AGGIORN
Aggiornamento del Sismografo delle 17.20: Il giorno dei funerali di Benedetto XVI i Musei Vaticani resteranno aperti mezza giornata così altri negozi dove si raccoglie liquidità. Una vergogna!
(a cura Redazione "Il sismografo") Quanto diciamo nel titolo non solo è vero. E' stato confermato da più parti e anche in modo ufficiale. Insomma, domani 5 gennaio, il giorno in cui la Chiesa Cattolica seppellisce un suo Papa, per di più un grande Pontefice, Benedetto XVI, nessun lutto severo e rispettoso, espressione visibile seppur piccola di dolore. Anzi, là dove si può racimolare denaro si prova a tenere aperto il massimo tempo possibile.
Si tratta di un vero scandalo. Per noi cattolici una vergogna lacerante. [Nota 1]
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Nota [1]. Alcuni esperti in materie di norme protocollari della Santa Sede ci fanno sapere che in "Vaticano il lutto è solo previsto nel caso della morte del Pontefice regnante",
Bene. Ciò vuol dire che la norma, che non è legge suprema, può essere modificata o sospesa. Basta delicatezza, buon gusto, criterio o buon senso. Gesù disse: «Il sabato è stato fatto per l'uomo e non l'uomo per il sabato!». (Marco 2,23-28)
Cosa dicono gli esperti sui negozi aperti duranti i funerali di un Papa emerito? Per il denaro non ci sono norme protocollari tanto precise e stringenti?
Come diceva Giorgio Gaber QUI, ci viene da vomitare.
Pompe di benzina aperte tranne quella di San Callisto, negozi aperti dalle 14.
Francesco non ha neppure modificato la sua agenda di questi giorni. Ad oggi alle 16.32 ci pare che non abbia reso omaggio alla salma, almeno pubblicamente. Le bandiere non sono a mezz’asta. Mentre in Italia domani sia in quelli italiani, sia in quelli UE saranno a mezz'asta in tutti edifici pubblici, per decisione del Governo (QUI).
Domani giornata di lutto nazionale anche in Portogallo. Diversi Laender tedeschi domani esporranno le bandiere a mezz'asta.... certo che la sensibilità di Santa Marta è sublime!
Ripugnante.
Salva reverentia.
QUI, su questa vergogna, Silere non possum.
Luigi
Il messaggio eloquente che la Santa Sede vuole dare al mondo è che non si tratta della morte del Papa regnante. Le modifiche alla liturgia e l'agenda di Papa Francesco che non ha subito modifiche
Il Fatto Quotidiano, Francesco Antonio Grana | 4 GENNAIO 2023
In Vaticano il giorno del funerale del Papa emerito Benedetto XVI non sarà segnato dal lutto. Tutti gli uffici dello Stato più piccolo del mondo resteranno regolarmente aperti. I dipendenti che lo vorranno potranno partecipare alla messa esequiale, che sarà presieduta da Papa Francesco in piazza San Pietro, ma dovranno comunque garantire il funzionamento di tutte le attività della Santa Sede. L’annona, il supermercato vaticano a cui si accede dall’ingresso di Porta Sant’Anna, resterà chiuso durante il funerale, ma riaprirà subito dopo. Né all’interno dello Stato, né nelle nunziature all’estero ci saranno segni di lutto. Il messaggio eloquente che la Santa Sede vuole dare al mondo è che non si tratta della morte del Papa regnante. Il protocollo, per quanto riguarda le delegazioni ufficiali, è stato ridotto all’essenziale, invitando soltanto l’Italia, che sarà rappresentata dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e la Germania, che sarà rappresentata dal presidente Frank-Walter Steinmeier. La Segreteria di Stato ha precisato che tutte le altre delegazioni presenti lo saranno “a titolo personale”.
Dopo la morte di Benedetto XVI, avvenuta il 31 dicembre 2022, i falegnami del Vaticano hanno preparato la bara nella quale sarà sepolto il Papa emerito che, come tradizione, sarà formata da una triplice cassa. La bara di cipresso, che si vedrà durante il funerale, poi quella di zinco e, infine, quella di rovere, che si vedrà al momento della tumulazione nelle Grotte Vaticane. Le spoglie di Ratzinger riposeranno nella cappella dove furono sepolti prima san Giovanni XXIII, dalla morte, avvenuta nel 1963, fino alla beatificazione, proclamata da Wojtyla nel 2000, e poi san Giovanni Paolo II, dalla morte, avvenuta nel 2005, fino alla beatificazione, celebrata da Ratzinger nel 2011. Una scelta che Benedetto XVI aveva fatto prima di lasciare il pontificato, comunicandola all’allora arciprete della Basilica Vaticana, il cardinale Angelo Comastri. Decisione che il porporato ha poi trasmesso a Papa Francesco.
Nella bara di cipresso Ratzinger sarà sepolto insieme con il rogito in latino che riporta le date più significative della sua vita, il pallio, che ricevette tre volte, nel 1977 come arcivescovo di Monaco e Frisinga, nel 2002 come decano del Collegio cardinalizio e nel 2005 come Papa, e che sarà messo accanto al corpo non essendo morto governando e, infine, le medaglie del pontificato, 7 in oro secondo il numero degli anni, 10 in argento secondo il numero dei mesi e 9 in bronzo secondo il numero dei giorni. Dalla liturgia del funerale sono stati tolti tutti gli elementi che caratterizzano le esequie del Pontefice regnante, in particolare le suppliche finali della Chiesa di Roma e delle Chiese orientali. Ma anche tutte le letture della liturgia della Parola sono state cambiate rispetto a quelle del funerale papale. E ovviamente sono state modificate tutte le orazioni, pregando per colui che non è stato Papa fino alla morte.
Nei giorni successivi alla scomparsa di Benedetto XVI l’agenda di Francesco non è stata modificata. Bergoglio ha continuato a presiedere tutte le celebrazioni natalizie e a svolgere regolarmente le udienze private nel Palazzo Apostolico e quella generale del mercoledì in aula Paolo VI. Proprio all’inizio della prima udienza generale del 2023, Francesco ha voluto ricordare nuovamente il suo immediato predecessore: “Prima di iniziare questa catechesi vorrei che ci unissimo a quanti, qui accanto, stanno rendendo omaggio a Benedetto XVI e rivolgere il mio pensiero a lui, che è stato un grande maestro di catechesi. Il suo pensiero acuto e garbato non è stato autoreferenziale, ma ecclesiale, perché sempre ha voluto accompagnarci all’incontro con Gesù. Gesù, il crocifisso risorto, il vivente e il Signore, è stata la meta a cui Papa Benedetto ci ha condotto, prendendoci per mano. Ci aiuti a riscoprire in Cristo la gioia di credere e la speranza di vivere”.
A pensar male si fa peccato, e spesso non si indovina.
RispondiEliminaIl papa regnante ha omaggiato la salma del papa emerito prima di tutti, subito non appena ricevuta la notizia.
Verso il minuto 05:30 il racconto di Mons. Georg:
https://fb.watch/hRn8prd28t/
Pubblicamente no. (Come scritto nel post)
EliminaNon ha trovato il tempo per fare una visita PUBBLICA in tre gg di esposizione. È andato da Benedetto dopo la morte perché l ha chiamato subito mons. Georg, come dovere verso il Papa regnante.
EliminaVeda anche l aggiornamento aggiunto al post sul lutto http://ilsismografo.blogspot.com/2023/01/vaticano-il-giorno-dei-funerali-di.html?m=1
EliminaA onor del vero, papa Francesco è stato il primo a omaggiare Benedetto, subito ricevuta la notizia, recandosi al monastero subito dopo il decesso a pregare presso il corpo del defunto papa, che era ancora nel letto. Quindi, prima di tutti gli altri.
RispondiEliminaQui il racconto di padre Georg, minuto 5 e mezzo circa:
https://fb.watch/hRn8prd28t/
Infatti é stato scritto “pubblicamente”
EliminaCapisco togliere i post incivili ma lasciate almeno quelli che dissentono.
RispondiEliminaPia illusione. La narrativa non si contesta.
EliminaVERGOGNA!!! IO TI AMO SIGNORE.
RispondiEliminaSENZA PUDORE. BERGOGLIO DOVEVA INDIRRE LUTTO NELLA CITTA' DEL VATICANO. VERGOGNA!
RispondiEliminaLutto per cosa?!? È morto un vescovo come tutti gli altri! Bergoglio (sicuramente senza volerlo) ha fatto una cosa molto molto tradizionale! Studiate la teologia, il diritto canonico e la tradizione della chiesa prima di parlare!
EliminaCosa aspettarsi di diverso? Basta guardarlo per capire, senza parole.
RispondiEliminaNon si è visto neppure alla Traslazione di Papà Benedetto XVI .
RispondiEliminaMagari era impegnato con la Mammà!
EliminaCi vuole coraggio e perseveranza diabolica per tenere enormi fette di prosciutto su gli occhi per non vedere tutta la messa in scena del finto dolore. Ricordo che Papa Benedetto non era un vescovo come tutti gli altri: era l'ultimo Vicario di Cristo in terra. Bergoglio per sua ammissione e rinuncia non lo è!
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