Una messa di Pasqua a Sant-Sulpice nel 2019, prima della pandemia. - Francisco Seco / AP / SIPA |
Dalla parrocchia parigina di Sant’Eugenio e Santa Cecilia ci giunge questa notizia, riportata ieri pomeriggio (8 aprile) dal sito francese 20 Minutes e poi ripresa da molti mass media a livello internazionale (tra i tanti, QUI, QUI, QUI, QUI, QUI e QUI), notizia che ci è stata confermata da nostre fonti direttamente da Parigi.
Ve ne diamo conto, riportando il testo integrale originale, tradotto in italiano, e rinviamo ai prossimi giorni eventuali approfondimenti e commenti.
L.V.
INFO “20 MINUTI” Posto in custodia di polizia questo giovedì mattina, il sacerdote e uno dei suoi vicari sono sospettati di aver officiato durante una messa pasquale che non ha rispettato i gesti di barriera nella chiesa di Saint-Eugène-Sainte-Cécile.
• Martedì, “Le Parisien” ha svelato un video che mostra sacerdoti non mascherati e che non rispettano i gesti di barriera durante una messa pasquale nella chiesa di Saint-Eugène-Sainte-Cécile a Parigi.
• Secondo le nostre informazioni, giovedì due ecclesiastici sono stati posti in custodia di polizia nell’ambito di un’indagine aperta dalla procura di Parigi per “aver messo in pericolo la vita di altri”.
• Ma il protocollo sanitario, secondo quanto riferito, non viene seguito in molte altre chiese, compreso lo stesso arcivescovo di Parigi, come ha dimostrato “20 Minutes” in un articolo pubblicato mercoledì.
[EDIT 19:10: La custodia dei due ecclesiastici è stata revocata nel tardo pomeriggio di giovedì, appreso 20 minuti dall’ufficio del procuratore di Parigi. Proseguono le indagini preliminari per “mettere in pericolo la vita degli altri”. Possono essere riconvocati in seguito.]
Dovranno rispondere alla giustizia degli uomini. Secondo le nostre informazioni, giovedì mattina il sacerdote che officia nella chiesa di Saint-Eugène-Sainte-Cécile a Parigi (9º arrondissement) e uno dei suoi vicari sono stati posti sotto custodia di polizia. Si sospetta che abbiano officiato, lo scorso fine settimana, durante una messa pasquale senza maschera e senza rispettare i gesti di barriera in vigore dalla comparsa dell’epidemia di coronavirus.
Svelate martedì da Le Parisien, le immagini della cerimonia avevano portato la procura di Parigi ad aprire un’indagine per “mettere in pericolo la vita degli altri”. “Questo ha creato una grande agitazione sociale che potrebbe dare la sensazione che la regola non sia uguale per tutti”, aveva mosso una fonte giudiziaria. Le indagini sono condotte dal Dipartimento per la sicurezza di prossimità dell’agglomerato parigino (DSPAP). Nel video, abbiamo potuto vedere un prete che celebra la messa senza maschera, dando l’ostia ai fedeli e benedicendo i credenti. La cerimonia sarebbe durata quasi quattro ore in questa chiesa considerata tradizionalista negli ambienti religiosi.
Secondo le nostre informazioni, questa non è la prima volta che questa parrocchia e questo sacerdote sono stati coinvolti dall’inizio della pandemia. Alla procedura sono state allegate due relazioni redatte il 12 e 26 aprile 2020, dopo la celebrazione delle messe in piena reclusione. La scorsa primavera, e contrariamente a questo nuovo periodo di restrizione, tutti gli eventi religiosi faccia a faccia sono stati banditi. All’epoca, però, in questa chiesa si sarebbero svolte le celebrazioni in un comitato più piccolo, certo, ma senza alcun rispetto per i gesti di barriera.
Una procedura canonica in parallelo
Già martedì la diocesi di Parigi si è detta “sbalordita” alla vista di queste immagini. “Ci stiamo dissociando totalmente da questo tipo di comportamento, che non è conforme alle regole date dal governo”, ha detto a 20 Minutes Karine Dalle, responsabile della comunicazione della diocesi. Per reazione, mercoledì sera, l’arcivescovo di Parigi, Michel Aupetit, ha anche annunciato l’apertura di un procedimento canonico (diritto ecclesiastico) contro il parroco della chiesa di Saint-Eugène-Sainte-Cécile.
Ma la parrocchia del 9º arrondissement di Parigi non è l’unica ad essere criticata per aver organizzato cerimonie al di fuori del rispetto del protocollo sanitario in vigore. Anche la procura di Reims (Marne) ha aperto un’indagine per messe dello stesso tipo che si sono svolte lo scorso fine settimana nella chiesa di Sainte-Jeanne-d’Arc. In latino, sarebbero stati organizzati dall’Istituto di Cristo Re, anch’esso considerato un’organizzazione tradizionalista.
La maschera non profuma più di santità
Al di là di questi due esempi, diversi cattolici praticanti furono mossi da un allentamento delle misure di tutela della salute durante le cerimonie relative alle vacanze pasquali. Riportate su Youtube dal canale specializzato KTO TV, le immagini delle cerimonie dell’ultimo fine settimana mostrano, infatti, molti ecclesiastici che non indossano la maschera quando celebrano la messa, come sintetizza 20 Minutes mercoledì sera.
Durante la “Veglia Pasquale” celebrata sabato nella chiesa di Saint-Germain-l’Auxerrois, lo stesso Arcivescovo di Parigi appare smascherato, anche durante la consacrazione eucaristica. Lo vediamo anche apporre le mani sulla fronte dei catecumeni venuti per essere battezzati senza rispettare le distanze sociali.
Parigi, 3 aprile 2021. L'arcivescovo di Parigi, Michel Aupetit, appare senza maschera mentre celebra una messa in occasione delle vacanze di Pasqua. - KTO TV |
Parigi, 3 aprile 2021. L'arcivescovo di Parigi, Michel Aupetit, appare senza maschera mentre celebra una messa in occasione delle vacanze di Pasqua. - KTO TV |
Parigi, 3 aprile 2021. L'arcivescovo di Parigi, Michel Aupetit, appare senza maschera mentre celebra una messa in occasione delle vacanze di Pasqua. - KTO TV |
Di fronte a queste immagini, la diocesi di Parigi aveva spiegato che i sacerdoti che celebravano la messa a volte si toglievano le maschere per potersi esprimere prima di rimetterle quando le circostanze lo richiedevano. Pur riconoscendo di aver ricevuto “regolarmente” reclami via e-mail da alcuni fedeli.
I fratelli hanno uccisi i fratelli: questa orrenda novella vi do. (Manzoni, il Carmagnola).
RispondiEliminaConverrebbe far tradurre a qualcuno che conosce il francese e non a un traduttore automatico.
RispondiEliminaPassi per il processo penale, ma quello canonico è proprio il colmo!
RispondiEliminaE anche stavolta, il voler per forza andare a braccetto col mondo non ha portato a nulla. Pastori? STASI, semmai. E il tutto per una finta messa modernista: non si sa se ridere o piangere.
signori meno se ne parla meglio è.. o fate il gioco del nemico? Arrivate persino a mettere nell’occhio del ciclone l'ICRSS? Ci fate o ci siete?
RispondiEliminapurtroppo molti stanno facendo notare che l'ICRSS ha un'allergia verso l'uso delle mascherine
Eliminanon molto rispettoso per tutti gli altri fedeli e ministri che invece le hanno portate sempre durante le celebrazioni, anche in piena estate, pur di partecipare alla Liturgia senza contagiare il prossimo
Premetto che è grande l'ammirazione per l'ineguagliabile macchina organizzativa liturgica e musicale della parrocchia di Saint-Eugène-Sainte-Cécile. Premetto che è grande il ringraziamento verso la stessa struttura ecclesiale per il dono di vocazioni al Sacerdozio e al ministero della musica sacra. Osservando il video della veglia pasquale di una settimana fa si nota che la questione della prevenzione dall'infezione della pandemia è stata praticamente trascurata. Superficialità o borioso ed altezzoso negazionismo ? Comunque sia non si può permettere quel che si vede nel video della liturgia pasquale: l'opione pubblica, già ferocemente contraria alle aperture delle chiese, è pronta a ghigliottinare preti e collaboratori parrocchiali anche in assenza di contagiati ( chi potrebbe dimostrare che uno o più persone sono stati contagiati prprio durante la veglia pasquale nella chiesa di Saint-Eugène-Sainte-Cécile?). La colpevolezza dei sacerdoti e dei collaboratori di quella parrocchia è manifesta e non basteranno la nostra ammirazione e la nostra solidarietà di gruppo per tirarli fuori dai guai in cui si sono loro stessi cacciati.
RispondiEliminaPensa in che guai si cacciavano i sacerdoti quando disubbidivano all'imperatore o ai vari dittatori, quando celebrano in Pakistan, Iraq, Siria, Congo.
EliminaNon basteranno certo ammirazione e solidarietà, ma preghiere e digiuni sì
Va bene l'esortazione santa alle preghiere e ai digiuni.
EliminaAmmiro anche l'altrettanto santo riferimento alla disobbedienza alla dittatura inumana degli imperatori o dei vari dittatori.
In tempo di epidemia la storia della chiesa insegna che nelle liturgie pubbliche venivano adottate anche delle misure prudenziali eccezionali alcune delle quali sono entrate del Rituale. Ci piange il cuore ma questi sacerdoti che hanno violato platealmente le norme igieniche condivise e raccomandante dalla Diocesi sono indifendibili anche dal punto di vista canonico perché le disposizioni del Vescovo sulle misure sanitarie sono vincolanti sia giuridicamente sia moralmente. Di dispiace ma è così anche dal punto di vista religioso.
visto che i fedeli in italia e nel mondo sono costretti ad andare in chiesa con le mascherine, anche i tradizionalisti francesi potrebbe essere 'uguali come tutti gli altri' e rispettare le indicazioni antipandemiche, invece di fare i finti ribelli e generare solo polemiche inutili
RispondiEliminainvece le polemiche sulle celebrazioni pasquali di Mons Aupetit sono ridicole: si vede chiaramente che è lui l'unico senza mascherina. inoltre prendersela perchè impone (simbolicamente) le mani sui catecumeni è da anticristi
Soltanto solidarietà e piena condivisione nei confronti dell'Arcivescovo Mons.Aupetit! L'Arcivescovo soffre e pagherà amaramente a causa della vistosa disobbedienza dei preti di Saint Eugéne. "A seguito di un video diffuso sui media nazionali alla vigilia pasquale di sabato 3 aprile nella chiesa di Sainte-Eugène-Sainte-Cécile in cui si mostrava il non rispetto delle regole di distanziamento, è scoppiato uno scandalo grave. Esso nuoce a tutta la Chiesa cattolica in Francia, accusata di non far applicare le misure di precauzione sanitarie richieste a tutti i cittadini. Scandalizza i fedeli che applicano fedelmente le misure sanitarie ed allontana dalla vita sacramentale le persone vulnerabili preoccupate di recarsi in chiesa se queste regole non vengono applicate. Dà inoltre un’immagine di irresponsabilità del clero di fronte alla pandemia proprio nel momento in cui le famiglie e gli operatori sanitari stanno pagando un tributo pesante in questa situazione di crisi e nella lotta contro la malattia. Se la Procura di Parigi ha aperto una inchiesta con il capo di accusa di messa in pericolo della vita altrui, anche io ho dovuto aprire una procedura canonica penale nei confronti del vostro parroco. Come arcivescovo ho la responsabilità di vegliare affinché la legge sia rispettata in tutti i luoghi di culto
Eliminamons. Aupetit, arcivescovo di Parigi" https://www.agensir.it/quotidiano/2021/4/9/francia-la-chiesa-di-sainte-eugene-sainte-cecile-non-rispetta-le-misure-anti-covid-arcivescovo-di-parigi-annuncia-procedimento-canonico-contro-il-parroco/
Appena letta la notizia ho subito fatto un piccolo bonifico bancario a favore di questa parrocchia, come segno di solidarietà. Naturalmente l'8x1000 lo darò allo stato
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