Post in evidenza

AGGIORNAMENTO del programma del 13º Pellegrinaggio Populus Summorum Pontificum #sumpont2024

Cari amici, a pochi giorni dall ’inizio de l  13º Pellegrinaggio  Populus Summorum Pontificum   a Roma da venerdì 25 a domenica 27 ottobre  ...

domenica 22 maggio 2011

Folgore vaticana sui cistercensi di S. Croce in Gerusalemme

La (ora fortunatamente smantellata) Cappella della Parola in S. Croce in Gerusalemme

La notizia di ieri è la soppressione del plurisecolare convento cistercense a servizio della basilica romana di S. Croce in Gerusalemme. Le notizie riportate dalla stampa danno particolare rilievo, per spiegare questa mossa inusitata (che per inciso si inscrive in quell'opera di repulisti che abbiamo salutato alcuni giorni fa: bravo Benedetto XVI!), agli abusi liturgici che venivano compiuti dai monaci, a cominciare dalle danze liturgiche e dall'installazione di una protestantica "cappella della Parola". Tali motivi erano stati già avanzati due anni fa, quando venne allontanato l'intraprendente abate Fioraso (vedi qui). Su tutti questi passaggi, avevamo scritto parecchi post, come menziona anche Galeazzi. Ora, che il Vaticano decida di sopprimere un convento perché vi avvengono abusi liturgici più o meno gravi, è cosa troppo bella per essere vera. Magari ciò avvenisse davvero; il problema è che resterebbero ben poche istituzioni cattoliche in piedi. Deve quindi esserci, è ragionevole supporre, ben altro sotto. Ma poiché non ne sappiamo nulla, leggiamo quanto riferisce l'esperto vaticanista.

Enrico


di Giacomo Galeazzi

È una delle sette mete del pellegrinaggio a Roma e custodisce la più sacra delle reliquie (i frammenti della croce di Cristi), ma da vent’anni ospita lo scintillante regno dell’eccentrico abate acchiappavip, padre Simone Fioraso, ex stilista negli atelier milanesi. Dopo 18 secoli una delle basiliche romane più suggestive si era trasformata in un set cinematografico tra raduni di nobiltà nera, maratona tv di lettura della Bibbia (aperta da Benedetto XVI e intervallata dai balli col crocifisso dell’ex lap dancer suor Anna Nobili, documentata dal sito Messainlatino [a dire il vero il filmato youtube che avevamo ripreso e commentato è stato cancellato: evidentemente ai responsabili di quello scempio liturgico tanta visibilità ha causato grane]), visite di celebrità «cattolicamente scorrette» come la cantante Madonna, annesso albergo alla moda, interventi architettonici scenografici come il cancello-scultura di accesso all’orto botanico realizzato dall’artista superstar Jannis Kounellis.

Negli orti griffati della Basilica di Santa Croce in Gerusalemme era di casa la Roma glamour, si vendevano frutta e verdura biologiche (in realtà acquistate dai monaci in un negozio vicino) e si davano appuntamento gli «Amici di Santa Croce», associazione presieduta dal marchese Giulio Sacchetti discendente di Carlo Magno (sua vice è Olimpia Torlonia), luogo d’incontro fra poteri temporali e spirituali. Troppa mondanità per uno dei luoghi più venerati della cristianità in cui sono conservati i frammenti di croce ritrovati sul calvario da Sant’Elena, madre dell’imperatore Costantino. Lungo le maestose navate le cappelle svelano tesori di devozione come l’iscrizione sulla croce di Gesù, un chiodo e due spine della corona di Gesù, il dito di San Tommaso, l’apostolo che dubitava della resurrezione e una parte della croce del Buon Ladrone.
Eccessive luci della ribalta mediatica, maxi-lavori di ristrutturazione, l’accusa di abusi liturgici (documentati da foto di suore che danzano intorno all’altare), intrighi, le voci di scarsa disciplina morale e comportamenti discutibili nella comunità monastica.
In Vaticano hanno voluto vederci chiaro con un’ispezione: la «Visita Apostolica “ad inquirendum et referendum”» ha indagato e riferito in Curia irregolarità tali da giustificare la cancellazione dell’abbazia e la diaspora della comunità monastica in altri conventi. Fa le valigie una comunità che nella capitale è un’istituzione dal Cinquecento. Accogliendo «le risultanze della Visita, approvate dal Congresso e confermate in forma specifica dal Santo Padre», il decreto firmato dal prefetto vaticano João Braz de Aviz e dal segretario Joseph Tobin e non ancora reso pubblico, è un colpo di scure. La Congregazione per gli istituti di vita consacrata e le Società di vita apostolica, cioè il ministero che «ha il compito di intervenire in tutto ciò che è riservato alla Santa Sede per quanto riguarda la vita consacrata», sopprime l’Abbazia di Santa Croce e dispone che «i monaci ivi residenti» si trasferiscano nei monasteri di San Bernardo in Italia, come stabilito dal commissario pontificio dom Mauro Giuseppe Lepori, abate generale dell’ordine cistercense.
Sotto la lente degli ispettori vaticani erano finiti in particolare, padre Fioraso e i suoi due più stretti collaboratori, padre Luca Zecchetto (direttore artistico del coro delle «Matite colorate») e padre Ryan per motivazioni di gestione economica ma anche di disciplina interna al monastero. Malgrado fossero lì da mezzo millennio, oramai la vita di clausura richiesta ai cistercensi mal si attagliava alla fiorente attività mondana-concertistica, al servizio limousine per i pellegrini più facoltosi, al negozio interno (i prodotti dell’orto disegnato dal paesaggista di casa Rothschild, liquori, miele, marmellate, pregiatissima cioccolata su ordinazione), al via-vai a tutte le ore del giorno, alle visite-passerella in Basilica di popstar trasgressive (Madonna «commossa» in una pausa del concerto a Roma del 2008, Gloria Estefan). Un giro di soldi fuori controllo, denunce arrivate nei Sacri Palazzi su conduzione «allegra» della vita monastica e rapporti non limpidi nella comunità. Una partita giocata tra sovraesposizione mediatica e trame opache.
Fino al fischio finale di Benedetto XVI.

Fonte: La Stampa 21 maggio 2011 (vedi qui), via Papa Ratzinger blog 

40 commenti:

  1. Non vi fate manipolare22 maggio 2011 alle ore 09:23

    Non é tutta la verità. Quella volpe del Cardinal Vallini infanga solo per incamerare i beni del monastero. Non si possono cancellare in questo modo 5 secoli di presenza monastica a Roma. Si poteva cambiare tutta la comunità così come fu prospettato già c'erano santi monaci disposti a venire. Ma i beni fanno gola ad un Vicariato assetato. E poi andate a vedere cosa ha combinato il parroco dell'attuale basilica primo responsabile dell'edificazione delle chiese architettonicamente parlando più empie e abominevoli della storia della città dei papi.

    RispondiElimina
  2. posso dare una testimonianza diretta.
    circa due anni fa fu sostituito l'Abate con un Parroco diocesano. Fu il modo per sottrarre ai monaci la gestione del lucroso hotel, frequentato da pellegrini di tutto il mondo, adiacente alla Basilica.
    Il primo atto del nuovo Parroco è stato quello di togliere, in malo modo e senza sentir ragioni, al nostro gruppo stabile l'altare che avevamo in prestito per un'ora ogni sabato mattina nella Cripta. E così i Sabati della Vergine nella Liturgia Gregoriana in S. Croce, meta di persone di ogni provenienza, non ci sono più. Alle nostre garbate rimostranze, che chiedevano una soluziuone più benevola, in Vicariato ci è stato consigliato di tacere, per non perdere anche l'altro altare in prestito per la Domenica...
    Quanto a Padre Burresi, messo brutalmente alla gogna alla pari di Maciel, da persone che lo conoscevano e lo frequentavano da anni, mi è stato assicurato che si tratta di volgari calunnie.
    Questo è quel che posso e devo dire, le conclusioni affidiamole a Chi sta già salvando e salverà la sua Chiesa.

    RispondiElimina
  3. ... inoltre i 14 monaci che ho conosciuto io erano persone semplici, all'epoca già messe all'angolo anche per la rimozione del loro Abate, che non hanno nulla a che vedere con il quadro di cui all'articolo

    RispondiElimina
  4. il fatto che vi si riunisse la nobiltà nera non la vedo come una cosa abominevole tra l'altro, dato che sono i tradizionalisti per eccellenza

    RispondiElimina
  5. E' tutta la verità?22 maggio 2011 alle ore 10:23

    E' tutta la verità? Perchè allontanare l'Abate Fioraso? Posso testimoniare, e non sono solo io, che da circa 20 anni la comunità monastica di Santa Croce in Gerusalemme è rifiorita, anche in osservanza monastica e nella preghiera. La cappella della Parola - da sola -, non può essere motivo di queste gravi decisioni del Vicariato prima e della Congregazione per i religiosi poi, la cappella poteva piacere e non piacere ma la Basilica, al suo interno era mantenuta pulita, in ordine, silenziosa. L'albergo definito "lussuoso" e che avrebbe fruttato ricchezze ai monaci è una grossa bugia, allora, per amore della verità bisognerebbe andare a vedere tutti gli altri alberghi dell'Urbe tenuti da Ordini religiosi. Ma non ci vedo nulla di male quando queste strutture sono affidate a personale laico e danno posti di lavoro. Noto come alcuni blog, alcuni simpatizzanti della Tradizione, esprimano una certa soddisfazione per la chiusura definitiva della presenza dei Cistercensi a Santa Croce in Gerusalemme, inviterei tutti alla prudenza nei giudizi perchè, forse, un giorno verremo a sapere la verità e che quei monaci con il loro Abate, ora esiliato in altro monastero, non solo non hanno mai tradito il voto di povertà, ma erano piuttosto propensi a riportare nel proprio monastero la liturgia monastica antica. Qualcosa non è andata bene e ai superiori della congregazione cistercense di San Bernardo non è andato giù il governo dell'Abate Fioraso. Forse abbiamo già dimenticato in che modo l'abbazia tedesca di MariaWald è stata attaccata dal suo stesso Ordine di appartenenza, Cistercensi Trappisti, per essere passati alla liturgia antica e solo l'intervento del Santo Padre con la sua approvazione ha evitato la chiusura dell'abbazia. Quanto ai balletti in Basilica..., per favore, andiamo a vedere "altri" balletti ben più scandalosi nella diocesi del Papa! No, la verità non è stata detta su Santa Croce in Gerusalemme.

    RispondiElimina
  6. La gola profonda manovrata dal compasso22 maggio 2011 alle ore 10:41

    Che il Vicariato abbia dato il permesso ora di gettare più fango di quello che già c'era è solo per distogliere l'attenzione e giustificare un'azione ingiustificabile, un buso di potere intollerabile. Il fatto poi che tale manovra venga fatta tramite la Stampa di TORINO fa capire che e quali amicizie ha Vallini. CHE SCHIFO POVERA CHIESA DI ROMA!

    RispondiElimina
  7. <span>L'albergo definito "lussuoso" e che avrebbe fruttato ricchezze ai monaci è una grossa bugia, </span>
    se si riferisce al mio "lucroso", intendevo dire che fruttava denaro punto
    E non mi risulta fosse mal gestito. Quel che noi abbiamo pensato è che abbia fatto gola al Vicariato il fatto che fruttasse denaro, tutto qui.

    Se si riferisce alla voce che è stata fatta circolare, è evidente che si tratta di malafede e di manovre poco corrette e non posso che darle ragione.

    RispondiElimina
  8. <span>posso dare una testimonianza diretta.  
    circa due anni fa fu sostituito l'Abate con un Parroco diocesano. Fu il modo per sottrarre ai monaci la gestione del lucroso hotel, frequentato da pellegrini di tutto il mondo, adiacente alla Basilica.  
    Il primo atto del nuovo Parroco è stato quello di togliere, in malo modo e senza sentir ragioni, al nostro gruppo stabile l'altare che avevamo in prestito per un'ora ogni sabato mattina nella Cripta. E così i Sabati della Vergine nella Liturgia Gregoriana in S. Croce, meta di persone di ogni provenienza, non ci sono più. Alle nostre garbate rimostranze, che chiedevano una soluziuone più benevola, in Vicariato ci è stato consigliato di tacere, per non perdere anche l'altro altare in prestito per la Domenica...  
    Quanto a Padre Burresi, messo brutalmente alla gogna alla pari di Maciel, persone che lo conoscevano e lo frequentavano da anni assicurano che si tratta di volgari calunnie.  
    Questo è quel che posso e devo dire, le conclusioni affidiamole a Chi sta già salvando e salverà la sua Chiesa.</span>

    RispondiElimina
  9. <span><span>L'albergo definito "lussuoso" e che avrebbe fruttato ricchezze ai monaci è una grossa bugia, </span>  
    se si riferisce al mio "lucroso", intendevo dire che fruttava denaro punto  
    E non mi risulta fosse mal gestito. Quel che noi abbiamo pensato è che abbia fatto gola al Vicariato il fatto che fruttasse denaro, tutto qui.   
    Se si riferisce al mopdo in cui la voce è stata fatta circolare, è evidente che si tratta di malafede e di manovre poco corrette e non posso che darle ragione.</span>

    RispondiElimina
  10. <span><span>L'albergo definito "lussuoso" e che avrebbe fruttato ricchezze ai monaci è una grossa bugia, </span>    
    se si riferisce al mio "lucroso", intendevo dire che fruttava denaro punto    
    E non mi risulta fosse mal gestito. Quel che noi abbiamo pensato è che abbia fatto gola al Vicariato il fatto che fruttasse denaro, tutto qui.     
    Se si riferisce al modo in cui la voce è stata fatta circolare, è evidente che si tratta di malafede e di manovre poco corrette e non posso che darle ragione.</span>

    RispondiElimina
  11. Va bè, schifo a parte adesso vediamo di destinare Santa Croce in Gerusalemme ad un istituto tradizionalista, come l'ICRSS o I francescani dell'Immacolata, o magari chiamare un po' di monaci dal Barroux, why not???

    RispondiElimina
  12. Uno che tenta di essere cristiano22 maggio 2011 alle ore 12:45

    "Deve quindi esserci, è ragionevole supporre, ben altro sotto". Appunto... forse chi ha preso certe decisioni sa cose che non ci è dato sapere.

    RispondiElimina
  13. Avevo sentito dire che c'era il progetto di toglierla ai monaci e di darla ai neocatecumenali.

    RispondiElimina
  14. hahahah! bella battuta! ora quella Basilica sarà governata da chitarracce, frisinate, e neocatecumenali... tutto perchè è bene ristabilire "l'ordine" ... tanto B16 benedice!

    RispondiElimina
  15. conoscendo i 'gusti' di Vallini, non c'è da meravigliarsi!

    RispondiElimina
  16. Ma non erano i monaci di questa abbazia a promuovere, anziché il canto gregoriano, le esibizioni del coretto delle c.d. Matite di Dio?

    RispondiElimina
  17. <span>conoscendo i 'gusti' di Vallini, non c'è da meravigliarsi!</span>
    Hanno già profanato la Chiesa Madre, San Giovanni. Piange il cuore se anche Santa Croce... ma il resto di Roma è un pianto: le Parrocchie sono quasi tutte o loro o fortemente inquinate dalla loro 'pastorale', divenuta 'pastorale diocesana'.

    RispondiElimina
  18. Come se li piglia , però , la chiesa i beni dei così detti nobili !!! ma fateci il piacere , non diciamo sciocchezze , il posto faceva e fa troppa gola . Stima e affetto a Padre Luca e Padre Simone e chi non li rispetta vuol dire che non ha capito niente della vita e di come va il mondo quello laico e quello religioso , carla

    RispondiElimina
  19. ricordo che la chiesa deve accogliere tutti , in primis i peccatori . Padre Luca e Padre Smone grazie per aver ricevuto Madonna , per i balletti ,per la musica ,per le canzoni delle matite colorate , per la lettura della bibbia ,per le parole di conforto , per la caritatevole disponibilità , per la serenità e l'amore che si respirava nella Basilica , grazie per tutto quello che avete fatto e per come siete. Siamo in tanti a volervi bene , carla e molti altri che non mettono più piede nella Basilica di Santa Croce in Gerusalemme , nonostante sia la propria parrocchia

    RispondiElimina
  20. La gola profonda manovrata dal compasso22 maggio 2011 alle ore 14:51

    Le matite colorate sono una bellissima realtà canora romana il repertorio forse è un po' da aggiustare ma è ingiusto disprezzare questa bellissima realtà costruita con tanta fatica. Forse il suo peccato che è talmente nota che fa oscurare un coro giovanile diocesavo un po' invecchiato.

    RispondiElimina
  21. si parla di moralità , di persone poco degne eppoi la "degnissima" persona di De Pedis Renatino , a questo punto c'è da pensare benefattore della Chiesa, è stato sepolto in Sant'Apollinare , finchè lo ha scoperto la trasmissione Chi l'ha visto . Invidia per la Basilica sempre piena di fedeli e per il carisma di Padre Simone e Padre Luca , ora uno squallore infinito , la Chiesa sempre più attenta al potere politico e al denaro 

    RispondiElimina
  22. A pensar male si pecca, ma avvolte si azzacca.

    RispondiElimina
  23. Il Prossimo Vicario di Cristo in terra spazzerà via tutti i neocatecumenali!!!! Hanno solo le ore contate: si diverta Kiko a dipingere qualche pala d'altare, finchè gli resta tempo... Sì, io credo in Maria santissima, nella sua materna intercessione, e so che risponderà presto alle nostre suppliche ed ancora una volta noi potremo gridare:GAUDE, MARIA VIRGO, TU SOLA CUNCTAS HAERESES INTEREMISTI IN UNIVERSO MUNDO!!!

    RispondiElimina
  24. Ma da quel che vedo, anzi leggo, le suore danzanti, se danzano in un luogo frequentato dalla tradizionalissssima aristocrazia nera, non scandalizzano affatto i frequentatori di questo blog.
    Per i resto, siamo davvero sicuri che la basilica custodisca un chiodo della crocifissione? Dato che uno è venerato a Colle Val d'Elsa ed altri in altri luoghi della Cristianità ce ne sono altri forse bisognerebbe fare una scelta, E perché un frammento della croce del buon ladrone (ammesso che avesse segni di riconoscimento) dovrebbe esser venerata come una reliquia? Quanto al dito di Tommaso "parole non ci appulcro".

    RispondiElimina
  25. Anche se fossereo false, e non ci è dato di saperlo, la chiesa ce le pone il venerazione; ecco, proprio perchè la chiesa ce le pone in venerazione, che esse acquistano un carattere sacro e soprannaturale: anche se pregassi davanti a un telo sporco di sangue di maiale, l'efficacia sua taumaturgica non sarebbe diversa da quella di un lino che avesse raccolto il Sangue di Cristo.

    RispondiElimina
  26. Redazione di Messainlatino.it22 maggio 2011 alle ore 20:45

    Il Buon Ladrone è un santo, canonizzato, per così dire, da Gesù Cristo in persona, secondo il racconto evangelico. Festa il 25 marzo. Secondo una certa tradizione, il suo nome sarebbe Dismas.

    FZ

    RispondiElimina
  27. Il mio parroco me lo diceva sempre: SAN BUON LADRONE; PREGA PER ME!! Gli piaceva insistere su quella frase splendida "Hodie mecum eris in paradiso".... (Gisma il nome dell'altro,no?)

    RispondiElimina
  28. vedremo che fine farà la cara Basilica di Santa Croce in Gerusalemme , intanto non sono nemmeno venuti a benedire , forse sanno di non essere tanto graditi. Stima e affetto ai Padri Simone e Luca

    RispondiElimina
  29. nessuno dice che Santa Croce in Gerusalemme è una Parrocchia , si parla solo di monaci di clausura... Nauseata dal comportamento del Vaticano  e GRAZIE a Padre Simone e Padre Luca 

    RispondiElimina
  30. Hanno fatto spazio per qualche Fraternità o Istituto religioso di linea tradizionale? Non è da escludere...

    RispondiElimina
  31. ma se il nuovo parroco ha cacciato via in malo modo dei tradizionali che celebravano una volta alla settimana!

    RispondiElimina
  32. <span>ma se il nuovo parroco ha cacciato via in malo modo dei tradizionali che celebravano una volta alla settimana!</span>
    Senza aver nulla a che vedere con altri tipi e modi di frequentazione messi in risalto dagli articoli.
    Non ho conosciuto l'Abate, ma i monaci sono persone semplici

    RispondiElimina
  33. <p><span>Si continua ad infangare P. Simone Fioraso che è stato allontanato 2 anni fa ma che sembra resuscitato come il colpevole di tutto anche di quello fatto da altri in sua assenza. Ma poi di cosa, non si è mai capito bene.</span>
    </p><p><span>Ora il vero scandalo, da tutti omesso, è che all’uscita definitiva dei monaci il complesso di S. Croce sarà gestito tutto dal Vicariato. Cosa faranno?</span>
    </p><p><span>E’ in fase di studio un nuovo parcheggio all’interno dell’antico orto monastico</span>
    </p><p><span>Verrà creata una “Casa per il Clero”.</span>
    </p><p><span>Tutto sarà organizzato dal Vicariato, ovvero:</span>
    </p><p><span>“Con l’espulsione tutte le associazioni i locali a disposizione del Vicariato saranno gestiti con una Casa per il Clero; questa accoglierà tutti i più alti prelati in visita a Roma che avranno diritto a parcheggiare nel nuovo multi parcheggio all’interno dell’antico orto monastico”</span>
    </p><p><span>Questa grande operazione è gestita direttamente dal Cardinal Vallini per mezzo del Suo braccio destro il Direttore dell’Ufficio Giuridico del Vicariato Mons. Celli. Da quando il Vicariato si è insediato nella Basilica si registrano continui alterchi per avere il merito di questa mega operazione finanziaria.</span>
    </p><p><span>Molti parrocchiani sono sdegnati e non frequentano più Santa Croce.</span>
    </p><p><span>Il finale è prevedibile, Santa Croce verrà riportata a 30 anni fa quando marciva e chi ne avrà tratto i benefici sarà ormai intoccabile!</span>
    </p><p><span>I monaci, poveri vecchietti, vengono trattati come mobilio ormai obsoleto e saranno trasferiti in qualche ricovero religioso, tanto non hanno parlato prima (per il voto di obbedienza) e mai parleranno.</span>
    </p><p><span>Chi deve giudicare controlli!</span>
    </p><p><span> </span>
    <span>Arch. Fabio Testa</span></p>

    RispondiElimina
  34. carla e tutta la tribù di san quintino23 maggio 2011 alle ore 20:59

     alcuni monaci hanno parlato troppo con le persone sbagliate , facendosi raggirare e manipolare  e non hanno avuto fiducia in Padre Simone e Padre Luca a cui va tutta la nostra simpatia e stima

    RispondiElimina
  35. Venga fatta la casa per il clero al Seminario Romano oramai demolito e svuotato, demolito dal modernista Rettore Vanni (preconizzato ad Urbino al posto di Marinelli...si dice che in giovinezza negli anni di piombo usarre il saturno per giocare al pallone) che ha proibito che venga celebrata la Messa tridentina nel seminario del Papa che ha fatto il Motu Proprio, svuotato perchè il clero locale si è riccamente stufato di pensare alle vocazioni, seccato delle moine del Cardinale, che fa finta di ascoltarti per poi fare quello che vuole, fregandosene delle parrocchie solo per favorire eventuali utili o peggio favorendo i Neocatecumenali!

    Oramai il Cardinale Vallini ordina SOLO loro, le ultime ordinazioni per la DIOCESI DI ROMA le ha fatte quasi di nascosto, con mandato pontificio (Benedetto XVI), due domeniche fa.

    RispondiElimina
  36. Sempre in questo blog all'articolo Fioriscono le Santa Messe a Roma del 17 febbraio 2010 si dice: 
    "Il mio gruppo, che già celebrava a S. Croce in Gerusalemme, si è visto negare l'altare per le messe del sabato mattina e in Vicariato ci siamo sentiti rispondere: "se insistete, perderete anche quella che avete" (la domanica un un'altra Chiesa... 
    Certo adesso, se un sacerdote prende un'iniziativa energica, l'aria è un po' cambiata o, forse, con qualche concessione, credono di mettersi a posto; ma assicuro che non sono teneri e la pastorale corrente a Roma, sta cambiando rotta in termini drammatici...
    mercoledì 17 febbraio 2010, 10.58.51"E il parroco e il suo vice sono persone mandate dal Cardinal Vallini! La vera anima della parrocchia non è Vallini ma noi parrocchiani.VERGOGNA!<span><span><span>–</span></span></span>

    RispondiElimina
  37. Come mai se suor Anna Nobili è così "scandalosa", Mons. Sigalini, vescovo di Palestrina e Assistente Nazionale dell'Azione Cattolica Italiana, le ha affidato il compito di insegnare danza sacra contemporanea per il Servizio diocesano di Pastorale giovanile della sua diocesi? (vedi www.holydance.it ) Come mai suor Anna ha continuato a danzare senza che a lei e alla Congregazione religiosa di cui fa parte sia successo nulla? Come mai è stata invitata a "La Bibbia giorno e notte", evento organizzato dal Vaticano e dalla RAI? Come mai non hanno chiuso tutte le chiese e i conventi in cui ha danzato? Forse perché adiacente a quelle chiese non c'era un bell'albergo ristrutturato come è la Domus Sessoriana, pronto a diventare una bella "Casa del Clero" o ad ospitare l'Opera Romana pellegrinaggi.. tutto per rimpinguare la casse del Vicariato! Come mai suor Anna ha danzato proprio in questi giorni alla festa organizzata dal Servizio di Pastorale Universitaria della Diocesi di Roma?.. a quando un decreto pontificio per il Card. Vallini? Infine, come mai il Vaticano ha scelto una Basilica con una gestione giudicata "troppo allegra" per un evento così importante in mondovisione? Certo che è strano!? Non se n'erano accorti prima di tutta questa "immoralità"? Davvero avveduti!
    Non a caso l’invidia è annoverata tra i vizi capitali! Probabilmente si trattato di una trappola vera e propria. 
    La Chiesa di Roma continua la sua opera "moralizzatrice" a colpi di "dossier".. vedi il caso Boffo.
    E allora, scordatevi l'8x1000!

    RispondiElimina
  38. se volete sapere un pò di verità , leggete l'articolo pubblicato su " La Repubblica " il 27 maggio 2011 . Tutto il resto è noia ....

    RispondiElimina
  39. PACTA SUNT SERVANDA

    Buonasera, ho letto i commenti fino ad oggi. Mi permetto esprimere un mio personale giudizio che non vuole avere la presunzione di essere quello giusto. Sono un giovane vescovo, presule da 4 anni di una delle diocesi più piccole e povere d’Italia. Mi sembra ancora un sogno che il nunzio apostolico e la congregazione dei vescovi abbiano posato su di me il loro sguardo, non perché ne fossi indegno, ma perché non ero in nessun, diamo così, conto. Mi spiego e quello che dirò forse vi scandalizzerà ma io mi assumo tutte le mie responsabilità perché io non sono il prodotto di nessuno… Dicevo, mi han fatto vescovo perché vi era una diatriba tra il cardinal vicario di Roma che portava avanti un nome di suo pupillo volendolo imporre al nunzio apostolico cioè colui che fa i vescovi. Il nunzio si è infastidito mettendo da parte l’allora pres della CEI ed il suo candidato e in un batti baleno hanno fatto vescovo me. Io ovviamente ho accettato, ma l’atteggiamento dei due uomini di chiesa davvero mi ha sbalordito. Insomma mi sono trovato in una diocesi oberata di debiti. Non sapevo che fare. L’episcopio un palazzo di circa 5000 metri quadri del 1700 cadente. Ho un amico proprietario di una grossa catena di hotel nel mondo. Gli ho chiesto aiuto… Me lo ha dato. Come? Ho diviso il palazzo in due. Una parte dove ho fatto curia episcopio seminario minore e una casa per bambini orfani e l’altra metà l’ho frittata a lui che mi ha ristrutturato tutto il palazzo e la cattedrale e ci ha fatto un hotel CGE mi paga un affitto da capogiro con il quale ho potuto saldare tutti i debiti e sostenete ogni tipo di spesa della diocesi compresa la casa per i bambini orfani. Mi spiego meglio! Io non conosco l’ex Abate, ne ho tanto sentito parlare e devo dire che con dei pellegrini ho soggiornato 2 giorni nell’albergo della basilica e ho avuto modo di sentire una omelia sua che mi ha colpito positivamente. Ricordo la basilica nel 1990 mentre terminato l’un timo anno di università , era davvero mal ridotta, l’ex monastero cadente inagibile e mi meravigliai che l’autorità ecclesiastica romana non facesse nulla per recuperare un tale importante bene. L’ex abate ha fatto davvero l’impossibile ed è da lodare.. Per quanto concerne certe allusioni sulla sua persona non i pronuncio se non vedo e non tocco con mano. Mi permetto dire che se per certe cose hanno rimosso l’abate , beh, allora credetemi, avremmo le parrocchie e le diocesi senza preti e senza vescovi. Mi stupisce altresì la presa di posizione della sede apostolica mossa certamente da curiali incrostati di potere e di orgoglio ed invidiosi per l’opera di recupero del l’abate. Bastava, rimuovere l’abate e nominarne un altro e non distruggere 1000 anni di storia e di permanenza dei cistercensi. Adesso sarà meglio avere al posto del giardino un parcheggio magari multi piano? E il grande ex monastero egregiamente restaurato? La diocesi di Roma cosa avrà intenzione di farci? Credete cose buone? Non credo.. Buona riflessione.

    RispondiElimina
  40. Eccellenza Reverendissima,
    siamo onorati che Ella ci legga. E Le siamo grati per aver voluto condividere con noi la Sua esperienza (lodevole e degna di essere paragonata a quella del fattore del vangelo, con le debite differenze a Suo vantaggio, Lc 16, 1-8).
    Preferiamo non fare commenti sull'episodio che ci ha raccontato riguardo agli atteggiamenti dei due prelati che ci ha menzioanti e sul caso dei Cistercensi, ma ci limitiamo a dire che condividiamo le Sue considerazioni.
    Se volesse mai scriverci in privato, la nostra mail è redazione@messainlatino.it: come per altri sacerdoti o ecclesiastici, sapremo essere discreti. A presto e buon lavoro!
    Roberto - Redazione MiL

    RispondiElimina