21 aprile ore 10
S. Giovanni in Laterano
Messa pontificale in forma straordinaria al faldistorio
celebrata da S. Em. Rev.ma card. Antonio Cañizares Llovera
Prefetto della S. Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti
I nostri attenti lettori ricorderanno che avevamo dato notizia in anteprima assoluta di questo importante evento già in un post del 27 febbraio scorso. Ci era stato però richiesto di cancellare la notizia, per le consuete ragioni di opportunità (ogni Messa tridentina ha un sapore vagamente catacombale, perfino se celebrata nella Cattedrale di Roma). Ora, e in particolare dopo che i Francescani dell'Immacolata hanno potuto celebrare solennemente in S. Giovanni in Laterano lo scorso 16 aprile, possiamo finalmente rendere pubblico l'annuncio di questa Messa solennissima, che vedrà tra l'altro grande concorso di clero.
La redazione, se può, ci dica chi e per quale motivo ha chiesto di eliminare dal blog una notizia così eversiva e perniciosa per la fede come un pontificale straordinario al faldistorio (inutile precisazione per chi conosce un pochetto il vetus ordo)nella Cattedrale di Roma.
RispondiEliminaAntonello.
Via, Antonello, se la redazione non l'ha fatto, è segno che ci son seri motivi di discrezione.
RispondiEliminaImportante è sapere che dall'alto è venuta la richiesta.
Più che la persona, in questo caso, è lo spirito, il clima che ci interessa: soffocante.
Liberalizzazione? No, libertà condizionata.
Faldistorio. Non basta una semplice sedia? Quale e' il suo significato teologico?
RispondiEliminaUna semplice sedia credo stia meglio a casa mia che presso l'Altare di Dio.
RispondiEliminaNon tutte le cose hanno necessariamente un significato teologico. Per il faldistorio (che può fungere sia da sede che da inginocchiatoio) c'è piuttosto una motivazione liturgica: il faldistorio viene utilizzato dai cardinali in sostituzione al trono come segno di rispetto al Santo Padre. Questo avviene quando pontificano a Roma in una chiesa che non sia la propria titolare.
Il faldistorio, se non ricordo male (mi si corregga se sbaglio!), deriva dalla sella curulis dei magistati romani: poi, come anche molti abiti romani, è diventato di esclusivo uso liturgico cristiano, venendo a svolgere il ruolo di cattedra mobile che il Vescovo usava quando non pontificava in Cattedrale e, dunque, non aveva a disposizione la cattedra. Nel barocco, esso ha spesso assunto forme sontuose ma, come si sa, non si dovrebbe legare la S. Messa secondo la Forma straordinaria a paramenti ed arredi di foggia barocca (come non si deve legare la Forma ordinaria alla casula o al camice con il gigliuccio: nulla vieta di usare la pianeta o il camice con il pizzo anche nella Forma ordinaria!), perché si possono utilizzare anche di altro stile, come fanno all'Abbazia di Les Barroux in Francia dove si servono di oggetti di foggia medievale e dunque la liturgia è caratterizzata da una grande semplicità. Come si vede, il faldistorio forse non ha un significato teologico - come giustamente nota l'amico anonimo delle 21.02 - ma affonda le sue radici in più di duemila anni di storia e non vedo perché non lo si debba usare: ovviamente lo deve utilizzare solo chi ne ha il privilegio e quando necessario.
RispondiEliminaBuona serata e buona Domenica,
Musicus Philologus
In mancanza di faldistorio, basta una sedia, magari ricoperta da un panno rosso o verde, come del resto si ricorre alla sedie qualora manchi lo scanno per celebrante diacono e suddiacono nella messa solenne.
RispondiEliminaMa se c'è a disposizione il faldistorio, o una poltrona dignitosa, non vedo perché non usarli. Non capisco perché in una casa anche povera all'ospite si assegni una sedia più comoda imbottita o una poltrona. Vorrei sapere se in casa degl'importuni esistono solo sgabelli di ferro arrugginito e plastica.
Seguendo ragionamenti di certo tipo sull'altare, soprattutto per le odierne concelebrazioni, si potrebbe portare un fiasco di vino, una bottiglia d'acqua ed un bicchiere per ciascun concelebrante: sarebbe più pratico, igienico e molto più "povero", comunitario, sociale... E poi, via, il purificatoio di lino o cotone? Basta un tovagliolo di carta, usa e getta.
Questa manìa del pauperismo! Anche Giuda mormorò che i soldi spesi negli unguenti usati da Maria per profumare i piedi di Gesù sarebbe stato meglio distribuirli ai poveri.
esiste forse una sedia più semplice di un faldistorio? Non ha nemmeno lo schienale!
RispondiEliminaPiù ancora che libertà condizionata mi sembra una libertà vigilata con obbligo di firma. Gli assassini sono meno vincolati.
RispondiEliminaAntonello
Che orario inopportuno !
RispondiEliminaNoi marchigiani dobbiamo rinunciare ad organizzare il pulman, già previsto.
Nessuno potrà partire alle 5 del mattino...
Siamo anche stressati per via delle scosse di terremoto ...
Un'occasione perduta.
L'ho già detto a chi di dovere intra moenia.
Andrea Carradori
Va bene la Messa V.O. celebrata dal card. Canizares ma avrebbe un altissmo valore pedagogico e sarebbe un gesto di grande coraggio la Messa V.O. celebrata nella cattedrale di Roma dal Papa stesso o, in subordine, dal suo vicario, il card. Vallini. Essa incoraggerebbe i catacombali e i timidi e farebbe (forse) impensierire gli oppositori. Alessandro
RispondiEliminaConcordo con l'ultimo commento e mi auguro che il Papa quanto prima dia l'esempio personalmente ai suoi confratelli riluttanti. Probabilmente se dipendesse solo da lui lo avrebbe già fatto da tempo, ma sappiamo che ad ogni passo che fa è circondato da fastidiosi lupi...
RispondiEliminaPiuttosto mi sembra già un passo importante che la Messa straordinaria sia celebrata dal prefetto del Culto Divino, nella cattedrale di Roma. Pian piano vedremo celebrare anche il Vicario del Papa, e poi il Vicario di Cristo... Non abbiamo fretta, ricordiamoci che un passo alla volta mons. Guido Marini nel giro di un anno ha riportato le liturgie papali a livelli che non ci saremmo neanche aspettati!
Stefano