Abbattere tutti i muri? Va bene, Papa Bergoglio, cominciamo a spazzar via il "muro di silenzio" della Sistina, facendo emergere la verità sul Conclave.
di A. Socci, da Libero del 21.12.2014
Fu il cardinale Giuseppe Siri, trent’anni fa, a proporre l’abolizione del segreto
del Conclave, quello che sono tenuti a mantenere sotto giuramento tutti
i porporati sull’elezione di un papa nella Cappella Sistina.
Lo propose perché – lungi ormai dal tutelare le cose sacre – quella norma rischiava (e rischia) di diventare la copertura di cose profane (il prelato aggiunse allora – anni Ottanta – che si sarebbe dovuto pregare molto per i conclavi del futuro perché non arrivasse fin lì l’influenza esterna di qualche setta).
E’ paradossale che una proposta così innovativa e democratica sia stata avanzata dal prelato che era considerato il leader dei “conservatori”. E che in questi trent’anni nessun prelato ritenuto “progressista” l’abbia ripresa e fatta sua.
Lo propose perché – lungi ormai dal tutelare le cose sacre – quella norma rischiava (e rischia) di diventare la copertura di cose profane (il prelato aggiunse allora – anni Ottanta – che si sarebbe dovuto pregare molto per i conclavi del futuro perché non arrivasse fin lì l’influenza esterna di qualche setta).
E’ paradossale che una proposta così innovativa e democratica sia stata avanzata dal prelato che era considerato il leader dei “conservatori”. E che in questi trent’anni nessun prelato ritenuto “progressista” l’abbia ripresa e fatta sua.
TRASPARENZA
Oggi, se papa Bergoglio la recuperasse, se cioè abolisse il segreto,
avrebbe la possibilità di dimostrare con i fatti quanto è davvero
desideroso di trasparenza e di apertura nella vita della Chiesa,
liberandola da obsolete proibizioni.
Il papa che viene osannato come “rivoluzionario” sarà meno innovatore di un cardinale “conservatore” come Siri? Vorrà continuare a tenere in piedi il “muro della Sistina”, dopo che ha chiesto al mondo l’abbattimento di tutti i muri (Cuba e non solo)?
Oltretutto papa Bergoglio ogni giorno tuona contro quei moderni “scribi e farisei” che vogliono mummificare tutte le vecchie regole e le vecchie leggi e proibizioni, opponendosi al cambiamento, alla trasparenza e all’apertura al mondo.
Vediamo se alle parole farà seguire i fatti, almeno in queste norme che sono del tutto modificabili, perché leggi ecclesiastiche (mentre non sono modificabili nemmeno dal Papa – perché sono Parola di Dio – le materie che all’ultimo Sinodo si è cercato di mettere in discussione da parte modernista).
Si sente particolarmente la necessità di abbattere il “muro della Sistina” – e con urgenza – soprattutto in riferimento al Conclave del 2013, su cui le voci e le domande aumentano anziché dissolversi.
Il papa che viene osannato come “rivoluzionario” sarà meno innovatore di un cardinale “conservatore” come Siri? Vorrà continuare a tenere in piedi il “muro della Sistina”, dopo che ha chiesto al mondo l’abbattimento di tutti i muri (Cuba e non solo)?
Oltretutto papa Bergoglio ogni giorno tuona contro quei moderni “scribi e farisei” che vogliono mummificare tutte le vecchie regole e le vecchie leggi e proibizioni, opponendosi al cambiamento, alla trasparenza e all’apertura al mondo.
Vediamo se alle parole farà seguire i fatti, almeno in queste norme che sono del tutto modificabili, perché leggi ecclesiastiche (mentre non sono modificabili nemmeno dal Papa – perché sono Parola di Dio – le materie che all’ultimo Sinodo si è cercato di mettere in discussione da parte modernista).
Si sente particolarmente la necessità di abbattere il “muro della Sistina” – e con urgenza – soprattutto in riferimento al Conclave del 2013, su cui le voci e le domande aumentano anziché dissolversi.
IL GIALLO DEL 2013
Come dimostra il caso scoppiato in Inghilterra – e da lì rimbalzato
in America e in Italia – relativo alle rivelazioni di Austen Ivereigh
nel libro “The Great Reformer”.
Il volume, una biografia di Bergoglio, peraltro positiva verso il papa argentino, contiene alcune righe che hanno fatto scalpore. Bisogna tener presente che Ivereigh non è affatto l’ultimo arrivato essendo stato l’uomo stampa del cardinale Murphy O’Connor e avendo ricoperto ruoli di responsabilità nei media cattolici inglesi.
Dunque egli ha parlato dell’esistenza di un “Team Bergoglio”, costituito appunto dai cardinali O’Connor, Kasper, Daneels e Lehmann per portare il prelato argentino al papato. L’operazione, che sarebbe partita dopo la rinuncia di Benedetto XVI, avrebbe avuto il consenso dello stesso Bergoglio.
E’ scoppiato un caso, anche perché c’è stato chi ha sostenuto che tutto questo metterebbe in dubbio la validità dell’elezione del 13 marzo. Ne sono seguite polemiche, precisazioni e smentite che hanno coinvolto pure padre Lombardi, portavoce del papa.
A mio avviso i fatti riferiti dal libro dell’inglese non mettono in discussione di per sé la legittimità dell’elezione.
Casomai fanno emergere qualcosa della lotta che si è svolta dietro le quinte nel 2013 (dalla rinuncia di Benedetto all’elezione di Francesco) e dei suoi protagonisti.
Ma fa riflettere che per una vicenda simile siano divampate tante polemiche. Forse è solo la punta di un iceberg? Ci sono altri misteri? Fra varie voci e boatos, per esempio, resta tuttora non spiegato l’inedito ritardo del saluto di papa Bergoglio alla loggia di San Pietro.
Il volume, una biografia di Bergoglio, peraltro positiva verso il papa argentino, contiene alcune righe che hanno fatto scalpore. Bisogna tener presente che Ivereigh non è affatto l’ultimo arrivato essendo stato l’uomo stampa del cardinale Murphy O’Connor e avendo ricoperto ruoli di responsabilità nei media cattolici inglesi.
Dunque egli ha parlato dell’esistenza di un “Team Bergoglio”, costituito appunto dai cardinali O’Connor, Kasper, Daneels e Lehmann per portare il prelato argentino al papato. L’operazione, che sarebbe partita dopo la rinuncia di Benedetto XVI, avrebbe avuto il consenso dello stesso Bergoglio.
E’ scoppiato un caso, anche perché c’è stato chi ha sostenuto che tutto questo metterebbe in dubbio la validità dell’elezione del 13 marzo. Ne sono seguite polemiche, precisazioni e smentite che hanno coinvolto pure padre Lombardi, portavoce del papa.
A mio avviso i fatti riferiti dal libro dell’inglese non mettono in discussione di per sé la legittimità dell’elezione.
Casomai fanno emergere qualcosa della lotta che si è svolta dietro le quinte nel 2013 (dalla rinuncia di Benedetto all’elezione di Francesco) e dei suoi protagonisti.
Ma fa riflettere che per una vicenda simile siano divampate tante polemiche. Forse è solo la punta di un iceberg? Ci sono altri misteri? Fra varie voci e boatos, per esempio, resta tuttora non spiegato l’inedito ritardo del saluto di papa Bergoglio alla loggia di San Pietro.
MISTERIOSO RITARDO
Dalla fumata bianca alla sua comparsa è passato infatti un lasso di
tempo doppio rispetto a Benedetto XVI. Perché? Cosa è accaduto? E quello
strano episodio confidato da Bergoglio a Scalfari e da questi riportato
nella sua intervista del 1° ottobre 2013 ?
Bergoglio dichiarò: “quando il Conclave mi elesse Papa, prima dell’accettazione chiesi di potermi ritirare per qualche minuto nella stanza accanto a quella con il balcone sulla piazza. La mia testa era completamente vuota e una grande ansia mi aveva invaso. Per farla passare e rilassarmi chiusi gli occhi e scomparve ogni pensiero, anche quello di rifiutarmi ad accettare la carica come del resto la procedura liturgica consente. Chiusi gli occhi e non ebbi più alcuna ansia o emotività”.
Finché, proseguì Bergoglio, “io m’alzai di scatto e mi diressi nella stanza dove mi attendevano i cardinali e il tavolo su cui era l’atto di accettazione. Lo firmai, il cardinal Camerlengo lo controfirmò e poi sul balcone ci fu l’‘Habemus Papam’ ”.
Sarebbe interessante capire perché la fumata bianca fu data alle 19.06, circa un’ora prima dell’Habemus papam che avvenne alle 20.12: di certo tale fumata non poteva e non doveva precedere l’accettazione, in quanto il papa c’è solo dopo l’avvenuta accettazione ed essa deve essere libera, dunque non condizionata da una fumata anticipata.
Sarebbe interessante anche capire il perché e il come di quell’accettazione dal momento che, in quanto gesuita, Bergoglio aveva fatto il voto di non accettare.
L’intervista a Scalfari sopra citata è stata di fatto confermata dallo stesso Bergoglio che l’ha ripubblicata in volume un mese fa. Perché dunque tali circostanze non si possono chiarire serenamente, lasciando parlare i testimoni e risolvendo così tante domande? Non c’è nulla da temere dalla trasparenza.
Bergoglio dichiarò: “quando il Conclave mi elesse Papa, prima dell’accettazione chiesi di potermi ritirare per qualche minuto nella stanza accanto a quella con il balcone sulla piazza. La mia testa era completamente vuota e una grande ansia mi aveva invaso. Per farla passare e rilassarmi chiusi gli occhi e scomparve ogni pensiero, anche quello di rifiutarmi ad accettare la carica come del resto la procedura liturgica consente. Chiusi gli occhi e non ebbi più alcuna ansia o emotività”.
Finché, proseguì Bergoglio, “io m’alzai di scatto e mi diressi nella stanza dove mi attendevano i cardinali e il tavolo su cui era l’atto di accettazione. Lo firmai, il cardinal Camerlengo lo controfirmò e poi sul balcone ci fu l’‘Habemus Papam’ ”.
Sarebbe interessante capire perché la fumata bianca fu data alle 19.06, circa un’ora prima dell’Habemus papam che avvenne alle 20.12: di certo tale fumata non poteva e non doveva precedere l’accettazione, in quanto il papa c’è solo dopo l’avvenuta accettazione ed essa deve essere libera, dunque non condizionata da una fumata anticipata.
Sarebbe interessante anche capire il perché e il come di quell’accettazione dal momento che, in quanto gesuita, Bergoglio aveva fatto il voto di non accettare.
L’intervista a Scalfari sopra citata è stata di fatto confermata dallo stesso Bergoglio che l’ha ripubblicata in volume un mese fa. Perché dunque tali circostanze non si possono chiarire serenamente, lasciando parlare i testimoni e risolvendo così tante domande? Non c’è nulla da temere dalla trasparenza.
LA VERITA’ VI FARA’ LIBERI
Abolendo – con un semplice tratto di penna – il segreto per i
cardinali, papa Bergoglio darebbe un magnifico esempio di apertura,
spazzando via tutti i dubbi sulla regolarità delle procedure seguite
quel 13 marzo 2013.
Sarebbe la prova che non c’è nulla da passare sotto silenzio (quantomeno se tutto si è svolto secondo le norme).
Per quanto mi riguarda sarei lietissimo di dirmi soddisfatto dei chiarimenti, se ci fossero dati. Ma purtroppo sono quasi tre mesi che è uscito il mio libro “Non è Francesco” e in questi tre mesi non c’è stato un solo cardinale (fra quelli presenti al Conclave) che abbia dichiarato in pubblico o mi abbia fatto sapere in privato che i fatti del Conclave non si sono svolti nel modo descritto dal mio libro. Anzi…
Del resto mi sono basato sul libro di Elisabetta Piqué, biografa e amica di Bergoglio.
La stessa Piqué (che nei giorni scorsi ha firmato una lunga intervista al papa) ha confermato la sua versione su “La Nacion” recensendo il mio libro, dopo che già tale versione era stata confermata da “alcuni cardinali” sentiti dal “Corriere della sera”. E nemmeno è stata smentita la tesi che proprio il papa, che non è vincolato al segreto, sia stato la fonte della giornalista argentina.
Infine non c’è stato nemmeno un autorevole canonista che abbia dimostrato che le procedure seguite sono state corrette e quindi che l’elezione di papa Francesco è canonicamente ineccepibile.
Se non lo fosse non avremmo un papa, ma un “vescovo vestito di bianco” e non sarebbero validi neanche i suoi atti di governo.
Sarebbe la prova che non c’è nulla da passare sotto silenzio (quantomeno se tutto si è svolto secondo le norme).
Per quanto mi riguarda sarei lietissimo di dirmi soddisfatto dei chiarimenti, se ci fossero dati. Ma purtroppo sono quasi tre mesi che è uscito il mio libro “Non è Francesco” e in questi tre mesi non c’è stato un solo cardinale (fra quelli presenti al Conclave) che abbia dichiarato in pubblico o mi abbia fatto sapere in privato che i fatti del Conclave non si sono svolti nel modo descritto dal mio libro. Anzi…
Del resto mi sono basato sul libro di Elisabetta Piqué, biografa e amica di Bergoglio.
La stessa Piqué (che nei giorni scorsi ha firmato una lunga intervista al papa) ha confermato la sua versione su “La Nacion” recensendo il mio libro, dopo che già tale versione era stata confermata da “alcuni cardinali” sentiti dal “Corriere della sera”. E nemmeno è stata smentita la tesi che proprio il papa, che non è vincolato al segreto, sia stato la fonte della giornalista argentina.
Infine non c’è stato nemmeno un autorevole canonista che abbia dimostrato che le procedure seguite sono state corrette e quindi che l’elezione di papa Francesco è canonicamente ineccepibile.
Se non lo fosse non avremmo un papa, ma un “vescovo vestito di bianco” e non sarebbero validi neanche i suoi atti di governo.
RIBALTONE ?
Il problema si ripropone adesso che papa Bergoglio ha annunciato la
creazione di 10 nuovi cardinali il 15 febbraio prossimo. Che si
aggiungono ai 19 creati nel febbraio 2013.
Perché così tante nomine ravvicinate? Per ribaltare la tendenza “ratzingeriana” maggioritaria nel collegio cardinalizio?
C’è una certa inquietudine nel mondo ecclesiastico perché si sospetta che gli ambienti progressisti della Curia, oggi al potere, premano per avere un futuro Conclave spostato verso la sinistra modernista.
Al di là dei 78 anni del papa ci sono anche le frequenti voci di un suo ritiro. Prima che ciò avvenga forse qualcuno vuole il ribaltone progressista nel collegio cardinalizio.
Esso infatti nel 2013 non era affatto “progressista” ed elesse Bergoglio solo perché si fece credere che fosse in continuità con Benedetto XVI e Giovanni Paolo II. Non a caso poi, al recente Sinodo, Bergoglio è andato clamorosamente in minoranza.
Dunque sta arrivando il ribaltone per il futuro Conclave?
Perché così tante nomine ravvicinate? Per ribaltare la tendenza “ratzingeriana” maggioritaria nel collegio cardinalizio?
C’è una certa inquietudine nel mondo ecclesiastico perché si sospetta che gli ambienti progressisti della Curia, oggi al potere, premano per avere un futuro Conclave spostato verso la sinistra modernista.
Al di là dei 78 anni del papa ci sono anche le frequenti voci di un suo ritiro. Prima che ciò avvenga forse qualcuno vuole il ribaltone progressista nel collegio cardinalizio.
Esso infatti nel 2013 non era affatto “progressista” ed elesse Bergoglio solo perché si fece credere che fosse in continuità con Benedetto XVI e Giovanni Paolo II. Non a caso poi, al recente Sinodo, Bergoglio è andato clamorosamente in minoranza.
Dunque sta arrivando il ribaltone per il futuro Conclave?
Antonio Socci
Da “Libero”, 21 dicembre 2014
Facebook: “Antonio Socci pagina ufficiale”
sarebbe da lasciar perdere il problema della legittimità dell'elezione. I contrari avrebbero fatto fiamme e fuoco ove avessero riconosciuto l'invalidità delle votazioni.
RispondiEliminaIl problema è quel che dice o la modalità con cui vien riportato. Il problema è il plauso dei massoni e dei laicisti che speculano sulle bastonate del papa a vescovi e cardinali. Parla contro le lobbies, ed è giusto. Ma lui da chi è stato eletto?
Socci sta male
RispondiEliminaBergoglio and friends invece sono protagonisti di un momento irripetibile di lucida freschezza creativa......
EliminaSocci mi piace ma non sono d'accordo nel voler forzatamente mettere il dito ancora sulla questione dell'elezione. Il Papa è Francesco e credo che per un cattolico non dovrebbero esserci dubbi su questo. Altro discorso sono le problematiche che rileva Pastorelli circa l'evolversi di questo papato. E' sul mantenimento della retta Dottrina che i cattolici dovrebbero fare fuoco e fiamme non sulla elezione del Papa.
RispondiEliminaSignore Gesù, aiutaci Tu a conoscere la verità, per il bene della Tua Chiesa.
RispondiEliminaBuon Natale a tutti!
Purtroppo la verità è quella, ha ragione Hierro,inutile dannarsi l'anima per la validità o meno, io metterei il focus sul come distorce a proprio piacimento dottrina e magistero papali, visto che non ama essere chiamato papa, le palesi eresie che propala e chi scrive è tutt'altro che tradi, e del troppo,eccessivo plauso, pressoché unanime, di cui gode e questo non è cosa buona.P.S. Anche a me manca il predecessore, ma il Signore nella Sua immensa bontà ce l'ha lasciato.....qualcosa vorrà pur dire.Santo Natale a tutti.
RispondiEliminaTra budini tremolanti, pallemmoscie, invertebrati e molluschi ,tutti accomunati dalla sussiegosa ed ipocrita obbedienza, Socci è l'unico che ha assunto una posizione chiara e coraggiosa.
RispondiEliminaNessuno contesta che Socci abbia coraggio, ma io invece che contro le streghe o fatti ipotetici e non provati unirei le forze per far emergere invece quelle che sono le PALESI violazioni della Dottrina di questo papato e l'andazzo generale della Chiesa Cattolica con le battaglie contro il popolo tradizionale dai Francescani dell'Immacolata per finire a tutto il resto.
Eliminascusate per la forma e per i troppi "invece"...ho scritto di fretta...
EliminaCaro Hierro ,qui non parliamo più di streghe e fatti ipotetici.
EliminaGià nel 2015 verranno ordinati in Brasile i primi sacerdoti uxorati.
http://www.associationofcatholicpriests.ie/2014/11/brazilian-bishops-establish-commission-on-married-priesthood/
Appunto mi confermi quanto ho detto; i sacerdoti "uxorati" attentano al depositum fidei e contro questi fatti dovremmo indignarci tutti. Sull'elezione papale non esistono elementi certi e tra l'altro si tratterebbe di forma non di sostanza dottrinale.
EliminaAnche l'elezione di Giovanni XXIII sembrava invalida visto che c'è una corrente di pensiero che afferma l'effettivo pontefice eletto sarebbe stato il cardinale Siri col nome di Gregorio XVII.
Ma mai questa tesi è stata supportata da elementi chiari e incontrovertibili.
Capisco.
EliminaIn mancanza di elementi chiari ed incontrovertibili ,dai loro frutti li riconosceremo.
Meglio, forse, paradossalmente, preti uxorati ma fedeli al loro stato e alla sana dottrina che preti gay o etero con amante e novatori.
RispondiEliminaExtrema ratio sarebbe comprensibile, perché pur con le sue radici nella tradizione, il celibato è una disposizione ecclesiastica- stupenda - che riguarda la Chiesa latina.
Il Magistero si è pronunciato più volte, ma di casi di preti uxorati anche nella Chiesa latina ce ne sono stati. Eccezioni. Oggi purtroppo le eccezioni e le facoltà diventano prassi e legge. E questo è il vero problema. Mi auguro che non si arrivi al matrimonio dopo l'ordinazione..., caso che sembra non si sia mai verificato nella Chiesa latina.
E neppure in quella Cattolica di rito bizantino. Tanto meno poi in quella Ortodossa.
EliminaGli anonimi ortodossi
EliminaEccezioni al celibato nella Chiesa di Roma nel rito latino ce ne sono, anche se poche: i pastori evangelici o luterani che si convertono con famiglie e poi vengono ordinati sacerdoti ce ne sono. Ne abbiamo conosciuto uno con moglie e figli. Molto degno. Queste non sono cose che scandalizzano o dividono una Chiesa.
Per quanto riguarda la Chiesa Ortodossa, il "sacerdote celibe" stile latino non esiste. Esiste la differenza tra "stato" e "servizio".
Lo "stato" è monastico o coniugato, 2 stati consacrati e sacramenti - per dirla nel linguaggio della teologia latina. Noi preferiamo Mysteri e non sono 7, ma così si indica che lo stato naturale diviene luogo o inabitazione della Presenza di Dio; per esempio, anche l'Acqua Santa è un Mystero.
Il monaco riceve la tonsura, che è una benedizione del suo celibato, che di per sè è uno stato di natura mentre la tonsura monastica è un'offerta a Dio del proprio celibato.
Il "servizio" è sacerdotale e prevede tonsura, anche il Lettore è tonsurato; mentre il diacono, il presbitero e l'episcopo partecipano della medesima Grazia Sacerdotale (voi dite Ordini Maggiori), ma si differenziano nel servizio.
Lo stato coniugato permette il servizio sacerdotale, senza scandalo o problemi. Così come la maggior parte dei monaci non sono presbiteri: nei monasteri per la Divina Liturgia e confessare ci sono 1 o 2 preti, non di più.
Le "mogli dei preti" spesso sono preparate, e comunque possono diventarlo!
Siamo sicuri che anche voi commentatori conoscete un bravo uomo sposato con una buona famiglia cristiana, magari un 50enne esperto delle cose della vita e della fede della Chiesa che sarebbe bravo nel recitare Vespri, dire una Messa, e anche Confessare, che è il sacramento con cui un'anima riceve tanto conforto e aiuto e una direzione.
Certo, se il clero uxorato fosse un ulteriore passo verso la protestantizzazione, meglio lasciar perdere perchè sarebbe un passo nella desacramentalizzazione, la c.d. "chiesa dal basso" che forse sarebbe meglio chiamare "chiesa che trascina in basso". In una parola Bose: un laico che vuole essere priore di una comunità di monaci, uno che non si perde una trasmissione per parlare di quanto sia duro ed esigente il silenzio monastico, appunto: desacramentalizzazione.
Noi anonimi ortodossi siamo malati, quindi non siamo potuti intervenire in tempo ieri, complimenti alla Redazione che ha diffuso l'articolo di Magister: Bose è da cartellino rosso, espulsione diretta dal campo!
Cogliamo l'occasione per complimentarci con il Pastorelli, arguto saggio e pungente: lei è davvero preparato, bravo!
Inoltre un abbraccio a voi tutti e tutte, possiate trascorrere un buon Natale del Signore.
In amicizia
Mc chi sono gli ortodossi anonimi? E' la seconda volta che lo chiedo.
EliminaGli anonimi ortodossi
EliminaVediamo solo ora la sua domanda.
Noi anonimi ortodossi vorremmo essere gli ortodossi in questo meraviglioso e prezioso blog: poichè è fatto molto bene ed è aperto alle idee e posizioni diverse, ogni tanto interveniamo, con il rispetto che devono usare gli ospiti, come noi siamo.
Interveniamo proprio in virtù del fatto che MIL è chiaro ma non ideologico, quindi interloquire è molto proficuo, inoltre la Redazione è molto preparata e questo è raro al giorno d'oggi, e loro rendono ricche le discussioni.
Usiamo il plurale per comodità: noi rappresentiamo la posizione ortodossa, non una giurisdizione. Siamo consapevoli della sua avversione agli anonimi, ma pensiamo ci perdonerà :-)
Con simpatia, grazie e a presto
Il perdono lo deve dare Nostro Signore. Io posso scusare, ove ce ne siano le ragioni. Ma qui francamente non ne vedo.
EliminaL'anonimato non è testimonianza: rientrate nella categoria dei cristiani privi di nerbo. Cioè, di non cristiani.
come sono preti uxorati assolutamente rispettabili gli anglicani approdati negli ordinariati voluti da Benedetto XVI. Ma come si fa a dire che il sacerdozio uxorato intacca la dottrina??? e' questo dogmatismo bigottone da caccia alle streghe che rende ridicola la nostra posizione di conservatori. Io lo trovo imbarazzante...
EliminaMessa in latino: veramente un blog eccezionale, veramente prezioso e paziente. BUON NATALE A TUTTI: DANTE PASTORELLI, ROBERTO, LUCIANA, HIERRO, TUTTI, TUTTI, NON VOGLIO DIMENTICARE NESSUNO. A TUTTI QUELLI CHE LAVORANNO IN QUESTO AMATISSIMO BLOG, ANCHE AI CARI ANONIMI. PRO DEO, PRO PONTEFICE ET ECCLESIA.
EliminaFELIZ NAVIDAD Y PROSPERO 2015
JOSE RICARDO.
Preferisco ci siano i preti uxorati, fedeli al deposito della fede pittosto che i modernisti infedeli e celibi. Fino a Gregorio VII la prassi esisteva di fatto anche in occidente. Un buon sacerdote anche se è sposato rimarrà sempre un bupon sacerdote. La norma non è mica di diritto divino e non si devono inporre pesi assurdi, swe uno in coscienza non se la sente di vivere solo perchè opprimerlo. L'obbligo del celibato dovrebbe restare per chi lo desidera e per i vescovi.
RispondiEliminalasciamo stare i pesi assurdi. Il celibato è una tradizione, come ho detto, stupenda e fonte di grazia. Se è un peso, se si sente come un peso vuol dire che non ci si è consacrati compiutamente a Dio.
EliminaBen detto, caro Dante!
EliminaNon vedo perché ai vescovi si deve imporre, visto che si presenta il celibato come assurdo peso. La distinzione non regge.
EliminaPastorelli ,ringraziamo insieme in ginocchio l'Altissimo che non ti ha chiamato al sacerdozio altrimenti avresti fatto danni peggio di kung, kasper e quell'altra nullità di rhaner(+ amanti cesso al seguito)messi insieme!
EliminaCaro Anonimo 23 dicembre 2014 21:27, se per un prete è troppo difficile sostenere il celibato, e ciò è perfettamente comprensibile, ha due possibilità:
EliminaA) lasciare la Chiesa Cattolica e farsi prete protestante.
Se non trova una chiesa che gli piace può fondarne egli stesso una come preferisce.
Con questa opzione egli si metterebbe sulla strada della dannazione ma sapendo perfettamente quello che sta facendo potrebbe in ogni momento ascoltare la voce della Misericordia che non cesserà mai di bussare alla sua porta e FORSE si salverebbe.
Con questa opzione inoltre le anime dei fedeli saprebbero identificare correttamente la sua scelta e qualora l'approvassero capire perfettamente che metterebbero in pericolo la propria anima e quindi MENO anime potrebbero perdersi.
B) restare prete cattolico cercando di cambiare la religione cattolica.
Anche con questa opzione egli si metterebbe sulla strada della dannazione ma NON sapendo perfettamente quello che sta facendo non potrebbe mai ascoltare la voce della Misericordia che non cesserà mai di bussare alla sua porta e CERTAMENTE NON si salverebbe.
Con questa opzione inoltre le anime dei fedeli NON saprebbero identificare correttamente la sua scelta e qualora l'approvassero NON capirebbero bene che metterebbero in pericolo la propria anima e MOLTE più anime potrebbero perdersi.
Anonimo delle 23,05, io ringrazio Dio oltre che di avermi creato e fatto cristiano e cattolico, non neocat, di avermi dato la dote, vedo, ahimè, non comune, di esser cattolico a viso aperto, nel bene e nel male. Quanto agli "(amanti cesso al seguito") non so chi siano. Forse i cessi pubblici tu li frequenti e ne godi.
EliminaSocci sta male. Ossessivo
RispondiEliminaHo i suoi stessi sintomi.
EliminaSpettabile Redazione,
RispondiEliminacome da sempre auspicato dal caro Dante,
penso sia ora di eliminare definitivamente l’opzione
“Anonimo”…,
che scrive da “Anonimo”…,
che risponde ad “Anonimo”…,
che poi ribatte ad “Anonimo”…,
e così all’infinito, creando solo confusione!
Obbligando invece i blogger ad identificarsi,
seppur con un nome di fantasia qualsiasi,
si renderebbe la discussione più fluida e comprensibile!
Magari dal 1° gennaio 2015!
Grazie e Buon Natale!!!
Ciao Gianpaolo 1951.
EliminaTi sarei grato se mi dicessi come si fa ad autenticarsi con un nome di fantasia. Sto cercando spiegazioni su google, ma non capisco.
Non sono ironico, sto parlando seriamente: è noiosissimo dimostrare ogni volta di non essere un robot.
Grazie
Ciao Anonimo!
EliminaCome vedi ti sto rispondendo, ma non so quale
“Anonimo” tu sia!...
Sei per caso l’Anonimo delle ore 14,46…,
o delle 16:31…,
o delle 16:48…,
o delle 16:50…,
o delle 17:34…,
o delle 18:36…,
o delle 21:27…,
o delle 22:17…,
o delle 22:36...
o solo quello delle 23:46?
Se solo tu ti qualificassi come…
Pippo, Pluto, Paperino, Minnie o Topolino…,
avrei almeno una briciola di riferimento!
Che ne pensi?
Non è poi così complicato!…
Vero?!?
Siamo in piena profezia Emmerich, aveva visto due Papi. Mi vengono i brividi. Poi aggiungiamoci il fulmine sulla cupola di S. Pietro. Adesso un moderato come Socci si ritrova praticamente sedevacantista.
RispondiEliminaIo ho preso la mia decisione, dopo anni dove ho letto tutto quello che c'era da leggere, dopo mille indecisioni ho scelto: sto con la FSSPX.
Che Dio ci assista, si salvi chi può.
Non è sedevacantista,il Papa c'è,è Benedetto XVI
EliminaEra il Papa. Ha rinunciato, malauguratamente, al suo servizio petrino. Se la vedrà lui con nostro Signore.
EliminaGià i Padri della Chiesa vedevano imminente la venuta dell'Anticristo.
EliminaAllora i cosiddetti ortodossi si stanno coalizzando per colonizzare il blog!
RispondiEliminaPerché mai? Forse vi sono degli Anonimi Cattolici che fanno altrettanto nei loro blog? Vorrei proprio saperlo!
" E’ paradossale che una proposta così innovativa e democratica sia stata avanzata dal prelato che era considerato il leader dei “conservatori”. "
RispondiEliminaIl punto è che oggi, proprio perché vanno CONTROCORRENTE sono i conservatori a esercitare lo spirito critico e combattere il dogmatismo ideologico della massa che si è bevuta il cervello... l'eccesso di dogmatismo (che niente ha a che fare con l'umile venerazione del dogma: si pensi al teologo Benedetto XVI) è sempre da pecoroni, e questo rende ridicola la chiesa invece di edificarla
Chiedo provocatoriamente, il passo di san Paolo che a me! sembra dire "il vescovo sia sposato.....se non sa dirigere la sua famiglia come potra' guidare la casa di Dio?". Lo conoscete? E' allegorico? Non e' parola di Dio? La tradizione supera la scrittura?
RispondiEliminaOSVALDO
Aggiungendo da quanto so. Gli ortodossi sono sposati SOLO I VESCOVI...
RispondiEliminaOSVALDO
Il Papa è Francesco. Punto!!! Non vi piace? Cambiate Chiesa!!!
RispondiElimina