Grazie al Papa Ratzinger blog leggiamo questa notizia dell'AGI per molti versi sconcertante. Sì, sconcertante: quanti di voi han mai sentito parlare della rimozione di un sacerdote per "abusi liturgici"? O fausta motivazione! Possa diffondersi in certi piccoli autocrati clericali il timore di qualche conseguenza, per lo strame che fanno dei libri liturgici. In realtà, probabilmente c'è anche dell'altro (il dispaccio parla di problemi nella conduzione della comunità), ma ciò non toglie che tra i "capi di imputazione" vi sia quel reato così raramente sanzionato, gli abusi appunto. Quali erano, e quanto gravi da provocare tanta reazione? Speriamo di saperne di più. A noi viene in mente solo la danza suoresca di cui avevamo dato notizia a suo tempo (link), ma dubitiamo che quella conti come abuso, visto che all'evento aveva partecipato parte del gotha ecclesiale romano.
Per ulteriori particolari e, soprattutto, per leggere una sorta di panegirico che l'Espresso dedicò solo pochi mesi fa all'abate oggi in disgrazia (sic transit gloria mundi...), rinviamo al blog Fides et Forma
Una visita canonica inviata dalla Santa Sede ha deciso la sostituzione dell'abate di Santa Croce in Gerusalemme, padre Simone Fioraso [nella foto]. Il vicario di Roma, card. Agostino Vallini, nominera' a breve un sacerdote della diocesi come parroco in quanto la comunita' dei cistercensi non ha nella Capitale forze sufficienti per garantire la cura della parrocchia annessa al Monastero. Lo ha confermato all'Agi mons. Marco Fibbi, direttore dell'ufficio Comunicazioni Sociali della diocesi di Roma. Padre Domenico Paccherini resta invece priore dei monaci e rappresentante legale.
I rilievi mossi all'abate riguarderebbero abusi liturgici e la conduzione della Comunita'. La Basilica aveva ospitato in ottobre l'iniziativa "La Bibbia giorno e notte", lettura integrale della Sacra Scrittura promossa dalla struttura Rai Vaticano, manifestazione che era stata aperta con un collegamento con il Papa in Vaticano e chiusa dal segretario di Stato Tarcisio Bertone. Ed e' nota anche per il coro delle "Matite Colorate" [what's that?], il cui direttore artistico, fanno sapere gli organizzatori, rimane il cistercense padre Luca Zecchetto.
Il sito del coro: http://www.lematitecolorate.it
RispondiEliminaLe musichette sono insopportabili.
beh... sarebbe bello se si cominciassero a menar mazzate vaticane sugli abusi liturgici... i neocatecumenali, in tal caso, scomparirebbero dalla faccia della terra...magari!!!!!!!
RispondiEliminaE effettivamente un segnale che accolgo con la speranza che qualcosa si stia muovendo.
RispondiEliminaPerchè di abusi liturgici ne troviamo ovunque anche laddove meno ce lo aspetteremmo.
Poi ci sono gli abusi che sono stati legittimati dalla gerarchia che ha perfino celebrato con questi abusi sotto gli occhi e partecipandovi.
L`iniziatore del cammino neocatecumenale è riuscito a fare entrare il suo rito in uno statuto, dopo avere disobbedito alla volontà di Benedetto XVI che gli domandava di conformarsi al modo in uso nella nostra Chiesa per comunicarsi.
C`è tanto da fare, comunque, anche se non conosciamo i dettagli di quella rimozione, spero sia veramente il segno che qualcosa si stia muovendo.
Meglio tardi che mai!
Speriamo che questo sia solo un inizio. Rimuoverne uno per correggerne cento.
RispondiEliminaSia ringraziato Dio!!
Deo gratias. Anche se dubito che si tratti solo di abusi liturgici. sicuramente sotto c'è dell'altro.
RispondiEliminaInnominato
Mi dispiace profondamente per la comunità monastica cistercense,che, malgrado questa notizia (da confermare) sembrava rinata a Santa Croce in Gerusalemme e le liturgie proprie monastiche sempre ben curate e in gregoriano.
RispondiEliminaCome ho già fatto sul blog Fides et Forma, ribadisco la segnalazione e lo stupore di alcuni miei amici sacerdoti della Calabria riguardo la Certosa di Serra SAn Bruno. I Certosini, come molti sapranno, hanno un Rito proprio antichissimo, sempre protetto, amato e salvaguardato da stolte riforme lunghi i secoli. Non ne so molto, ma ho avuto modo di avere qualche notizia da esperti. Il Rito Certosino ricorda molto quello Gregoriano o Tridentino, è molto più semplice e più calato in quelle che è l'identità monastica certosina. La Chiesa monastica della Certosa calabrese ha un bel altare fisso sormontato dall'arca contenente il busto reliquiario di San Bruno, fondatore di quell'Ordine. Ebbene, con grande rammarico dei sacerdoti visitatori o vicini a quel monastero, l'altare fisso (o di San Bruno) è stato abbandonato. Quì non c'entra per nulla il Vat.II e la "nostra" riforma liturgica, perchè, come già scritto, trattasi di un Rito appartenente all'Ordine certosino. I monaci, con disappunto e sofferta obbedienza dei più anziani, si sono fatti un'altare mobile, un tavolinetto al centro della loro chiesa (che non ha zone riservate ai fedeli, vi è il coro). Stravaganze e improvvisazioni liturgiche, mi dicono gli esperti, un tentativo maldestro di modernizzare o romanizzare un Rito che non ha mai avuto bisogno di ritocchi o riforme. Qualcuno potrà dire: ma a noi cosa importa? Legittimo, certamente. Ma pensate a cosa sarebbe di una messa tridentina celebrata non più "verso il Signore" e su un tavolinetto! Pare che i certosini abbiano introdotto persino la concelebrazione domenicale: il Rito proprio non lo prevede e lo vieta, si pensi, con lo stesso paragone con la messa tridentina, cosa viene fuori se concelebrata: semplicemente assurdo. In Calabria e tra i devoti di San Bruno, c'è allarme: si teme che questa "novità" venga emulata dalle altre Certose. Poi, mi hanno riferito che il maestro dei novizi di tale certosa, pare un tipo molto autoritario, respinga le vocazioni per quel monastero che povengono da ambienti tradizionalisti o "conservatori": li manda a casa! La stessa cosa fa con i candidati che non hanno una esperienza lavorativa, sono disoccupati. Ora a me questa cosa mi fa rabbrividire, sono scioccato. Preghiamo tanto per le vocazioni e poi, un monaco, sì UN MONACO e per di più certosino di clausura, manda a casa i "vocati" alla vita certosina perchè non hanno un lavoro??!! Esiste una Regola monastica che prevede questa enorme scemenza? Con la crisi attuale, con i nostri figli disoccupati ci si può permettere il lusso di sbattere la porta in faccia allo Spirito Santo? Ditemi voi! Non solo si sono spostati l'altare, ma dalla loro clausura palesano manie di onnipotenza! Ma chi sono? Un giovane disoccupato non è degno di realizzare la propria vocazione. Ma questo è un ricatto!!
Perdonatemi lo sfogo. Discutiamo di abusi liturgici, difendiamo il diritto a poter assistere alla messa tridentina (tra tante difficoltà), ci soffermiamo sulle tante cattive e arbitrarie interpretazioni del Vat.II specialmente in campo liturgico, e non ci accorgiamo che sotto-sotto si continua a fare il proprio comodo. Io e la mia famiglia preghiamo per le vocazioni, tutte, sacerdotali, religiose, monastiche. Ma a sentire che un maestro dei novizi certosino non usa misericordia e fa il "difficile" nel discernere le vocazioni, credetemi, non mi va giù.
Mio figlio Luca ha qualche simpatia per la vocazione certosina, diplomato e disoccupato: cosa devo fare? Farlo umiliare da un monaco per nulla seguace del proprio Fondatore?
Credo e spero che un intervento occorre augurarselo per la certosa calabrese, non certo punitivo, ma per ristabilire la CARITA', l'AMORE e la correttezza nel vivere la liturgia.
Giò60
Che postuli alla certosa di Farneta, che dicono essere più sanamente conservatrice, anche se piuttosto piena.
RispondiEliminaFinalmente una bella notizia!
RispondiEliminaSperiamo che sia soltanto il primo caso e che non ci si fermi, perchè di preti che fanno abusi liturgici, purtroppo la Chiesa ne è piena e, c'è ne sarebbero molti da rimuovere. Comunque, ripeto, speriamo che questo sia soltanto l'inizio e ,che ci sia la volontà di fare realmente pulizia all'interno della Chiesa, allontanado i ministri indegni, che danno scandalo con i loro abusi e le loro eresie.
le matite colorate? grosso modo sono le stesse musichette che propinano a mio figlio al nido, non ci vedo nulla di male..... certo spero che non effetuino queste macchiette durante le celebrazioni.
RispondiEliminaCoi tempi, io mi auguro che se ne rimuovano cento per educarne uno.
RispondiEliminaRimuovere. A cominciar da qualche strano abate improvvidamente chiamato ad incarichi in Curia da un monastero americano. Rimandatelo a casa. Anche se ha cambiato nome.
L'Abate Simone non è stato rimosso per abusi litugici: è una grande fesseria ho letto il decreto e di pizzi e merletti non si parla! Mi dispisce per voi i i vostri intrighi di sacrestia. Un monaco cistercense amante della liturgia antica!!!!!
RispondiEliminaEn commentaire à Giò60:
RispondiEliminaCe n'est pas telle ou telle Chartreuse qui a renoncé au beau rite ancien de S. Bruno, c'est l'Ordre tout entier.
Je puis en témoigner, ayant séjourné à la Grande Charteuse, il y a une demi-douzaine d'années.
On m'y a même affirmé que Bugnini, après le Concile, s'était rendu en personne à la Grande Chartreuse pour dissuader les pères de maintenir leur rite propre.
Aujourd'hui, les Chartreux célèbrent versus populum, concélèbrent, utilisent le calendrier commun (avec quelques petites différences qui leur sont propres).
Il était question, il y a six ans, de renoncer au latin et d'adopter les langues vernaculaires. Je ne sais ce qu'il en est présentement.
En tout cas, on peut dire que les Chartreux se sont "alignés" (et les réfractaires — il y en eut — ont dû se soumettre).
Caro Padre cistercense anonimo,
RispondiEliminaLe saremmo grati se volesse adeguare il Suo modo d'esprimersi alla santità dell'abito che porta (o dovrebbe portare: di questi tempi è optional).
Circa il merito della questione, vorrà rileggere il post e verificare che stiamo riportanzo dispacci di agenzie di stampa ufficiali. Rivolga quindi a loro le Sue smentite, non a chi pubblica de relato.
Quali sarebbero dunque i motivi della sanzione, di grazia, visto ch'Ella ne ha conoscenza diretta? Ah, già, c'è il vincolo della riservatezza; che è il miglior modo di alimentare pettegolezzi e illazioni.
Mi pare proprio una bella notizia. Ma bisogna vedere cosa ne seguira'.
RispondiEliminaCondivido l'opinione di chi ritiene che ci sia sotto dell'altro.
F.d.S
Anonimo delle 13,49: la redazione parla di te come di un anonimo monaco circestense.
RispondiEliminaDunque, se sei un monaco, sei un cattivo monaco per più ragioni. Qui ne indico solo due: 1) avresti dovuto tacere. Per motivi di carità nei riguardi d'un tuo fratello e per la riservatezza che un monaco dovrebbe avere per regola di vita. Lascia che siamo noi laici a scoprire gli altarini. E se proprio sai qualcosa di più grave, e vuoi che si sappia per amor di verità (o lotte fratricide?) esponi le tue informazioni firmandole con nome e cognome.
2) Sei un ignorante: solo un ignorante (non posso scriver tutto quel che penso di una genìa simile alla tua ché la Redazione mi redarguirebbe) può irridere all'amore per la liturgia antica che il tuo ordine ha celebrato per un tempo immemorabile.
Ignoranza colpevole, naturalmente: quindi cattiveria. Hai già imboccato la strada per l'inferno.
Il termine tecnico per definire l'applicazione al sacro di certe forme musicali è "castroneria". Ci auguriamo che le amenità a base di tabla e bansuri (strumenti più che eccellenti... per la splendida musica rajastana) non siano state eseguite durante la celebrazione della messa. Nel qual caso oltre alla rimozione si renderebbe necessario per i colpevoli un giro del mondo in 80 giorni a calci nel deretano, in compagnia dell'allegra brigata di gianizzeri che irride la liturgia tradizionale.
RispondiEliminaUna rondine non fa primavera, ma qualche zanzarone lo toglie senz'altro di torno. Speriamo che presto ne arrivino altre.
Giò60,
RispondiEliminal'arte di discernerne le vere vocazioni da ciò che vera vocazione non è, è dura e difficile.
Non è detto che chiunque dice di amare l'antico e non trova sbocchi professionali, sia automaticamente un certosino.
Comunque sia, se fosse vero quello che tu riferisci, farebbe riflettere tanto su "ciò che passa il convento".
Abbi fede: tutte le vere vocazioni passano sotto il vaglio del pregiudizio dei superiori, se non passassero, non sarebbero vere vocazioni.
"Rimuovere. A cominciar da qualche strano abate improvvidamente chiamato ad incarichi in Curia da un monastero americano. Rimandatelo a casa. Anche se ha cambiato nome".
RispondiEliminaè lui?
http://paparatzinger2-blograffaella.blogspot.com/2009/06/mons-ranjith-va-davvero-colombo-al.html
Rispondo con ritardo a Raoul, ho finito adesso di lavorare. Ciò che lei aggiunge sul Rito dei certosini mi dà sofferenza, mi creda. A motivo della vocazione di mio figlio per quel genere di vita, con mia moglie ci siamo addentrati nelle conoscenza dell'Ordine. Il video Il Grande Silenzio fa impressione ma colpisce per la "pulizia" interiore ed esteriore dei certosini. Da 3 anni passo con i familiari una settimana nella bella Serra San Bruno, l'intenzione era di familiarizzare con la Certosa "dall'esterno", un'eventuale ingresso di mio figlio permetterà a me e mia moglie di vederlo solo 2 giorni all'anno. Ma i sacerdoti del luogo scoraggiano un ingresso per i motivi sopra descritti riguardo il maestro dei novizi e le sbandate liturgiche. Qualcuno mi consiglia la Certosa di Lucca: vedremo, noi siamo gente del profondissimo sud, in Calabria avevamo Luca più vicino.
RispondiEliminaSo che mons Levebvre ha beneficato tanto la Grande Chartreuse, l'ho saputo da dom Elia Catellani, un certosino che vive da eremita senza clausura nei pressi di Mileto (Calabria). Del passaggio di Bugnini sul Delfinato francese non so nulla, ma amareggia lo stesso saperlo.
Santo Padre, bisognerà presto mettere mano alla vita monastica in Italia, Lei che tanto ama il monachesimo e ce lo dimostra con le belle catechesi del mercoledì, intervenga con la Sua paternità affinchè in nessun monastero, certosino o cistercense o benedettino si pretenda di privilegiare "vocazioni" con lauree, benemerenze mondane, professioni altisonanti. Si scenda più in basso, anche tra i vocati senza lavoro.
Il priore generale della Grande Chartreuse nemmeno mi ha risposto, aspetto da 18 mesi! Volevo solo comunicare da "padre" a "Padre", ma nulla, non sono un maneger, un ingegnere, un professore universitario.. per meritare di essere considerato.
Scusate questi pensieri di un padre.
Giò60
Caro Giò60,
RispondiEliminaperché non provare altri rami dell'ordine benedettino?
Caro Dante,
RispondiEliminae meno male che ti sei trattenuto, visto che già così mandi la gente per i sentieri dell'inferno...
L'anonimo delle 13.49 si firma "Un monaco cistercense amante della liturgia antica!!!!!", quindi almeno l'accusa di ignoranza per disprezzo dell'antico rito non pare giustificata.
A meno che l'espressione non fosse la firma, bensì un attributo riferito all'abate rimosso. Mah! Lasciamo perdere l'esegesi dei commenti.
Mi sono fatto una cultura personale sulla presenza monastica maschile in Italia. Camaldoli? Montecassino? Praglia? Monte Uliveto? Dai Trappisti? Mio figlio insiste per San Bruno. Il suo direttore spirituale mi dice: lo assecondi. Non dipende da me. Alla Certosa calabrese ha scritto,ma non hanno risposto. Di presenza abbiamo chiesto unn colloquio in portineria, un frate portoghese ci ha detto: scrivete bella letterina al priore. E che abbiamo fatto?! 20 minuti dopo esce il maestro dei novizi a spasso con un gruppo di laici tutto sorridente a squarciagola: padre, possiamo parlarle? Scriva o telefoni.
RispondiEliminaAppunto, scriva o telefoni. Luca ha scoperto da poco i "nuovi certosini" vicino Umbertide Pg, una fraternità di betlhehem e di san bruno: chi può darci informazioni è ben accetto. Sono con la liturgia bizantina? mah.
Giò60 e Luca
cari miei vi imploro statevene ziti. non si tratta soltanto di "abusi liturgici" ci sono altre cose più gravi e per questo vi imploro non criticate nessuno ,ne il papa ,ne il vaticano ,ne santa sede, ma pregate ......
RispondiEliminaAbusi, sic et simpliciter!
RispondiEliminaAbusi, sic et simpliciter!
RispondiEliminaVolevo provare a intervenire in aiuto di Giò60 e Luca, io che sono amante dei monasteri e delle liturgia antica...e che sono umbro...tuttavia, non sono riuscito a trovare nulla...mi dispiace....forse è una realtà nuova, e per questo non ho ancora trovato nulla...domani chiedo al gruppo stabile se sanno qualcosa...
RispondiEliminaQuanto alla vicenda del tread, secondo me ci vogliono adesso silenzio e preghiera...fino a quanod le cose non saranno TOTALMENTE chiarite...
RispondiEliminaUNA DEDICA A DANTE PASTORELLI:
RispondiEliminaMODERATI!
Gio60 e Luca, i monaci che avete incontrato a Umbertide non hanno una liturgia bizantina, ma seguono il rito certosino e alcune parti della liturgia delle ore sono di carattere bizantino.
RispondiEliminaEssi sono il ramo maschile di una famiglia monastica femminile sorta per iniziativa di tre giovani nell'anno santo del 1950. Le monache si trovano a Camporeggiano, sopra Mocaiana, comune di Gubbio.
Celebrano liturgie esemplari e dall'anno scorso hanno ripreso in parte a celebrare ad Deum.
Non avendo un loro cappellano, quando celebra un prete secolare, segue il rito romano (canone romano sempre), quando c'è un loro "fratello" celebra con rito certosino (offertorio e canone sottovoce).
In cosa consiste la grande prostrazione dopo la consacrazione, di cui si parla qui?
RispondiEliminahttp://www.geocities.com/cartusia/S800/liturgia.html
ma di fatto nessuno ha chiarito di quali abusi liturgici si tratti e per i quali sia stato rimosso ... la cosa mi incuriosisce ... (un già cistercense)
RispondiEliminaNonostante tutto,
RispondiEliminauna volta
http://www.cattoliciromani.com/forum/showthread.php/privilegio_stola_le_monache_certosine-8942.html
erano molto, molto postconciliari.
Grazie a don Gianluigi della spiegazione...adesso voglio anch'io andare a trovarli...grazie mille!
RispondiEliminaad Anonimo (ma un nick non potevi prenderlo?)
RispondiEliminala grande prostrazione. Io vidi le monache di Camporeggiano che, alla consacrazione s'inginocchiano, guardano l'ostia elevata e poi si prostrano, come fa il sacerdote all'inizio dell'azione liturgica del venerdì santo e rimangono a terra durante l'elevazione del calice.
Intervengo per la prima volta in questo blog (a proposito, complimenti alla redazione per il sito) perché sono anch'io molto interessato alla vita monastica e mi hanno colpito gli interventi di Gio60. Io ho trascorso 6 giorni lo scorso settembre nell'eremo di Monte Corona (vicino ad Umbertide), dai monaci di Betlemme. E' un antico monastero camaldolese (quindi con le casette eremi staccate dal corpo centrale) che pian piano e con fatica i monaci di Betlemme stanno cercando di rimettere un po' in sesto. E' un ordine recente, si ispirano ai certosini (portano lo stesso abito), anche se gli orari della giornata sono un po' diversi. Forse la differenza che più salta all'occhio è l'assenza del mattutino a mezzanotte. I certosini si ritrovano in chiesa a mezzanotte per più di due ore, mentre i monaci di Betlemme si trovano alle 6:30 per le lodi e la Santa Messa. I momenti liturgici comunitari sono solamente due: quello appunto delle 6:30 e i Vespri delle 18. Per il resto della giornata vivono e lavorano principalmente in solitudine, recitando le ore liturgiche in solitaria. Come ha detto don Gianluigi alcune parti della liturgia delle ore sono di carattere bizantino. Fanno molto uso di incenso, hanno diverse icone...a tratti si respira un'atmosfera "ortodossa". Il mio è stato un soggiorno molto positivo: tanto silenzio, tanta preghiera e...lavoro (mi hanno fatto scavare diversi canali per i tubi dell'acqua: schiena rotta). Qualche informazione la si trova qui: http://monachesimo.blogspot.com/2008/05/eremo-monte-corona-monaci-di-betlemme.html
RispondiEliminaComunque adesso vorrei rivolgere a voi una richiesta di informazioni. Ho saputo (tramite questo sito e vagando qua e là in internet) della fondazione di un monastero a Villatalla (diocesi Albenga-Imperia) da parte di due (o tre) monaci provenienti da Barroux. Avete informazioni ulteriori da darmi? Sono veramente interessato. La Divina Provvidenza ha voluto che l'anno scorso venissi a conoscenza della liturgia antica e per me questo è stato un evento per cui ancora non smetto di ringraziare il Signore: sapere che ci sono monasteri in cui si vuole vivere in totale pienezza la regola di San Benedetto recitando le ore liturgiche "come Dio comanda" (perdonatemi l'espressione) e celebrando la Santa Messa in rito gregoriano antico, mi riempie di gioia. Anche se non posso nascondere la tristezza nel sentire quei racconti sull'ordine certosino, per il quale nutro una stima immensa. Non voglio mettere in dubbio la buona fede di chi quei racconti li ha scritti, ma spero proprio che non siano del tutto corrispondenti alla realtà. Grazie di cuore a chiunque mi riuscirà a dare informazioni su questi benedettini (Benedettini dell'Immacolata?). Grazie!
Per Fetre 79
RispondiEliminaIl breve racconto della sua permanenza a Monte Corona ci ha fatto tanto piacere. Ci perdoni se con il nostro "sfogo" sui certosini le abbiamo recato sofferenza. Non volevamo, ci creda, sminuire o calpestare l'ordine certosino al quale, io e la mia famiglia ci sentiamo profondamente legati. E' un legame che la Grazia immette nel cuore, specialmente dopo il nostro primo soggiorno a Serra San Bruno, che le consiglio vivamente, che noi abbiamo iniziato a fare ogni estate. C'è una villa immersa nel bosco , è della Diocesi di Catanzaro, retta da un sacerdote che cura la Prima Chiesa monastica certosina fondata da San Bruno, dove lei può recarsi donando in loco un piccolo compenso (Villa Bonitas. Chieda il numero tel. al Museo della Certosa). Noi torneremo appena possibile: la Certosa attrae e ci parla di Dio, le assicuro che i certosini di Serra San Bruno sono uomini di Dio al 100%100. Per Luca non è detta l'ultima parola: il Signore può tutto!
Sui Benedettini dell'Immacolata, troverà il loro piccolo Blog su internet. Credo però che postulanti e novizi vengano formati o in Francia (non a Le Barroux) o negli USA: bisogna conoscere l'inglese, ma i francescani dell'immacolata ne sanno molto di più.
Un saluto a don Gianluigi e a lei Fetre 70, arrivederci alla Certosa di Serra San Bruno!
Giò60 e Luca
Grazie Giò60 e Luca per le informazioni. Non dovete chiedere scusa per il vostro "sfogo" sui certosini, ci mancherebbe! Non preoccupatevi, sono convinto anch'io che i certosini siano uomini di Dio al 100%, solo dispiace sapere che anche fra di loro ci siano alcuni abusi e alcuni comportamenti poco corretti, anche se non sono così ingenuo da pensare che tutto fili via sempre liscio. Sono uomini e peccatori anche loro, e se il loro Santo Ordine è durato tutti questi secoli evidentemente il Signore lo tiene vivo a prescindere dagli errori di chi c'è dentro (discorso che si può allargare a tutta la Chiesa, immagino!). Preghiamo per loro, e per noi. Grazie ancora!
RispondiEliminaAnonimo ha detto...
RispondiEliminaUNA DEDICA A DANTE PASTORELLI:
MODERATI!
6 giugno 2009 10.04
Firma, con nome e cognome, città via e n. civico.
Gli anonimi sono insesistenti: il non essere non parla.
CARO REDATTORE,
RispondiEliminaquei peccati son mortali. Se quell'ombra non si pente l'inferno è assicurato. Io per ora la vedo sulla strada, ancora... per quanto?
Però se dici che non devo mandarla all'inferno, dove la mando?
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
RispondiEliminaAl massimo in Purgatorio. Anche se il giudizio particolare spetterebbe ad Altri.
RispondiEliminaComunque, nel caso specifico, non si può accusare qualcuno di ignorante rifiuto della liturgia antica, se si è appunto firmato "amante della liturgia antica".
I Benedettini dell'Immacolata, che conosciamo molto bene, sono il primo insediamento monastico italiano di rito esclusivamente tradizionale. Applicano il rito immemoriale ed anche la regola di San Benedetto nella sua purezza, sine glossa (le ore liturgiche sono come ne Il Nome della Rosa; omicidi a parte, beninteso).
RispondiEliminaSi sono impiantati nel paesino di Villatalla, sopra Imperia, in Liguria: un nido d'aquila a 500 m di altitudine con vista mare, e stanno già accrescendo gli effettivi (ci sono, al momento, 15 domande di potenziali postulanti... in nemmeno un anno di esistenza).
Benché il nucleo originario sia costituito da francesi provenienti da Le Barroux, hanno ben appreso l'italiano e non serve conoscere alcuna lingua straniera.
Per maggiori informazioni, potete scrivere alla redazione o contattare direttamente i monaci: l'indirizzo del loro sito è nella nostra pagina dei links.
Caro direttore, come mai non cancelli anche l'intervento di Pecorella, Pastorella come si chiama lui del 15 luglio ore 15:50? Credo che noi tradizionalisti siamo odiati proprio per questa accusa gratutita. Il mio primo intervento voleva semplicemente dire che gli abusi lit. da parte di don Simone sono infondati poichè è un amante della lit. e un sostenitore, anche se velato, della lit. antica. Tantomeno si tratta di lotte "fraticide". Quando la Santa Sede interviene è perchè c'è un causa maggiore. Ho sentito il dovere di rispondere in difesa e non in accusa. Spessso si possono commettere degli errri anche pensando di fare bene. Comunque sia chiedo scusa al sign. Pastorelli ma penso che l'atteggiamento aggressivo vada eliminato... perchè per difende la lit. antica non è quello il modo, così ci facciamo odiare ancora di più. Comunque giovedì celebrerò in rito antico e quindi "memento".
RispondiEliminache pena pensare che 2000 anni non sono seriviti a niente.
RispondiEliminama il figlio dell'uomo quando tornerà troverà ancora la fede sulla terra?
Come immaginavo e come ho scritto, non troppo profeticamente su oriensforum, non si rimuove nessuno per abusi liturgici.
RispondiEliminaGli abusi liturgici fanno male a Nostro Signore che sta lassù nell'alto dei cieli e apparentemente non interviene sulle malefatte clericali ...
Non si rimuove nessuno, di questi tempi, per abusi liturgici ...
A.C.
cari padre luca e padre simone siete le migliori persone che una pecorella smarrita potesse incontrare , siete stati ingiustamente accusati da chi ha condiviso con voi per anni il pane quotidiano , anche Gesù fu tradito da Giuda .........
RispondiEliminaMi permetto, come sacerdote, di entrare in punta di piedi, nella delicatissima questio del trasferimento del Reverendo Padre Abate dei Cistercensi di Santa Croce in Gerusalemme, per dire che trovo ingiusto qualificare il suddetto come un'improvvido innovatore o addirittura un modernista. Io personalmente ho avuto testimonianza da un cistercense entrato nella mia Diocesi, che il Padre Abate ha fatto moltissimo per risollevare l'antico splendore del Monastero e dell'annessa Basilica, prova ne è anche il fatto che i più bei nomi dell'aristocrazia nera hanno levato forte la loro voce per far sentire le proteste in Vaticano. Vi siete mai chiesti se certi "monsignori" del Vicariato tanto a la page ci abbiano messo lo zampino per pura invidia? Ho studiato per molti anni nell'Urbe e credo di poter dire,senza tema di essere smentito, che l'odio e l'invidia siano appannaggio di molti, che oggi sussurrano nei corridoi curiali il loro disappunto per quelle iniziative papali che stanno ridando alla Chiesa Santa, Romana e Apostolico un respiro liturgico di nuovo universale.Ecco io credo che questi uomni dovrebbero essere cacciati come i "venditori" da Tempio.Mi piacerebbe che il vostro OTTIMO BLOG puntasse la sua attenzione sulla gestione del Pontificio Collegio Leoniano di Anagni, dove si sta formando il clero delle Diocesi del Lazio sud, allora credo che si scoprirebbero dei veri orrori come quello di tale don Luciano Meddi,docente di catechetica e pastorale, che mentre celebra fa ripetere le parti del sacerdote a tutta l'assemblea liturgica. Non mi sembra che la Sede Apostolica lo abbia rimosso.
RispondiEliminaTrovo che le accuse siano realmente infondate, purtroppo essere traditi da un confratello è davvero dura e difficile da digerire, ma nella spartizione dei denari tutti hanno gli stessi diritti di quota :) , quindi tener fuori gli altri nella spartizione crea a lungo andare insurrezione ehehehheh
RispondiEliminaSe rubate, divideti, nn mangiate mai da soli!!!!
respetto le decizione di questo papa che amo tanto per che fa molte cose per ripulire la chiesa dal peccato, pero mi dispiace molto perchè non fa rispetarei diritti umani nei conventi delle suore ( per fortuna non tutti) non si puo calpestare le dignita umana delle suore giovane che in nombre della obedienza si va contro la carità di cristo, Santita la Chiesa ha bisogno di suore che seguono Cristo e non i superiore questi abusi penso siano più importante della liturgia.
RispondiEliminaa me piace anche la versione rimuoverne cento per correngerne uno ... comunque
RispondiEliminala chiesa sta facendo schifo
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