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giovedì 19 luglio 2012

Tout va très bien, Madame la Marquise, anche nella terra del "cubo rosso" !

Abbiamo più volte ricevuto la stessa e mail :
E' giusto che nella mia parrocchia la comunità "cristiana" con a capo il prete e i suoi collaboratori, stiano facendo una caccia alle streghe?
Nel senso che chi denuncia abusi e soprusi liturgici e deve soddisfare le manie celebrative di uno?
La mia comunità che si dice "cristiana" ( come se fosse Sinedrio o tribunale dell' inquisizione) emargina coloro che denunciano ingiustizie fatte a Dio e al prossimo (nel quale Dio si trova anche nel prossimo, in modo particolare nel prossimo povero, malato e oppresso dagli ingiusti), può dirsi cristiana veramente?” ( ... )

Gentile Lettore,
quando ci domandò (il 06.11.2010) di pubblicare le "avventure liturgiche" del suo parroco su MiL si sarebbe dovuto aspettare un "epilogo".
E’ ovvio che poi nella piccola comunità si sarebbe aperta una simpatica “inchiesta”: più per curiosità che per spirito di vendetta (che non può albergare nel cuore di un cristiano e tanto meno di un Consacrato) per scoprire chi aveva fatto da “spia” !
Ho “tagliato” alcune considerazioni che Lei addossa al suo Vescovo:  il Prelato non è mio parente o amico, come "simpaticamente" Lei ha scritto (apprezzo le battute al vetriolo...)  ma la santa carità esige che in questo momento egli deve essere solo sostenuto dalla nostra preghiera e dalla  solidarietà umana!
Le faccio però notare che il suo Vescovo qualche anno fa ha risposto con insolita durezza  a due fedeli che gli avevano segnalato un 'anomalia liturgica nella sua diocesi  : “ … con disturbo e non poca sorpresa ricevo la Vostra riguardante la Messa …1. Mi sembra scorretto e mancante di assoluta chiarità pastorale ed umana l’invio di una lettera di tal genere a persona mai incontrata. La carità esige incontro personale e correzione fraterna reciproca: non delazione a chicchessia autorità. L’ortodossia è Verità nella Carità…” .
Quella fin troppo cruda risposta  aveva frantumato l’immagine del "solito" vescovo sempre sorridente che una volta voltate le spalle fa l’esatto contrario di quello che ha promesso … ( l’attuazione delle antiche "virtù" episcopali : de mendacio, de tergiversando , de sorrisu ) confermando però quanto alcuni avevano presagito  : la doppiezza di comportamento del Pastore.
Sei legato alla tradizione ? Ti riservo un trattamento duro.
Sei progressista ? Ti sorrido e ti abbraccio.
Per comprendere meglio l'impostazione "culturale" e "ideologica" del  suo vescovo postiamo parte di una delle prime interviste che concesse al momento della sua nomina : “ … scoperto il gusto della chiesa post-conciliare: erano gli anni ’60, periodo difficile ma ricco di fermento. …Nella mia formazione sono state molto importanti le esperienze di lavoro: quattro mesi in una fabbrica del nord con cinquecento operai e cinque anni di impiego estivo negli alberghi. Sono esperienze che mi hanno insegnato il valore della fatica, la grande dignità del mondo del lavoro e dei sindacati ma anche le difficoltà delle famiglie e la gestione dei rapporti umani ".
Gentile lettore, Lei  che ha nel cuore tanto amore per la liturgia della Santa Chiesa, abitando nella terra del "cubo rosso" ha tanto bisogno dei nostri più cari auguri !

Terminiamo con una bella notizia.
Ricordate il nostro post del ragazzo ventitreenne che da 4 anni attende di essere battezzato ?
Ancora una volta MiL ha operato un prodigio!
Dopo appena due giorni dall’uscita dell’articolo per scongiurare il gravissimo pericolo che il giovane potesse essere, horribile dictu, iniziato nella banda dei pericolosi tradizionalisti-fanatici, la Reverendissima Curia, individuato a tempo di record ( e di qualche volontario) il giovane e l'unità parrocchiale,  ha dato incarico ad un parroco cittadino di interessarsi del giovane.
Così fra otto mesi N. riceverà, nella stessa celebrazione, il Santo Battesimo, la Santa Comunione e la Santa Cresima e soprattutto sarà definitivamente strappato dalle attenzioni dei cattivi tradizionalisti che seguono il Motu Proprio “Summorum Pontificum” del regnante Papa Benedetto XVI.
Tout va très bien, Madame la Marquise .
A.C.





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