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giovedì 5 giugno 2014

Carrierismo e strane ordinazioni episcopali: anche il Papa "predica" bene e razzola male?

Chi è che aveva detto, meno di un anno fa, che il carrierismo e la vanità sono la lebbra della Chiesa?  (cfr. A. Tornielli, da Sacri Palazzi, del 13.05.2013)
Forse a parlare bene sono bravi tutti, ma poi alla fine.... anche il Papa scivola su promozioni facili e a noi inspiegabili?
Sulla carta le due recenti promozioni di cui parla Marco Tosatti (una di Mons. F. Fabene, celebrata lo scorso 30 maggio 2014) non si comprendono, sono inusuali, ingiustificate e senza apparente motivazione. Ma forse volsi così Colà...?
Staremo a vedere. Ad oggi però...
Roberto
 
 Il Pastorale nella giberna
di Marco Tosatti, da La Stampa, del 04.06.2014

“Ogni soldato francese porta nella sua giberna il bastone di maresciallo di Francia”. Uno degli aforismi più noti di Napoleone Bonaparte potrebbe attribuirsi – scambiando bastoni: quello di maresciallo con il pastorale di vescovo – alla Curia di papa Francesco.  
Nei giorni scorsi il pontefice ha elevato al rango vescovile Fabio Fabene sottosegretario al Sinodo dei vescovi. Una nomina che ha stupito qualcuno in Curia; non è usuale che un sottosegretario sia anche vescovo. Una promozione lampo che fa il paio con quella di Ilson de Jesus Montanari, allora un semplice addetto di seconda classe, a segretario della Congregazione per i Vescovi, con il rango di arcivescovo (e segretario del Collegio cardinalizio). 
 Carriere lampo, che secondo chi conosce il mondo dei Palazzi Vaticani, hanno la loro spiegazione in un uomo: il Segretario del Sinodo dei vescovi, il cardinale Lorenzo Baldisseri. Baldisseri, già nunzio in Brasile, venne nominato da Benedetto XVI segretario della Congregazione per i Vescovi, e di conseguenza segretario del Collegio cardinalizio. Lì si creò un gruppo di persone che si trovavano in sintonia. Al gruppo che faceva capo a Baldisseri e che comprendeva l’attuale segretario personale del Papa, Fabiàn Pedacchio, della diocesi di Buenos Aires, molto amico di Montanari, si aggiunse anche Fabene. Poi Jorge Mario Bergoglio divenne papa, e ora assistiamo all’ascensione dei membri del gruppo. 

27 commenti:

  1. Può essere stupito solo chi si aspettava (complici i mass-media che come pappagalli hanno da subito lanciato il ritornello del "Papa che rivoluziona la Chiesa") chissà quali cambiamenti, l'arrivo dell'Età dello Spirito di gioachiniana memoria.

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  2. Tra il dire d il fare ci sta fi mezzo il mare.....parole parole parole parole soltanto parole

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  3. Da notare le mode vaticane che cambiano immediatamente secondo il gusto del papa..guardate la casula del neo vescovo identica a quella che usa papa bergoglio

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  4. nil novi sub solis, all'elezione del papa Giovanni Paolo II, seguirono l'elezione all'episcopato dei Mons. Macharski quale metropolita di Krakow, Mons. Tomko Segretario Sinodo Vescovi e così via che c'è di male, il Papa ha bisogno di persone fidate!

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    1. Allora correggiamo tutto: Nihil...

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    2. Nil è variante ortografica consentita.

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    3. C'è anche la variante : nihil sub sole novum

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    4. Varianti un corno! Se si cita la Scrittura va citata pari pari. La Vulgata, infatti, riporta esattamente quella che il prof. Pastorelli chiama 'variante'.

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    5. Il versetto di Ecclesiaste 1,10 è nel corso del tempo divenuto un detto assai diffuso con diverse varianti. Chi oggi sa che si sta citando la Bibbia quando ripete - in più varianti, ribadisco - questo versetto?
      Via, anonimo, non esser tanto severo. Non è un'eresia.

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    6. Ha ragione, professore, mi scuso. Le eresie sono altre, e ci sono!!!

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    7. Non c'è di che scusarsi. Hai precisato l'origine e la vera forma del versetto. Ed era giusto farlo. E' stata l'occasione per ricordare d'andar alle fonti, cosa che non sempre è facile per chi scrive un breve commento in fretta e furia. Inoltre, quanti posseggono una Bibbia in latino? Basterebbe averne una in italiano e di tanto in tanto, non si chiede troppo, leggerne e meditare qualche pagina.
      E guarda, professore ero, ma in tempi lontani. Ora, a parte qualche divertente ora di lezione d'italiano a Gricigliano, son un vero e proprio sacrestano, con incombenze e responsabilità, però, che i normali sacrestani non hanno.

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  5. Speriamo che siano affidabili per la Chiesa.

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  6. Dio non giudicherà gli abiti, ma i cuori.

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  7. Appunto per questo i paramenti sono per il culto di Dio e non per compiacere il papa

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    1. Infatti questo intendevo...hai esplicato il mio commento sui vestiti fatti uguali al papa

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  8. Tomasi di lampedua nel gattopardo: Cambiare tutto per non cambiare nulla.Dai tempi di Nikita Roncalli assistiamo a un carrierismo rampante a beneficio dei loro sodali. Il popolo cristiano ? Pecore da tosare. Loro vivono nella bambagia delle comodità il resto son solo parole.

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  9. Chiunque riveste responsabilità ha il diritto di circondarsi dei collaboratori di cui si fida. Ognuno lo farebbe! Quanto alla casula: sono migliori i sentimenti di chi si uniforma o quelli di chi fa notare quell'uniformarsi?

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    1. finalmente una battuta sensata in questo blog! meno male che c'è ancora qualcuno che usa la testa e la fede!!!

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  10. Se il Papa facesse cardinali i suoi nepoti, i normalisti avrebbero già la risposta pronta: e che c'è di strano? Tutto bene madama la marchesa, di chi ci si può fidare di più che di un parente stretto?

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  11. Allora basta indossare casule sciatte per non essere tacciati di nepotismo e medievalismo rinascimentale mentre si argentinizza la sede romana dell'arcivescovado di Baires, perché da lì Bergy non si è mai spostato, tanto che preferisce l'albergo ai 'sontuosi alloggi vaticani' come se S.Marta fosse una locanda.....ma ci hanno presi tutti per scemi????

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  12. A questo proposito, trovo imbarazzanti queste immagini con il presidente della commissione economica vaticana Lucio Angel Vallejo Balda che distribuisce la comunione con un calice da whiskey in occasione della canonizzazione dei due papi su una terrazza romana.

    http://www.infovaticana.com/el-papa-enfadado-por-la-lujosa-comida-en-la-canonizacion/

    Cosa pensare?

    Qui un commento in inglese:

    http://marymagdalen.blogspot.it/2014/05/renaissance-princess.html

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  13. "Spesso gli zingari si trovano ai margini della società, e a volte sono visti con ostilità e sospetto; mi ricordo tante volte qui a Roma, - ha raccontato il Papa a braccio - salivo sul bus, alcuni zingari salivano, l'autista diceva 'guardate i portafogli' questo è disprezzo, sarà anche vero, ma è disprezzo". (ANSA)

    Che IDIOZIE ci tocca sentire! Che cosa ne saprà un argentino degli zingari a Roma...

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    1. IDIOZIE! ?!?!? Troppo generoso, caro anonimo.

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    1. Guarda che a Firenze non è diversa la situazione. La stazione è una casbah e le linee di autobus son infestate da zingari o altra genìa di ladri. Ormai chi, come me, prende l'autobus quattro volte al giorno, li individua facilmente. E gli autisti fanno il loro dovere ad avvisare gli utenti, a meno che il furto non sia diventata una virtù che merita rispetto.

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  15. A parte le discussioni dei latinisti, che io approvo e condivido, avendo studiato la Lingua latina per ben 11 anni, mi sembra veramente che non ci sia nulla di nuovo sotto il sole: a parte le casule ( sciatte, ma mi han detto molto costose...), regaliamo un paio di pantaloni bianchi al Santo Padre e il Maestro delle cerimonie pontificie gli suggerisca di non alzare gli occhi dal testo scritto delle allocuzioni: di solito, illudendosi di conoscere l'Italiano, Egli dice cose non giuste, improvvisate ( per accattivarsi la folla, della serie" Lo farete voi?? ", che a noi Italiani ricorda altri...tempi e, a volte, dice cose anche denuèes de sens. Dio ci protegga dalle improvvisazioni del Vescovo di Roma, come Egli ama farsi chiamare. Cordialita'.

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