persona relativamente importante. Per il Vaticano e la corte di Papa Francesco, Papa Benedetto XVI non lo era. Curiosamente, lo Stato italiano e la Gran Bretagna ordinarono di esporre le loro bandiere a mezz’asta il 31 dicembre. [...] Molti cardinali e vescovi sono rimasti delusi per non aver potuto partecipare alla processione che ha portato le spoglie del defunto papa dal monastero Mater Ecclesiae alla Basilica di San Pietro. In qualsiasi Paese, in qualsiasi monarchia, questa processione ha una particolare e austera solennità, anche quando non si tratta della morte del monarca regnante [...] In curia la cosa è stata accolta molto male: “Non si fa così nemmeno con un vicino del più piccolo paese d’Italia”, [...] Ripugnante è stata anche la presenza di Ettore Valzania, di professione meccanico odontotecnico, nominato dallo stesso cardinale direttore della basilica, che durante i tre giorni ha passeggiato all’interno della basilica indossando jeans mentre riceveva cardinali e capi di Stato [...] Papa Francesco era deciso a ritirarsi nel suo alloggio a Santa Marta non appena terminata la messa funebre. Due dei suoi più stretti collaboratori hanno dovuto insistere molto per fargli capire l’inopportunità del gesto. Infine, ha accettato di vedere la bara di Papa Benedetto nell’atrio della Basilica di San Pietro, spogliato dei suoi paramenti pontificali. E si rifiutò categoricamente di accompagnare il corteo nella cripta e di celebrarvi i riti finali, che furono affidati al cardinale Re, decano del Sacro Collegio. [...] La Segreteria di Stato ha informato ufficialmente i Paesi che inviano delegazioni che i loro rappresentanti devono astenersi dall’indossare abiti formali. È stata una sorpresa, perché anche nel caso dei funerali dei cardinali si usa questo tipo di abito. Anche questi onori sono stati negati a Papa Ratzinger [...] Il volto di Papa Francesco durante la messa funebre, che illustra questo articolo, è sufficientemente eloquente dell’oscurità della sua anima: sembra che stia partecipando al suo stesso funerale".
Nico Spuntoni sulla Nuova Bussola Quotidiana: "Nonostante i media di tutto il mondo fossero concentrati su quanto avveniva in questa piazza, la vita nel piccolo Stato non si è fermata del tutto perché gli uffici sono rimasti chiusi solo fino alle 14 mentre alcuni servizi – come i distributori – hanno seguito l'orario consueto. [...] Francesco [...] ha pronunciato un'omelia  di breve durata, con una sola menzione esplicita del suo predecessore".

Tutti i giornali mainstream - nazionali e internazionali -  (dal Corriere - con Fabrizio Roncone QUI e Virginia Piccolillo QUI -  in avanti) ne hanno parlato: l'ordine di S. Marta era chiaro, "non è successo niente". Ma invece, come bene dice Roncone sul Corriere,  "Joseph Aloisius Ratzinger non era percepito dai fedeli come un Papa emerito, un pensionato sia pure ancora vestito di bianco, ma come un autentico e grandioso Papa in attività; ed è così che Francesco, all’improvviso, appare tremendamente solo,".
Rileva infine, giustamente, Franca Giansoldati su Il Messaggero ("È iniziata la guerra delle correnti e spunta l'ombra di un doppio scisma"): "Fratelli coltelli. Una volta completata la tumulazione nelle Grotte Vaticane del mite Benedetto XVI, in Vaticano c'è chi prevede che per Papa Francesco inizieranno le vere gatte da pelare, perché il rischio maggiore ora sarà quello di trovarsi davanti a una Chiesa meno compatta, attraversata da micro fratture, con scismi più o meno striscianti".
Cosa dire?
Luigi